Capitolo 79
Era strano per Joseph pensare una cosa del genere, ma quella piccola casetta gli era mancata e non rimpiangeva per niente il grande castello che aveva appena lasciato.
Era fantastico riavere indietro il proprio corpo e poter percepire nuovamente il mondo che lo circondava. Niente più fredde ossa o cuore di pietra.
Il ragazzo raggiunse la casa ed una volta aperta la porta si accorse che non c'era nessuno, ovviamente se lo aspettava, ma se prima non ci avrebbe dato peso, ora sentì una stretta in fondo al petto. Se l'era meritato.
All'improvviso sentì le assi delle scale che portavano al piano di sopra scricchiolare.
"Joseph!" Sentì urlare prima che una chioma bionda gli coprisse l'intera visuale.
Emily gli si era letteralmente fiondata addosso e lui ora si ritrovava con un sorriso ebete stampato in faccia.
"Ehi" fu l'unica cosa che riuscì ad articolare, in quel momento si sentì uno stupido.
Un rossore gli tinse le guance quando si ricordò dell'alter ego della ragazza che aveva incontrato durante la prova.
"Beh, la prova com'è andata?" Chiese lei sorridente per smorzare quel silenzio imbarazzato.
"È stata... illuminante. Ma dove sono tutti gli altri?" Voleva parlarne con tutti i ragazzi, anche perché sapeva che non sarebbe riuscito a raccontarla per due volte.
"Non è un buon periodo per il resto del gruppo... Damon e Jo hanno litigato. Ma non uno dei loro soliti battibecchi... ora non si parlano e... Adam. Adam l'ha baciata. Ashleigh è dalla parte del moro, Jo non l'ha presa bene' cercò di spiegare Emily in tono improvvisamente serio.
"Mi dispiace, posso fare qualcosa?" In un certo senso era felice che non fosse colpa sua la sparizione del resto del gruppo.
"Sicuro di sentirti bene? Sei strano..." la ragazza lo guardava con gli occhi sgranati.
"Intendi meno stronzo?" Rispose lui ridendo.
"In effetti si" rise anche lei.
"Emily, senti..." cominciò lui nuovamente serio posandole una mano sulla spalla, ma venne interrotto dalla porta che si apriva.
"Ashleigh non ti voglio ascoltare, ok? Oh, Joseph, sei tornato"
Jo e Ashleigh erano rientrate in casa e a quanto pare non stavano chiacchierando amichevolmente. Però appena lo videro gli rivolsero un sorriso che lui ricambiò.
Poco dopo rientrarono anche i due ragazzi, questi non si erano rivolti una parola ma si stavano guardando in cagnesco.
"È tornato il principino" esclamò Damon a mo' di saluto, mentre Adam si limitò ad un cenno del capo.
"Sentite ragazzi, so che non è un buon momento ma ho delle cose da dirvi" esclamò Joseph attirando l'attenzione di tutti.
Il racconto della prova, con in allegato le sue scuse e spiegazioni, durò per circa mezz'ora. Ovviamente aveva avuto la premura di eliminare la sua sbronza e ciò che aveva causato.
Tutti erano rimasti in silenzio, ma non erano mancate espressioni sbigottite o anche solo sorprese.
"...quindi che ne dite di ricominciare da capo?" Chiese infine il ragazzo.
"Certo" esclamò Jo dandogli una pacca sulla spalla.
"Non aspettavamo altro" disse Adam sorridendo.
"Si può fare" sussurrò Damon porgendogli una mano.
"Se qualche volta mi dai il cambio a rifare i letti sarò la tua migliore amica" rise Ashleigh, cercando di sbolognare il suo noioso compito mattutino.
"Non c'era bisogno di chiedere" Emily era ancora un po' stordita dal fatto che Joseph avesse scelto proprio lei nella sua prova e, per fortuna, il ragazzo aveva omesso qualche particolare dal racconto.
"Grazie... comunque ci sarebbe un'ultima cosa" disse con un sorriso sbilenco, per poi afferrare la ragazza per i fianchi e posarle un leggero bacio sulle labbra.
Alla fine tutto era finito bene. Specialmente per un piccolo principe impertinente.
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