Infermeria
32.
Al era rimasto completamente terrorizzato dal mio comportamento e perciò aveva deciso di non replicare e annuire a tutto quello che dicevo. Io avevo convinto le gemelle a venire con me alla partita, dato che non potevo andarci né con Vanessa, né con Al o mio fratello e Lily. A dire il vero questa era la prima partita a cui assistevo da quando era iniziato l'anno.
Lo stadio era gremito di gente, tutti agguerritissimi. Di solito, mi spiegò Vincent, la partita tra Grifondoro e Serpeverde era la più accanita di tutte e per questo c'era sempre un gran numero maggiore di studenti che veniva a vedere la partita. Vincent disse anche che di solito le partite tra i Grifondoro e i Serpeverde finivano in una rissa.
"Beh, non succede sempre." Cercò di rassicurarmi dopo che ero sbiancata.
"Ah," riuscii a dire io. "Quindi può anche essere che nessuno si faccia male, giusto?"
Vincent ridacchiò nervosamente grattandosi la nuca. "Beh... no. No, di solito c'è sempre qualcuno che si fa male."
Io mi scambiai uno sguardo con le gemelle che cercarono di sorridermi per rassicurarmi. La voce di Hathaway risuonò per lo stadio presentando le due squadre esattamente come avevo visto fare l'anno precedente.
"Ecco che entra in campo la squadra dei Grifondoro capitanati da Potter! Un bell'applauso!"
La platea si aprì in un ruggito di incoraggiamento e anche Vincent e le gemelle urlarono qualcosa che io non riuscii bene a capire.
"Ed ecco il resto della squadra: Weasley, Potter, Fletcher, Judd, Jordan e Miller!"
Io mi piegai verso Sol. "Tu credi che qualcuno si farà male sul serio?"
Sol sorrise e scosse la testa. "Al massimo finiranno in Infermeria per qualche giorno."
Non era consolante.
"Ed ecco fare il suo ingresso la squadra dei Serpeverde: Nott, McPhee, Benson, Zabini, Xavier, O'Brian e il capitano Malfoy!"
Io deglutii a fatica vedendo passare Scorpius sulla sua scopa con la sua divisa. Mi fece lo stesso effetto che mi aveva fatto l'anno precedente. Era sicuramente il fascino della divisa. Per un qualche strano motivo, mentre salutava in platea, i nostri sguardi si incrociarono e lo vidi rimanere un po' perplesso. Forse si chiedeva cosa ci facessi ad una partita di Quiddicth.
"Madama Hook si appresta ad iniziare il gioco... e la palla va ai Grifondoro, Jordan ha il possesso della Pluffa e cerca di scansare i giocatori avversari per arrivare agli anelli... Malfoy scaglia subito un violento bolide contro Jordan.. che lo scansa e porta avanti la sua partita..."
Io cercavo di seguire più che potevo la partita ma non ci capivo granchè. Senza contare che i miei occhi erano completamente magnetizzati su Scorpius e la sua mazza. La sua mazza da Quidditch.
"...la palla è ancora in possesso dei Grifondoro, questa volta è Fletcher... passa la palla a Judd... attenzione, Benson cerca di entrare...ma cosa... Potter sembra aver adocchiato il boccino! Corre come una scheggia!"
Alzai gli occhi, Albus andava così veloce che non riuscivo neanche a distinguere dove finisse lui e iniziasse al scopa.
"Por Dios, neanche dopo dieci minuti!" Fece Gaby.
Abbassai appena in tempo gli occhi per vedere Scorpius che lanciava un bolide potentissimo proprio nella sua direzione.
"No!" Urlai alzandomi in piedi.
Non so se Al avesse sentito la mia voce ma si voltò appena in tempo per vedere il bolide e lo scansò all'ultimo secondo perdendo un po' d'equilibrio sulla scopa. Lo vidi cercare di tornare in sella con un po' di fatica.
"Non può farlo!" Dissi voltandomi verso Vincent.
Vincent fece una smorfia. "Beh, in realtà può. Anzi, è il suo compito."
"Ma quel bolide avrebbe potuto mozzare la testa a qualcuno!"
Vincent scrollò le spalle e sorrise. "Questo è il Quidditch."
"Potter non sembra affatto aver gradito la cosa... sfreccia verso il basso a gran velocità e... un momento ma che sta facendo? Ha appena preso la mazza di Lily Potter..."
