1A

vedo che la storia vi sta piacendo, sono contentissima!! mi lasciate un sacco di commenti carinissimi *^*

Da più di cinque minuti ci stavamo aggirando per i corridoi di quell'immensa scuola alla ricerca della nostra classe, la 1A del "Corso per Eroi".

Quando la trovammo, vedemmo Midorya indugiare davanti alla porta chiusa. Borbottava tra sé e sé come al solito e, sempre come al solito, ciò diede molto fastidio a Kacchan.

Gli presi un braccio fermando i suoi istinti omicidi «calmo, non siamo qui per le risse» sentivo le sue vene pulsare sotto il mio tocco, sembrava costantemente una bomba ad orologeria.

«(t/n)...se prova a rivolgermi la parola giuro che lo ammazzo» disse arrabbiato, lo guardai seria e lui rimase in silenzio. Aspettammo che  entrasse prima di avvicinarci all'entrata della classe.

Kacchan fece per aprire ma io lo fermai «scusa...aspetta un secondo» dissi con un lembo della sua camicia tra le dita, lo facevo sempre quando ero nervosa, prendendo un lungo respiro «vedrai che non sarà come prima, spaccherò il culo a chiunque ti si avvicini...speriamo che sia quel nerd di merda il primo» disse l'ultima frase sussurrando, risi...a volte era proprio infantile.

Entrammo. Non appena mettemmo piede in classe l'attenzione di tutti si puntò su di noi. Nonostante fossi dietro di lui riuscii benissimo immaginare la sua espressione cambiare da "rassicurante", quando parlava con me, a "da culo", quando parlava con qualsiasi altro essere umano.

«beh che avete tutti da guardare?» chiese il biondo per poi andare verso due banchi liberi l'uno di fianco all'altro. Lo seguii.

Non feci in tempo a sedermi che un tizio dai capelli rossi sparati simili a quelli del mio migliore amico si sedette prima di me «scusa, ci sono io qui» lo guardai smarrita per poi annuire «comunque io sono Ki-» venne bruscamente interrotto da Kacchan, che lo guardò incazzato «NON GLIENE FREGA UN CAZZO DI CHI SEI. ORA TOGLI QUEL TUO CULO DI MERDA DA QUELLA SEDIA E FAI SEDERE LEI» guardai il biondo per un secondo, lui mi incitò con un cenno del capo ma il rosso sembrava non volergli dar retta. Prevedevo guai.

«no ehm non importa Kacchan, troverò un altro posto» «A ME INVECE IMPORTA. FORZA STUPIDO PETARDO ALZATI» fece per prendere il ragazzo per il colletto ma, incredibile a dirsi, fecero la stessa cosa entrambi l'uno all'altro.

«Intanto calmati e poi-» non finì la frase che la porta si spalancò, rivelando sulla soglia un uomo con la faccia da fatto, completamente immerso in un sacco a pelo giallo. Corsi velocemente nel primo posto libero che trovai girandomi poi verso Katsuki e scusandomi con lo sguardo.

«io sono il professor Aizawa, ovvero il vostro coordinatore di classe» disse con tono stanco e annoiato, sembrava che la sua aura si trasmettesse e sentivo i miei occhi chiudersi praticamente da soli «i vostri bagagli sono stati trasferiti nelle vostre stanze, adesso vi darò le chiavi, che non dovrete assolutamente perdere. Non vi farò nessuna raccomandazione tanto sono inutili e sarete felici di sapere che le stanze sono singole.» la mia testa stava per sbattere sul banco, quando il professore continuò a parlare.

«tu...» disse indicandomi «i-io?» chiesi sperando che si trattasse di chiunque altro ci fosse dietro di me «si, alzati e distribuisci le chiavi ai tuoi compagni mentre ti leggo i loro nomi» fu così che mi trasformai nella receptionist di un albergo.

I dormitori si trovavno in un edificio poco lontano dalla scuola, a noi era stato assegnato il terzo piano e io avevo la stanza numero C4.

«bene, adesso andremo fuori per fare delle esercitazioni pratiche. Muovetevi» disse Aizawa sensei uscendo poi dalla classe.

Mi affiancai subito a Kacchan seguendo il professore fuori dall'aula. «che numero hai tu?» chiesi «C1...e tu C4?» annuii.
«sono contenta di essere sola in stanza, avrò un sacco di spazio in più per me, potrò stare sveglia quanto voglio con la musica al massimo fino alle due di notte...e poi siamo anche vicini!» iniziai a immaginare cosa volesse dire poter fare ciò che volevo e quando volevo, sorrisi guardando il vuoto.

