Capitolo 1: Segreti
Quella notte Wei WuXian era riuscito a dormire più tranquillo del solito. Forse perché aveva capito di aver bisogno del sostegno di Lan Zhan per superarlo, forse per il suono dolce del Guqin che lo aveva calmato, o forse semplicemente perché tra le braccia di suo marito, si sentiva davvero al sicuro, protetto e amato. Aveva ancora una grande quantità di alcool in circolo e quindi era un po' stordito, ma si sentiva bene così stretto a lui. Non sapeva che ore fossero, ma provò a girarsi per guardarlo e gli accarezzò le guance e le labbra; Lan Zhan si svegliò immediatamente, quindi non erano ancora le cinque.
Lan Zhan lo guardò attentamente e iniziò subito a fare domande, "Wei Ying, stai bene? Ti fa male qualcosa? Hai avuto un incubo? Non è ora di alzarsi, torna a dormire." Era molto preoccupato per lo stato in cui lo aveva trovato il giorno prima, ma in quel momento sembrava essere lucido e non sembrava soffrire particolarmente. Se non fosse stato per gli occhi gonfi e l'odore di alcool, nessuno avrebbe notato nulla.
"Hanghuan-Jun, stai tranquillo, sto bene. Credo di essere ancora un po' ubriaco, ma sto molto meglio di ieri. Non ricordo esattamente cosa ho fatto quando mi hai trovato, ma ti assicuro che ora va tutto bene. Non mi fa male nulla tranquillo, non credo di aver avuto altri incubi. Non ho più sonno ormai, ho dormito tanto e poi mi sono svegliato, non mi riaddormenterò più" disse tutto d'un fiato per tranquillizzarlo. Non gli piaceva lo sguardo che aveva in quel momento; era troppo preoccupato e senza alcun motivo. Stava bene. Era tutto passato ormai, lo avrebbe dimenticato presto. Strinse Lan Zhan più forte e cercò di tranquillizzarlo sorridendo.
"Sei sicuro? Va tutto bene? Stai davvero bene? Possiamo tornare a casa?" Chiese accarezzandolo per controllare se soffrisse o meno e stringendolo a sua volta. Si rilassò solo quando si accorse che non stava mentendo e che riusciva a sorridere quasi come sorrideva prima.
"Lan Zhan, sto bene. Sto bene davvero, non ti preoccupare. Possiamo tornare a casa subito se ti va" Disse alzandosi in piedi. Si vestì velocemente e raccolse le giare che erano rimaste, "Posso portarle a casa queste?" Chiese sperando in una risposta affermativa.
"Certo che puoi. Te ne posso anche comprare altre. Tutte quelle che vuoi" rispose senza esitare. Gli avrebbe comprato qualsiasi cosa, avrebbe fatto di tutto per vederlo sorridere per davvero. Era troppo tempo che non lo vedeva con un vero sorriso, e quegli occhi gonfi che aveva da qualche giorno, non gli piacevano per nulla. Non voleva mai più vederlo piangere. Era straziante e non poteva fare nulla per evitarlo, non riusciva neanche a consolarlo, nonostante fosse suo marito. Si sentiva davvero inutile a volte, ma non poteva dirglielo. Sperava davvero che gli incubi sarebbero spariti presto, ma se non fosse successo, sarebbe stato sveglio con lui e lo avrebbe aiutato ogni notte, anche per tutta la vita; non gli avrebbe più permesso di affrontarli da solo e di soffrire in quel modo in silenzio.
"Davvero? Grazie Lan Zhan! Per questa volta bastano quelle che ho. Guarda quante!" disse indicando le giare che stava raccogliendo. Non voleva essere trattato come un bambino solo perchè aveva gli incubi, però essere viziato da Lan Zhan non era male per niente, gli piaceva. Lo abbracciò e poi finì di prepararsi. "Lan Zhan, tu sei pronto? Andiamo. Mi porti sulla tua spada?" chiese prendendolo per mano e uscendo dalla locanda, ignorando gli sguardi strani dei presenti. Sicuramente aveva dato spettacolo, ma non ricordava.
