USJ
p.s. BUONE FESTEEEE (se non lo scrivo ora mi dimentico di farvi gli auguri lol <3)
Il mattino dopo invece, non fu produttivo come il precedente.
Come potrete immaginare mi svegliai soltanto perché ad un certo punto sentii dall'altra stanza un forte tonfo e delle urla.
Immaginate un rinoceronte irrompere improvvisamente in casa vostra, ecco, quello.
Sapevo chi fosse, di fatti un biondo incazzato piombò in camera mia spalancando la porta e la finestra, facendo entrare tutta la luce.
«CHE CAZZO FAI ANCORA A LETTO RITARDATA DI MERDA ALZATI O TI FACCIO ESPLODERE»
«...mh...cinque minuti...» biascicai ancora mezza addormentata
«CINQUE MINUTI UNA CEPPA DI MINCHIA MUOVITI»
«che palle sembri mia madre...»
Esasperato mi prese di peso portandomi in bagno. «credo che tratteresti anche una pietra meglio di me»
«LA PIETRA TE LA TIRO IN TESTA SE NON TI DAI UNA MOSSA»
«basta urlare, mi stanno sanguinando le orecchie» dissi prendendo la divisa ed entrando in bagno per cambiarmi.
In poco tempo uscii prendendo il mio zaino.
«comunque buongiorno» dissi quando uscimmo dalla mia stanza, guardandolo male.
La serata prima era finita che più o meno tutti eravamo un po' brilli, ma nulla di che. Katsuki era rimasto parecchio infastidito dal mio bacio con Todoroki, ma cercava di non darlo a vedere, come se non gli interessasse.
«ehi»
«mh?»
«sei ancora arrabbiato?»
«per cosa scusa?»
«per ieri sera...»
«non capisco»
«per...si insomma...io e Todoroki...»
si girò lentamente a guardarmi, in quel momento i centimetri di altezza di differenza sembravano venti e non più solo cinque o sei.
«non me ne frega un cazzo di quello che fai»
«ieri però sembrava tu la pensassi diversamente»
«era solo un momento»
«seh»
«puoi fare quel cazzo che vuoi, tue le conseguenze»
«se sei tu le conseguenze allora no»
«tsk...»
Per tutto il tragitto restammo in silenzio. Arrivati in mensa, era tutto pieno. Riuscimmo a sederci solo grazie a Kirishima e Kaminari, che evidentemente ci avevano tenuto il posto.
Loro tre iniziarono a parlare, talvolta coinvolgendo anche Kacchan, che però rispondeva a monosillabi.
Io intanto consumavo la mia colazione in sielnzio, riflettendo.
Ripensai al mio bacio con Todoroki, praticamente il mio pensiero fisso delle ultime quattro ore, e anche al fatto che da un po' di tempo sentivo come la mancanza di qualcosa.
Forse avevo anche trovato una risposta, ma che un po' mi dispiaceva da ammettere.
Avevo bisogno di un'amica femmina. Non che Kacchan non fosse abbastanza, anzi, lui era tutto ciò che avevo, ma soprattutto, tutto ciò che ero sicura sarebbe rimasto per sempre.
Avevo bisogno di un'amica per poter avere anche un parere femminile, per poter parlare di tutto senza problemi. Katsuki era estremamente geloso di me, dopo l'esperienza delle medie lo era diventato ancor di più e spesso avevo dovuto reprimere i miei sentimenti per qualche piccola cotta che avevo avuto anni prima, pur di non parlargliene.
Per esempio, in quel momento non avevo nessuno con cui potermi sfogare riguardo a Todoroki e a quel che era successo. Avevo un tremendo bisogno di buttar fuori tutto, ma ovviamente non potevo farlo con lui visto che appena tiravo fuori il suo nome succedeva il putiferio. Ancora era in silenzioso conflitto con me dopo la sera precedente, figuriamoci iniziare a parlargli di ciò che avevo provato baciando colui che gli stava più sul culo dopo Deku!
Fu Kirishima a riportarmi alla realtà.
«tu che dici (t/n)-chan...?» non avevo minimamente seguito il loro discorso
«eh...?» dissi con un tono e una faccia da pura rincoglionita
«cosa pensi che faremo oggi?»
«ah boh» risposi in tono piatto
«direi l'intervento più utile della storia» sentenziò Katsuki, mi stava evidentemente provocando.
«più utile di te di sicuro» risposi alla sua frecciatina, mi guardò malissimo ma mi girai alzando la testa.
La colazione continuò in un imbarazzante silenzio pieno di tensione.
Alla fine loro si alzarono andando in classe senza di me, begli amici.
Arrivai per ultima e in ritardo, riuscii però a sedermi prima che il prof. Aizawa entrasse in classe.
Quel giorno, ci spiegò, avremo eseguito un'esercitazione nella famosa "USJ" ovvero una struttura apposita per l'allenamento degli eroi in situazioni estreme di ogni genere.
Poco dopo la breve spiegazione in classe, salimmo su un bus che ci avrebbe condotti là in poco tempo.
