Un semplice grazie

17.

Stavo tornando da una ronda notturna, erano quasi le due di notte e non vedevo l'ora di infilarmi a letto al caldo. Non m'importava neanche di Paula che sicuramente stava russando, non avrei neanche sentito un Ungaro Spinato che sbraitava al momento. Perciò quando tornai alla Sala Comune dei Grifondoro e davanti al ritratto della Signora Grassa ci trovai Malfoy, la prima cosa che pensai fu che adesso cominciavo anche ad avere le visioni.

Fu solo quando fui più vicina e anche lui mi vide arrivare mettendosi più dritto, che mi accorsi che non era affatto una visione. Mi fermai a un passo da lui e poi mi voltai verso il ritratto. Era proprio la Signora Grassa, quindi non ero io che ero nel posto sbagliato.

"Weasley." Mormorò lui a mo' di saluto.

Mi voltai di nuovo verso di lui e alzai un sopracciglio assonnato. "C'è qualche particolare motivo per cui te ne stai alle due di notte davanti ad una Sala Comune che non è la tua?"

"Sarei entrato," disse tirando su col naso. "Ma non sono riuscito a sgraffignare la password. Pare che i Grifondoro non siano tanto avvezzi ad aiutare un Serpeverde."

"C'è da chiedersi perché." Feci io sarcastica. "Beh, me ne vado a letto. Buonanotte."

Stavo per voltarmi verso il ritratto e mormorare la password, quando lui parlò di nuovo. "Dove credi di andare? Sono stato qui due ore ad aspettare e ora mi pianti in asso così?"

Lo fissai. "Come prego?"

Malfoy alzò gli occhi al cielo e mormorò qualcosa che non riuscii a sentire, ma non sembrava niente di carino. "Sono qui per te." Stranamente sentii i miei battiti aumentare. Era lì per me? "Mi sembrava... doveroso... ringraziarti per quello che hai fatto col Professor Longbottom."

Rimasi dapprima un po' stordita, poi feci mente locale e aggrottai la fronte. "Intendi per la cosa della serra? E' passata più di una settimana e ti è venuto in mente solo ora di venire a dire grazie?"

Lui soffiò scocciato, come se la cosa gli costasse molto. "Sono stato molto indeciso se venire o no, Weasley, perché non è facile per me chiedere scusa ad una come te. Io ho un orgoglio sai? E per questo ti dico, se ne fai parola con qualcuno, giuro che ti farò pentire per tutto il resto dell'anno di avermi umiliato pubblicamente."

"E' il ringraziamento più carino che abbia ricevuto." Dissi portandomi una mano sul cuore.

Lui scrollò le spalle. "E' il massimo che posso fare."

Ci fu un attimo di silenzio, in cui rimanemmo a fissarci senza sapere cosa dire. Mi sentivo terribilmente in imbarazzo, continuando a guardare da lui al ritratto. La Signora Grassa ci fissava interessata senza dire nulla. Mi schiarii la gola.

"Beh, vuoi... entrare?" Mi sentii subito una stupida per averlo chiesto, erano le stupide frasi che si sentivano nei stupidi film d'amore. Neanche fosse stata casa mia, poi.

Malfoy alzò un sopracciglio e mandò un'occhiata in tralice alla Signora Grassa. "Perché mai dovrei venire nella Sala Comune dei Grifondoro?"

Fu il mio turno di scrollare le spalle. "Beh, non lo so. Qua fuori fa freddo. Deve fare freddo anche nei sotterranei, suppongo. E dev'essere anche molto umido."

"Abbiamo un camino anche noi, lo sai?" Fece lui come se stessi dicendo solo un sacco di cavolate. "E questa è una scuola di magia. Ti sembrerà strano, ma esistono incantesimi per mandare via l'umido dalle pareti. La nostra Sala Comune è perfettamente accogliente."

Io mi sentii irritata. "Bene, allora tornaci!" Sputai lì. "Cercavo solo di essere gentile, ma come sempre sai solo sputare veleno su quello che dico."