"Sì certo, ti porto io. Vieni qui" disse avvolgendogli un braccio intorno alla vita e sollevandolo per poi montare su Bichen e recarsi verso casa. Aveva moltissimo lavoro da svolgere, ma lo avrebbe terminato durante la notte probabilmente senza problemi. Voleva stare tutto il giorno accanto a Wei Ying, senza perderlo mai di vista. Lo avrebbe costretto a riposare, a mangiare e a rilassarsi tutto il tempo. Wei Ying non poteva permettersi sforzi dopo il crollo che aveva avuto il giorno prima e Lan Zhan non poteva permettere che scappasse una seconda volta, non lo avrebbe assolutamente sopportato di nuovo.
Poco dopo arrivarono a Gusu, Lan Zhan fece scendere Wei Ying delicatamente e lo accompagnò nel Jingshi. "Mettiti sul letto a riposare, starò tutto il giorno con te, non ti preoccupare" gli disse con tono gentile, anche se non gli avrebbe permesso di fare altro che quello che gli aveva appena detto. Si vedeva da un miglio di distanza che aveva bisogno di riposare, quindi lo avrebbe fatto con le buone o con le cattive; era anche disposto a legarlo al letto pur di farlo stare buono a riposare.
"Come rimani con me? Cosa dici? Sei sempre sommerso di lavoro e proprio oggi che Wei Ying è stanco, non hai nulla da fare? Non dire sciocchezze. Se vuoi mi metto buono buono a riposare qui, ma tu vai a fare ciò che devi fare. Non voglio che tuo zio ti sgridi a causa mia per un motivo tanto stupido. Non ti preoccupare. " Disse velocemente. Sicuramente voleva stare con Lan Zhan e farsi abbracciare tutto il giorno, ma sapeva che Lan Zhan non aveva tempo da perdere, era sommerso dal lavoro e sapeva anche il motivo. Lo faceva arrabbiare molto, ma se Lan Zhan lo aveva accettato, non poteva dire nulla, era una sua scelta dopotutto.
"Non ho così tanto lavoro, solo documenti da leggere, compiti da correggere e cose del genere. Lo farò più tardi, ora voglio stare con te, ne abbiamo bisogno entrambi lo sai, non sono stati giorni semplici." Rispose. In realtà aveva moltissimo lavoro. Aveva annullato le lezioni private di guqin e aveva montagne di documenti da leggere, non i pochi che aveva lasciato intendere, ma Wei Ying era la priorità assoluta, a maggior ragione in quel momento in cui stava chiaramente male e Lan Zhan non poteva fare nulla per proteggerlo dagli incubi. Aveva detto che avevano bisogno di passare del tempo insieme e non aveva mentito; gli era mancato così tanto che non riusciva a spiegarlo.
"Sei sicuro? Guarda che mi va bene rivederti stasera quando avrai finito. Non ci sono problemi davvero. Io sono qui, non mi muovo, giuro." Non era sicuro che quella fosse la verità, ma se Lan Zhan voleva restare insieme a lui, non avrebbe protestato più di tanto. Era vero che avevano passato giorni difficili e avevano bisogno di stare insieme, soprattutto dopo essersi detti quelle cattiverie giorni prima. Si erano perdonati, ma non avevano sicuramente dimenticato nulla, o almeno, Wei Ying non ci era riuscito.
"Sono sicurissimo, non è nulla di che. Ora mettiti a letto per favore. Vieni qui vicino a me." disse sdraiandosi e aspettando di essere raggiunto da lui.
Wei Ying si avvicinò subito al letto e si stese su Lan Zhan appoggiandogli la testa sul petto, "Rimaniamo così tutto il giorno?" chiese sperando in una risposta affermativa.
"Se stai comodo sì" disse accarezzandogli i capelli e la schiena. "Chiudi gli occhi e prova a riposare per favore" continuò, sperando di vederlo addormentato e tranquillo al più presto. Non si faceva illusioni però; sicuramente avrebbe iniziato a parlare.
