Capitolo 8: Papà


Lan Sizhui si congelò sentendo le parole di Wei WuXian. Inizialmente pensò di aver capito male, di aver frainteso, ma poi guardando l’espressione di Lan Wangji un po’ meno fredda del solito e il modo in cui Wei Ying si era irrigidito mentre ne parlava, capì di aver compreso la situazione nel modo esatto; Hanghuan-Jun era stato punito dal suo stesso zio a causa di un errore passato. Non credeva fosse possibile che un uomo perfetto e controllato come lui avesse commesso errori tanto gravi da meritare un castigo severo come la frusta della disciplina, per quel motivo era rimasto immobile, rigido come un tronco d’albero e tentava di processare quell’informazione troppo difficile da digerire. Mentre cercava di pensare, sentì Lan Zhan che si muoveva a disagio e tornò in sè guardandosi intorno.

“Non avresti dovuto dirlo Wei Ying” disse Lan Zhan a bassa voce, per metà imbarazzato e per metà confuso. Pensando che fosse il momento di Wei Ying di confidarsi e parlare con suo figlio ritrovato, non aveva realmente considerato le sue ferite, la sua punizione, i suoi errori e si trovava a dover fare i conti con un’imminente conversazione che sapeva di non poter gestire. Forse non ci aveva riflettuto e non lo aveva considerato perchè erano passati molti anni, o forse perchè pensava fosse stato un giusto castigo, però in quel momento tutto era venuto allo scoperto, lo sapeva bene e si trovava comunque completamente impreparato. Wei Ying non aveva esplicitamente detto che era stato punito proprio Lan Zhan, ma Sizhui era un acuto osservatore e sicuramente aveva notato il cambiamento di posizione di Lan Zhan che era in imbarazzo e la rigidità di Wei Ying che non aveva piacere di ricordare il motivo per il quale suo marito era stato punito. 

Sizhui raccolse tutto il suo coraggio e chiese conferma, “Hanghuan-Jun, siete stato punito anche voi?”

Dal momento che Lan Zhan non sembrava intenzionato ad aprire bocca, intervenne Wei Ying al posto suo. Distolse lo sguardo da suo marito e tornò a guardare Sizhui, “Sì, è stato punito, anche se diversi anni fa. Anche lui è stato frustato come me, ma con qualche colpo di meno. Evidentemente il perfetto Lan QiRen adora frustare i discepoli senza fare alcuna distinzione. Per quanto ne so potrebbe aver punito anche ZeWu-Jun che è addirittura il capo clan e dovrebbe essere di norma intoccabile” disse provando a trattenere la rabbia e i sensi di colpa legati a quell’episodio.

Lan Zhan scosse leggermente la testa per far capire a Wei Ying che no, suo fratello non era mai stato punito in quel modo. Dopotutto la frusta della disciplina era un trattamento riservato a pochi criminali. Trentatrè frustate potevano essere date ad un uomo irrecuperabile, una punizione quasi peggiore della morte; oltre cinquanta Wei Ying non le aveva mai sentite e ne conosceva di punizioni e torture orribili. Neanche Jiang Cheng alla ricerca del Temibile Patriarca di Yiling sarebbe mai arrivato fino a quel punto probabilmente, non senza poi concedere il dono della morte al malcapitato almeno. Invece Lan QiRen sembrava essere totalmente indifferente alla sofferenza altrui. Era stato a capo dell’educazione e della disciplina per decenni e non aveva mai mostrato il minimo rimorso, nonostante le punizioni alle quali assisteva o che somministrava in prima persona. Forse erano nervi saldi, o crudeltà.

