Your hand

( Che belli i fratelli, A è Dan, B Marco 😻 )

Lo vedo sedersi accanto a me e mi agito leggermente. Non mi fido di lui, so che non ha voglia di diventare mio amico per quanto ci abbia provato. Quindi mi sposto di qualche centimetro, come se nella mia testa potesse cambiare qualcosa.

Non smetto neanche di pensare a suo fratello, Dan, che invece sembrava molto più gentile di Marco. Si somigliano molto, eppure dentro sono gli opposti.

- Perché hai bisogno del mio aiuto? Cosa ti spaventa? - mormora.

Vorrei rispondergli che mi spaventano tante cose, nonostante cerco di mascherare le mie paure. Ma non lo faccio, mi limito a rimanere sul generale. Ripeto che io di lui, non mi fido per niente.

- Lui è bellissimo, perfetto, unico .. - lo sento sbuffare ad ogni mio complimento verso il mio ragazzo - Ed io non mi sento alla sua altezza -

- Hai elencato i complimenti più noiosi di sempre, lo sai, Alice? -

La sua voce resta sempre così pacata e mi manda fuori di testa. Il mio nome suona bene tra le sue labbra.

- Dio, devi sempre lamentarti? -

- Di cosa hai realmente paura? -

Rimango incuriosita dalla sua domanda. Le sue mani si poggiano su un mio fianco scoperto e lo accarezza leggermente con le dita. I brividi prendono possesso della mia pelle e socchiudo gli occhi.

Non so cosa mi stia succedendo. Mi sento strana e senza controllo, come se la corda che ho tanto stretto si stia spezzando improvvisamente. Le sue dita fanno su e giù salendo verso le mie costole, facendomi quasi il solletico.

Lo sento scrutare il mio viso per osservare ogni mia minima reazione.

- Così? Ti ha mai accarezzata così? -

Ovvio che l'ha fatto. Ma so, dentro di me, che non è lo stesso.

- Sì - deglutisco.

Le sue dita si spostano sulla mia schiena e giocano con il gancio del mio reggiseno, riuscendo dopo qualche secondo a sbottonarlo. Vorrei fermarlo, per non dargli troppo potere su di me, ma c'è qualcosa che mi blocca.

La curiosità. Questa maledetta che mi ha sempre spinto verso di lui.

Mi sfila completamente il reggiseno ma ho ovviamente la maglia quindi non si vede nulla. Mi sento comunque nuda sotto i suoi occhi che mi fissano come non mai.

Le sue dita si fermano ad accarezzare i miei capezzoli, anche se non può vederli. Mi mordo il labbro dal piacere delle sue carezze, non voglio mostrargli quanto in realtà mi piacciano.

Ma questo è troppo. Gli sto permettendo di accarezzarmi il seno, e per un secondo la figura del mio ragazzo era sparita. Non posso. No.

Sfilo la sua mano dalla mia maglia e tossisco.

- Va bene così, smettila ora - mormoro

- Hai i brividi -

Sì testa di cazzo, lo so. Calo lo sguardo sperando che non noti il mio viso rosso dall'imbarazzo.

- Questo l'aveva mai fatto? -

- No -

Il suo sorriso mi fa innervosire.

- Mi sa che devo andare - sbuffo.

Mi alzo dal divano, sentendomi spaesata per un secondo. Il suo sguardo fisso sul mio corpo mi mette in imbarazzo ancora una volta.

- Vattene, allora -

Non mi aspetto che mi obblighi a rimanere con lui, ma quando mi parla in mal modo mi fa innervosire così tanto.

Faccio per camminare verso la porta, ma mi blocco quando sento di nuovo la sua voce.

- Domani torni? -

- Sì.. Non lo so -

Fuori è buio e chissà che ore saranno. Più tardi dovrò chiamare Sam per aggiornarla di tutti questi guai che sto compiendo ultimamente.

- Mi annoia accompagnarti a casa, puoi andartene da sola. Prego - mormora nel buio e poi sparisce di nuovo.

La sua casa è così grande, ma allo stesso tempo sembra così vuota. Chissà dove sono i suoi genitori.

Lo odio. Deve farmene andare da sola a quest'ora, con la paura che in strada mi rapiscano.

Non verrò più da lui se deve fare così.

Esco di casa e chiudo la porta alle mie spalle. Sono rimasta male del suo comportamento da schifo all'ultimo momento, ma infondo, cosa posso mai aspettarmi?

Mi guardo intorno prima di uscire da quella grande villa.

- Hai bisogno di un passaggio? -

Una voce quasi sconosciuta prende la mia attenzione e mi volto di scatto. Dan, poggiato contro sulla sua auto nera, mi fissa.

La somiglianza è parecchia. Non so se accettare, entrambe le proposte fanno schifo.

- Mio fratello ti ha rimasta a piedi con questo buio? Che pezzo di merda, cristo -

Per una volta non posso far a meno di essere d'accordo con lui.

Ridacchio silenziosamente e lo vedo fare lo stesso.

- Okay, accompagnami, ma solo perché ho paura -

Sì, sto sfidando la morte.

🙊

- Come hai conosciuto Marco? -

Non faccio altro che fissare il suo profilo, la sua mascella tesa mentre guida. Ecco perché odio le auto, a differenza delle moto puoi chiacchierare liberamente. Che palle.

- A scuola - mi limito a dire.

- Non invita spesso amiche a casa -

Questa sicuramente è una bugia. Ma ho voglia di sapere altro.

- Rebecca non viene mai? -

- La rossa? Raramente -

Annuisco indifferente e mi giro verso il finestrino sperando che il tragitto finisca.

- Sei solo una sua amica? Insomma.. -

- Sono fidanzata -

Metto fine ad ogni suo dubbio. Non voglio che pensi che sia una delle sue zoccole. Non mi interessa esserlo.

L'auto si ferma all'indirizzo che gli avevo comunicato prima e sospiro sollevata. Si è dimostrato comunque gentile ad offrirmi un passaggio nonostante tutto.

- Grazie, Dan, sei stato gentile -

- Ciao Alice, buonanotte -

La sua voce roca per un secondo, sembra quella di Marco. Forse è solo la mia stupida immaginazione.

🤔

Dopo che sono entrata in casa ho dovuto subire le domande di mia madre sulla giornata che avevo passato da Andrea. Ad ogni mio dettaglio, falso, i suoi occhi hanno brillato di felicità.

Poi però il mio telefono ha vibrato. Marco.

Grazie per i regali che lasci, piccola fuorilegge.

Mi stendo sul letto e mi accorgo, improvvisamente, di non aver messo il reggiseno. L'ho scordato lì, non posso veramente crederci.

Adesso non devo fare altro che addormentarmi e spiegare tutto a Sam domani. Sperando di non incontrare la figura di Rebecca o sarò obbligata a compiere un macello.

Sì, non la sopporto.

❤️

Ci vediamo presto a 40 like 🙊

Cosa pensate? fatemi sapere!

@payneismyangel

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