Iida, come potrete imamginare, vigilava la situazione con i suoi strani gesti e le sue noiosissime raccomandazioni, che ovviamente nessuno avrebbe ascoltato.
Tentai di sedermi vicino Katsuki, ma, forse percependo le mie intenzioni, si infilò in un posto accanto a Kirishima; fu così che finii di fianco a Momo.
All'inizio del viaggio, per i primi minuti, non spiccicammo parola, poi lei iniziò il discorso con una semplice domanda
«come ti trovi qui?»
«non c'è male, tu?»
«sembrano tutti simpatici e le strutture sono fantastiche, poi la cosa dei dormitori è fighissima non trovi?»
«hai perfettamente ragione! Se posso chiedere...il tuo quirk? Non te l'ho ancora visto usare...»
Diventò leggermente rossa
«beh vedi...ho un quirk particolare e non in tutte le situazioni sono in condizioni di usarlo. In breve posso creare tantissime varietà di oggetti diverse, ma a seconda della quantità e della dimensione, impiego più energie e tempo per crearli»
La mia bocca aveva assunto una forma a "O" non indifferente
«cavolo...è un sacco utile!»
Sorrise timidamente, per il momento era l'unica che mi stesse davvero simpatica visto il suo carattere riservato...trovavo fosse una cosa positiva non essere troppo estroversi.
«tu invece? Ho visto che hai un quirk davvero potente»
«oh beh, grazie. Effettivamente il mio quirk ha un grande potenziale, ma è difficile da controllare e contenere, infatti sono tanti anni che mi alleno. Emetto da tutto il corpo un fuoco particolare, il fuoco freddo, che posso eventualmente trasformare in ghiaccio. Se vuoi te lo mostro»
Vidi i suoi occhi illuminarsi, lo presi come un si. Aprii la mano sprigionando una fiammella azzurrina
«prova ad avvicinare la mano» la incitai, lo fece e sgranò gli occhi
«oddio ma è freddissimo!» sghignazzai.
«in realtà non è freddo, bensì così caldo da mandare in tilti i tuoi nervi tattili...si sbagliano sempre tutti ahah!» poco dopo la sorpresi trasformando la fiamma in ghiaccio.
«no vabbe...non ci credo» risi per la sua faccia stupita.
Dopodiché inziammo a parlare del più e del meno, entrammo subito in confidenza.
Arrivammo finalmente a destinazione scendendo dal bus e sfoggiando i nostri fantastici costumi da heroes.
Da fuori il posto sembrava già enorme, ma dall'interno era tutta un'altra cosa!
Si vedevano tutte le aree di pericolo possibili e immaginabili. Immenso, davvero.
Ci accolse l'hero N°13, un tizio con indosso una tuta da astronauta e con un quirk davvero interessante.
Non fece nemmeno in tempo a finire la presentazione che in lontananza notammo un portale nero aprirsi rivelando un tizio e tantissimi villains appresso.
Non riuscivo a vedere bene, ma notai che sul corpo aveva mani sparse ovunque e la trovai una cosa alquanto inquietante.
Subito Aizawa sensei partì all'attacco raccomandando a N°13 di proteggerci.
Prima che potessimo anche solo muovere un passo per andare ad aiutare il professore, una nube nera si aprì sulle nostre teste rivelando il villain che aveva aperto il portale.
Ancora spaesati e shockati, non riuscimmo a rispondere lucidamente alla vicenda che successe dopo. Una nube nera ci avvolse, facendo sparire alcuni di noi.
«T/NNNNN!!!!» un Katsuki da battaglia mi arrivò addosso avvolgendomi tra le sue braccia muscolose proprio nell'attimo in cui la nube avvolse anche noi.
Vidi buio totale per qualche secondo, poi la luce tornò e mi ritrovai sul pavimento di un palazzo completamente diroccato.
«g-grazie Kacchan...» sussurrai ancora rintontita, lui mi prese una mano aiutandoni ad alzarmi «devi stare attenta stupida» disse addolcendo il tono della sua voce. Poco dopo un portale nero si aprì nuovamente rivelando Kirishima. «ah ragazzi menomale...» esclamò guardandoci.
La sua espressione rassicurata mutò in un istante quando vide la quantità di villains che ci aveva circondato.
«oh cazzo...» disse preoccupato.
«bene, avevo proprio voglia di spaccare il culo a qualcun'altro che non fosse Kacchan» ghignai sfidandolo «chi ne abbate di più vince» propose lui «accetto» poi partimmo all'attacco sotto lo sguardo basito del rosso.
Eravamo tutti e tre spalla contro spalla, combattendo e schivando. I villains erano tanti ma deboli; io li ustionavo e poi ricoprivo la loro pelle di ghiaccio, che li avvolgeva in una dolorosa agonia finché non cadevano a terra svenuti.
Kacchan come al solito faceva esplodere qualsiasi cosa e Kirishima ci dava dentro nel corpo a corpo; in poco tempo riuscimmo ad abbatterli tutti. Risultammo tutti illesi tranne io, che avevo ricevuto un colpo inaspettato da un villain mentre ne combattevo un altro: avevo un taglio di medie dimensioni sulla spalla ma non era niente di grave visto che era coperto dal costume e sembrava uscire poco sangue.