Visto il pesantissimo silenzio che si era venuto a creare, Lan Zhan decise di riprendere la parola e di cercare di risolvere la questione nel minor tempo possibile e soprattutto, nel miglior modo possibile, “A-Yuan, ho ricevuto trentatrè frustate poco più di tredici anni fa. Ho infranto delle regole e ferito alcune persone. Ciò è rimasto segreto grazie a Xiong-Zhang, ma è stato un giusto castigo” disse velocemente e con tono calmo, tornando a sedersi composto e molto più rilassato poco dopo. Effettivamente era la prima volta che lo raccontava a voce alta ad una persona che non ne sapeva nulla. Wei Ying lo aveva saputo tramite Lan XiChen e praticamente nessun altro ne era al corrente. Si sentiva come privato di un peso, anche se al contempo si vergognava leggermente per quegli eventi del passato, non tanto per il motivo della punizione, ma più per le conseguenze delle sue azioni nei confronti di Wei Ying.

“Hanghuan-Jun, vorrei chiedere anche a voi di mostrarmi le cicatrici” disse con voce leggermente tremante. Chiaramente nessuno avrebbe mai avuto l’ardire di chiedere ad un uomo del calibro di Lan Wangji di spogliarsi e mettersi a nudo in ogni senso, però Lan Sizhui aveva bisogno di vederle, pur non sapendone il motivo. Pensava di dover vedere per credere, o di doverle osservare per comprendere ciò che realmente significavano quei colpi di frusta.

Lan Zhan restò nel più totale silenzio senza muovere un muscolo. Non era intenzionato ad assecondarlo e piuttosto che rifiutare apertamente, preferiva il silenzio. 

Nuovamente intervenne Wei Ying, sia per aiutarlo ad uscire da quella situazione, sia per far in modo che anche Lan Zhan confessasse ogni cosa, e anche un po’ per ripicca visto che poco prima aveva dovuto mostrare le sue proprio su insistenza di Lan Zhan. “Dai Lan Zhan, fagli vedere, tanto ormai lo sa e le tue sono anche guarite.” Lo aiutò ad alzarsi anche se in realtà non ne aveva bisogno, lo fece girare e lasciò spazio a Sizhui per guardare.