Malfoy rimase un attimo interdetto, poi si portò le braccia al petto e disse. "Ammesso che io accetti il tuo inusuale... invito, cosa pensi di fare alle due di notte, da soli, nella tua Sala Comune?"

Un pensiero mi balenò subito in testa, ma lo scacciai prima di arrossire. "Non lo so." Dissi. "Tu di solito cosa fai nella tua Sala Comune?"

Rimase un attimo in silenzio prima di dire lentamente. "Non vuoi saperlo."

Volevo? Forse aveva ragione, non volevo saperlo. Ma ormai il mio cervello era partito e immagini di lui che si pomiciava tutte le ragazze Serpeverde su quello stupido e umido divano (per me era umido!) mi si pararono davanti agli occhi. Cercai di scacciare i pensieri e lo guardai improvvisamente fredda.

"La nostra conversazione finisce qui, allora. Buonanotte."

"Tutto qui?" Fece lui come se si aspettasse che continuassi questa partita persa in partenza. "Arrivederci e grazie? Questo non è da te."

"Adesso lo è." Feci irritata. "Torna pure nella tua Sala Comune a pomiciare la prima che trovi." Fantastico, adesso ero pure gelosa.

Malfoy mi guardò come se stessi dando di matto. No, un momento, io stavo dando di matto. "Tu hai decisamente qualcosa che non va, Weasley. Domattina passa in Infermeria e fatti curare da Madama Chips. Anche se non credo che esista una cura per lo sdoppiamento di personalità."

"Se c'è qualcuno che deve farsi curare qui, non sono di certo io." Feci tagliente, chiedendomi poi perché fossi così arrabbiata. "Non sono io che sto due ore al freddo durante la notte ad aspettare qualcuno per chiedere grazie. Cosa che non ti è riuscito neanche un granché bene, se proprio vuoi saperlo."

Lui allargò le braccia. "Ma insomma, si può sapere che cosa diavolo vuoi da me? Stai parlando come mia madre!"

"Io non sono tua madre!" Urlai.

"No, infatti!" disse lui alzando la voce. "E neanche la mia ragazza, quindi chiudi il becco!"

Anche volendo, non avrei saputo cosa replicare all'ultima cosa che aveva detto, dato che il mio cuore era balzato in gola e aveva cominciato a martellare così forte che smisi di respirare. Avevo il terrore di essere scoperta, soprattutto dal diretto interessato. In ogni caso non avrei potuto rispondere dato che la signora Grassa si portò le mani sulle orecchie e urlò:

"Mah insomma, c'è gente che vuole dormire qui! Fate silenzio!"

Sia io che Malfoy ci calmammo e ammutolimmo. Lo fissai per un po', senza sapere bene che cosa dire o fare. Infondo riuscivo a stare sola con Malfoy solo litigando con lui. Anche lui sembrava essere spaesato quanto me.

"Beh..." Cominciai, ma dei risolini provenienti dalla fine del corridoi ci distrassero e ci voltammo entrambi. Per qualche secondo non si vide nessuno, poi due figure girarono l'angolo continuando a ridacchiare tra loro. Solo quando si avvicinarono un po', ed entrarono sotto il cono di luce delle torce appese alla parete, mi resi conto che si trattava di Al e Vanessa.

Io e Malfoy rimanemmo immobili a fissarli, mentre loro continuavano a ridere per chissà cosa. Solo quando furono abbastanza vicini, Al si accorse di noi e si fermò di colpo, facendo sì che anche Vanessa si voltasse verso di noi.

"Rose? Che stai facendo qui?"

Li fissai a bocca aperta. "Io cosa faccio qui? Voi cosa fate qui! Io rientro da una ronda!"

"Oh, giusto." Fece Al arrossendo e grattandosi un po' la nuca. Non c'era da stupirsi che si vergognasse tanto, dato che anche lui era un Prefetto e avrebbe dovuto fare le ronde con me, invece avevamo deciso di distribuircele.

Vanessa guardò Malfoy oltre le mie spalle. "E lui cosa ci fa qui?"

