Capitolo 4: Ferite
Lan Zhan entrò nella stanza e vide Wei Ying steso sul letto a pancia in giù. Era addormentato e coperto fino al mento dalle coperte. Era sempre bellissimo, come al solito, ma sembrava veramente molto debole e sofferente. Si avvicinò al letto e si inginocchiò accanto a lui, gli accarezzò la testa e aspettò che si svegliasse.
Poco tempo dopo, Wei Ying aprì gli occhi e vide subito Lan Zhan che lo accarezzava e tremava leggermente. Provò ad accennare un sorriso e non si mosse di un millimetro per evitare di gemere e di fargli capire come realmente fosse ridotto. "Lan Zhan" sussurrò continuando a sorridere.
"Wei Ying!" esclamò non troppo rumorosamente Lan Zhan. Si avvicinò di più e lo abbracciò di scatto senza riflettere. Aveva bisogno di sentirlo vicino, di essere sicuro che fosse vivo e di percepire il suo calore. Continuò a tremare leggermente, ma non se ne preoccupò; non riusciva proprio a mantenere la calma in quel momento.
Wei Ying si lasciò sfuggire un lamento non riuscendo proprio a trattenersi. La sua schiena era in fiamme nonostante gli avessero spalmato degli unguenti per calmare il dolore. Non riusciva a muoversi e il dolore era tanto intenso che non aveva potuto fare a meno di far uscire quel gemito. Si rese conto che l'espressione di Lan Zhan era cambiata leggermente; poco prima lo guardava con un po' di tristezza e preoccupazione, ma in quel momento leggeva rabbia nel suo sguardo. Non voleva farsi vedere in quello stato, ma Lan Zhan era suo marito, sarebbe stato impossibile nasconderglielo fino a completa guarigione. Sospirò e aprì la bocca per spiegare, ma si accorse che ZeWu-Jun aveva afferrato Lan Zhan per un braccio e lo aveva tirato indietro leggermente, "piano Wangji, Wei Gongzi è ferito" disse a bassa voce, continuando a tenerlo fermo saldamente.
Si girò di scatto a guardare il fratello, "Ferito? Cos'ha? Chi è stato? Cosa è successo?" chiese dimenticando ogni contegno per un istante. Subito dopo recuperò la sua compostezza e parlò nuovamente, "Xiong-Zhang" raccontami tutto" disse. Chiaramente non era una domanda, ma un ordine impaziente.
Lan XiChen non parlò. Si limitò ad avvicinarsi al letto e a spostare le coperte ignorando lo sguardo supplicante di Wei Ying. La sua schiena era interamente coperta da strati su strati di fasciature, nuovamente tinte di sangue a causa della stretta troppo forte di Lan Zhan. Anche parte delle braccia erano bendate leggermente, ma non sanguinavano. Era uno spettacolo che sarebbe stato doloroso alla vista di chiunque, ma per Lan Zhan sarebbe stato un durissimo colpo, quindi Lan XiChen lo afferrò nuovamente per un braccio e lo esortò con uno sguardo a mantenere la calma.
Lan Zhan sgranò leggermente gli occhi e rimase incantato per un po' a fissare la schiena di Wei Ying trattenendo il fiato, poi sentendo la presa del fratello che si stringeva sul suo braccio, tornò in sé. Fece un respiro profondo, recuperò il suo sguardo gelido e si voltò nuovamente verso il fratello, ma Wei Ying gli afferrò il bordo della manica con una mano e attirò la sua attenzione, cercando di trattenere una smorfia di dolore, "Lan Zhan, per favore, non ti arrabbiare. Sto bene" disse chiaramente mentendo. Addirittura XiChen che generalmente mostrava sempre un'espressione tranquilla e rilassata, lo guardò male scuotendo la testa. Mentire spudoratamente in quel modo e in quella situazione, era ridicolo. Lan Zhan tolse delicatamente la mano di Wei Ying dalla sua manica e la appoggiò nuovamente sul letto, trattenendo un suono basso, simile ad un ringhio che gli si era bloccato nella gola quando aveva notato i polsi di Wei Ying interamente fasciati. Provò ad accennargli un leggerissimo sorriso e si girò nuovamente verso il fratello. Si schiarì educatamente la gola e proseguì "Xiong-Zhang, per favore, raccontami ciò che è successo" ripeté nuovamente, per la seconda volta; non avrebbe accettato altro silenzio.