Io tornai a guardare verso il campo, Al aveva appena tirato un bolide verso Scorpius. Io mi morsi un labbro. "Questo però non è il suo compito, non è vero?"
"No." Fece Vincent un po' shockato. "E direi che le cose si mettono male."
Gaby si portò una mano davanti alla bocca. "Non vorrano mica picchiarsi vero?"
Li vidi scendere entrambi verso terra e marciare uno verso l'altro con fare deciso. Io trattenni il fiato, possibile che Madama Hook non avesse ancora interrotto questo diverbio? Si diedero un paio di spintoni e tutta la squadra cominciò ad avvicinarsi per cercare di calmarli.
"Non riusciamo bene a sentire cosa si stiano dicendo, ma sembra che stiano litigando per via di Rose Weasley."
Tutti intorno a me si voltarono a guardarmi ed io diventai rossa come un pomodoro. Vidi Vanessa cercare di fermare Al trattenendolo per un braccio, mentre Zabini mormorava qualcosa all'orecchio di Scorpius. Sembrò quasi che Al se ne stesse per andare, ma poi si voltò di nuovo e sferrò un cazzotto a Scorpius.
Io mi alzai in piedi trattenendo il fiato. "Ma che diavolo sta facendo? E' impazzito!"
"Oh ho." Disse Sol scotendo la testa. "Si mette male. Mucho male."
Scorpius non esitò oltre. Si avventò su di lui rendendogliele di santa ragione, nonostante tutta la squadra cercasse di trattenerlo come poteva. Alla fine venne fuori solo una gran nuvola di polvere e ogni tanto si vedeva qualche braccio o qualche gamba proprio come nei cartoni animati. Madama Hook accorse a separarli, ma quando la nuvola si abbassò riuscii solo a vedere Al e Scorpius coperti di sangue.
"Oh santo cielo!" Mi portai istintivamente una mano alla bocca.
Vincent fece una smorfia. "Neanche dieci minuti di partita..."
"Madama Hook dichiara chiusa questa partita. Potter e Malfoy sono squalificati per le prossime cinque giornate."
Gaby mi guardò. "Perché pensi che si siano picchiati in quel modo?"
Io scossi la testa ancora shockata. "Non ne ho idea ma una cosa è certa, non assisterò mai più ad una partita di Quidditch."
"Ed io non assisterò mai più ad una partita insieme a Rose." Fece Vincent con una faccia insoddisfatta.
Io alzai un sopracciglio e le gemelle lo guardarono strano. "E porque?" Chiese Gaby.
"Con lei presente le partite non durano più di dieci minuti!"
**
Non appena riuscii a scendere dagli spalti, data la folla e i curiosi che cercavano di capire cosa c'entrassi io tra Scorpius ed Al, mi precipitai subito in Infermeria, lasciando indietro Vincent e le gemelle.
Arrivai alla porta con il fiatone e la spinsi esausta. Al e Scorpius erano in due letti l'uno accanto all'altro. Vanessa sedeva sul letto di Al, mentre il resto delle squadre erano in piedi sparpagliati tra i due letti. Sia Al che Scorpius spalancarono gli occhi quando mi videro, perché entrambi sapevano cosa stava per arrivare.
"Ma che diavolo vi salta in mente?" Urlai. "Siete due idioti! I più grossi idioti che esistano nell'universo! E pensare che siete entrambi Capitani! Ma che razza di esempio state dando alle vostre squadre?!"
"Ha iniziato lui." Fece Al indicando Scorpius.
Vanessa gli schiaffeggiò la mano ed io gliene fui grata. Io mi misi le mani sui fianchi e sospirai.
"E si può sapere perché diavolo ve le siete date a quel modo?"
Scorpius e Al si scambiarono uno sguardo prima di voltarsi entrambi dall'altra parte. Io guardai i membri delle squadre aspettando che qualcuno parlasse. Alla fine Zabini cedette.
"Potter ha detto che voleva fargli del male almeno quanto Scorpius ne avesse fatto a te."
Cosa? Cosa? "Cosa?" Urlai alla fine. "Che cosa?"
Scorpius sbuffò dal suo letto guardando male Zabini. "Mai una volta che tu tenga quella trappola chiusa, Dylan!"
Non sapevo se essere più sconvolta che Scorpius e Al si fossero presi a botte per me o per il fatto che Zabini si chiamasse Dylan. Ma questo adesso non era importante.
Mi voltai verso Al a bocca aperta. "Ti è dato di volta il cervello?"