"Ma come? Posso stare tra le tue braccia tutto il giorno e devo dormire? Non posso parlare tenendo gli occhi chiusi? Per favore, non alzo la voce, lo prometto, lo sai che non so stare zitto" riprese. Aveva dormito abbastanza e non aveva intenzione di dormire sopra suo marito restando zitto in una delle poche occasioni che aveva per vederlo tutto il giorno. Non sarebbe stato zitto, decise, assolutamente no.
"Wei Ying, devi dormire! Lo vedo che sei stanco. Dormi per favore" sapeva che non sarebbe stato facile. Effettivamente non passavano mai molto tempo insieme a causa di tutto il lavoro che aveva Lan Zhan ogni giorno, ma Wei Ying doveva dormire. Eppure, per qualche motivo, sentiva che avrebbe perso in quella conversazione.
"Dai, per favore, per favore. Sto buono, tengo gli occhi chiusi e sto fermo a riposare, però parlo con te. Lo sai che non riesco a tenere la bocca chiusa." Supplicò giocando con il suo nastro frontale e guardandolo negli occhi, sapendo che sarebbe riuscito a convincerlo con quello sguardo supplicante.
"E va bene. Però non vale, non mi guardare così. Sai che non posso dirti di no se lo fai" rispose cedendo e continuando ad abbracciarlo, preparandosi ad una lunga conversazione.
Sorrise, contento di aver vinto e chiuse gli occhi appoggiandosi nuovamente al suo petto, proprio come aveva promesso. Iniziò subito a parlare, "Lan Zhan, ci sarà un momento in cui avrai meno lavoro e potremo fare un viaggio?" chiese ansioso di sapere.
"Non so, posso chiedere a mio fratello. Se io ho così tanto lavoro, non immagino quanto possa averne lui" rispose, "forse tra qualche settimana ci libereremo un po'"
Wei Ying a quel punto sgranò gli occhi, "ma Lan Zhan, che cosa stai dicendo? Chiedi a tuo fratello? Tuo fratello ha più lavoro di te? Che cosa dici?" chiese spaventato. Non poteva non saperlo, era impossibile che nessuno lo avesse informato.
"Come cosa dico? Xiong-zhang è a Lanling per organizzare la conferenza dibattito insieme a Jin Ling e Jiang WanYin, però sicuramente è pieno di lavoro più di me, visto che il capo clan è lui. Se ha dovuto delegare a me e allo zio, deve essere davvero molto. Perchè stai reagendo così adesso? Mi sembra normale avere tanto lavoro in alcuni periodi, a te no?" rispose confuso, non capendo il perchè di quella strana reazione. Qualcosa non andava, ma non capiva cosa.
"Ma Lan Zhan" iniziò balbettando, ancora un po' scosso "non è possibile che tu non lo sappia. Hai così tanto lavoro perchè tuo fratello non fa il suo. Tu e tuo zio vi state dividendo i compiti proprio perchè lui non li svolge più. Io credevo che tu lo sapessi" continuò sempre più confuso. Come aveva potuto Lan QiRen non dirgli che suo fratello stava male e si era chiuso nel Lanshi a meditare e basta? Sembrava assurdo, lo aveva fatto davvero? E perchè?
"Cosa hai detto?" Disse spingendo via Wei Ying senza notarlo e alzandosi di scatto. Poi vedendo che lo aveva quasi scaraventato contro il muro, si avvicinò subito e lo aiutò a stendersi di nuovo, chiedendo immediatamente scusa, "mi dispiace, scusami, non l'ho fatto apposta, ti ho fatto male? Mi dispiace" continuò a dire mentre lo accarezzava disperatamente.
"Lan Zhan, stai calmo, non mi hai fatto nulla" gli disse allontanandogli le mani e guardandolo. "Guardami, sto bene, non hai fatto nulla, non reagire così. Mi dispiace per avertelo detto solo ora, ma ero convinto che tu sapessi tutto, non pensavo di saperlo solo io. Perdonami" continuò sempre obbligandolo a guardarlo negli occhi.
