The First Battle

Non mi accorsi che mi ero addormentata finché non sentii bussare alla porta.

Aprii un occhio per volta, ero veramente stanchissima. Giurai che avrei ucciso chiunque stesse bussando, qualsiasi ora fosse.

Controllai l'orologio digitale che avevo messo sul tavolo davanti alla tv, vidi che segnava le 00.37

Incazzata e assonnata andai ad aprire la porta con passo pesante. Avevo la felpa tutta stropicciata, i leggins erano più bassi in una gamba e più lunghi in un altra mentre i capelli...lasciamo perdere. Se non fosse stato per il fatto che ormai abitavo in quell'appartamento, mi avrebbero presa per barbona.

Aprii la porta «che cazzo vu-» alzai lo sguardo trovandomi il mio migliore amico in pantaloncini e t-shirt con i capelli più arruffati del solito.

Disse solo «scusa» poi chiuse immediatamente la porta. Rimasi qualche secondo intontita, aveva pronunciato quella parola così velocemente che la compresi dopo un po'.

Ormai quasi lucida uscii fuori rincorrendolo, fino a raggiungerlo proprio mentre stava abbassando la maniglia della sua porta.

Senza dire nulla lo abbracciai da dietro, sentendo i suoi muscoli rilassarsi.

«scusami tu...fai bene a chiamarmi baka» gli dissi sorridendo da dietro le sue spalle.

Si girò verso di me facendomi appoggiare la mia guancia sul suo petto che si alzava e abbassava in modo regolare. Sentivo battere il suo cuore, riuscii a rilassarmi.

«si, sei proprio baka» disse passandomi una mano sui capelli e dandomi un bacio sulla testa; adoravo questi rari momenti che condividevamo, in cui eravamo tranquilli e non ci facevamo problemi a far sapere all'altro che ci saremo stati in qualsiasi caso.

Mi prese in braccio riportandomi nella mia stanza, poi lo salutai con un bacio sulla guancia.

Il mattino dopo

Quella mattina, invece di rimandare la sveglia, la spensi alzandomi piena di energia (il motivo principale per cui questa è solo una fanfiction).

Andai in bagno per fare una breve doccia e avere il tempo di scendere in mensa per la colazione.

Misi la divisa per poi legare i miei capelli in una coda e decidendo di lasciare il mio viso al naturale, solo sistemando un po' le sopracciglia.

Neanche il tempo di sedermi sul divano per guardare due secondi il telefono che qualcuno bussò nuovamente alla porta.

Compresi chi fosse in un nanosecondo...anche perché solo lui poteva bussare alla porta come se stessero per sfondarla.

«SVEGLIATI RITARDATA C'È LEZIONE» iniziò ad urlare, non aprii per farlo innervosire ancora di più, risi perché non si fermò lì «SE NON APRI QUESTA CAZZO DI PORTA LA SFONDO E TI VENGO A PRENDERE CON LE MIE MANI...NON ME NE FREEGA UN CAZZO SE SEI IN MUTANDE»

Aprii la porta con un sorriso stampato in faccia, tutta pronta e pimpante, lasciandolo di stucco «aspettavi me per caso?» dissi swishando(?) i capelli davanti a lui.

«se morirai prima di diventare vecchia vorrà dire che sarò stato io ad ucciderti» sbuffò tirandomi un nocchino sulla testa. «ahi» dissi per poi sorridergli.

Arrivammo in mensa, erano ormai le 7.45 quando ci sedemmo ad un tavolo gustando la nostra colazione.

«strano che non ci sia nessuno» osservai «sarà che ormai stanno andando tutti in clesse» rispose annoiato Kacchan «mh...» mangiammo in silenzio.

Alle otto ci dirigemmo in aula, entrammo che tutti facevano casino come la mattina precedente.

Katsuki prese il posto del giorno prima, mettendo lo zaino sulla sedia del banco di fianco in modo da tenermi il posto.

Mentre mi dirigevo da lui mi mi scontrai con Deku, ormai Kacchan mi aveva attaccato l'abitudine di chiamarlo così «b-buongiorno (t/n)-chan» disse imbarazzato, stavo per rispondergli quando un braccio muscoloso m tirò indietro con forza, Katsuki si mise tra di noi.

«CHE CAZZO FAI NERD DI MERDA?! NON DEVI PARLARLE HAI CAPITO?! NON VOGLIO CHE TU LA CONTAGI CON LA TUA AURA MERDOSA» gli urlò in faccia, cercai di calmarlo ma non accennava a farlo.

Deku intanto si era rattrappito su se stesso impaurito «s-scusami Kacchan v-volevo solo essere educa-» «AL DIAVOLO LA TUA EDUCAZIONE DEL CAZZO...E NON CHIAMARMI COSÌ, SOLO LEI PUÒ» disse accennando a me.

Visto che Midorya non rispondeva Kacchan stava per passare alle mani ma qualcuno, spingendomi indietro molto sgarbatamente, si mise tra i due fermando il biondo. Era stato Kirishima.