Io lo guardai con la coda dell'occhio e cercai in fretta qualcosa da dire, ma evidentemente Malfoy era più abituato di me a mentire. "Si da il caso che anche io sia un Prefetto." Disse. "E perlustravo la zona, cercando qualche Grifondoro a cui togliere punti. E a quanto pare l'ho trovato, quindi dieci punti in meno."

Vanessa e Al lo fissarono a bocca aperta ed io mi voltai di scatto. "Non puoi farlo!"

"Perché no?" Chiese lui alzando un sopracciglio.

"Per esempio perché in due anni che hai quella spilla, non ti ho mai visto fare una ronda notturna." Fece Al guardandolo sospettoso.

Malfoy ridacchiò. "Senti chi parla, almeno io se devo farmi una ragazza me ne sto nella mia Sala Comune invece di andare in giro a prendere freddo."

Al fece un passo in avanti per dargli addosso, ma Vanessa lo trattenne per un braccio e qualcosa mi diceva che se non l'avesse fatto Malfoy si sarebbe preso un pugno proprio come Gill Ryan. Io dal mio canto ero così irritata all'immagine che Malfoy mi aveva appena presentato che mancava solo che mi uscisse il fumo dalle orecchie. Feci cenno a Vanessa ed Al di rientrare in Sala Comune, mentre io mi voltai furente verso Malfoy.

"Sai cosa? Sei proprio un'idiota!" Urlai. "Tolgo venti punti ai Serpeverde!"

Lui spalancò gli occhi, come se si fosse aspettato di tutto tranne questo. "E per cosa?"

"Per essere troppo stupido per frequentare Hogwarts!"

Girai i tacchi prima che potesse ribattere e sussurrai la password alla signora Grassa (che aprì all'istante senza troppe discussioni) infilandomi nella Sala Comune dei Grifondoro. Vanessa ed Al erano ancora nel mezzo della stanza che mi aspettavano.

"Beh?" Chiese Al. "Almeno l'hai picchiato, spero."

"Gli ho tolto venti punti." Feci secca. "E non ho voglia di parlarne."

Camminai svelta fino alle scale del Dormitorio, sperando che nessuno chiedesse nulla. La voce di Vanessa mi bloccò sul primo gradino.

"Certo che è strano," mi voltai verso di lei. "Che ci faceva Malfoy qua davanti? Non vi sarete davvero bevuti la storia della ronda?"

"Per nulla" fece Al. "Tu che ne pensi, Rosie?"

Ammetto che sarebbe stata una vera soddisfazione raccontare che Malfoy era rimasto fuori al freddo ad aspettare me solo per dirmi grazie (anche se non sembrava affatto un ringraziamento) ma qualcosa dentro di me m'impedì di farlo. Scrollai le spalle.

"Non ne ho idea." Mentii. "Magari ha una ragazza a Grifondoro."

Al rise di gusto. "Trovami una sola ragazza di Grifondoro che starebbe con Malfoy! Non essere ridicola!"

Già, ero ridicola. Eppure l'avevo già trovata.

**

La mattina dopo mi svegliai con un urlo. Il mio urlo. Non avevo fatto nessun incubo, non sentivo male da nessuna parte, ma appena aperti gli occhi mi ero ritrovata la faccia di Lily ad un palmo dalla mia e mi ero presa un bello spavento. Saltai su svegliando tutte le mie coinquiline.

Sol saltò in piedi in un secondo, impugnando la bacchetta. "Che pasa?" Era un Auror nata.

"Niente." Fece Lily. "Rosie ha una cattiva tempra."

Io la fissai a bocca aperta, con gli occhi fuori dalle orbite e il cuore fuori dal petto. "Cattiva tempra? Mi hai quasi fatto venire un infarto! Ti sembra il modo di venire a svegliare le persone?!"

Lei scrollò tranquillamente le spalle, in una perfetta imitazione di James. "Non volevo svegliare proprio nessuno."

"Beh, sembra che tu non ci sia proprio riuscita." Brontolò Vanessa dal letto accanto al mio. La vidi sbuffare e rimmergersi sotto le coperte.

"Chicas," Ci richiamò Gaby. "Donde es Paula?"