"Wangji, prima calmati. Rimani pure qui e prenditi cura di lui. Più tardi parleremo, sei d'accordo?" chiese XiChen tranquillamente.
Lan Zhan prese qualche secondo per riflettere, poi si limitò ad annuire. "A più tardi" disse voltandosi verso Wei Ying e accarezzandogli una mano.
"A più tardi Wangji, vi lascio da soli" salutò entrambi e uscì dalla stanza iniziando a riflettere su un modo per dire la verità a suo fratello.
"Lan Zhan, come stai?" chiese Wei Ying con esitazione, non appena rimasero da soli. Si rendeva conto che la domanda fosse stupida, perché vedeva chiaramente l'espressione di Lan Zhan, ma non sapeva cosa dire e così aveva deciso di chiedere per sicurezza.
Lan Zhan ignorò la domanda e lo baciò delicatamente, "Tu come stai? Fa molto male?" chiese conoscendo già la risposta, ma volendo comunque una conferma delle sue reali condizioni.
"Ho tutta la schiena in fiamme che pulsa e ho caldo, per il resto sto bene" accennò nuovamente un sorriso provando a muovere la testa per guardarlo meglio.
Lan Zhan lo fermò immediatamente, "Fermo", disse avvicinandosi. Gli sollevò molto delicatamente la testa e riposizionò il cuscino per farlo mettere più comodo. Notò la sua piccola smorfia e si affrettò a scusarsi, "Scusami". Si inginocchiò nuovamente davanti a lui e gli accarezzò i capelli. "Ti fa male solo la schiena?" chiese sfiorandogli le braccia e toccando i polsi.
"Le hai viste le fasciature no?" chiese guardandolo
Annuì continuando ad accarezzargli le braccia delicatamente.
"Solo la schiena fa male, non c'è altro, tranquillo" rispose tranquillamente
"Non dovevo lasciarti da solo, non sono riuscito a prevederlo. Perdonami" si affrettò a dire Lan Zhan chinando il capo. Si sentiva in colpa, credeva fosse interamente colpa sua e non riusciva a guardare la schiena di suo marito. Non era solamente perché fosse ferito, ma principalmente perché sapeva esattamente che ferite fossero e quanto dolore provocassero. Sotto quelle bende c'erano i segni freschi lasciati dalla frusta della disciplina. Non sapeva quanti fossero, non immaginava chi potesse averli lasciati sulla schiena di Wei Ying, ma era convinto di essere colpevole per non aver protetto suo marito, di nuovo. Wei Ying aveva rischiato di morire di nuovo e Lan Zhan non c'era stato, di nuovo. Non capiva perché non riuscisse mai a proteggerlo e a salvarlo; Wei Ying era tutta la sua vita e tenerlo al sicuro avrebbe dovuto essere la priorità e il minimo per lui. Invece non riusciva a tenerlo al sicuro per quanto strenuamente si impegnasse.
"Lan Zhan, Lan Zhan! Ehi, guardami" gli sollevò il viso per farsi guardare, "non è assolutamente colpa tua. Come avresti potuto sapere che sono talmente debole da farmi catturare dal primo che passa? Vista la mia reputazione e quanto mi vanto della mia bravura, probabilmente ti avevo convinto e credevi davvero che io fossi forte. Invece sono solo un piccolo uomo delicato" sorrise cercando di sdrammatizzare un po', pur sapendo che con un uomo cupo come Lan Zhan sarebbe stato pressoché impossibile.
Come si aspettava, l'espressione di Lan Zhan non si addolcì né rilassò, al contrario, divenne ancora più rigida e fredda, "Non ti lascerò mai più da solo" disse convinto.
"Va bene Lan Zhan, mi starai attaccato tutto il tempo e io te lo permetterò. Potresti passarmi un po' d'acqua per favore? Ho la gola secca" si schiarì la voce.
Lan Zhan si alzò immediatamente e gli portò un bicchiere d'acqua. Glielo avvicinò alle labbra e lo aiutò a bere non appena notò la difficoltà che aveva nel muovere anche solo leggermente un braccio. Le mani di Lan Zhan tremavano lievemente, ma fece finta di notarlo e anche Wei Ying evitò di fare commenti.
