_=6=_
-Ben!-
Kylo si fermò nel mezzo della passerella sospesa a mezz'aria.
-Han solo.- sembrava quasi che non volesse riconoscere il proprio padre.
Riprese a parlare. -Attendevo questo giorno da molto tempo.-
Solo fece qualche passo verso il ragazzo, sapeva chi c'era sotto quel mantello, non voleva farlo scappare ancora.
-Togliti quella maschera, non ti serve.-
-Cosa pensi che vedresti?- disse Kylo duramente.
-La faccia di mio figlio- la voce di Han faceva eco contro le pareti metalliche che li circondavano. Ben allungò le mani verso la testa e si tolse la maschera. Guardò serio il padre.
-Tuo figlio è morto. Era debole e sciocco, come suo padre, e l'ho eliminato.- disse risoluto per risposta.
-Questo è ciò che Snoke vuole farti credere, ma non è vero. Mio figlio è vivo- Han era convinto delle proprie parole.
-No. Il Leader Supremo è saggio.-
-Snoke ti sta usando per il tuo potere. Quando avrà ciò che vuole ti schiaccerà. Sai che è vero.-
Ormai c'era poca distanza tra i due, Ren sembrava indeciso se zittirsi o parlare. Guardò l'uomo di fronte a lui, gli occhi erano stranamente lucidi, stanchi di tutto.
O trovava una soluzione, o sarebbe crollato.
Stava osservando la scena dall'alto, c'era un gran via vai di uniformi sotto di lui: era noioso da osservare.
Sembrava guardare tutto con aria nervosa, era teso, non era più sicuro di sé, qualcosa l'aveva turbato a tal punto da fargli mettere in dubbio la propria posizione. Era già successo, ma questa volta era diverso, sembrava più difficile da reprimere. Ci fu un momento di silenzio, il generale Hux stava perquisendo una nave confiscata ad alcuni contrabbandieri durante il viaggio, ma si era interrotto a metà di una frase.
Prima si udirono alcuni boati in lontananza, poi smisero e ricominciarono. Alla fine si videro le prime esplosioni, una di seguito all'altra, adesso la scena non era più noiosa, l'allarmismo si era diffuso tra l'equipaggio.
Il generale Phasma si accostò a Ren e aspettò due secondi prima di parlare.
-Signore, i motori principali, i ribelli devono aver posizionato dell'esplosivo prima di fuggire.-
-Perché i nostri sensori non li hanno rilevati?-
-Erano schermati. Siamo bloccati e il sistema di comunicazione è danneggiato.-
Non ci fu risposta, si voltò a passo pesante diretto verso la cella di Rey.
Stava seduta a gambe incrociate sul pavimento, stava pensando, sapeva che poteva fuggire, ne era sicura, ma qualcosa la stava bloccando, una forza più potente la stava tenendo sotto controllo, ora se ne rendeva conto: era Kylo, era più forte.
Come per conferma avvertì in anticipo la sua presenza, non sapeva il perché, ma la paura cominciò a crescere dentro di lei, sembrava avvertire la rabbia di lui.
Oltrepassò la porta in silenzio, Rey si alzò e fece qualche passo indietro.
-Sarò breve.- era troppo calmo il suo tono.
-Dimmi chi ha messo l'esplosivo, subito.-
Esplosivo? Rey non ne sapeva nulla. Prima aveva sentito dei rumori in lontananza, ma non sapeva cosa fossero.
-Non credo che tu non sappia nulla, dimmelo.- allungò la mano verso il viso di lei e si fermò a poca distanza.
Sentiva freddo per tutto il corpo, iniziò con un debole mal di testa, poi divenne un dolore vicino alle tempie. Gli chiuse la mente per due o tre volte, ma lui riusciva sempre a far crollare le mura appena costruite.
Si ritrovò in ginocchio con le mani alla testa, la bocca aperta in un urlo muto.
Stavano per scendere dalla nave, raggiunse Finn di corsa.
-Stiamo per uscire, muoviti!- lo avvisò.
Lui non rispose, si chinò a raccogliere una sfera metallica per terra, la infilò nella borsa e raggiunse Rey per poi dirigersi con lei alla porta della nave.
-Pronta?-
-Certo.- la sua voce tremava.
Rey stava osservando la scena dall'esterno, non era più sicura di cosa avesse visto, prima non aveva pensato molto a cosa stesse facendo Finn.
Un'ombra si mosse vicino a lei, si voltò e lo vide. Kylo si stava avvicinando, prese a correre per i corridoi della nave, ma inciampò in uno scompartimento aperto nel pavimento.