"Mi dispiace, davvero non so di cosa parli. Non ne sapevo nulla. Mi spieghi per favore e mi dici come fai a saperlo?" Chiese tutto d'un fiato ansioso di sapere ogni cosa. Non poteva credere a ciò che aveva appena saputo. Come era possibile che non si fosse accorto di nulla?
"Va bene Lan Zhan, va bene. Siediti qui vicino a me, ti racconto tutto". cominciò. Lo tirò per un braccio e lo fece tenere accanto a sè. "Lan Zhan, per favore, prova a stare calmo e rimani vicino a me. Ora ti racconto subito" proseguì stringendolo a sè
"Va bene" rispose lui senza ascoltare realmente.
"Qualche giorno fa sono uscito da qui di nascosto e sono andato a fare un giro, lo so, lo so, mi dispiace per non averti detto nulla, ma ho solo fatto un giro nella scuola. Sono finito nei pressi del Lanshi e mi sono messo a guardare meglio. C'erano tuo fratello e tuo zio, quindi ho capito che non era partito. Non avrei dovuto farlo, ma ero curioso e sono andato ad origliare. Ho sentito solo che ZeWu-Jun sarebbe rimasto nella sua stanza a meditare per riprendersi e che tuo zio avrebbe diviso tutti i suoi compiti di capo clan tra te e lui, permettendo a ZeWu-Jun di riprendersi. Sapevo che stava male e non riusciva più ad occuparsi di tutto, ma non sapevo fino a questo punto. Per questo pensavo che tu sapessi tutto e lo stessi aiutando volontariamente aspettando che si riprendesse con il tempo. Non avrei mai pensato che tu fossi completamente all'oscuro di tutto. Mi dispiace moltissimo, davvero" raccontò velocemente sempre stringendolo forte, notando che si era irrigidito e non riusciva a guardarlo. Temeva un nuovo scoppio d'ira, quindi si allontanò leggermente tenendogli la mano.
Lan Zhan era paralizzato. Completamente disgustato da ciò che aveva sentito e distrutto allo stesso tempo. Non aveva dubbi che quella fosse la verità, dopotutto era stato Wei Ying a raccontarlo e si fidava ciecamente. Impallidiva pensando che se non fosse stato per il marito che notava ogni cosa, sarebbe rimasto all'oscuro di tutto per sempre. Odiava le bugie e le prese in giro e la sua famiglia si era presa gioco di lui da quando erano tornati senza che lui si accorgesse di nulla. Si sentiva uno stupido, un ingenuo, un cieco, un idiota e non sapeva che altro. Come avevano potuto non dirgli nulla? Perchè? Valeva davvero così poco per suo fratello e suo zio? Era una marionetta veramente? Non sapeva cosa pensare, non riusciva a parlare, non riusciva neanche a guardare Wei Ying negli occhi. Gli strinse la mano sempre più forte mentre rifletteva e solo dopo un po' di tempo, riuscì a parlare, "Wei Ying, perchè mio fratello è qui? Lo sai?" chiese con voce tremante. Era così deluso e ferito che quasi non riusciva a parlare.
Ignorò la stretta che continuava a serrarsi e gli strinse la mano a sua volta, "è in lutto" rispose, "questo lo sai anche tu, eravamo lì quando è successo."
"In lutto? In lutto per cosa?" chiese sapendo benissimo la risposta, ma volendo avere una conferma.
"Lan Zhan, è ancora in lutto per la morte di Jin GuanYao. Non si è ripreso e non riesce a lavorare" rispose sapendo che aveva solo bisogno di conferme e che aveva già capito tutto.
"In lutto per lui? Ancora? E perchè non è neanche andato a Lanling?" chiese iniziando a scaldarsi nuovamente.