«oh che cazzo fai?» dissi frustrata al rosso «ti ho salvato la vita, questo stava per far esplodere qualsiasi cosa» «LA DEVI LASCIARE IN PACE HAI CAPITO CAPELLI DI MERDA?!» gli urlò contro Katsuki, poi mi prese per un braccio portandomi ai nostri posti.

Ci sedemmo, Kacchan mise come faceva sempre le gambe sul banco e io mi girai verso di lui «ehi...» gli toccai un braccio «che cazzo vuoi?» disse senza guardarmi «so che vuoi che io stia alla larga da Deku, ma mi stava solo salutando...» mi lanciò uno sguardo omicida «...ma ti ringrazio lo stesso, sei sempre il migliore per me lo sai» gli dissi sorridendo leggermente, lui mi guardò addolcendo il suo sguardo.

«...tsk odio l'effetto che hai su dime...» sbuffò sapendo che non poteva resistermi, gli tirai un schiaffetto sul braccio compiaciuta.

Finalmente entrò il professor Aizawa.

Come in ogni scuola normale, quella mattina ci furono lezioni comunissime: storia, matematica e scienze.

Io e Katsuki stavamo per addormentarci definitivamente, quando suonò la campanella.

Le lezioni con Aizawa sensei finirono e al suo posto entrò proprio lui...ALL MIGHT.

L'eroe numero uno, colui che salvava le vite e portava giustizia sempre con un sorriso.

Ammiravo questa sua sicurezza, ma per il momento il mio obbiettivo era quello di superare i miei genitori...all' Hero n°1 ci pensava il mio migliore amico.

Deku stava per sciogliersi dalla felicità e dall'emozione. Era proprio un fanboy...

«cari ragazzi, è l'ora che voi indossiate per la prima volta i vostri costumi da Hero!» tutta la classe scoppiò in un grido di eccitazione.

Sul mio costume, mesi prima, avevo impiegato molto tempo e dedizione...avevo avuto l'occasione di sfruttare la mia passione per il disegno!

Il mio costume era semplice ma d'effetto.

Ovviamente era ignifugo e di uno speciale materiale che mi aiutasse a mantenere costante la mia temperatura corporea anche durante l'uso del mio quirk.

Era composto da: un paio di pantaloni a vita alta attillati di colore azzurro che sfumava al blu andando verso le caviglie, un top senza maniche del medesimo colore ma che dall'azzurro dei pantaloni sfumava verso l'alto fino al blu, dei guanti senza dita bianchi che mi arrivavano sopra il gomito e un paio di stivali alti sempre bianchi ma senza tacco. I miei capelli (c/c) erano legati in una bella coda alta.

La cosa che amavo del mio costume era un "gadget speciale" che potevo attivare attraverso un piccolo bottoncino in alto sullo stivale destro; spingendolo, da sotto le suole degli stivali...non chiedetemi come, uscivano delle lame adatte per pattinare sul ghiaccio.

Guardai anche i costumi degli altri e...beh erano davvero fighissimi!
Notai che Deku sembrava la versione small di All Might...

«...il tuo costume è troppo attillato» disse infastidito il biondo al mio fianco «non sei mica mio padre» «buon per te» mi rispose cercando invano di coprirmi sia davanti che dietro.

Qualcuno però stava già sbirciando...notai Mineta e Kirishima allungare l'occhio; mi sorpresi non poco quando vidi che anche Todoroki non si risparmiava.

Bakugou diventò rosso, ma per fortuna l'Hero n°1 salvò la situazione.

«oggi avrete finalmente l'occasione di sfidarvi, verrete divisi in coppie e ne combatteranno due per volta. Una coppia sarà il team dei villains, l'altra degli eroi. Ma adesso non perdiamo altro tempo...estraiamo!»

Kacchan finì con il tizio superveloce ed erano il team dei villains mentre Midorya e Uraraka quello degli Heroes.

Io finii con Todoroki, team Heroes, contro Tsuyu e Kaminari.

Finché non fu il nostro turno rimasi ad osservare gli scontri precedenti. Quella di Kacchan contro Deku era la prima lotta.

Vidi il mio migliore amico scaricare tutta la sua rabbia sul povero Midorya, che però evidentemente riuscì a prevedere questo scatto di rabbia da parte sua attuando una strategia e riuscendo a vincere.

Lo vidi uscire a testa bassa e pugni stretti, dovevo correre da lui. Deku era nuovamente messo male, lo portarono in infermeria.

Katsuki superò la porta della sala in cui eravamo.

«ehi...» gli dissi in tono dolce appoggiandogli una mano sulla spalla tesa e muscolosa «...è inutile chiederti se è tutto ok ma...sei stato bravissimo comunque» gli dissi sinceramente.

Lo avevo sempre ammirato, dal giorno in cui lo avevo conosciuto. Non lo vedevo perdere quasi mai e ogni volta superava la cosa con estrema convinzione nel superare anche quel limite. Ma in generale, lo ammiravo per tutto.

