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Uno, due, tre....potevano essere passate ore, ma la situazione era la stessa: la testa che faceva male, tutto il corpo indolenzito e debole, la mente consumata.
Rey sentiva freddo, le pareti di metallo erano gelide, la coperta che aveva addosso non serviva a molto, iniziò a pensare che non era tanto un fatto fisico, stava tremando perché si sentiva fredda, non perché lo era.
I pensieri avevano iniziato a volare, gli occhi non vedevano, si rifiutava di sentire altro oltre il proprio respiro, leggero, troppo fragile in quel momento.
Non era ferita, non aveva dubbi su cosa potesse succederle, era solo turbata da tutto e da tutti. La sua mente non le dava pace: era possibile? poteva veramente non esser rimasto nulla oltre a un involucro scuro, o, contro ogni sua logica, forse era stata in grado di vedere oltre il buco della serratura?


-Generale Hux, i lavori di riparazione?-
Kylo Ren era sul ponte di comando, indossava la maschera, lo faceva sempre, ma in quel momento era più una copertura che un simbolo di potere.
-A rilento, credo che entro 3 giorni la nave sarà operativa.-
-Non abbiamo molto tempo, la Resistenza non lascerà stare un'occasione come questa. Veda di velocizzare il procedimento, ricordi che, oltre al problema di esser bloccati nello spazio, l'unica minaccia non è un possibile attacco da parte dei ribelli, ma la nostra prigioniera ne rappresenta un altro.-
-Non lo dimentico, ma allora ricordo a voi la vostra missione. Il Leader Supremo non tollelerà un altro fallimento.- a Kylo parve di sentire una certa soddisfazione in quell'affermazione, ma sapeva che il generale non aveva mai dimostrato grande simpatia per lui, e, aggiunto il fatto che la cosa era reciproca, ciò non lo toccò minimamente.
-A proposito della prigioniera, come procede?- Hux sembrava impaziente di ricevere brutte notizie, solo per il gusto di veder Kylo Ren andare verso una sconfitta, ma sapendo gli ordini di Snoke, sperava di riceverne di buone.
-Oppone resistenza, ma so che può essere piegata.-
Restò sul vago, ufficialmente non era cosa che riguardasse il generale Hux, quindi non era tenuto a riferire nulla di più, la missione era sua e solo sua dopotutto. Inoltre non voleva ammettere la propria debolezza nei confronti di lei, si sentiva crollare, ma a prima vista non si sarebbe detto che una ragazza testarda e irritante potesse destare tale disagio in lui.
Decise di dover fare qualcosa, non poteva ritardare all'infinito, era suo dovere. Mosse passi affrettati verso la cella A 27 e si fermò davanti alla porta, restò lì alcuni minuti e, deciso di reprimere la vergogna per come si era dimostrato debole l'ultima volta che era stato lì, la aprì.
Il suono risuonò nel corridoio. Rey era già in piedi da quando Ren aveva oltrepassato la porta del ponte di comando, ormai era un sesto senso sentire la sua presenza...in effetti solo ora che ci stava pensando si rese conto di non aver avvertito nulla su Luke, sembravano passati mesi dall'ultima volta che era stata alla base, sentiva l'insopportabile bisogno di quel posto, non nostalgia, era solo un bisogno, perché serviva lì, lì poteva far qualcosa, qui era impotente, inutile, soprattutto ora che il suo piano, o meglio, quello del consiglio della Resistenza, più di Leia che di altri, era andato a rotoli.
-Seguimi.- un semplice comando, tanto facile quanto irritante: Rey non l'avrebbe seguito da nessuna parte, soprattutto ora che sapeva la sua natura, perché più sei curioso di qualcosa, più tenti di scoprire, più ne sai, più questo può rappresentare un qualcosa di troppo grande e, anche se non aveva più paura, si sentiva comunque intimorita.
-Io non ti seguo.- era ferma su questa decisione.
-Sai che potrei obbligarti, se opponi resistenza soffrirai.- non voleva usare di nuovo i suoi poteri su di lei, ciò che era successo prima l'aveva scosso.
Un brivido percorse Rey, che, controvoglia e con espressione seria, fece un passo avanti.
Raggiunsero una grande sala, apparentemente vuota, vi era poca luce, ma si distinguevano i contorni delle paratie sulle pareti.