Sizhui aspettò che Lan Wangji togliesse la veste e poi osservò le cicatrici. Erano molte, erano sporgenti e leggermente più scure della sua pelle color giada. Dovevano essere simboli di vergogna e disonore, ma per Lan Sizhui erano solo un simbolo della forza di suo padre. Sizui aveva capito tutto, sapeva a cosa erano dovute e ammirava ancora di più Hanghuan-Jun per il coraggio dimostrato. Aveva sempre desiderato diventare come lui, ma in quel momento lo volle ancora più ardentemente, perchè sì, i suoi genitori erano le persone più coraggiose al mondo. Entrambi avevano avuto il coraggio e la determinazione per fare la cosa giusta, indipendentemente dalle conseguenze, indipendentemente dalla solitudine e dal dolore. Erano gli uomini migliori che esistessero ed erano proprio i suoi genitori, Si vegognava di dirlo ad alta voce, ma in realtà avrebbe voluto gridare a tutta la montagna che loro due erano i suoi padri, erano i migliori e avevano scelto proprio lui come figlio. Si commosse, ma imitando l’atteggiamento di Lan Zhan, provò a mantenere un’espressione impassibile e ricacciò indietro le lacrime che sentiva di dover versare, di voler versare, un po’ per la felicità, un po’ per il dolore che avevano provato i due uomini di fronte a lui, un po’ perchè finalmente erano una vera famiglia, unita e vicina, nonostante il passato, nonostante il ritardo e le difficoltà. Non riuscendo a trattenersi, iniziò a parlare, “Hanghuan-jun, è da molto che mi tenete qui. Mi avete salvato, protetto, cresciuto ed aiutato, mi avete reso parte di questa scuola e non mi avete mai escluso. Io vi stimo, voglio rendervi fiero e aspiro ad essere forte e coraggioso come lo siete voi. Voglio avere una famiglia, voglio che voi due siate felici e orgogliosi di ciò che sono diventato. Voglio meritare la vostra considerazione e soprattutto voglio il privilegio di poter essere considerato vostro figlio. Entrambi voi mi avete dato una nuova vita” guardò Wei Ying, “voi mi avete salvato dalla prigionia, mi avete permesso di essere un bambino come gli altri e di avere un’infanzia felice anche se in un luogo arido e senza miei coetanei. Avete provato in ogni modo a proteggere la mia famiglia e a fare la cosa giusta seguendo la lealtà e il cuore. Chiedo scusa per essermi dimenticato di voi tanto a lungo, forse colpa della febbre, forse dello shock per la battaglia in cui abbiamo perso, non lo so, ma io vi stimo profondamente, non vi incolpo di nulla e vi ringrazio e ringrazierò sempre per ciò che avete fatto per me, dal portarmi con voi a comprare le patate, all’avermi insegnato a distinguere le riviste tra di loro, fino all’avermi innaffiato insieme ai ravanelli. Potrebbero sembrare cose stupide se dette all’esterno di questa casa, a qualcuno che non conosca la nostra storia, sì, perchè questa è la storia della nostra famiglia, ma per me sono momenti preziosi che la sorte mi ha permesso di ricordare e conservare con gioia nella mia mente,” si voltò verso Hanghuan-Jun, “Anche voi mi avete dato una seconda vita Lan Wangji” disse sforzandosi immensamente, “mi avete salvato quando sono rimasto completamente solo, mi avete aiutato, protetto e cresciuto come un figlio, nonostante la mia provenienza e il dolore atroce che provavate per la perdita della vostra stessa vita. Mi avete cresciuto come ogni figlio desidera essere cresciuto, con amore, rispetto e affetto. Potrete anche pensare di non mostrare emozioni o di essere freddo e distaccato, o addirittura di non essere in grado di parlare con i bambini o di educarli, invece per me siete stato il migliore. Non siete mai stato freddo o distaccato, avete solo avuto un modo diverso di approcciarvi a me, senza abbracci o carezze, ma io vedevo il vostro sguardo; percepivo il vostro dolore, il vostro bisogno di un appiglio e il vostro desiderio di crescermi al meglio delle vostre possibilità. Lo avete fatto Lan Wangji, lo avete fatto Wei WuXian. Siete insostituibili, tutto ciò che ho e che desidero avere. Grazie, grazie anche se non sarà mai abbastanza” concluse il suo discorso sentendosi leggermente disorientato. Non appena si rese conto di tutto ciò che aveva appena detto, arrossì leggermente e si coprì il viso indietreggiando appena. Non poteva credere di essersi lasciato andare così tanto, ma evidentemente ne aveva bisogno se era riuscito a farlo in maniera tanto naturale e spontanea. 

Lan Zhan rimase immobile, pietrificato a seguito di quel discorso. Non riusciva neanche a separare le labbra per dire un semplice grazie, o a fare qualche passo per stringerlo in un abbraccio. Decise di aspettare che Wei Ying facesse la prima mossa per poi intervenire e li osservò entrambi per vedere le loro reazioni.

Wei Ying era rimasto sconvolto solamente per qualche secondo. Si era ripreso, alzato di scatto e si era avvicinato per stringere forte Sizhui. Come al solito, non ebne difficoltà a trovare le giuste parole, “noi siamo orgogliosi di avere te come figlio. Non devi perseguire la perfezione, non devi sforzarti per essere come noi, devi essere te stesso, sorridere e credere di meritarla una famiglia. Se noi ti abbiamo dato una nuova vita, tu ci hai salvati, entrambi. Io ero perso, solo, quel piccolo bambino mi ha dato allegria, quel pizzico di bontà del quale avevo bisogno per ricordare che non tutto il mondo era contro di me. Tu mi hai dato la speranza, la determinazione per continuare e mi hai ricordato tutta la mia vecchia allegria, che avevo seppellito insieme alla mia anima. Non te ne rendi conto forse, ma senza di te le nostre vite sarebbero molto più vuote. Lan Zhan non te lo dirà mai, lo sai come è fatto, ma tu lo hai salvato, proprio quando aveva bisogno di un’ancora per non sprofondare nel dolore e nella follia, sei arrivato tu, un regalo che gli ha cambiato la vita. Non pensare di essere stato un peso o un sacrificio, perchè eri, sei e sarai un magnifico dono per entrambi noi. Credici, amati, perchè sei veramente il bambino che ci ha salvato e ora un ragazzo d’oro” disse a bassa voce mentre lo abbracciava. 