"No." Fece Al serio. "Ho passato con te l'ultimo giorno di scuola prima delle vacanze di Natale. Ho passato con te il Natale. Ho passato con te il primo giorno di rientro dalle vacanze. Eri a pezzi, Rose, non ti vedo sorridere da un sacco di tempo."
Io alzai un sopracciglio. "E picchiare Scorpius avrebbe risolto il problema? Non mi ha fatto sorridere affatto, sai?" Mi voltai verso Scorpius. "E possibile che tu sia saltato per così poco?"
"Veramente..." disse Lily timidamente. "Al ha anche detto che mollarlo è stata la cosa migliore che tu potessi fare."
"Al!" Feci io furiosa. "Ma che diavolo..."
"Lo detesto, Rose! Non posso farci niente!" Fece Al nero. "E lo detesti anche tu!"
"Io non lo detesto affatto! Io..." I nostri sguardi si incrociarono ed io mi schiarii la gola guardando verso la squadra. "Vi spiacerebbe aspettare fuori?"
Le due squadre si mossero lentamente, solo Vanessa rimase immobile sul letto di Al. Feci per voltarmi e parlare di nuovo, ma Zabini era ancora fermo lì. Io sospirai.
"Anche tu, Zabini. Fuori."
"Cosa?" Fece lui quasi offeso. "Io ci sono dentro quanto voi!"
"Dylan!" Ruggì Scorpius. "Esci da quella maledettissima porta!"
Aspettai che anche lui fosse uscito e guardai Scorpius indicando la porta con il pollice. "Si chiama seriamente Dylan?" Lui alzò un sopracciglio. "Okey, non è il momento."
Andai a sedermi sul letto di Scorpius, aveva una fasciatura attorno alla testa e un occhio nero. Lo guardai e cercai di sopprimere un sorrisetto.
"Che c'è?" Fece lui ingenuamente.
"Niente." Ridacchiai io. "E' che il nero si intona col grigio dell'iride."
Scorpius sbuffò. "Divertente, davvero."
Vanessa si schiarì la gola e parlò per la prima volta da quando ero entrata. "Non so con chi di voi tre essere più arrabbiata. Davvero."
"Tre?" Chiesi. "Che c'entro io?"
"C'entri eccome! Che diavolo di motivo avevi per chiudere la storia con Malfoy?" Chiese arrabbiata. "Lo sappiamo che non lo detesti, non lo hai mai fatto! Tu adoravi detestarlo, ecco cosa, anche quando litigavate sempre!"
Scorpius mi mandò uno sguardo ed io arrossii. "Sì, ma io non ho picchiato nessuno per questo."
"E Al." Continuò lei. "Neanche a me piace Malfoy, okey? Ma Rose è una mia amica e se lei è felice così mi sta bene! Che cosa avresti fatto se Rose non avesse voluto che uscissimo insieme?"
Al aprì un paio di volte la bocca. "Beh, probabilmente non mi sarei mai dichiarato data che è stata Rose..."
"E' stato un incidente!" Feci io in difesa.
"Zitti!" Alzò le mani Vanessa. "E Malfoy!"
Scorpius voltò pigramente la testa. "Miller."
"Potresti cercare di non rovinare la vita di Rose facendole prendere un infarto ogni cinque minuti? Te lo chiedo come favore personale!"
"Come ti pare." Fece Scorpius come se non gli importasse.
Io lo guardai e mi leccai le labbra sospirando. Non sapevo da che parte cominciare, il mio orgoglio stava cercando di tapparmi la bocca. "Non ho... non ho bisogno di cose materiali."
Tutti e tre si voltarono verso di me non capendo a cosa mi riferissi. Scorpius alzò un sopracciglio. "E di che cosa hai bisogno, Weasley?"
Adesso era pure tornato a chiamarmi Weasley. Dovevo averlo fatto proprio arrabbiare. "Di niente. Sto perfettamente bene così. Senza ciondoli che costano 200 sterline."
Scorpius alla fine capì a cosa mi stessi riferendo, si frugò all'interno della maglietta e tirò fuori la rosellina di rubellite. "Era solo un regalo."
"Perché la tieni al collo?" Chiesi io sinceramente sorpresa.
"Dove altro dovrei tenerla, è una collana."
"Lo so, ma..." Sospirai. "Lascia perdere. Lo so che è un regalo, ma non ho bisogno che mi compri le cose. Come non ho bisogno che tu dica a tutti di noi perché sappia... quello che provi, insomma."