D'improvviso un fascio di luce rossa illuminò l'ambiente, Rey indietreggiò, ma si accorse che la porta da cui erano entrati era stata sigillata.
Ren fece roteare la spada laser un paio di volte, per poi afferrare un'oggetto dalla propria cintura. Lo porse a Rey, che ora riusciva a vedere meglio, la sua spada era stretta tra le dita di Kylo Ren.
-Cosa vuoi che faccia?- sembrava stupido da chiedere, la situazione sembrava chiara, ma voleva capire meglio lo scopo.
-Prendila.-
Rey allungò la mano verso quella di Ren e cercò di attirarla nella sua e, contrariamente a ciò che si aspettava, scivolò dalla presa di lui per poi finire nella sua.
La tenne solo in mano, non la accese. Sollevò lo sguardo su Kylo, era poco distante da lei, la spada al proprio fianco, in attesa di una sua mossa.
-Se non combatto cosa farai?-
-Non devo darti alcuna spiegazione, so che vuoi ancora batterti contro di me, lo sai anche se cerchi di non ammetterlo.- lei si rese conto che in fondo aveva ragione e le dava fastidio.
Mirò alla testa di Rey e per poco non riuscì a colpirla, se lei non avesse parato il colpo all'ultimo secondo. Allontanò Ren e cercò di colpirgli il braccio con cui teneva la spada, ma lui la respinse con facilità.
-Cosa pensi di fare una volta avermi battuto, ammesso che tu ci riesca? Non riusciresti a confrontarti con tutti i soldati di questa nave.-
Stavano girando in tondo a distanza di tre metri, Ren decise di interrompere quella fase di stallo, tentò di ferire Rey ad un fianco, ma lei continuava a respingerlo.
Proseguivano nel tentativo di ferirsi senza alcun risultato; come destrezza con quell'arma erano quasi alla pari, il problema era il fatto che non c'erano vie d'uscita, per nessuno dei due.
-Perché ti ostini a resistere, la tua rabbia sarà la causa della tua caduta, e non mentire, so che sei arrabbiata-
-Tu non mi conosci! Non sai nulla! Pensi che basti qualche introfulamento nella mia testa per farmi cedere? Se è così ti sbagli.-
Fece una mossa sbagliata deviando la spada di Kylo Ren verso destra e lui ne approfittò per ferirle un fianco, lei si mosse all'indietro per prendere qualche secondo di pausa, vide il tessuto dei propri abiti annerito, ma la ferita era superficiale, poteva resistere.
-Piuttosto tu dovresti stare attento a ciò che fai, la tua debolezza sta proprio nel fatto di credere di aver tutto sotto controllo. Ma spesso le cose ti si ritorcono contro, non si può comandare tutto.- si buttò a terra prima che una scia rossa la colpisse e scivolò di lato rotolando, per poi rialzarsi al fianco del suo avversario e avere il tempo di sferrargli un colpo alla gamba. Un respiro profondo e si ritrovò a terra, la spada accanto, ma impossibilitata a prenderla, bloccata da qualcosa.
Ren si stava avvicinando, si fermò e si chinò verso di lei.
-Come puoi dire di poter resistere a questo se non riesci a battermi? Sei debole, meno di prima, ma la tua mente lo è ancora. Non sei nemmeno riuscita ad accettare di aver ucciso quello stupido pilota, eppure quando lo hai fatto hai detto di esserti sentita potente, sembra quasi che l'averlo eliminato per te non sia stato altro che un incidente di percorso. Cerca di accettarlo: lui non valeva nulla, avrebbe mandato all'aria i vostri piani, lui doveva morire.-
Basta, ora basta. Era troppo.
-Non osare dire un'altra parola.-
Rey si alzò, la presa solida sulla spada, si scagliò contro Kylo Ren e lo costrinse a fare dei passi indietro, fino alla parete, dove si impose di fermarsi.

-Non fare nient'altro!, Non dire nulla! Ora smettila!- le gambe le tremavano, gli occhi faticavano a vedere a causa delle lacrime.
-Io non so cosa dovrei fare! Non so nulla! Non sono sicura di nulla!- continuò a parlare con tono alto.
Ora era lei a indietreggiare, finì al centro della sala e si lasciò cadere a terra.
-Ma io non crollerò, di questo ne puoi essere certo.- e lo guardò; si avvertiva una scarica elettrica nell'aria, come se il tempo si fosse fermato, gli occhi di lui erano fissi su di lei.

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