«non ti azzardare a provare pena per me...» disse in tono minaccioso e con un leggero ringhio «no non lo farei ma-» «E ALLORA STAI ZITTA CAZZO...LASCIAMI STARE» mi urlò «E VA BENE ALLORA FAI PURE COME CAZZO VUOI NON MI INTERESSA» gli urlai di rimando. Andai via indignata.
Nonostante il nostro rapporto fosse indistruttibile, finivamo per litigare molto spesso...anche per le cose più banali; ma non riuscivamo mai a restare arrabbiati troppo a lungo.

Arrivò il nostro scontro. Io e Todoroki ci avviammo all'interno dell'edificio cercando di capire dove fosse collocata la bomba, ovvero ciò che ci avrebbe permesso di vincere.

«ho in mente qualcosa...sempre se non hai pensato tu a qualcos'altro» gli sussurrai, mi fece cenno di parlare «credo che, avendo quirk simili, abbiamo più probabilità di intenderci a vicenda...perciò penso che uno potrebbe congelare il pavimento e l'altro le pareti per poi dividerci alla ricerca della bomba» era la prima cosa che mi era venuta in mente, ma a quanto pare fu approvata perché in silenzio mi fece cenno di contare fino a tre.

«3...2...1...ora» mimai con le labbra. A quel punto entrambi poggiammo le mani a terra, Todoroki congelò il pavimento mentre io mandai un ondata potentissima del mio fuoco freddo su tutte le pareti, per poi congelarlo.

Senza dirci niente partimmo a razzo verso direzioni opposte alla ricerca della bomba.

Lavoravamo così in sincronia...era davvero una sensazione piacevole.

Bakugou non era molto collaborativo e spesso finivamo per litigare. Dopo poco uno andava a chiedere scusa all'altro però certe volte era fastidioso aver paura di aprir bocca solo per non far cominciare una lotta all'ultimo sangue.

Comunque, io attivai i miei pattini personali e sfrecciai lungo i corridoi del palazzo.

Ad un certo punto, sopra di me, vidi crollare dei pezzi di intonaco...segno che là sopra stava avendo luogo la battaglia. Mi velocizzai in modo da raggiungere il mio alleato.

Arrivai nel bel mezzo dello scontro. Todoroki stava tenendo a bada entrambi, ma per avere la meglio dovevamo assolutamente togliere di mezzo Tsuyu.

Appena mi vide, si spostò subito per lasciarmi il modo di affrontare Kaminari, che era tutto carico...letteralmente.

Il tempo scorreva e noi stavamo ancora combattendo. Io creavo continuamente muri di fuoco congelato e attaccavo con il mio quirk senza sosta, Todoroki faceva lo stesso.

Quando pensavo che stessimo avendo la meglio, Tsuyu saltò sulla bomba usandola come slancio per lanciarsi a razzo verso una crepa sul soffitto.

Non feci in tempo a reagire e rendermi conto di cosa stesse succedendo che un pezzo di muro mi crollò addosso.

Riuscii a creare una barriera di ghiaccio all'ultimo secondo...ma era troppo improvvisata e debole per potermi proteggere, infatti si infranse.

«(T/N)!!» sentii urlare da Shouto.

Intanto io giacevo là sotto. Provai a rialzarmi non appena il dolore accecante che provavo ovunque si calmò leggermente, ma niente, ero completamente inerme.

Mi immaginai per un secondo in che stato potessi essere e stavo per vomitare dal dolore e dal disgusto.

Sentii una voce lontana dire «TEMPO SCADUTO» a quella frase mi lasciai andare.

Avevamo perso...per colpa della mia inattenzione. Se questo fosse successo durante una vera battaglia sarei morta io e pure le eventuali persone che avrei dovuto salvare.

Mi sentivo uno schifo.

Sentii qualcuno spostare i calcinacci da sopra il mio corpo, vedevo sfocato...riuscii a distinguere tutti loro tre più il grande All Might.

Quando fui libera dalle macerie Todoroki mi prese in braccio portandomi fuori.

Sentivo male ovunque, dolore sia fisico ma anche mentale...quella sconfitta era davvero un duro colpo.

Riuscii a distinguere l'immagine di un biondo esplosivo correre verso di noi.

Ero ancora in braccio a Shouto quando Katsuki arrivò «CHE CAZZO FAI BASTARDO DIVISO A METÀ LASCIALA SUBITO» sbraitò afferrandomi per la vita e provando a prendermi tra le sue braccia. Una fitta fortissima mi partì dai fianchi «AHIII» urlai strizzando gli occhi per il dolore «lasciala brutto idiota, le fai male» disse Todoroki, lo guardai con le lacrime agli occhi per la fitta, prima che potesse arrabbiarsi notai una nota triste nel suo sguardo.

«se davvero preferisci lui a me allora me ne vado...» disse guardando Todoroki con espressione disgustata.

Dopodiché fui messa su una barella e trasportata in infermiera...dove il pensiero di Katsuki che se ne andava da me mi annebbiava il cervello.

Yeeee evviva me e i capitoli chilometrici...lol

Si lo so, in questo libro sembrerà che odiate tutti ma...Katsuki è geloso (mi sciolgo ahhh)

Al prossimo capitolo,
-Uravity

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