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Era tutto difficile in quel posto, dal camminare sotto il sole che non faceva altro che sfinirti al cercare di procurarsi un po' di cibo.
Rey lo sapeva bene quanto costava vivere su quel pianeta caldo e desertico chiamato Jakku.
Le novità erano poche in quel piccolo avamposto dove trascorreva poco tempo ogni giorno, giusto per scambiare qualche pezzo di ricambio, preso dai relitti di alcune navi precipitate nel deserto molti anni prima, con poco più di un quarto o mezza porzione o anche una intera , dipende da cosa hai con te, se quei pezzi che trovi sono utili e in buono stato o meno, di cibo in polvere e per lo più insapore. L'unica cosa fuori dalla routine che aveva ogni giorno era stata una specie di casualità: un piccolo droide perso nel deserto. L'aveva sottratto a Tido, un altro mercante di rottami, e ora la seguiva verso la postazione di scambio.
-Questi cinque pezzi valgono...vediamo un po'...una mezza porzione.-
Mezza porzione come al solito, raramente ne riceveva di più e spesso di meno, ormai quelle vecchie navi erano state perquisite da chiunque si trovasse costretto a trovare merce di scambio e cercarne richiedeva fatica.
-L'altra settimana era mezza porzione l'uno.- l'umanoide di fronte ignorò quest'osservazione e riprese a parlare.
-....Parliamo del droide.- Unkar diede un'occhiata bramosa al piccolo robot vicino a Rey.
-Parliamone- disse lei osservando BB8.
-Te lo pagherei....- prese qualche porzione e la appoggiò sul bancone, poi, mentre Rey guardava ogni sui movimento, vi appoggiò un'altro sacco pieno di buste di polvere. -sessanta porzioni.- lei si avvicinò incredula e strinse tra le mani alcune di queste, non ne aveva mai viste tante e ora aveva persino l'opportunità di averle.
Diede uno sguardo al droide, anche lui si sentiva disagio come lei i primi giorni che aveva passato su Jakku, anche lui stava aspettando qualcuno e in un certo senso si sentiva in dovere di non perderlo, non apparteneva neanche a lei in effetti.
-In realtà....il droide non è in vendita- disse e afferrò la mezza porzione che le spettava -Andiamo- per poi voltarsi e andarsene con BB8.
Unkar, non avendo ottenuto ciò che voleva con le buone, si riprese le porzioni dal bancone e diede l'ordine di seguire la ragazza e prendere il droide via trasmettitore.
Non aveva notato nulla finché due figure incappucciate si erano avvicinate con interesse verso lei e BB8. Fu distratta da una di queste e l'altra si avventò sul droide. Si girò e vide la seconda figura intenta a catturarlo.
-Cosa!? Ehi! Lascialo stare!- l'altro umanoide incappucciato la circondò con le braccia nel tentativo di bloccarle ogni possibilità di difesa, ma, in assenza di altre idee, Rey prese a mordere il braccio che la teneva intorno alle spalle, obbligando il suo assalitore a lasciarla.

Finn in quel momento si stava abbeverando dell'acqua più schifosa dell'intero universo, un colosso di pelle scura e rilucente al sole, probabilmente utilizzato per il trasporto, stava bevendo dalla stessa vasca da prima che lui arrivasse mezzo morto di sete dal deserto. Fu spinto da quell'enorme creatura e cadde di schiena sul terreno duro e sabbioso.
Voleva continuare a bere, anche se con un po' di disgusto, ma fu attirato da una disputa tra tre persone, due delle quali si stavano avventando contro una ragazza.
Si alzò e prese a correre. -Ehi!- stava quasi per raggiungerle, forse poteva essere di aiuto, ma quando vide la ragazza buttare a terra entrambi gli individui con un paio di colpi della sua specie di bastone, constatò che non sarebbe servito.
Stupito, la vide chinarsi per scoprire dal telo, con cui era stato coperto, BB8, che subito iniziò ad emettere suoni elettronici.
Aspetta, un droide? Di classe BB?
Poe gli aveva detto che doveva recuperarne uno così. Si avvicinò a passo svelto, ma si bloccò appena anche il droide si accorse di lui ed emettesse dei suoni nella sua direzione e si rivolgesse a Rey in tono allarmato. -Chi?..Lui?-
Si volse verso l'uomo indicatole dal droide e lo fissò due secondi per poi iniziare a corrergli incontro.
Spaventato, Finn prese a scappare, ma la sua fuga fu breve: venne sbattuto a terra dopo essere stato colpito da qualcosa.
Subito riconobbe la ragazza che ora lo minacciava con il suo bastone metallico.
-Quanta fretta ladro!- ladro? Non capiva.
-Cosa?...ladro?- una scossa improvvisa lo percorse e si accorse che il droide gli si era avvicinato.
-Ehi! Cosa?!-
-La giacca. Dice il droide che l'hai rubata.- disse Rey con tono un po' diffidente e inquisitorio.
Ci mancava solo che lo accusassero di furto ora.
-Ho avuto una pessima giornata, sai? Quindi apprezzerei se smettessi di accusarmi
...Ai!Piantala!- si rivolse a BB8 che gli aveva procurato un'altra scossa.
-Dove l'hai presa? Appartiene al suo padrone.-
D'improvviso Finn capì tutto.
-Appartiene a Poe Dameron. Era il suo nome vero?- si rivolse al droide.
-Era stato catturato dal Primo Ordine. L'ho aiutato a scappare, siamo precipitati. Poe non ce l'ha fatta.- BB8 emise un suono triste.
-Ho cercato di aiutarlo, mi dispiace.- e così l'unità BB si allontanò con aria malinconica, lasciando Rey e Finn soli.