"Lan Zhan, sembra peggio di quello che è in realtà. Passerà tra poco, stai tranquillo", provò a dire per farlo calmare un po'. "C'è tanto spazio sul letto, vieni a stenderti accanto a me, basta che mi scavalchi senza toccarmi la schiena" disse sperando che lo avrebbe ascoltato. Aveva davvero bisogno di sentirlo vicino.
Lan Zhan non se lo fece ripetere due volte e si stese accanto a lui stando attento a non toccargli la schiena.
"Lan Zhan, sono qui, sto bene, non essere arrabbiato" disse sentendo quanto fosse teso.
"Io non sono arrabbiato" rispose freddamente.
"Non sei arrabbiato con me?" chiese.
"Perché dovrei? Ti hanno rapito dalla nostra casa. Non è colpa tua" rispose confuso. Non capiva perché Wei Ying pensasse che potesse essere stata colpa sua. Lui era in casa, da solo, non stava facendo nulla di male, non dava fastidio a nessuno ed era sotto la sua protezione.
"Perché dovevo chiamarti, oppure essere in grado di resistere" rispose tranquillamente.
Lan Zhan lo ignorò completamente e cambiò discorso, "Devo scoprire chi è stato" disse seccamente.
"Perché? Non possiamo dimenticarlo e basta? Io sto qui e sto bene" chiese sentendo che il battito del suo cuore accelerava all'improvviso.
"Non si può" rispose deciso. Avrebbe scoperto il colpevole e lo avrebbe punito, sicuramente.
"Ma perché? Guardami, io sto bene, guarirò subito" continuò Wei Ying sperando di averla vinta.
"Wei Ying, per favore, mi sto sforzando per restare calmo. Sei ferito, non si può dimenticare" spiegò sempre meno tranquillo.
"Non mi hanno fatto quasi nulla" rispose mentendo di nuovo spudoratamente e facendo perdere completamente quel poco di pazienza che era rimasta a Lan Zhan.
"Fai silenzio per favore" disse alzando leggermente la voce, non abbastanza da urlare, ma abbastanza da far perdere tutto il coraggio a Wei Ying per proseguire con quella farsa.
"Va bene, va bene, non ti arrabbiare con me. Sto bene ora, sono qui vicino a te" rispose cercando di calmarlo senza successo.
"Non stai bene, io ho avuto una paura terribile" ammise con voce leggermente tremante. Si coprì il viso con le mani e rimase immobile.
"Lan Zhan, non sto poi così male, guarirò in poco tempo, ne sono sicuro" mentì. Chiaramente con tutte quelle frustate, pur non conoscendone il numero esatto, non sarebbe assolutamente guarito in fretta. Le acque della sorgente lo avrebbero aiutato con il dolore e la cicatrizzazione, ma ci sarebbe comunque voluto del tempo, sarebbero rimaste le cicatrici e la schiena avrebbe continuato ad essere rigida e dolorante per parecchio tempo anche a seguito della cicatrizzazione.
Lan Zhan ovviamente non si lasciò ingannare, "Conosco quel tipo di ferite, la modalità e i tempi di guarigione. Fai silenzio per favore" ribadì nuovamente, un po' infastidito dalla sua faccia tosta.
"Che tipo di ferite? Di cosa parli? Io sono fasciato, non puoi vedere nulla" continuò, pur sapendo che non sarebbe riuscito a distrarlo. Aveva già capito tutto.
"Le macchie di sangue. Sei stato frustato" rispose facendo una lunga pausa tra una frase e l'altra. Non voleva che anche Wei Ying avesse quel tipo di ferite. A parte il dolore, erano comunque segni di disonore e indici di un grave crimine. Suo marito non aveva fatto nulla, non le meritava. Inoltre Lan Zhan non sapeva quante fossero effettivamente le frustate e non era neanche sicuro di essere abbastanza forte per accertarsene. Nonostante Wei Ying stesse provando a nasconderlo al meglio e sopportasse bene il dolore, sembrava stare veramente male; infatti non riusciva a muoversi, gli faceva male il collo e i polsi non sembravano essere messi bene. Sicuramente lo avevano incatenato per chissà quanto tempo e lo avevano torturato in quel modo atroce. Non poteva accettarlo, né tanto meno sopportarlo. Gli baciò la testa e riprese ad accarezzargli i capelli.