«scordati di essere svegliata da me» tutti i miei piani sulla mia nuova vita da quindicenne indipendente e insonne andarono in fumo «ma...io contavo proprio su quello!» mi lamentai «ar-ran-gia-ti» disse scandendo bene ogni sillaba «bene...vuol dire che chiamerò un altro dei ragazzi per venire a svegliarmi...» dissi guardandolo con la coda dell'occhio.

Lo vidi diventare rosso di rabbia «BRUTTA STRONZA E VA BENE VERRÒ IO. MA NON PERMETTERÒ CHE NESSUN RAGAZZO A PARTE ME VARCHI LA SOGLIA DELLE TUA STANZA» gli diedi un colpetto sul braccio ridendo.

Skip time

«stamattina vi ho portati qui per sottoporvi a otto prove pratiche in cui dovrete usare al massimo delle vostre potenzialità il vostro quirk. Ovviamente ci sarà un punteggio e l'ultimo verrà espulso da questa scuola, la UA non ha bisogno di perditempo» l'atmosfera diventò all'improvviso gelida, un silenzio tombale piombò tra di noi.

Io non ero particolarmente preoccupata, così come Kacchan, ma vidi Deku sbiancare completamente.

Effettivamente non sapevo come fosse possibile che avesse passato l'esame e per giunta entrato nel corso per eroi, senza avere un quirk.

L'avevo chiesto a Katsuki, ma come potrete immaginare fu un disastro: grida e continui messaggi di morte verso di lui.

Io ero passata per corrispondenza, quindi non avevo fatto l'esame.

I miei genitori erano Heroes famosi, entrambi nella top 10: mia madre era l'Hero numero otto, mentre mio padre il numero tre.
Io, come ho già detto, sono nata per un incrocio di quirk e i miei sono sempre stati severi sul mio programma di allenamento, che ho iniziato a sei anni e mezzo, e sul mio rendimento scolastico, ripetendomi continuamente di dover eccellere in qualsiasi cosa facessi.

Mia madre possedeva il quirk del calore, che poteva sembrare banale e inutile ma fidatevi...non lo era affatto! Mio padre invece possedeva il quirk dell'acqua e quindi di tutti i suoi stati.

Vi chiederete cosa c'entri l'acqua, ma in particolare il ghiaccio, con me...beh il mio fuoco oltre ad essere caldissimo (viene chiamato "freddo" perché è cosi caldo da mandare in tilt i nervi tattili) aveva anche una proprietà in più che proveniva dal quirk di mio padre, ovvero che potevo trasformarlo in ghiaccio (si lo so sembra una brutta copia di Todoroki lol spero non vi dia fastidio, me ne sono accorta tardi).

Le prove trascorsero bene per me, mi classificai seconda a Kacchan...non potete immaginare la frustrazione nel sentire a quali livelli potesse arrivare il suo egocentrismo.

Deku se non ricordavo male si classificò ultimo, mentre era praticamente sull'orlo delle lacrime Aizawa annunciò «tutto questo era solo uno scherzo, nessuno verrà espulso ovviamente...era solo per farvi impegnare al massimo» il piccolo lentigginoso finì quasi per svenire di gioia.

Alla fine delle lezioni ci dirigemmo nella mensa per il pranzo. Era gremita di studenti e faticammo a trovare due posti liberi.
Cioè, alla fine non c'erano proprio dei posti, se li procurò Kacchan "chiedendo gentilmente" a due tizie di sloggiare. La cosa funzionò, ma non per il motivo che si aspettava lui.

Vedete, Katsuki, togliendo il suo carattere alquanto discutibile, era davvero un gran figo e quelle due civette lo stavano letteralmente mangiando con gli occhi, sbattendo le loro ciglia per attirare la sua attenzione. Il risultato fu che lui stava per farle esplodere.

Ci sedemmo dopo un tempo interminabile e iniziammo ad abbuffarci «hai notato come ti guardavano quelle? Ahahah» gli dissi mentre concludevo il mio pranzo gustandomi il mio mochi al cioccolato. «uh?» rispose con un'espressione interrogativa «non...hai davvero fatto caso a come ti guardavano?! Ti stavano mangiando con gli occhi!» gli dissi esasperata «se sono bello lascia che mi ammirino» si vantò, roteai gli occhi «comunque erano solo due oche ritardate» finì poi il discorso addentando l'ultimo pezzo di cibo nel suo piatto «due oche ritardate carine» dissi pensando ad alta voce senza accorgermene «se le guardi al buio si. E poi che cosa avevano di speciale scusa? Sinceramente sei meglio tu...per quanto sia difficile dire questa frase» lo guardai di sottecchi per poi avvicinarmi a lui sussurrandogli
«senti anche tu questo odore?»
«quale odore?»
«odore di cazzate» mi alzai andando a svuotare il mio vassoio mentre lo sentivo urlare che non avrebbe mai più cercato di farmi un complimento.