La cosa che la faceva sentire peggio di quel ricordo era il fatto che ora Poe fosse morto sul serio. La pervase un senso di tristezza, che però fu scacciato dal risveglio da quel ricordo che le sembrava così lontano.
La luce filtrò attraverso le sue palpebre semichiuse e dovette sbatterle svariate volte per abituarvisi. Era intorpidita, sentiva ogni parte del suo corpo pesare ad ogni minimo movimento che faceva.
Poi si rese conto di una cosa, una cosa strana. Era poggiata sulla solita nicchia del Millenium Falcon, ma la sua testa era su qualcosa che si muoveva.
Il tessuto scuro fu la prima cosa che notò, vi aveva posata, ferma da non sapeva quanto, la mano sinistra e metà del braccio.
Sollevò di poco lo sguardo e un ammasso di capelli neri contornava il suo volto rilassato. Era una delle poche volte in cui poteva restare immobile ed essere libera da quando aveva visto per l'ultima volta i suoi compagni e amici. Non che dopo esser fuggita non si sentisse tale, ma solo adesso riusciva a respirare e non sentire il solito peso opprimente.
Sarebbe stato strano se si fosse svegliato e l'avesse sorpresa a fissarlo persa nei suoi pensieri.
Arrossì anche se non era successo nulla, nessun respiro fuori tempo o sbattimento di palpebre: dormiva ancora a differenza sua.
Allungò una mano alla vita e si sorprese nel sentire un tessuto diverso da quello a cui era abituata. Abbassò lo sguardo e vide la fasciatura bianca che la stringeva. Provò disagio al pensiero di lui intento a fasciarla, ma non ci pensò troppo, in fondo le era grata per ciò che aveva fatto fin'ora.

La luce fioca che proveniva dall'ologramma, mista alla sua figura inquietante, portava terrore a chiunque si trovasse al suo cospetto, ma il generale Hux non aveva molto timore, sicuro della propria posizione nonostante la sensazione di colpa che provava per non essere riuscito nel compito assegnatogli che prima pareva così semplice.
-Non mi faccia rapporto, non mi servono scuse.-
La voce echeggiò e per un breve istante Hux temette che quel suono potesse avventarsi su di lui improvvisamente.
-Leader Supremo, non ho scuse da riferirvi. Sono qui per domandare le nostre prossime mosse ora che abbiamo rintracciato la nave di Kylo Ren e che, probabilmente, certi dati saranno o sono già stati ottenuti dalla Resistenza.-
I secondi passarono, muti e pungenti come spilli sulla pelle di Hux.
-Aspettate ad intraprendere qualsiasi genere di operazione....-
-Ma, signore, non possiamo restare fermi...-
-Generale!- Hux si pentì di aver aperto bocca senza riflettere, ma sapeva che il tempo a loro disposizione non era molto e che dovevano sbrigarsi prima che la Resistenza li precedesse.
Snoke emise un respiro meglio udibile degli altri.
-Semmai la Resistenza giungesse prima di noi alla ragazza, sappiate che non sarà un problema per i nostri piani, solo spero di essere stato chiaro sul fatto di non inviare nessuna nave nel loro sistema, non per il momento.-
-Come desiderate. Vi informerò in caso di sviluppi.- l'immagine svanì e si incamminò velocemente all'uscita, non smetteva di chiedersi cosa ci fosse da aspettare. L'idea di lasciarsi sfuggire una simile occasione era quasi insopportabile, ma doveva eseguire gli ordini, non aveva scelta.

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