Capitolo 8

"Avrei proprio bisogno di un bel bagno e di vestiti puliti" esclamò la mattina dopo Jo, osservando rassegnata i propri abiti lerci.
La giacca di pelle era strappata in più punti, così come la felpa ed i jeans sporchi di terra ed erba.

Persino i suoi capelli, di solito sempre impeccabili, erano arruffati e pieni di polvere.
Anche Damon era nelle sue stesse condizioni e, dopo aver costruito un'altra tenda identica alla prima, era ancora più malconcio. Adam era quello messo meglio, d'altronde era arrivato da neanche un giorno.

"C'è un fiume qui vicino, sapete?" Disse Adam di rimando.
"Impossibile, abbiamo esplorato ogni centimetro di questa stramaledetta foresta" esclamò Damon.
"Ma io ho sentito il rumore di acqua corrente" insistette il biondo.
"Allora andremo a controllare, tanto non abbiamo nient'altro da fare" concluse Jo alzandosi dal masso su cui era seduta.

"Bene allora guidaci, esploratore" disse Damon sarcasticamente, beccandosi un'occhiataccia ed una gomitata da parte della ragazza.

Come non detto dopo una mezz'ora di strada i tre si ritrovarono di fronte all'ampio letto di un fiume.
Il paesaggio era leggermente cambiato, ma la cosa che attirò maggiormente la ragazza fu l'espressione sconvolta di Damon.
Le venne da ridere e pensò che quel posto diventava sempre più assurdo ogni giorno che passava.

Il suo sguardo poi si posò nuovamente sul corso d'acqua, quel fiume scorreva attraverso tutto il boschetto, fino a che non scompariva tra i tronchi degli alberi lontani.
Passava tra i rami delle querce e dei faggi, tra i cespugli e tra i canneti, che sorgevano lungo i suoi argini come strane braccia.

Ci si poteva fare il bagno osservò la ragazza, perchè la corrente non era forte e le sue acque fresche non erano inquinate anche se non completamente limpide: infatti la terra caduta dagli argini aveva reso l'acqua torbida.
Tuttavia i pesci vi nuotavano all'interno e continuavano ad essere mangiati dalle strambe anatre con una zampa sola e, a volte da qualche animale terrestre.

Si poteva anche udire il gracidare di qualche rana, o almeno dal verso si presupponeva fossero quello, e il vento che soffiava tra le canne.
Il letto del fiume era morbido a causa del fango, con qualche sassolino o rametto.

Mettere i piedi a bagno peró era una grande prova di coraggio: le acque erano davvero fresche e ti facevano passare un brivido per tutto il corpo.
Ma, senza scoraggiarsi, la ragazza si sfilò la felpa ed i pantaloni, rimanendo in canottiera e culottes, ed iniziò ad entrare in quella morsa ghiacciata.

Dei brividi le percorsero tutto il corpo, come spilli appuntiti, facendola tremare da capo a piedi, però lei contro ogni logica decise di gettarsi sott'acqua.
All'improvviso si sentì rinascere, la sporcizia abbandonò il suo corpo ed il freddo fece rinvigorire ogni suo muscolo.

Dopo qualche secondo riemerse, l'acqua le scivolava sul viso e s'impigliava tra le sue ciglia, come gocce di rugiada, poteva sembrare una sirena in un certo senso.
"Voi non entrate?" Chiese.

"Freddina, eh?" Constatò Damon sfiorando la superficie del fiume con le dita, poi un'onda lo travolse, o meglio uno schizzo indirizzato da Jo nella sua direzione.
"Questa me la paghi!" Ringhiò sorridendole, mentre si tuffava anche lui nel fiume con indosso solo i boxer.

"Ed io non sono da meno" esclamò Adam seguendolo a ruota.

Finalmente un caldo bagno rilassante, ma senza il calore né il relax...

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