† Capitolo cinque †

Fidati del tuo cuore se il mare prende fuoco e vivi per amore anche se le stelle camminano all'indietro.
                     Edward Estlin Cummings
Secondo voi, con una gonna bianca, si abbinano meglio Delle scarpe a tacco basso nere, o Delle scarpe a tacco alto nere?» chiese Coral mentre si acconciava i capelli «a tacco alto» le disse GiGi «secondo voi, cosa mi sta meglio: questa giacca di pelle nera o quella di jeans?» «quella nera» le rispose Tiffany mentre usciva dal bagno «wow Tiff, sei uno schianto!» esclamò GiGi vedendola uscire, e non aveva tutti i torti: indossava una canottiera bianca con su un maglioncino rosa che le lasciava scoperte le spalle, dei jeans e Delle scarpe rosse a tacco alto. GiGi però non era da meno, indossava un tubino nero che delineava le sue curve e aveva lasciato i capelli sciolti. Coral invece si era messa un maglioncino nero e un mini gonna bianca. Mentre Cece si era messa una maglia verde acido dei jeans è una giacca nera più le Vans.
Subito dopo la proposta di William, la ragazza aveva invitato GiGi e le gemelle a quell'incontro, e loro avevano accettato subito.
Cece controllò che non ci fosse nessuno e poi fece segno di andare. Tiffany era a capo della fila poiché era l'unica a conoscere la strada, salirono tutto il quarto piano e poi andarono nella botola, Tiffany bussò alla porta di William che venne ad aprirle subito«sei venuta! Dai entra» nella stanza oltre a loro c'erano Derek, Eliot e altri due ragazzi che non conosceva.
William fece le presentazioni, e Tiffany scoprii che i due ragazzi si chiamavano, il primo Sammy e la seconda Morgan, la quale era molto simpatica ed estroversa. «Ma dove andiamo?» Chiese Coral «lo vedrai» le rispose enigmatico William.
Derek andó fuori dalla stanza a controllare che non ci fosse nessuno e poi fece a tutti segno di uscire, poi scesero tutte le scale fino ad arrivare al primo piano «hai le chiavi?» chiese Sammy a Morgan «ovvio» disse prendendo dalla tasca un mazzo di chiavi con le quali aprì la porta d'ingresso, in men che non si dica i nove ragazzi si ritrovarono fuori in città «venite» disse Morgan «adesso andiamo in un locale favoloso dove potremmo divertirci e rimorchiare insieme, purtroppo il tutto dura solo quattro ore» le ragazze sorrisero e la seguirono, dopo dieci minuti si ritrovarono davanti ad un locale nero illuminato da migliaia di luci colorate «che figata» disse GiGi «concordo» disse Cece.
Il locale era molto grande, e dentro c'era molta gente che ballava e beveva  «dai sù, vieni a ballare» le disse GiGi, Tiffany le sorrise e andò a ballate insieme a lei. Proprio mentre stava ballando però una persona le finii addosso, era Coral «oh scusami tesoro, tu come stai, io mi sto divertendo un sacco, hai visto Cece? C'è un tipo con un fisico da stupro che ha proposto una cosa a due» «credo sia andata di lá» disse Tiffany disgustata «grazie mille Tiff, a dopo» proprio in quel momento vicino a Tiffany passò un tipo con dei bicchieri di vodka su un vassoio «ne vuoi uno?» chiese il ragazzo a Tiffany, la quale accettò. Non appena la ragazza lo bevve sentii il liquido che le bruciava la gola, ma la sensazione era bellissima così disse «tu, dammene un altro» il cameriere sorrise e disse «non esagerare» Tiffany ne bevve un altro, poi un terzo è poi un quarto, per poi incominciare con sei bicchieri di jack.
A fine serata Tiffany continuava a ridere come una scema per ogni cosa che vedeva finché non andò a sbattere contro Derek «sta più attento» disse Tiffany ridendo «sei ubriaca, vieni, che adesso dobbiamo tutti tornare all'istituto» «altri cinque minuti, ti prego!» «tiffany, sono le quattro meno un quarto, dobbiamo andare» «ma perché insisti così tanto? Cosa ti importa se sono ubriaca o no? Non mi conosci neanche» «eppure mi sembra di conoscerti da sempre»le sussurrò Derek all' orecchio. Poi tutto buio.

Oh cavolo!» disse Tiffany «che mal di testa, non avrei dovuto bere così tanto' non ricordo praticamente niente di quello che è successo» «se è per questo neanch'io» le rispose GiGi «a proposito, che ore sono» «sono le... Oh cacchio, sono le sette! Secondo te dov'è saranno tutti?» «non lo so, ma ci conviene sbrigarci!» e detto questo le due ragazze corsero giù dal letto a prepararsi.
In mensa non ci sono» disse GiGi «controlliamo nella sala dove di solito fa le riunioni» grazie a Dio, Tiffany aveva azzeccato, e siccome c'era tanta gente la Preside Trust non notò la loro assenza «cosa mi sono persa?» chiese Tiffany a Coral «niente di importante, ci ha solo detto dove sono i computer per l'email» magnifico pensò Tiffany «e dove ha detto che sono?» « lì dove eravamo l'altro giorno» «ok, grazie» Tiffany percorse le scale a velocità supersonica e si precipitò nella sala dei computer, per fortuna ne trovò uno libero, si sedette e scrisse a sua madre...

Mamma!
Sono io Tiffany, mi trovo all'istituto per ragazzi  problematici di Londra, vieni a prendermi!

Tiffany inviò l'email a sua madre e poi se ne andò in camera, dove vi trovò anche Coral e Cece «ciao ragazze, come va?» chiese «bene»le rispose Cece «ieri notte però siamo state molto meglio» aggiunse Coral ridacchiando «non ne voglio sapere nulla!» disse Tiffany «oh ma dai Tiff, un giorno toccherà anche a te fare nuove esperienze, la mia prima per esempio è stata a quindici anni» disse GiGi «mmm... io credo che aspetterò ancora un po'» «ah giusto, quasi mi dimenticavo, tu e Coral, almeno sapete il nome del tizio con qui siete state?» chiese rivolgendosi a Cece «aspetta fammi pensare... Ah sì, si chiamava Peter qualcosa, però ho il suo numero».
Hey Tiffany, come va?» a salutarla era stata Morgan «bene e tu?» «magnificamente. Mi chiedevo se, stasera andrebbe a te e alle ragazze di venire in camera mia per fare una serata fra ragazze? Dai sarà divertente» Tiffany ci pensò un po' su e rispose «non lo so Morgan, domani si lavora...» «andremmo a letto presto, te lo prometto» «eh va bene» accettò Tiffany «oh grazie, ti voglio bene!» esultò facendo ridere Tiffany, quella ragazza era matta da legare.

Angolo Autrice 🐍
Scusate, so che come capitolo è corto e fa un po' schifo, ma in questi giorni sono stata un po' impegnata.

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