Tutte quante cominciammo a guardarci intorno (anche Vanessa che riemerse dalle coltri) cercando Paula con lo sguardo. Il suo letto era vuoto. Nella stanza non c'era traccia di lei. Guardai Lily, pensando che lei ne sapesse qualcosa ma scosse la testa. Improvvisamente la porta si spalancò e noi tutte ci voltammo.

"Oh!" Arrivò la voce stridula di Paula. "Siete tutte sveglie! E' magnifico!"

"L'abbiamo trovata." Mormorò Vanessa prima di buttarsi sul materasso.

"Magnifico." Echeggiai io. "Il miglior risveglio da anni a questa parte."

Paula entrò dentro la stanza con le mani congiunte e gli occhi che le brillavano. "Non crederete a quello che sto per dirvi!" Disse urlando. "Stamani sono scesa presto per andare a colazione, non volevo perdere i primi gossip del mattino, perché sapete ho un informatore che vaga anche durante la notte e quando scendo al mattino so già che lui avrà nuove notizie per me..."

"Taglia corto!" Sbottò Lily.

Paula le mandò un'occhiataccia ma continuò il suo sermone. "... a quanto pare Malfoy ha una ragazza dentro i Grifondoro!"

Il mio cuore si fermò. Lily mi mandò un'occhiata veloce ma io scossi la testa per farle capire che non era come credeva.

Gaby la guardò perplessa. "Como lo sabes?"

Paula ridacchiò e abbassò la voce. "A quanto pare ieri notte Malfoy era davanti al ritratto della Signora Grassa." Disse. "Probabilmente aspettava che qualcuno gli aprisse per entrare."

Mi rilassai almeno un po'. Per lo meno nessuno aveva visto anche me, non osavo pensare che pettegolezzi avrebbe messo in giro Paula se solo avesse saputo che ero stata a parlare con Malfoy durante la notte.

Sol la guardò scettica. "E como sabes che no era allì solo por caso? O por otra ragione."

"Credete quello che volete." Fece Paula gonfiando il petto. "Ma io sono sicura che si tratti di una ragazza. E scoprirò chi è! Adesso vado, ho un altro informatore che..."

"Non ci interessa!" Urlò Vanessa da sotto le coperte. "Vattene e basta!"

Paula guardò le coperte di Vanessa un po' stizzita prima di voltarsi e andarsene veloce com'era arrivata. Gaby e Sol si guardarono un po' stranite.

"Meglio prepararse." Disse Sol. "Già che estamos sveglie."

Gaby annuì e si alzò dal letto ed insieme a Sol si chiuse in bagno per prepararsi. Vanessa aveva ripreso a dormire della grossa e ero sicura che non si sarebbe svegliata se non a cinque minuti prima delle lezioni. Spostai lo sguardo su Lily, che aspettava che tutte fossero fuori portata d'orecchio, e le feci cenno di sedersi sul letto prima di chiudere le tende del baldacchino.

"Che ci fai qui?" Chiesi.

Lei scrollò le spalle. "A dire il vero mi annoiavo un po', e poi volevo sapere se c'erano stati sviluppi." Disse. "Non è come dice Paula, lui non..."

"No." Feci io. "No, era qui per... per chiedermi grazie di una cosa."

Lily spalancò gli occhi curiosa. "Era qui per chiederti grazie di una cosa? Di che cosa?"

"E' una storia lunga e comunque non devi farne parola con nessuno." Dissi. "Sei ancora l'unica a sapere di... lui..."

Lei annuì. "E cos'hai intenzione di fare?"

"Che dovrei fare?" Chiesi sinceramente.

Lily si passò una mano sulla faccia come se stesse parlando con un mentecatto. "Andiamo Rose, era fuori dalla Sala Comune ad aspettarti, di notte, solo per dire grazie. Vorrà dire qualcosa, no? Rimango dell'idea che dovresti dirglielo."

La guardai per un po', poi presi fiato. "Sai, Lily, il fatto che tu la pensi come Paula non è affatto un buon segno. Non ho manie suicide, non vedo perché dovrei firmare la mia condanna a morte."