«io ho fatto 24»
«io 26» sorrise strafottente
«fanculo...secondo me hai barato»
«ti spezzo in due se provi a ridirlo»
«ragazzi, lasciate la vostra sfida a dopo, ora e meglio andare»
«taci capelli di merda» lo zittì il biondo.
Uscimmo dall'edificio, che dopo poco crollò per metà. Vedevamo gli altri combattere in ogni zona, solo a quel punto mi resi contro del numero enorme di villains.
Al centro della struttura, in uno spiazzo, vedevo Aizawa sensei combattere anch'esso contro dei villains. Poco lontano il tizio ricoperto di mani non smetteva di grattarsi nervosamente il collo, fino a farlo sanguinare. Di fianco a lui un enorme, ENORME, villain stava fermo aspettando eventuali ordini. Aveva il corpo esageratamente muscoloso e la testa era quella di un corvo con il cervello scoperto.
Rabbrividii alla sola vista.
Ad un certo punto il sensei venne colpito e finì a terra senza forze. Subito allarmati corraemmo in suo aiuto, che però venne bloccato dal cervello di gallina muscoloso.
Vidi che anche Midorya e Todoroki erano corsi in aiuto e gliene fui grata. Provammo più volte ad attaccarlo ma sembrava invincibile, era veloce e fortissimo.
Provai più volte a dargli fuoco, congelarlo, ustionarlo, fargli esplodere la testa, ma niente. Venni bruscamente scaraventata a terra due o tre volte, fortunatamente gli altri gli impedivano di concentrarsi solo su uno di noi attaccandolo in massa.
Ad un certo punto, decisi di smetterla di giocare e di tirar fuori il vero lato da battaglia.
Mi rialzai da terra un po' dolorante, stringendo i pugni. I miei occhi iniziarono a brillare di un azzurro acceso e i miei capelli da (c/p) divennero celesti, segno che stavo per dare il via libera alla parte più incontrollata del mio quirk.
Partii a razzo su di lui nel mentre era girato di spalle, dalla mia mano comparve una fiammata che congelai e usai per tranciargli un braccio. Non mi accorsi subito che esso si stava già rigenerando, ero concentrata solo sul mio obbiettivo.
Delle palle di fuoco azzurro apparvero sulle mie mani, gliele lanciai con tutta la forza che avevo, attirando la sua attenzione. Successivamente caricai contro di lui e, come avevo previsto, fece lo stesso. All'ultimo secondo mi buttai a terra strisciando sul terreno sotto di lui, mi rialzai in due nanosecondi per poi posare le mani a terra e far esplodere un geyser di fuoco sotto di lui, in cui poi lo imprigionai congelando l'enorme fiammata.
Madida di sudore, con il fiatone e le forze che venivano piano piano a meno, mi accasciai al suolo, immaginando di averlo fermato per lungo andare, mi sbagliavo.
Qualche secondo dopo il ghiaccio esplose e la mostruosa creatura venne fuori più arrabbiata che mai, gli altri notando che ero ancora distratta provarono a fermare i suoi attacchi, ma fu tutto inutile.
Riuscii a rotolare via prima che potesse schiacciarmi con un pugno.
«T/NNNNN!!!» urlò Kacchan correndo disperatamente verso di me, creai un muro di fuoco congelato per proteggermi da un secondo pugno che stavo per ricevere. Purtroppo lo scudo che avevo creato era troppo debole e si infranse subito in mille schegge ghiacciate, che mi finirono addosso ferendomi.
La creatura sfruttò questa mia distrazione per afferrarmi e sbattermi al suolo con una forza disumana. Tutto iniziò a diventare sfocato e lontano, mischiando tutto ad un dolore immenso e insopportabile. Le orecchie mi fischiavano e sentivo nella bocca e sulla testa il sangue bagnare i capelli e colarmi sul labbro.
Vidi qualcuno portare lontano da me con un pungo il mostro che mi aveva colpita e qualcun'altro avvicinarsi e scuotermi per le spalle. L'ultima cosa che ricordo fu il volto di Kacchan sopra il mio, nel mentre mi urlava qualcosa e una lacrima solitaria lasciava il suo prezioso rubino.
Sono fottutamente vivaaaa!!
Si si, già vi vedo davanti a casa mia con i forconi, so che sono mancata per molto e mi scuso infinitamente.
Frequentando un liceo artistico, la scuola mi ha portato via un sacco di tempo e i pochi momenti che avevo liberi li usavo per riposarmi e uscire con gli amici.
Quindi scusate scusate scusate!!
Spero che il periodo dopo le vacanze sia più tranquillo e che mi lasci la possibilità di aggiornare frequentemente.
Beh, spero stiate tutti bene e che passiate delle buone feste!!
Ciauuuz bellissime personcine che mi risollevate le giornate con commenti super carinii!!
-Viola
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