"Lan Zhan per favore non ti arrabbiare così, ci sono io." Disse accarezzandogli la mano per cercare di calmarlo un pochino con la sua presenza. "Tuo fratello non riesce a mettere piede a Lanling dopo aver ucciso uno dei suoi fratelli giurati, quindi tuo zio sta organizzando la conferenza dibattito da qui grazie a delle lettere" rispose, sapendo benissimo dove voleva andare a parare con quelle domande. Lan Zhan non aveva avuto il permesso di soffrire quando era morto Wei Ying, quindi perchè suo fratello aveva il permesso di soffrire e di non svolgere i propri compiti? Wei Ying non sapeva cosa rispondere a quelle domande che sarebbero sicuramente arrivate, ma ci avrebbe provato e lo avrebbe aiutato.
Tirò via la mano dalla sua presa e si alzò di nuovo. Era furioso e iniziò a gettare un po' di quella rabbia su suo marito per sfogarsi, "Come sarebbe a dire che non riesce a tornare a Lanling? Come sarebbe a dire che lo zio lo sta aiutando senza dirgli niente? Perchè io non ne so niente? Wei Ying, perchè io non ne so niente?" chiese disperato, iniziando a fare avanti e indietro per la stanza. Come potevano avergli fatto una cosa del genere? Che aveva fatto di male? Perchè lui non aveva potuto soffrire in pace e suo fratello invece poteva? Sapeva che stava soffrendo, però non era giusto. Lui era il capo clan. E suo zio? Suo zio che non lo aveva avvertito? Come si era permesso? Non erano forse affari suoi? Perchè? Continuò a camminare per la stanza, fino a che non si sentì afferrare da dietro.
Wei Ying vedeva quanto era disperato Lan Zhan, ma non sapeva come consolarlo, quindi si alzò e lo abbracciò stretto da dietro. "Lan Zhan, Lan Zhan, calmati. Non sapevo che tu fossi all'oscuro di questa situazione. Ero convinto del fatto che ti avessero avvertito e che ti ti fossi offerto di aiutare tuo fratello. Quello che hanno fatto è inaccettabile, appena ti calmi un po', ti accompagno a parlare con tuo zio. Tanto sono convinto che sia lui che ha deciso tutto come al solito. Lui sa bene che tuo fratello è debole e tu no, quindi ovviamente aveva messo in conto da tempo un eventuale crollo. Ora che è successo, ha preso in mano la situazione e ha messo tutto sulle tue spalle perchè lo sai gestire, inoltre sa che ora non sei triste. Non è assolutamente giustificato per ciò che ha fatto, però sappi che è perchè tuo fratello è troppo debole, non per altro. Tuo zio non si è accorto che ti sta usando, quindi lo faremo capire e lo faremo scusare, ad ogni costo. Te lo prometto, ti aiuterò io Lan Zhan." Sapeva che non sarebbe servito a molto, ma voleva provare a consolarlo un pochino, voleva dimostrare di esserci, che non lo avrebbe abbandonato e lo avrebbe sostenuto.
Era ancora arrabbiato e deluso, davvero deluso e triste. Si sentiva abbandonato, tradito e solo. Si poteva fidare solo di Wei Ying, ma cosa sarebbe successo se anche lui lo avesse abbandonato? Non poteva permetterlo, non avrebbe potuto sopportarlo e sarebbe morto, o per il dolore, oppure si sarebbe ucciso, non c'erano alternative. Wei Ying era la sua vita, senza di lui non rimaneva nulla, assolutamente nulla, non poteva perderlo, non voleva, avrebbe fatto qualunque cosa per evitarlo. Si girò e lo abbracciò immediatamente stringendolo forte. Probabilmente gli aveva fatto anche un po' male, ma era troppo disperato per riflettere lucidamente. "Tu mi tradirai?" Chiese con un filo di voce. Non voleva essere cattivo o diffidare di suo marito, ma non riusciva a trovare un senso in ciò che aveva appena scoperto e aveva paura.