"È davvero così importante sapere che cosa sono?" chiese Wei Ying, "l'importante è che sono qui con te ora, no?" continuò ad insistere speranzoso.
"Certo che è importante" Non riusciva a comprendere perché Wei Ying non capisse quanto fosse grave e soprattutto quanto facesse male sapere che era stato torturato in quel modo.
"Perché?" continuò a chiedere. Voleva semplicemente che Lan Zhan lasciasse perdere e riprendesse ad accarezzarlo in quel modo. Era molto rilassante.
"Perché le ho uguali anche io. So cosa si prova" rispose. Stava continuando a tenere ferma la sua voce con un grandissimo sforzo, mentre la sua espressione, essendo dietro a Wei Ying, non era controllata, quindi non era assolutamente calma. Era arrabbiato, con sé stesso e con il colpevole, triste nel vedere suo marito in quello stato, disgustato all'idea che il colpevole potesse essere nella scuola e stava male perché non voleva che Wei Ying conoscesse altro dolore.
"Lo so che le hai, ma l'importante è che ora siamo insieme. Non basta?" chiese nuovamente.
"Lo so che sei qui con me, perchè se tu non fossi qui, non ci sarei neanche io" rispose senza esitazione. Se Wei Ying fosse morto, lui lo avrebbe seguito senza dubbio, immediatamente. Non si vergognava a pensarlo e neanche a dirlo ad alta voce. Era suo marito, la sua vita, lo aveva già perso una volta e non sarebbe stato più separato da lui. Mai più.
"Sono qui! Quello che è successo non è importante, non è nulla di che" insistette nuovamente. Non capiva perché Lan Zhan dovesse farla tanto lunga. Era una punizione, una cosa da niente, sarebbe guarito. Sicuramente aveva sopportato di peggio in passato e Lan Zhan lo sapeva, quindi quella reazione gli sembrava eccessiva.
"Scherzi?" chiese sperando non fosse serio. Ciò che era accaduto sicuramente era importante per Lan Zhan e non avrebbe lasciato perdere a nessun costo.
"L'importante è che sono vivo Lan Zhan" ribadì.
"Lo so" rispose poco convinto.
"Queste ferite se ne andranno presto" continuò.
"Se fosse successo il contrario, tu al mio posto manterresti la calma?" chiese sicuro di cosa avrebbe risposto.
"Non sono molte" mentì spudoratamente cercando di guadagnare altro tempo, "guariranno presto, te lo prometto."
"Rispondi" disse insistendo. Non gli avrebbe assolutamente permesso di eludere la domanda.
"Se fosse successo a te, ti rimarrei accanto tutto il tempo. Il resto verrebbe dopo" rispose non del tutto sincero. Se fosse accaduto a Lan Zhan si sarebbe vendicato e avrebbe dato il peggio di sé. Però nel suo caso era diverso, perché era assolutamente convinto di aver meritato ognuno di quei colpi.
"Non posso toccarti, ti resto vicino" rispose riprendendo ad accarezzargli delicatamente i capelli.
"Puoi toccarmi ovunque tranne che sulla schiena, il resto non fa male"
Lan Zhan gli prese il polso e lo toccò delicatamente, "Sei ferito anche sui polsi e hai dei graffi abbastanza profondi sulle braccia" precisò.
"Le ferite sui polsi non fanno male, puoi togliere le bende e guardare da te. Sono quasi guarite" disse sinceramente.
Lan Zhan gli sciolse le bende su un polso e lo osservò attentamente. Come immaginava c'erano segni di catene e le ferite erano dovute al fatto che era stato appeso sostenendo tutto il suo peso con le sole braccia per troppo tempo. Come aveva detto lui, non erano ferite gravi, ma significava che gli facevano male le spalle, le braccia, le mani e anche il collo. Come al solito Wei Ying prendeva tutto troppo alla leggera "Ti hanno incatenato. Eri nelle celle" spiegò più a sé stesso che a Wei Ying e iniziò a chiedersi chi potesse averlo portato nelle celle.
"Non è nulla, non è nulla, continua ad accarezzarmi" cambiò discorso subito.
Riprese ad accarezzargli i capelli dolcemente, "Più tardi devo parlare con mio fratello" disse allontanandosi un po' da lui.
"No. Perché?" chiese subito tentando di mantenere la calma.
"Dobbiamo parlare di una cosa" rispose vago.
