Game and question
STELLINA PRIMA DI LEGGERE 🌟⭐️
Marco continua a torturarmi il collo con le sue stupide labbra. Riesco a sentire il metallo freddo del suo piercing scontrarsi ripetutamente contro la mia pelle, è una sensazione piacevole.
È stancante dover fingere che tutto questo non mi piaccia. Anche se lo sa, non voglio dargli nessuna soddisfazione.
I nostri corpi sono collegati e non riescono a separarsi. Seduta sul tavolo, apro leggermente le gambe per accogliere il suo corpo tra essi, in modo da essere sempre più vicini.
Merda, devo rimprendermi, perché tutto questo contatto con lui mi sta mandando fuori di testa.
- Senti.. - comincio a mormorare, ma lui non ne vuole sapere.
Infatti mi stringe sempre di più, fino a farmi quasi male.
- No, smettila adesso - affermo cercando di spingerlo via con le mie forze.
Ma è inutile dire che sono peggio di una formica, e il suo corpo si sposta solo di qualche centimetro.
Il suo cellulare squilla per la millesima volta da quando lo conosco, e lui sembra finalmente distrarsi. Lo estrae dalla tasca e riesco a leggere sullo schermo il nome di Rebecca.
Mi lancia un occhiata e esce dalla cucina per rispondere, mentre io rimango sul tavolo, confusa ed imbarazzata.
Mi aspettavo mica che non le rispondesse per me? Sono decisamente troppo cretina.
Esco da lì e decido di fare un tour completo della casa. Ho dimenticato di chiedergli dove sono i suoi genitori, forse è un tasto che non dovrei toccare, ma sono curiosa. Non può una casa così enorme, ospitare solo due persone.
Trovo finalmente Dan e Gaia che ridacchiano in salotto come se nulla fosse. Rimangono a fissarli per qualche secondo, forse stupita, poi decido di aggiungermi a loro e sedermi accanto a mia cugina.
- Gaia mi stava raccontando un po' della sua vita fuori da questa città - afferma Dan sorridendo.
Loro continuano a parlare del più e del meno, cose che a me non interessano minimamente, quindi decido di non aprire bocca. Fisso tutto il tempo il fratello dolce e premuroso che ho al mio fianco, e forse c'è una punta di invidia nei miei occhi.
Non ha provato a toccarla o approfittare di lei, solo a conoscerla meglio con una semplice conversazione. E non c'è cosa più bella.
- Ci sono un paio di birre in frigo -
Dan fa per alzarsi, ma Gaia con sguardo da finta innocente lo ferma, imitando i suoi movimenti.
- Ci penso io, tranquillo - sorride lei.
La vedo sculettare fuori dalla stanza, fingendo di non sapere che lo sguardo del ragazzo è completamente su di lei.
Mi sento leggermente fuori luogo, e Marco sembra ancora occupato con Rebecca.
Forse non avrei mai dovuto lasciare Andrea, l'unico ragazzo che sembrava avermi veramente a cuore.
- Stai bene? -
- Si - sputo seria senza guardarlo.
Porta una mano sul mio collo, iniziano in un secondo i miei film mentali, ma lui mi sposta semplicemente i capelli. Noto che sta fissando la mia pelle, e credo di aver una bella macchia violacea.
- È stato mio fratello? -
- Senti... -
- Alice, non entrare in tutto questo - mi guarda.
Ed io finalmente mi volto. I suoi occhi non vogliono lasciarmi andare, ed io mi sento in imbarazzo. Non voglio che pensi male di me, tra me e Marco non ci sarà mai nulla, visto che nella sua vita c'è solo una ragazza dai capelli rossi.
Perché tutta questa vicinanza mi mette ansia?
- Domani.. -
- Cosa? - chiedo.
- Salti scuola, ti porto in un posto -
Ed io sono più contenta che mai.
❤
- Quindi, Dan, ti sono sempre piaciute le moto???? - chiede Gaia mentre sorseggia la sua birra.
- Si, fin da bambino -
Io sono ancora annoiata dalle loro conversazioni, e anche Dan sembra esserlo.
- Vado in bagno - dico io, alzandomi subito dopo.
Gaia mi ringrazia con lo sguardo, forse perché crede che la voglia lasciare con lui da sola. Ma non è questa la mia intenzione.
Siccome non so dove si trovi il bagno, giro per la casa senza una meta. Quando apro una delle stanze a caso, realizzo di essere appena entrata nella tana del lupo. È la stanza di Marco.
Me ne accorgo quando vedo una delle sue maglie dei Nirvana sul letto, la stanza è di colore scuro e non ha assolutamente niente di particolare. È arredata con un semplice letto, un armadio a specchio, e dei comodini.
Entro nella stanza, abbastanza incuriosita, e mi guardo intorno come se fossi in uno zoo.
Al pensiero di quante ragazze possono essere state qui dentro lo stomaco mi si contorce. Rebecca sarà stata su quel letto un milione di volte.
Una foto prende la mia attenzione, è piccola ed è appoggiata sul comodino. La cornice è bianca e nella foto ci sono due bambini e un uomo sulla trentina. Un sorriso scappa involontariamente dalle mie labbra, riconosco Marco e Dan che forse hanno sugli otto anni. Sembrano così felici e spensierati, così diversi da come sono adesso.
Il sorriso di Marco è tenero e dolce, non è cupo e triste come quello che porta adesso. Quell'uomo, con una forte somiglianza con Dan, li stringe tra le sue braccia, e forse riesco a capire che quello è.. il padre.
Un sospiro mi scappa. Perché quest uomo non è qui adesso?
E non posso far a meno di pensare a mio padre. Anche io ho una foto simile e la custodisco segretamente nel mio cassetto come la cosa più cara che ho.
Forse io e loro non siamo poi così diversi.
- Che cazzo ci fai qui? - la sua voce tuona per tutta la stanza.
Mi giro di scatto, ed incontro di nuovo il suo sguardo cupo. Mi vede stringere tra le mani la foto, e per un secondo sembra più scazzato di prima.
- Chi ti ha detto di entrare nella mia fottuta stanza? Eh? -
È veramente spietato stasera.
- Passavo di qui ed ero curiosa, non ho fatto niente di male.. -
- Non mettere becco nelle mie cose, hai capito? - parla ad alta voce.
- Esci di qui - continua.
Sono titubante su cosa dire e su come comportarmi. Non voglio uscire, voglio scoprire più cose possibili su questo ragazzo misterioso che mi ha catturata fin dal primo giorno. Su quello stupido tetto di merda.
- No - mormoro nell'ombra.
- No? -
Decido di far cadere la mia maschera, perché non resisto più, ho troppe domande nella mia testa. Chi è realmente?
- Voglio vedere di più su di te, Marco -
Lui mi fulmina con lo sguardo, e pare essere veramente preso da quello che dico, non si perde una parola.
- Se mi lasci giocare solo per stasera, saprai qualunque cosa -
Chiudo gli occhi e sospiro pesantemente.
- Gioco -
Spalanca gli occhi, colpito dalle mie parole, forse non se le aspettava, e nemmeno io.
Ma se ne vale la pena, ci sto.
- Poi risponderai a tre mie domande, qualunque esse siano -
Il suo sorriso non mi mette per niente sicurezza.
❤
Cosa pensate del capitolo? 😊
Che tipo di gioco sarà quello di Marco e Ali?
E ditemi cosa pensate del rapporto tra Dan e Alice 😄
Comunque sto lavorando al sequel di LIKE A DADDY, andate tutti a vederlo!
Kisssss @payneismyangel
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