Ci stavamo perdendo nei corridoi dell'edificio dei dormitori alla ricerca delle nostre camere. I piani erano suddivisi in gruppi di camere, in modo da trovarle più facilmente...più o meno.

Arrivammo finalmente al gruppo C, il nostro. A quel punto trovammo subito le camere. Vidi che non eravamo soli nel corridoio, c'erano anche il ragazzo dai capelli rossi che mi pareva si chiamasse Kirishima, quello con i capelli di due colori diversi (che Bakugou non poteva non odiare essendo molto potente), una ragazza dalla pelle di uno strano colore violaceo e la ragazza-rana.

Scoprii che la mia camera era proprio nel mezzo fra quella di Kirishima e quella di Todoroki e Kacchan non ne era per niente felice.

«Facciamo a cambio.»
«dai non importa, manco fossimo in camera insieme»
«NON DIRE CERTE COSE»
«non urlare!!»
«io faccio quello che voglio»
«allora anche io.»
«no tu fai quello che dico io»
«non sei mia madre»
«casomai padre»
«non direi...comunque che ti importa? Siamo praticamente davanti e poi sai che sarò il novanta percento del tempo nella tua stanza per giocare alla Playstation»

Sbuffò andando verso i miei due "vicini", che salutai appena arrivarono.

Kacchan si mise proprio davanti a loro indicandoli e guardandoli minacciosamente «per voi lei non esiste. Statele alla larga o vi ammazzo» io intanto, da dietro le sue spalle, facevo loro segno di lasciarlo perdere.

«perché è la tua ragazza?» chiese Todoroki in tono piatto «COSA?! NO! E POI NON SONO CAZZI TUOI BASTARDO DIVISO A METÀ» «scusatelo...» gli dissi trascinandolo via «sta'ferma» mi strattonò bruscamente.

«ah a proposito di (t/n)-chan...» parlò Kirishima «qual'è il tuo quirk? Stamattina ho visto quanto sei forte ma non ho ben capito come mai il tuo fuoco sia azzurro» alla parola fuoco, Shouto alzò improvvisamente gli occhi.

«beh...io utilizzo il fuoco freddo, è un po'diverso dal fuoco normale perché è più caldo e ha più utilizzi sostanzialmente» entrambi mi guardarono interessati «io lo uso praticamente sempre sottoforma di fiamma ma ho anche la capacità secondaria di trasformarlo in ghiaccio» Shouto mi guardò dritto negli occhi «i nostri quirk...sono molto simili. Sarebbe interessante allenarci insieme qualche volta-» Kacchan si intromise bruscamente.

«AHAHAH TI SPACCO IL CULO SE CI PROVI» «eddai che male c'è?» gli sussurrai, si girò verso di me guardandomi malissimo.
«che c'è di male?! Ma che cazzo hai oggi?! Hai da ridire ogni fottuta cosa che dico!»
«ehi ma-»
«ma un cazzo, mi hai rotto le palle»

Se ne andò nella sua stanza lasciandomi sola con loro due.
«scusate per la scenata...» abbassai la testa, mi sentivo un po' in colpa ma avrei ovviamente aspettato che si scusasse lui...anche se era molto improbabile.

«non fa nulla tranquilla» rispose Kirishima dandomi una pacca sulla spalla «beh, adesso devo sistemare la mia roba...a dopo» li salutai, poi entrai nella mia stanza...che oltretutto non avevo ancora visto.

Mi aspettavo una cosa piccola e con poca mobilia. Invece appena entrai spalancai gli occhi e il mio mento arrivò a toccare il pavimento in parquet.

«ODDIO MA È BELLISSIMA» urlai al massimo della gioia. Era una stanza enorme e super moderna!

La porta si apriva su un salotto con un divano di un tessuto scuro e una tv enorme che poggiava su una piccola libreria in legno grigio. Davanti al divano c'era un tavolino posto sopra un tappeto nero dall'aria morbidissima. Alla fine della parete c'era una grande finestra da cui si vedeva la scuola e buona parte dei campi di allenamento. Un tavolo da quattro posti era messo poco distante da essa.

Due porte, alla destra del soggiorno, erano ovviamente per il bagno e per la camera da letto.

Sistemai la mia roba sulle note dei BTS e fu molto piacevole! Finii infatti in poco tempo.

Successivamente infilai un paio di leggins neri e una felpona enorme per poi buttarmi sul divano e cazzeggiare un po' sul cellulare.

Il mio primo giorno alla UA era stato fantastico e speravo che anche i successivi fossero come quello.

Konbawaaa minna!!

Questo capitolo è lunghissimo ma sto adorando troppo scrivere questa storia, non potete capire quanto sia divertente scrivere le parti di Bakagou!!

Al prossimo capitolo,
-Uravity

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