"Ok." Disse lei pensandoci su. "Magari dirglielo è un po' troppo diretto. Forse dovresti solo... farglielo capire."

Spalancai la bocca. "Non vorrai che mi metta a flirtare con M... lui!"

Lily rise. "Oh, voglio essere lì quando lo farai."

"Non lo farò mai!" Urlai presa dalla vergogna. Non ero persona che usava flirtare normalmente, figurarsi con Malfoy. "Ho una dignità, Lily, a cui tengo e che non voglio che vada distrutta nel giro di venti secondi."

"Lo so." Fece lei. "Ma pensa come sarebbe divertente proclamare te e lui coppia dell'anno! Sarebbe uno shock per tutti quanti! E zio Ron ti ucciderebbe!"

"Non sto nella pelle." Feci ironicamente.

Lily mi fece un sorriso comprensivo. "Sto solo scherzando, ma la sai una cosa? Dovresti seguire l'esempio di Vanessa e agire invece di rimanere sempre a guardare da lontano. Ammetto che con Gill Ryan non sia andata così bene, ma con Al..."

Io sospirai. "Tutta questa storia è brutta cosa. Bruttissima. In primis non avrei mai dovuto prendermi una cotta per lui."

"Può darsi." Fece lei. "Ma sono dell'idea che niente succede senza un motivo. E se poi non era destino, ti sarai solo messa alla prova."

"Che consolazione..." dissi io. Mi fissai le dita delle mani e ci pensai seriamente su, ma non sapevo da che parte cominciare, anche se avessi voluto. "Paula dice che io gli piaccio."

"Dovresti cercare di scoprirlo." Si portò una mano sul mento. "E forse posso darti una mano."

"Senza offesa, Lily, ma quando fai così mi terrorizzi."

Lily si limitò a fare un sorrisino così uguale a James e Fred che sentii i brividi salire su per la mia schiena. Ma poi mi chiesi, cosa poteva esserci peggio che essersi presa una cotta per l'essere più viscido del pianeta? Probabilmente niente.

**

"Non c'è niente di peggio del giovedì mattina. Giuro, niente di peggio!"

Potevo pensare ad un sacco di cose peggiori del giovedì mattina, ma dovevo ammettere che Vanessa non aveva tutti i torti, dato che le prime due ore del giovedì mattina avevamo pozioni insieme ai Serpeverde. E da un po' di tempo, sudavo freddo tutte le volte che sorpassavo il corridoio principale per andare nei sotterranei.

Vanessa sbuffò. "Beato Al, lui sì che se la spassa. Perché non abbiamo continuato a seguire Cura delle Creature Magiche anche noi?"

Mi voltai verso di lei con un sopracciglio inarcato. "Vì, sei stata tu a decidere che avremmo dovuto seguire Pozioni! Hai detto che Hagrid ti terrorizzava!"

Lei ci pensò su e annuì. "Giusto."

Un brivido mi percosse la schiena e la luce attorno a noi diventò verdognola, eravamo appena entrate nei sotterranei dirigendoci verso l'aula di Pozioni. Un gruppetto di Serpeverde stava sulla soglia e Gill Ryan stava al centro ridacchiando per qualcosa. Vanessa si bloccò di colpo e si voltò verso di me, io le feci cenno di venire avanti e non dargli importanza.

Come previsto, non appena passammo loro accanto, la voce di Gill ci richiamò indietro. "Ehi, Miller! Dove hai lasciato quello smidollato di Potter?"

Vidi il labbro di Vanessa tremare, ma si voltò decisa e cercò di tenere la voce più ferma possibile. "Sta tirando pugni ai maiali che incontra."

Dal gruppo dei Serpeverde si levò una risata generale e Ryan si sentì evidentemente messo in imbarazzo, ricordando il pugno che si era preso da Al. Guardò Vanessa sprezzante. "Povero Potter, lo avrai avvertito che dovrà aspettare il matrimonio prima di ottenere qualcosa?"

