Due pupille e un bocciolo di rosa.

Glaciale notte, umido pianto grigio asperge.
Barbaro grido rompe il sonno e l'anima orecchie tese fiammeggia.
Dall'altra sponda madreperlata acqua salmastra piove nel petto.
battezzando oscuri pensieri senza " favole azzurre".
Naviga nel cielo solcato tra cristalline stelle in un mare in tempesta
sfileggiando il tempo.
Muta lingua, morte camuffata non placa la serpe invelenita
e sogno giace sotto cenere.
L'orologio della notte piombo divenne nel perduto mondo.
Reminiscenza amara vessò il fuoco
e portò tra la nebbia inghiottì il firmamento.
Fato corto sbarcò nell'orizzonte su un' amaca,
desio danzò nella mente al chiarore dell' alba nascente,raggio di speranza,
fazzoletto d'eternità ammansi'  il sordo momento senza cielo.
Due  pupille e un bocciolo di rosa piangente zittirono
i pensieri che urlavano.
Una nuova via  respira nel viale alberato,
sussurro di nenia, slavati occhi azzurri
gemmano  la mente volge in giro.
Strillano gabbiani e ridente è il risveglio con valzer d' estasi pura.
Il diletto zaffiro giocando dal biondo capo melodia sigilla nel cuore,
l'alchimia di fuoco e l' attimo fuggente dipinsero
un cocente diadema d'amore.
Ora lei sogna il cheto lume e gaudiose tempie brillano,
stringono le pupille dell'angelo bello.
E il bocciolo di rosa? Frantumato visita l' anima ombrosa  ruggito d' onda batte
sulla rada luce strappando sorriso e preghiera.

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Tags: #poesia