Wei Ying lo strinse più forte e rispose vicino al suo orecchio, "Lan Zhan, sei mio marito, la mia vita, non potrei mai tradirti, non ti farò del male. Te lo giuro, sarò con te per sempre, non pensare che io possa tradirti, mi ucciderei prima di farlo. Tu meriti il meglio e io voglio dartelo." Vedendo che non reagiva, lo portò verso il letto e si stese accanto a lui sempre tenendolo stretto. Non sapeva bene che altro fare, perchè le bugie che gli erano state dette, lo avevano distrutto. Sicuramente era immerso nel passato a pensare a tutto ciò che era successo dopo la morte di Wei Ying, e non era positivo. Doveva assolutamente riportarlo al presente. "Lan Zhan, Lan Zhan, sono qui, siamo insieme. Non ripensare al passato, ormai è andata così, ma siamo insieme ora. Non è giusto, ma ormai è passato. Torna da me Lan Zhan, sono qui per te. Farò tutto ciò di cui hai bisogno e non ti abbandonerò mai" continuò a ripetere sperando di farlo calmare. Poco dopo fortunatamente, lo sentì ricambiare nuovamente l'abbraccio.
Si sentiva al sicuro tra le sue braccia. Gli credeva, lui non lo avrebbe tradito, sarebbe rimasto insieme a lui nonostante tutto, non lo avrebbe lasciato solo, sarebbe stato la sua famiglia. "Non mi lascerai solo?" Chiese per sentirglielo ripetere. Era davvero scosso, non riusciva a riprendersi in nessun modo e iniziava a sentirsi patetico.
"No Lan Zhan, non ti lascerò mai solo, rimarrò con te per sempre, lo giuro." Disse nuovamente per rassicurarlo. Sapeva che Lan Zhan gli credeva, però in quel momento aveva bisogno di conferme e lui gliele avrebbe date, anche per tutto il giorno.
Lan Zhan nascose la testa contro il petto di Wei Ying e sospirò, "Perchè io non ho il diritto di stare male?" chiese con voce tremante. Si stava lasciando andare, ma davanti a suo marito, non si sentiva stupido e sapeva che non lo avrebbe giudicato debole. Sapeva che Wei Ying non aveva risposte a quelle domande, ma aveva bisogno di chiederlo comunque.
"Lan Zhan, tutti hanno il diritto di stare male, solo che nel tuo caso, tutti pensano che tu non possa stare male, perchè non provi emozioni. Io non lo penso assolutamente, ma la maggior parte delle persone sì e tuo zio se ne approfitta, perchè ti ha educato a reprimere tutto e sa che lo sai fare. Ciò che ha fatto è orribile però e glielo faremo capire. Non ti ha permesso di soffrire, ti ha solo isolato e non lo meritavi. Però, non essere arrabbiato con tuo fratello. Chiaramente è debole e inadatto al ruolo che ricopre, ma sono sicuro che tuo zio ha tenuto all'oscuro anche lui. Sicuramente tuo fratello pensa che tuo zio ne abbia parlato con te ed è tranquillo. Tuo fratello ti vuole bene, non ti userebbe mai. Quando starai meglio, ti accompagnerò a parlare con entrambi e capiremo bene tutto, insieme, va bene?" gli rispose. Non poteva credere che la pensasse in quel modo, ma effettivamente, era stato un brutto colpo.
Lan Zhan continuò a stringerlo e si limitò ad annuire senza aprire bocca. Sentì che Wei Ying aveva iniziato ad accarezzargli la testa e si sentii un po' un bambino, ma in quel momento andava bene così. Nessun altro sarebbe stato in grado di consolarlo in quel momento e ogni gesto di Wei Ying era perfetto per quello. Si lasciò accarezzare e cercò di rilassarsi un pochino. Poco dopo provò a guardarlo, "Grazie" disse con voce ferma finalmente.
"Sono qui per te Lan Zhan, non avere mai paura di mostrarmi come stai. Non ti abbandonerò" disse nuovamente senza smettere di accarezzarlo.
"Mi accompagnerai davvero anche tu a parlare con loro?" Chiese. In realtà non voleva parlarne in quel momento, però voleva essere sicuro di aver capito bene. Aveva bisogno di lui per controllarsi ed essere risoluto. Da solo probabilmente avrebbe avuto uno scoppio d'ira, visto quanto poco riusciva a controllarsi in quel momento. Aveva davvero bisogno di lui al suo fianco.
