Capitolo 89

'Cara Giulietta,
So che non hai la minima idea di chi io sia, ma posso solamente dirti che sono un'amica di Romeo, ed in quanto tale, sono qui per aiutarvi.
Io e un cavaliere stiamo andando a salvare Romeo dalle segrete, lui ti aspetterà nel bosco alle 22 in punto, così potrete finalmente fuggire e vivere la vostra vita insieme.
Ci incontreremo in quella piccola radura dove passevate le vostre serate.
Non chiederti il perché io stia facendo tutto questo, anche se in parte posso dirti che non voglio succeda a voi ciò che io ho vissuto tempo fa.
Fa attenzione.
Ashleigh'

Ecco cosa le aveva scritto. E sperava vivamente che bastasse a convincerla.
Non aveva ancora capito a cosa l'avrebbe portata tutto quello, anche se sentiva che era la strada giusta.
Ormai era da più di un'ora che aspettavano in quella piccola radura circolare seduti su di un tronco caduto. Erano le 21.50, ormai mancava poco.
Romeo era andato a fare due passi, così ora Ashleigh si ritrovava nuovamente da sola con Dylan.
Era buffo, lei sapeva di amarlo con tutta la propria anima, eppure non aveva mai avuto il coraggio di baciarlo.

Lui provava le stesse cose, ma nessuno dei due aveva mai voluto andare oltre, forse per paura o chissà cos'altro.
Ma in quell'istante, un po' per l'atmosfera tranquilla un po' perché non era sicura di riuscire a tornare viva a casa al termine di quell'avventura, era la cosa che più avrebbe voluto fare.
"Dylan?"
"Si?"
"Io... io non sono lei, lo sai?" Non capì perché disse quelle parole, ma le sembrava più corretto mettere le cose in chiaro.
"Me ne sono accorto... lei non avrebbe mai fatto qualcosa di così incosciente per qualcuno che conosce appena. Non dico che la mia Ashleigh non sia coraggiosa, solo non così tanto" ridacchiò "e lui com'è, rispetto a me dico?"
"Com'era, vorrai dire..."

Una lacrima le sfuggì lungo la guancia. Ora anche quel piccolo sogno era svanito, lui non era tornato, lui non era con lei.
Dylan rimase in silenzio, poi le prese il mento con le dita e le posò un leggero bacio sulle labbra.
"Penso solo che tu ne meritassi almeno uno" disse guardandola negli occhi ambrati.
"Lui era come te... dolce, disponibile ed innamorato... solo che ci ho messo troppo tempo a capire quest'ultima cosa" Ashleigh sorrise, però questa volta si sentiva davvero felice.
La sua prova poteva sembrare stupida rispetto alle altre, niente combattimenti, sangue, indovinelli oppure viaggi in luoghi inimmaginabili. Ma credo che, dopo tanto tempo a rimpiangere ciò che non aveva avuto il coraggio di fare, avere un'altra possibilità non è così facile da affrontare. La paura di rifare gli stessi errori o di non portare a termine i propri obbiettivi è sempre presente, forse anche peggio della prima volta.

"Sei perfetto, lo sai questo vero?"
"Mi basta solo che lo pensi tu"
E per un attimo lo rivide.
Il suo Dylan.
E in quel momento il suo cuore fu più leggero.
"Romeo!" Urlò una ragazza sbucata in quel momento nella radura.
"Giulietta!" Accorse lui.

Erano le 22... e tutti vissero felici e contenti.
Come nelle fiabe.
Come lei aveva sempre desiderato.

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