Vedendo che Sizhui era tranquillo e che Wei Ying gli faceva dei segni strani con le mani dietro la schiena di Sizhui, si avvicinò ed abbracciò delicatamente entrambi, un po’ in imbarazzo. Era sicuramente felice di quella situazione, di avere una vera famiglia, un figlio che riusciva a fare simili discorsi e un marito che compensava tutte le sue mancanze e lo faceva sentire giusto. 

Wei Ying si avvicinò ulteriormente per baciarlo e gli lasciò un bacio sulle labbra senza preoccuparsi della presenza di loro figlio, dopotutto erano in famiglia. 

Lan Zhan però si irrigidì immediatamente e distolse lo sguardo da entrambi. Era sempre imbarazzato durante le dimostrazioni di affetto in pubblico. Era in famiglia, lo sapeva, ma come aveva difficoltà ad abbracciare suo fratello anche solo in presenza di suo zio, aveva anche difficoltà ad abbracciare e baciare suo marito di fronte a loro figlio. Pensava che sarebbe riuscito a migliorare con il tempo, ma in quel momento ancora non ne era in grado. Sperò che fosse stato sufficiente evitare di dire ‘ridicolo’ ad alta voce e sedette di nuovo dopo essersi staccato da quell’abbraccio.

Wei Ying notò subito la sua reazione e ridacchiò mentre dava una pacca sulla spalla a Sizhui, “Mi raccomando Sizhui, tu non reagire così ad un bacio” disse ancora ridendo con gli occhi colmi di allegria. 

Sizhui ridacchiò leggermente, “Ma è ancora presto per quello” disse guardando prima Wei Ying e poi Lan Zhan. Si stava chiedendo quando fosse stato il loro primo bacio, ma non aveva il coraggio di chiederlo, soprattutto per la presenza, ora gelida, di Lan Zhan accanto a loro. 

Wei Ying però sembrò leggergli nel pensiero e riprese a sorridere come un bambino davanti al suo piatto preferito di dolci, “Non proprio. Ormai sei grande e poi io non ero molto più grande di te quando ho ricevuto il mio primo bacio” disse sempre sorridendo e girandosi a guardare la reazione di Lan Zhan che fu esattamente come si aspettava; abbassò lo sguardo, strinse la veste con un pugno e coprì le orecchie con i capelli. Wei Ying voleva ridere, ma tentò di trattenersi per non farlo arrabbiare e continuò a godersi lo spettacolo, dando di gomito a Sizhui per farlo notare anche a lui. 

Lan Zhan decise di intervenire solo quando fu sicuro che la voce non lo avrebbe tradito all’improvviso, “È ancora presto, non dirgli queste cose” disse con tono secco.

“Dai Lan Zhan, ha già diciassette anni” commentò Wei Ying. Il suo scopo era più quello di mettere in imbarazzo Lan Zhan che di far capire a Sizhui che davvero poteva andare in giro a baciare persone.

“E allora? Non è che un bambino” rispose convinto e risoluto. Non avrebbe baciato nessuno, era fuori questione. Lo avrebbe impedito sicuramente. Non voleva che commettesse lo stesso errore che aveva commesso lui anni addietro baciando qualcuno a tradimento, senza decoro. perdendo la dignità ai suoi stessi occhi così come il suo amato autocontrollo. Non poteva capitare.