"Certo Lan Zhan, non c'è da chiedere. Farei qualunque cosa per te, non dubitarne. Lo faremo insieme" rispose senza esitazione, sorridendogli.
Voleva ricambiare il sorriso, ma sapeva non ci sarebbe riuscito, quindi si limitò a guardarlo e ad accarezzargli il volto. Poi ricordò una cosa e si rabbuiò, "Wei Ying, dimmi la verità. Ti ho fatto male prima vero?" Si guardò le mani con disgusto. Si vergognava di aver perso il controllo con lui, non lo meritava.
"No Lan Zhan, non mi hai fatto male. Mi hai spinto, ma c'era il letto, non ho sentito nulla, giuro." Stava dicendo la verità. Lì per lì si era spaventato, ma davvero non si era fatto male e comunque Lan Zhan non lo aveva fatto apposta, quindi anche se si fosse fatto male, non sarebbe stato importante e non lo avrebbe incolpato di nulla.
Lan Zhan, un po' insicuro, gli accarezzò la schiena per accertarsene e vedendo che non reagisva, decise di credergli, "Va bene. Mi dispiace, non volevo." Continuava a dire non riuscendo a perdonarsi. Lui era l'unico a non aver fatto nulla di male e alla fine era comunque rimasto lì a sentirsi il suo sfogo. Non si sentiva in colpa per essere crollato, ma per essere crollato proprio quando Wei Ying stava male e aveva bisogno di qualcuno che potesse consolarlo, ma lui non ci riusciva mai. Alla fine era sempre Wei Ying ad inghiottire il dolore e a prendere anche il suo e non sapeva come evitarlo. Wei Ying era molto forte, mentre Lan Zhan si sentiva debole e non riusciva a pensare ad altro in quel momento.
"Non hai fatto nulla Lan Zhan. Non ti tormentare per una cosa da nulla. Stai tranquillo e rimani vicino a me" gli disse continuando a tenerlo stretto e ad accarezzarlo.
"Mi dispiace" continuò lui
"Per cosa? Non hai fatto nulla di male" Non capiva per cosa si stesse scusando. Non aveva colpe.
"Per essere debole. Tu stai male e io ti getto addosso tutti i miei problemi. Tu li prendi tutti senza lamentarti, ma lo so che stai male, lo so." Continuò lui senza riuscire a fermarsi.
"Lan Zhan, ma cosa stai dicendo? Tu debole? Non sei assolutamente debole. Sfido chiunque a non perdere il controllo dopo quello che ha fatto tuo zio, è normale, non c'è problema. E poi non è vero che sto male. Adesso sto bene grazie a te, quindi se posso fare qualcosa per aiutarti, lo farò. Sei mio Lan Zhan, voglio che tu sia felice il più possibile. Mi credi?" Chiese per sicurezza.
"Ti credo. Grazie." Rispose tranquillizzandosi un po'.
"Lan Zhan, abbiamo detto che tra noi non serve dire grazie e scusa, non c'è bisogno, non lo fare."
"Ma tu lo meriti. Fai sempre così tanto per me Wei Ying" disse abbracciandolo e facendolo mettere di nuovo sopra di sè. "Stavolta non ti lancio, lo prometto" disse cercando di sorridere per lui. Non sapeva se era uscito o meno qualcosa di decente, ma Wei Ying scoppiò a ridere, quindi ne era valsa la pena.
"Lo so che non mi lanci Lan Zhan, lo so. Ora basta parlare, facciamo qualcosa di più divertente" disse mentre si chinava per baciarlo.
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Ecco la prima parte di questo percorso nel futuro di Lan Zhan e Wei Ying. Ci rendiamo conto che non è molto allegro, ma io e Bichenqing la vediamo così. Ci saranno anche momenti allegri e felici, ma i loro problemi non sono terminati con il matrimonio e la fine di quel primo viaggio.
Questa è una parte di passaggio, quindi non è il massimo, ma il nostro nuovo viaggio, parte da qui. Bugie e segreti, come andrà a finire?
Speriamo di essere riuscite a trasmettere le emozioni di questo momento e che vi piaccia.
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