Scorpius alzò un sopracciglio e si voltò un attimo verso Al e Vanessa. Sembrò un po' confuso. "Pensavo che fosse quello che fanno le coppie normali."
"Beh, noi non siamo esattamente una coppia normale." Ribattei io stanca. "Non pensavo neanche che saremmo mai stati una coppia."
"Beh, adesso lo siamo?" Chiese lui. Io lo guardai male e lui alzò le mani in difesa. "Era solo per sapere, vorrei esserne informato."
Io sospirai e alzai lo sguardo su Vanessa che annuì con un sorriso. Spostai lo sguardo su Al, che scoteva la testa arrabbiato. Sapevo cosa dovevo fare. "Solo se prometti di prendermi in giro per il resto della tua vita, esattamente come hai sempre fatto da quando hai messo piede in questa scuola."
"Oh questo è facile, Weasley." Fece lui sorridendo. "Più di quanto tu creda, non richiede il minimo sforzo."
"Stai bene attento a quello che dici o il nostro giustiziere della notte ti farà un altro occhio nero." Fece Vanessa ridendo, lanciando un'occhiata ad Al.
Scorpius si voltò verso Al e sospirò chiudendo gli occhi. "Lo so che chiedo molto, Potter, ma potremmo darci una tregua?"
Al lo guardò imbronciato. "Non devi parlarmi, non devi guardarmi, non devi toccarmi. Solo allora potremmo fare una tregua."
"Mi sta bene." Fece Scorpius. Alzò lo sguardo su Vanessa. "Oh, e dì al tuo ragazzo che tregua o non tregua rimane un idiota."
"Malfoy!"
**
Tornammo in Sala Comune che era passata l'ora di cena, Scorpius e Al avrebbero passato la notte in Infermeria e l'ora di visita era passata da un pezzo. Sperai solo che non si sarebbero picchiati di nuovo data la nostra assenza.
Hugo era seduto sul divano davanti al focolare con un'aria assonnata e io mi sedetti accanto a lui, mentre Vanessa diede la buonanotte e se ne andò su per le scale del Dormitorio.
"Come stanno i due infortunati?" Chiese Hugo sbadigliando.
Io scrollai le spalle. "Ancora molto agguerriti l'uno verso l'altro, ma cercheremo il modo di farli calmare un po'. Che ci fai ancora in piedi?"
"Ti aspettavo." Disse con lo sguardo perso nel focolare. "Pensavo ti andasse di parlare."
Il mio sorriso sparì lentamente dalle mie labbra. Sospirai. "Ho combinato un bel casino e mi dispiace. E' stato un Natale orribile."
Hugo scrollò le spalle e mi mandò un'occhiata. "Non sono dispiaciuto per Natale, Rose, non m'importa." Disse. "Mi dispiace solo che papà l'abbia presa così male tanto da non rivolgere parola a nessuno. E' una cosa stupida."
"Conosci papà." Mi morsi un labbro. "Ha sempre avuto un sacco di pregiudizi su i Malfoy."
"E' vero." Disse Hugo. "Ma ci ha anche sempre detto una cosa. Di non giudicare un libro dalla copertina."
Io sorrisi. "Beh in questo caso dal titolo." Sospirai. "Dovrei ricordarglielo."
"Sì, dovresti." Fece Hugo annuendo. "Dovresti proprio mandargli una lettera e ricordarglielo."
Io guardai Hugo che mi fissò con i suoi occhi blu. Gli occhi di papà. "E tu cosa... cosa ne pensi?"
Hugo fece un sorriso. "Penso che tu sia completamente impazzita." Rise. "Ma lo trovo anche estremamente divertente, tu e Malfoy."
Sorrisi appena. "Non ti crea problemi, vero?"
Scosse la testa. "No, Rosie, non finchè non li crea a te. Io non ho mai avuto niente a che fare con Malfoy, né in positivo né in negativo. Non spetta a me giudicare."
"Sei sicuro di essere tu il fratello minore?" Chiesi io scherzando.
Hugo rise di nuovo. "Ehi, anche io ho un pezzetto del cervello di mamma, dovrà servire pur a qualcosa, no?"
Sorrisi e lo abbracciai stretto. "Sei il miglior fratello del mondo, Hugo."
Lui mi circondò con le braccia e rise di nuovo. "Ricordatelo quando avrò bisogno di un prestito."
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