“Ma non è un bambino Lan Zhan. Noi due non eravamo molto più grandi di lui, no?” rispose sorridendo, pregustando la risposta acida che sarebbe arrivata.

“Fai silenzio” disse con tono secco, iniziando a vergognarsi di più e ad arrabbiarsi leggermente.

Sizhui rise silenziosamente alla vista di quella scena. Sicuramente non capitava tutti i giorni di vedere Lan Zhan così sulla difensiva e apertamente scontroso, era un privilegio dei familiari ed era riservato esclusivamente a loro due, poichè con lo zio e il fratello non si sarebbe comunque esposto fino a quel punto. Sembrava come se la sua corazza cadesse a terra in automatico quando si trovava insieme a Wei Ying e a quanto pareva, quel privilegio era stato esteso anche a Lan Sizhui.

“Era una situazione diversa” proseguì Lan Zhan, sperando di salvarsi, ma peggiorando decisamente la situazione. 

“Ma cosa c’è di male Lan Zhan? lui è nostro figlio, possiamo anche raccontarglielo” continuò Wei Ying sempre più entusiasta, sapendo benissimo di essere riuscito a catturare l’interesse di Sizhui che avrebbe iniziato a fare domande. 

E infatti poco dopo, “Ora sono curioso, come vi siete baciati?” chiese senza riflettere, poi si rese conto che forse non era appropriato e si corresse immediatamente, “Scusate, non volevo essere indiscreto. Potete anche non dirmelo” specificò, ma Wei Ying vedeva chiaramente che voleva saperlo e sicuramente glielo avrebbe chiesto più tardi, perchè Lan Zhan gli metteva ancora soggezione. Però per wei Ying non sarebbe stato altrettanto divertente, quindi decise di raccontarlo ugualmente, con Lan Zhan presente. 

“Che tu ci creda o meno, è stato Lan Zhan a baciarmi per primo. Avevamo vent’anni ed eravamo a caccia sul monte della Fenice. Lan Zhan evidentemente non era più in grado di resistere al mio fascino ed è passato all’azione. Quel giorno avevo deciso di fare il fico e di non sforzarmi particolarmente, quindi dopo aver sconfitto Jin ZiXuan a tiro con l’arco da bendato, mi sono sdraiato sul ramo di un albero senza togliermi la benda e stavo per addormentarmi, ma ho sentito dei passi leggeri ed eleganti. Ho detto alla persona che non sarebbe stato saggio passare del tempo con me, ma questa si è avvicinata e mi ha bloccato i polsi. Io mi sono dimenato e stavo per darle un calcio, ma la persona mi ha baciato improvvisamente…” si bloccò all’improvviso perchè Lan Zhan gli aveva coperto la bocca con la mano. Wei Ying era sconvolto, non sapeva se ridere, leccargli la mano o continuare a borbottare anche se aveva il viso coperto per metà. Decise di provare a borbottare “Lan Zhan, non è un atteggiamento virtuoso”, ma capì da solo che era impossibile decifrare ciò che aveva provato a dire. Lan Zhan lo fece sedere a terra e aspettò un po’ prima di togliere la mano dalla sua bocca, sperando che avesse finito quella sceneggiata.

Appena la sua bocca fu libera, terminò il discorso in gran fretta, “Mi ha baciato da bendato e io non sapevo fosse lui”, sfuggì alla presa di Lan Zhan scattando di lato, “E l’ho scoperto tredici anni dopo” concluse nascondendosi dietro Sizhui per non essere preso.

“Wei Ying…” disse Lan Zhan furioso.

Wei Ying scoppiò a ridere, perchè gli ricordava troppo il Lan Zhan di quindici anni che si era inferocito per i libricini pornografici e lo aveva cacciato dalla biblioteca. Era buffo allora e ancora più buffo tredici anni dopo. Quando pensò di essere al sicuro, sedette accanto a Sizhui e si tenne la pancia che gli faceva male per le troppe risate trattenute. 