"Di cosa? No, non c'è bisogno. Portami via di qui e stiamo un po' insieme, per favore" iniziò a farsi prendere dal panico. Non voleva raccontarlo, non voleva.
"Vuole chiederti scusa per come si è comportato. Io rimango qui a controllare" mentì. Doveva sapere cosa era successo e lo avrebbe scoperto subito.
"Deve chiedermi scusa? E perché a me? Non mi servono scuse, andiamo in camera" continuò ad insistere.
"Non ti preoccupare. Cinque minuti, poi andiamo"
"Cinque minuti? Va bene"
Lan Zhan si alzò ed uscì per chiamare il fratello che era fuori, "Xiong-Zhang, entra adesso, forse parlerà" disse velocemente facendolo entrare a casa. XiChen entrò e si accomodò in camera davanti a Wei Ying. Guardò suo fratello, "Cosa vuoi sapere?"
"Tutto ciò che è successo" rispose Lan Zhan.
Wei Ying iniziò a scuotere la testa in direzione di XiChen, ma venne completamente ignorato. XiChen iniziò a raccontare come suo fratello aveva chiesto, "Wangji, l'ho trovato nelle celle sotterranee. Come avrai capito da solo, è stato frustato. Non sono riuscito a contarle tutte, quando l'ho trovato era impossibile distinguerle, ma ha ricevuto almeno quaranta colpi" si fermò notando l'espressione di Wangji.
"Quaranta colpi?" chiese esitante ed incredulo accarezzando la mano di Wei Ying. "Vai avanti per favore" disse ricomponendosi velocemente.
XiChen tirò fuori il lembo di veste che aveva trovato nella cella, "Ho trovato questo" disse esitante sapendo che anche suo fratello avrebbe capito che apparteneva allo shifu.
Lan Zhan vedendo il lembo di tessuto, si alzò in piedi e scosse la testa, poi guardò Wei Ying, "Non è possibile. Dimmi che non è vero" disse subito a Wei Ying.
Wei Ying si agitò immediatamente e cercò di afferrare Lan Zhan per un braccio ignorando il dolore, "Lan Zhan, per favore calmati. Siediti e ascolta" riuscì ad afferrarlo per un polso e lo tirò giù facendolo sedere sul letto.
XiChen guardò Lan Zhan, "Non possiamo esserne sicuri, per questo ho bisogno di parlare con lui"
Lan Zhan si voltò a guardare Wei Ying e gli strinse una mano, "Per favore, raccontami la verità. Sono tuo marito, non mentirmi" chiese quasi supplicando e stupendo a tal punto Wei Ying che spalancò gli occhi e lo fisso a bocca aperta.
"Non posso parlarne. Non posso e non voglio. Per favore" continuò, cercando di evitare quella situazione.
"Lan Zhan sospirò, "Se vuoi esco e ne parli con Xiong-Zhang" disse alzandosi in piedi e uscendo subito dopo. Non aveva avuto bisogno di aspettare una risposta. Gli aveva letto nello sguardo che non ne avrebbe parlato con lui.
"Raccontami ciò che è successo per favore" disse XiChen quando rimasero da soli.
"Ciò che già sai" disse.
"Che cosa ti ha detto?" chiese
"Ha detto che se lo dico a Lan Zhan rovinerò la sua vita e lo priverò di un parente. Ha detto che mi stava punendo perché ho fatto troppo male a Lan Zhan e ha ragione. So che lo pensi anche tu" rispose.
"Non lo penso anche io. Ho sbagliato a dire cattiverie su di te, ho chiesto scusa, mi sono pentito. Ero solo troppo arrabbiato e triste per riflettere lucidamente. Chiedo perdono" continuò sinceramente.
"Mi ha solo punito. Non è successo nulla, va bene così. Non serve farla tanto lunga" proseguì tagliando corto. "Ora per favore vai. Mi faccio portare in camera da Lan Zhan e basta"
Lan Zhan rientrò poco dopo con una zuppa e si inginocchiò davanti a Wei Ying per farlo mangiare. "Ho sentito quest'ultima parte. Prima mangia, poi andiamo" disse iniziando ad imboccarlo.
