Help me boy




A casa di Andrea si fanno le sei e mezza. Abbiamo appena finito di guardare uno dei nostri soliti film, scelti sempre da me visto che se fosse per lui sceglierebbe sempre quelli d'azione. Sono stata tutto il tempo con la testa sul suo petto e abbiamo scherzato per un po'. Non ha provato a forzarmi e a farmi fare cose di cui non sono pronta.


- Sicura che non vuoi cenare qui? Dai, ordiniamo una pizza.. -


Sembrano essersi scambiati i ruoli, stavolta è lui a voler passare più tempo con me. Lo voglio anch'io, anche se sono ancora un po' incazzata con lui per avermi trascurato. Non mi aspetto grandi cose dalle persone, ma da lui che è il mio ragazzo, preferirei sentirlo almeno una volta al giorno. Almeno, come minimo.


- Vorrei ma ho promesso a mia madre di non lasciarla da sola stasera, facciamo domani? - mento.


Forzo un sorriso per sembrare sincera visto che non me la cavo molto con le bugie e lui pare credermi. Annuisce e mi lascia un bacio sulle labbra. I suoi capelli sono spettinati e il suo petto è ancora scoperto, una versione paradisiaca.


Continuerò a chiedermi cosa possa mai averci trovato di bello in me uno come lui.


- Perfavore, mi fai sapere se ti senti meglio? - domando.


Non ha la febbre, ma non è comunque in gran forma. So che sta facendo un grande sforzo a saltare gli allenamenti, ha sempre avuto una grande passione per gli sport in generale. Anche la madre si assicura che porti a termine ogni suo incarico, sembra una donna rigida ma non lo è affatto.

Non ho ancora conosciuto Ariana, la sorella di Andrea. Lei sta sempre fuori casa e non ha buoni rapporti con la famiglia, a quanto ho saputo. Spero di starle simpatica.

- Sì, ti amo - mormora e mi lascia altri due baci sulle labbra.

Non rispondo, tanto sa che sono innamorata di lui, ed esco di casa dopo aver salutato sua madre. Sono le sette meno dieci e mando un messaggio a Marco. Non ho il suo numero memorizzato ma quella volta alla festa me ne inviò uno e rispondo direttamente a quello.

" Dove sei? "

Lui mi risponde subito.

" Quindi alla fine verrai. Ti passo a prendere, fra dieci minuti fuori scuola "

Noto che gli piace scherzare pure tramite messaggio. Non gli rispondo più e mi incammino verso il mio odioso Liceo. La casa di Andrea non è poi così lontana e ci metto giusto dieci minuti. Forse vado a passo più svelto perchè camminare da sola a quest'ora e qui, non mi fa sentire a mio agio.

Mi guardo intorno sperando di riuscir a scrutare la sua figura. Chissà se riprende la moto come l'altra volta.

- Bambolina -

La sua voce mi fa scattare e mi giro di scatto. La risposta alla mia domanda è sì, ha di nuovo la moto con se'. Il casco tra le mani gli da un non so che di affascinante. Me ne passa velocemente uno e io, controvoglia, lo metto.

- Ci hai messo un po' a venire, eh - ridacchiai.

Mi affrettai a salire dietro di lui stringendomi di nuovo ai suoi fianchi, visto che andava veramente veloce.

Sentire i suoi muscoli sotto le mie mani, anche solo per poco, mi faceva strano. Toccare, anche solo per sbaglio, un ragazzo che non sia Andrea mi fa sentire male.

Il vento spettina i miei capelli che il casco ha lasciato fuori. Il tragitto per fortuna è silenzioso e c'è poco imbarazzo tra noi. Ho una gran voglia di vedere casa sua.

Marco è un grande fascio di mistero e scoprire pian piano cose su di lui allevia la mia curiosità.

Parcheggia proprio di fronte una grande villa e scendo dalla moto per togliere quel casco fastidioso. I miei capelli devono sembrare orrendi.

Mi guardo intorno per cercare di ambientarmi, è davvero bello qui. La villa è grande e mi pare che ci sia anche un grande giardino dall'altro lato. Una casa troppo grande per vivere da solo.

- Vieni con me -

Insieme camminiamo e con le chiavi apre casa sua. Dentro è simile alla mia, arredata in stile moderno. Noto la figura di un ragazzo seduta sul divano e sbuffa non appena ci vede, soffermandosi un po' di più su di me.

Ha i capelli scuri come quelli di Marco ed è leggermente più alto. Si somigliano veramente tanto.

- Lasciaci soli, vattene - ordina.

- Chi è? - sussurro nell'orecchio del mio amico.

Amico, certo.

- Mio fratello, Dan -

- Piacere -

Lo sapevo, avevo capito che fossero fratelli. Si somigliano tanto. Il ragazzo si presenta e mi sembra che abbia dei modi più gentili di Marco. Semplicemente, non dà ordini.

- Sono Alice -

Quando Marco nota che suo fratello mi sorride un po' troppo sbuffa, e gli ordina di nuovo di andare via. Sento il rumore della porta chiudersi e mi rendo conto che siamo rimasti da soli.

Non mi mette paura stare da sola con lui, ma mi fa strano. La vedo come una cosa intima.

Non voglio che quello che è successo stamattina riaccada.

- Sei andata da quel pivello, poi? -

Sbuffo e mi irrito leggermente sapendo che parla così male al mio ragazzo. Non credo che Andrea meriti questi aggettivi poco carini, lui è veramente una persona d'oro.

- Si, e non parlare di lui così, perfavore -

- E quindi? Gliel'hai data? -

Resto disgustata e a bocca aperta dalle sue parole poco carine. Ma cosa posso aspettarmi da uno come lui?

- Ti ho detto di non parlare così! -

Sbuffo di nuovo.

- Rispondi -

- No, non sono pronta -

- Che vergine incallita -

Spero vivamente che il mio ragazzo non mi veda in questo modo. Non oso neanche immaginare.. E se mi vede come una bambina che non sa fare un cazzo?

- Dai, smettila! -

Marco non mi sta aiutando.

- Siediti, lì - ordina di nuovo.

Obbedisco perché mi sono stancata a stare in piedi. Stare seduta sul divano è meglio sicuramente.

Il suo sguardo è di nuovo sui miei polsi, per l'ennesima volta. Cosa può mai trovarci un ragazzo, attraente in essi?

- Vuoi aiutarmi? -

- Oh sì, che voglio -

- Niente cazzate, o ti uccido -

- Ma no, sono tuo amico, lo sai -

Quel ghigno sul suo viso non prometteva niente di buono. In che guai mi sto cacciando?

🎈🎈

Il prossimo capitolo sarà ROSSO 🤔😜

Ci vediamo! Cosa pensate che succeda?

Dan - Shawn Mendes ( figo 😍 )

@payneismyangel

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