Sizhui erano più o meno cinque minuti che teneva la mano davanti alla bocca. Lo faceva perchè stava tentando disperatamente di non scoppiare a ridere di fronte a Lan Zhan, ma era quasi impossibile. Infatti poco dopo gli sfuggì un risolino che si trasformò una risata. Qualche secondo dopo stava ridendo a crepapelle ignorando lo sguardo truce di Lan Zhan che in quel momento era tutto tranne che inespressivo anche se credeva di esserlo. Continuò a ridere per qualche minuto e poi riuscì finalmente a calmarsi, asciugandosi le lacrime. Si sedette nuovamente composto, “Hanghuan-Jun ci sapeva proprio fare. Davvero è bravo in tutto” disse serio

Wei Ying scoppiò a ridere, “Hai ragione, sa fare proprio tutto”

“Wei Ying…” ripetè di nuovo a corto di pazienza

“Lan Zhan…” gli fece il verso Wei Ying

“Smettila, se continui a muoverti ti fai male” disse guardandolo scorrazzare per la stanza.

“Ma cosa dici Lan Zhan, io mica cado, sono molto coordina…” inciampò in un cuscino mentre saltellava e cadde a terra sdraiato.

“Ma cosa dici Lan Zhan, io mica cado” fece il verso Lan Zhan a bassa voce imitando ciò che aveva fatto Wei Ying poco prima. Si alzò velocemente e lo aiutò ad alzarsi. “Ti sei fatto molto male?” chiese preoccupato. Lo fece sedere nuovamente e gli sfiorò appena la schiena. “Ti sei fatto molto male?” chiese di nuovo visto che non otteneva risposta.

“Ma quale male Lan Zhan, non sono neanche caduto” disse mentre cercava di farlo stare tranquillo.

“Ho visto” rispose e controllò se stesse bene davvero o meno.

“Sto bene, sto bene. Sizhui, fammi sapere se ti piace qualcuno e soprattutto chi, così ti posso dare dei consigli e non perdi tempo come ha fatto il mio maritino” ricominciò a ridacchiare, guardando Sizhui che arrossiva e Lan Zhan che impallidiva sempre di più.

“Wei WuXian, è ancora presto per interessarmi alle relazioni amorose. Ma qualora dovesse accadere, verrò a chiedere a voi, non preoccupatevi” rispose abbastanza tranquillo, mentre Lan Zhan pensava che sarebbe stato un bel problema se Wei Ying avesse realmente dato dei consigli ad un ragazzo di diciassette anni sul modo corretto di intraprendere una relazione amorosa seria con una donna o un uomo che fosse. Però preferì non commentare e lasciare che per il momento suo marito si divertisse e non pensasse al dolore e al resto dei problemi. 

Poco dopo presero il tè e continuarono a chiacchierare tranquillamente, parlando dei progetti futuri di Sizhui, dei viaggi da intraprendere e del cibo della scuola Lan, discorso intavolato chiaramente da Wei Ying che mai e poi mai avrebbe dimenticato le zuppe amare e i pasti scarsi e vegetariani. 

Sizhui non pensava di aver mai passato una giornata così strana e bella in tutta la sua vita e si ripromise, dopo aver chiesto il permesso, di tornare almeno ogni due giorni, più le mattine o i pomeriggi in cui aveva le lezioni. Salutò verso pomeriggio inoltrato i suoi genitori e tornò nelle sue stanze.

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Eccoci, come promesso un nuovo capitolo. Con questo si conclude il piccolo arco narrativo dedicato a questo fantastico nucleo familiare. Spero vi sia piaciuto e che siate riusciti ad entrare in questa strana famiglia, con questo strano Lan Zhan che all'improvviso perde la sua storicità.

Cosa ne pensate di questo Sizhui, un po' timido, un po' estroverso come il papà combinaguai?

Prossimo capitolo di nuovo tradue giorni, spero davvero vi sia piaciuto.
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Ringrazio come al solito mio marito per il sostegno 💙

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