"Va bene papà" si lasciò imboccare senza provare vergogna e mangiò tutto facendo una smorfia ad ogni boccone. "Lan Zhan! Ma fa schifo! Si sente che non l'hai cucinata tu" ridacchiò leggermente, "io a cena voglio la zuppa con radici di loto e costolette! Lan Zhan, Lan Zhan, ti prego cucinamela" disse sorridendo ampiamente. Si era già dimenticato sia delle ferite che del dolore.
Lan Zhan si intenerì a quella vista e si ritrovò a sorridere leggermente, contagiato dal suo entusiasmo, anche se completamente fuori luogo. "Te la preparo" disse tornando serio e iniziando a pensare a come procurarsi i germogli di loto entro poche ore. Decise di lasciare il compito a uno dei Qianbei e di cucinare direttamente in camera. "Xiong-Zhang, lo porto nelle mie stanze. Lo medico io stasera, non preoccuparti" disse voltandosi verso suo fratello che sorrideva ancora leggermente per la scena di poco prima.
"Certo Wangji. Portalo pure in camera, ma delicatamente. Medicalo prima di cena e appena riuscirà a camminare da solo, portalo alla sorgente. Mi raccomando, mantieni la calma e fallo riposare per bene. Conosciamo tutti Wei Gongzi e sicuramente avrà difficoltà" disse sorridendo nuovamente.
"Io sono bravissimo. Giuro che starò buono a letto. Per chi mi avete preso?" rispose Wei Ying fingendo di essere offeso e mettendo il broncio.
Lan Zhan alzò leggermente gli occhi al cielo e guardò suo fratello che rise silenziosamente scuotendo la testa. Chiaramente Wei Ying era riuscito a far dimenticare per un attimo tutto ad entrambi i fratelli che avevano sorriso e si erano rilassati un pochino. Lan Zhan prese sulla sua schiena Wei Ying muovendolo il meno possibile e lo portò in camera seguito da XiChen con le medicine, le bende e gli unguenti. Fecero in modo di dare poco nell'occhio ed entrarono nelle stanze di Wangji. Lan Zhan appoggiò subito Wei Ying più comodamente possibile sul letto, prese tutto l'occorrente dalle mani di suo fratello e lo appoggiò sul tavolo, pronto all'uso. Salutò suo fratello e poi si sedette davanti a Wei Ying. Gli accarezzò il viso e lo studiò attentamente per capire quanto soffrisse, ma naturalmente lui sorrideva felice per la zuppa. "Stai bene?" chiese per sicurezza.
"Stasera Lan Zhan cucina la zuppa per Wei Ying, quindi Wei Ying è felice" esclamò entusiasta.
"Ridicolo" sussurrò Lan Zhan.
"Lan Zhan, Lan Zhan! Sto bene, sto bene, lo giuro" continuò ad insistere.
Lan Zhan sospirò sconfitto, "Ora ti lascio riposare e più tardi ti medico, poi riprenderemo il discorso Wei Ying" disse senza ammettere repliche.
Il sorriso scomparve dalle labbra di Wei Ying, "Va bene Lan Zhan, lo prometto" disse rassegnato.
Poco dopo Wei Ying si addormentò e Lan Zhan rimase immobile ad osservarlo per tutto il tempo. Lo svegliò qualche ora dopo, subito prima di preparare la cena, per medicarlo. Lo toccò leggermente su un braccio e lo accarezzò, "Wei Ying, svegliati" disse vicino al suo orecchio.
Wei Ying si svegliò facendo una piccola smorfia e quando riconobbe Lan Zhan gli sorrise subito, "è ora?" chiese
"Sì, è ora di medicarti nuovamente" disse con sguardo cupo.
----------------------------------------------------------------------
Eccoci alla quarta parte di questo piccolo viaggio.
Ci rendiamo perfettamente conto che sembra un nuovo circolo di dolore senza fine, ma con un po' di tempo e un po' di lavoro, tutto prenderà una piega diversa.
Wei Ying chiaramente vede le frustate come una giusta punizione, mentre Lan Zhan è assalito dai dubbi e ha paura che sia davvero stato lo shifu a punirlo.
Speriamo vi sia piaciuto e che vi abbia incuriosito. Alla prossima con il capitolo 5
-----------------------------------------------------------------
Come sempre, non può mancare un ringraziamento speciale a mio marito Bichenqing, la mia partner in crime che si sta occupando di un'altra avventura dei WangXian, un Modern Au ambientato all'università che si intitola "Everyday Means Everyday"
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top