A quel punto il labbro di Vanessa tremò di nuovo ed io la presi sottobraccio, portandola via da quel branco di idioti e percorrendo il resto del corridoio che ci mancava per raggiungere l'aula. Entrammo trafelate in classe, tutti i nostri compagni erano già seduti e anche i nostri soliti posti sul fondo erano occupati. Gli unici due posti rimasti erano dietro a Zabini e Malfoy.

"Questa giornata sta andando di male in peggio." Piagnucolò Vanessa.

Io non avrei potuto essere più d'accordo. Vanessa si sedette dietro a Zabini ed io mi sedetti a malincuore alle spalle di Malfoy, cercando con tutta me stessa di non guardare neanche per sbaglio quella chioma platinata e perfetta davanti a me.

Il Professor Lumacorno entrò in classe dopo pochi minuti chiedendoci di fare silenzio. Io rimasi a testa bassa tutto il tempo, limitandomi ad ascoltare la sua voce mentre spiegava la lezione del giorno. L'unica volta che alzai la testa fu per vedere gli ingredienti scritti alla lavagna, prima di precipitarmi sul retro a procurarmeli.

Quando tornai indietro e posai tutti gli ingredienti sul nostro tavolo di lavoro, Vanessa si piegò verso di me bisbigliando. "Ti senti bene?"

Io annuii e cominciammo insieme a preparare la pozione. A dire il vero non sapevo neanche che pozione stessimo preparando, perciò non sapevo nemmeno se stessi facendo le cose per il verso giusto. Alzai appena la testa per vedere il pentolone di Zabini e Malfoy, il colore era verde proprio come il nostro.

"Professor Lumacorno?"

Riconobbi la voce di Lily e mi voltai verso la porta chiedendomi cosa ci facesse nei sotterranei. Il professor Lumacorno si tolse gli occhialini e l'accolse calorosamente facendole cenno di venire avanti.

"Oh, signorina Potter! Qual buon vento?"

Lily venne avanti e io continuai a guardarla confusa. Si fermò solo quando fu davanti al Professor Lumacorno e dando le spalle a me e Vanessa. La sentii parlare di ingredienti speciali, e fui sicura che avesse in mente qualcosa, dato che a Lily non era mai piaciuto studiare pozioni. Ad un certo punto la vidi portarsi le braccia alle spalle e maneggiare qualcosa. Prima che potessi rendermi conto di cosa stesse facendo, gettò qualcosa nella pozione di Malfoy e Zabini e non feci in tempo ad urlare che il pentolone scoppiò coprendo me, Vanessa e i due malcapitati di melma verde.

"Santo cielo!" Arrivò burbera la voce di Lumacorno. "Che cosa state combinando?"

Io mi tolsi la melma dagli occhi e cercai di respirare, vidi Vanessa fare lo stesso al mio fianco. Zabini si guardò intorno confuso. "Non siamo stati noi!"

Lumacorno li fissò perplessi. "E chi è stato, allora?"

Malfoy fece una smorfia, cercando di ripulirsi. "Qualcuno ci ha buttato qualcosa dentro. Mi gioco dieci galeoni che è stata la Weasley."

"Che cosa?" Urlai io. "Mi credi davvero così stupida? Se non l'avessi notato anche io sono ricoperta di melma!"

"Avrai calcolato male il tuo scherzo." Rispose Zabini.

Vanessa alzò un sopracciglio, o uno strato di melma, non ero sicura. "Forse sei tu che hai calcolato male il tuo cervello."

"Adesso basta!" Urlò Lumacorno spazientito. "Siete tutti e quattro in punizione! Sabato prossimo con Gazza!"

Vanessa lo fissò con gli occhi fuori dalle orbite. "Ma professore..."

"Niente ma, Miller." Poi guardò severamente sia me che Malfoy. "Da voi due non me lo sarei mai aspettato, ragazzi."

Io ero ancora scossa per dire qualunque cosa. Il mio sguardo cadde su Lily, che mi sorrise al fianco di Lumacorno e mi fece l'occhiolino. Adesso avevo capito cosa ci facesse lì, ero appena entrata a far parte dei suoi piani malefici.

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