Si sentì cadere nel vuoto, poi si schiantò sul pavimento freddo della sala di controllo della nave del Primo Ordine.
Si vide correre verso la sua posizione.
-Tu stai di guardia, io prendo i dati.-
Finn annuì e uscì dalla stanza chiudendo la porta, Rey l'avrebbe riaperta dopo. Subito si udirono vari colpi di laser provenire dal corridoio, Rey stava ancora cercando di accedere al computer.
Ecco cos'era successo: aveva sentito Chube urlare qualcosa a Finn, ma non ci aveva fatto caso.
Seguì i propri passi fino all'uscita, appena aprì la porta Finn non c'era, ma ricomparve pochi secondi dopo correndo.
-Sono andato avanti a controllare che Allie e Jim stessero bene, sono rimasti indietro, dobbiamo raggiungerli al Millenium Falcon.-
Rey era stata dentro la sala comando per 20 minuti, tempo più che sufficiente per arrivare alla sala motori, ritornare, fare una deviazione e controllare i loro altri due compagni.
Ren sapeva ora, ma cercava di ricavare altro, provò ad afferrare Rey di nuovo, ma le sue mani la attraversarono senza farle nulla.
-Basta!- l'immagine si oscurò e Kylo dovette indietreggiare per la sorpresa.
-Smettila ti prego!- Rey era distesa a terra, rannicchiata, la bocca piegata in una smorfia di dolore.
Restò immobile a guardarla, l'effetto dei suoi poteri su Rey era alquanto sorprendente. Lei era migliorata, ma non aveva finito l'addestramento a differenza di lui, sapeva cosa sarebbe successo, ma non aveva esitato in preda alla rabbia.
Scaraventò la propria maschera per terra e scivolò contro il muro, finendo seduto sul pavimento.
Rey cercò di rialzarsi per spostarsi contro la parete dietro di lei, ma era come se non sentisse più né gambe né braccia, era come congelata. Emise un lamento di dolore mentre cercava di bloccare i singhiozzi.
-Scusami.-
Una sola parola era bastata a far smettere tutto, non il dolore, ma i suoi pensieri si fermarono del tutto cercando di elaborare.
Lei mosse la testa lentamente per guardarlo, lui rispose al suo sguardo, il volto rigato di lacrime.
-È tardi.-
-No, non lo è- controbattè Solo.
-Parti con me, vieni a casa. Ci manchi.- continuò.
Kylo prese qualche momento per pensare.
-Mi sento dilaniato. Voglio liberarmi da questa pena. Io so ciò che devo fare, ma non so se ho la forza di farlo. Mi aiuterai?-
-Sì, in qualunque modo.-
Ren lasciò cadere la maschera al proprio fianco, il rumore dell'impatto con la superficie di metallo rimbombò nell'aria.
Afferrò l'impugnatura della propria spada laser e la porse al padre, la luce si stava oscurando, ormai la base sarebbe stata operativa da un momento all'altro.
Quando l'ultimo raggio si spense, la mano di Han sulla spada avvertì la forza con cui il figlio la stava trattenendo. Alzò lo sguardo e incontrò i suoi occhi bui.
La scia rossa comparve dal nulla e attraversò il corpo, l'espressione stupita sul volto.
Non era più Ben, ora qualcun'altro stava guardando il padre. Attimi muti seguirono, continuavano ad osservarsi.
-Grazie.-
Estrasse la spada che portò al proprio fianco e rimase a fissare l'uomo che aveva di fronte.
Questi allungò la mano verso Ren e, prima di cadere dai bordi della passerella e precipitare nel vuoto, gli rivolse lo sguardo e fece scivolare il palmo sulla sua guancia, l'ombra del suo corpo divenne confusa via via che cadeva. La speranza ancora impressa negli occhi.
Restò immobile, non si sentiva sollevato, era più come un senso di liberazione che piano piano si stava trasformando in rimorso. Non era strano, era orribile da provare. Si sentì separato da una vecchia parte di sé stesso, era convinto di poter superare tutto, di riuscire a eliminare la sensazione di inadeguatezza che lo opprimeva da molto tempo, forse in parte era stato così, ma aveva provato qualcosa di strano, non sapeva cosa, era più come un vuoto che lo teneva sospeso tra l'andare avanti e il crollare, mancava ancora poco e non sarebbe riuscito ad invertire la propria strada che si stava avvicinando al limite.
Represse tutto e alzò lo sguardo verso Rey, ora si doveva concentrare su di lei.
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top