Blackmail
Torno a casa sotto le chiacchiere infinite di Gaia. Continua a fantasticare su Dan come una stupita bambina delle elementari e sembra che la sua nuova conoscenza sia stata abbastanza piacevole per lei. Già si è presa una cotta?
- La smetti di parlare di Dan? - sospiro infastidita.
Qualcosa in lei mi sta dando fastidio e non riesco a capire. Mi si stringe lo stomaco al pensiero di lei e Dan insieme, non sono affatto adatti. Eppure mai avrei pensato che Gaia fosse così oca da sbattere le ciglia e muovere la gonna, pare una così innocente.
Appena entriamo a casa mia madre ci riempie di domande sulla giornata scolastica, soprattutto a Gaia , che è stato il suo primo giorno. Io la ignoro o rispondo a monosillabi, ho troppa fame per ragionare. Mi faccio velocemente un panino per mangiarlo da sola e non in compagnia di queste due, poi porto un pacco di patatine nella mia camera.
Devo assolutamente smetterla di mangiare in maniera poco sana. Odio troppo le verdure, non c'è spiegazione.
Prendo il cellulare, annoiata, e chiamo la mia migliore amica. Le racconto le mie sensazioni e tutto ciò che è successo, devo pur sfogarmi con qualcuno. A volte mi rendo conto di essere troppo pesante, ma è l'unica in cui ripongo fiducia.
- Gaia cotta di Dan? E come darle torto - ridacchia la mia amica al telefono mentre io mangio le patatine, stesa a letto.
- Daiiii! Non è così bello.. - fingo.
Probabilmente è la sua gentilezza a renderlo più bello del solito. I suoi modi di fare ti fanno sentire protetta e al sicuro, in un modo così dolce che quasi mi sciolgo.
- E Marco? -
Mi paralizzo. Non nominare il nome del diavolo, Sam.
- Nulla -
- Lo vedrai? -
La sento sbuffare.
- No, non è passato neanche un giorno dalla mia pausa con Andrea - le ricordo e.. mi ricordo.
Non mi manca come dovrebbe. Sto bene senza di lui, forse perché mi dava così poche attenzioni che la sua esistenza era discutibile.
Chiudo gli occhi per un istante e mi ritrovo di nuovo fuori scuola.
Rebecca e Marco sono tornati insieme, ed io ci sono rimasta male, lo ammetto. Non per lui, perché giuro che non me ne frega un cazzo, ma poteva evitare di chiedermi una cosa simile e baciarmi. Devo avere autocontrollo e riuscire ad evitarli.
Eppure, non so perché Marco abbia ritentato con quella stronza. È dannatamente insopportabile che lo sa anche lui stesso.
- Ci sei? -
- Si, scusa Sam -
- .. Sai pensavo di colorarmi i capelli domani, di nuovo -
La sento ridacchiare. L'ho detto che non riesco a rimanere la stessa per più di un mese. Ho bisogno di cambiamenti, soprattutto dopo la mia rottura.
- Vuoi marinare la scuola domattina? -
- Mmmmmhhh -
- Ci sto -
Ora sì che sorrido. Il rosa è così carino come colore.
❤
Sono le sei. Mi ero addormentata come una cretina sul letto, ero fin troppo stanca. Per il momento condivido parte della mia stanza con mia cugina quindi devo mantenere la calma se improvvisamente decidesse di fare la sua comparsa.
Indosso i pantaloncini corti e una maglia a maniche lunghe nera. So che non è periodo, ma odio i pantaloni da pigiama lunghi, sono leggermente fastidiosi.
I miei capelli biondi e neri, forse bizzarro da dire, sono spettinati. Avrò un aspetto orribile.
Cammino per andare verso il bagno, magari per dare una risistemata al mio aspetto orribile, quando sento un rumore alle mie spalle e mi spavento immediatamente.
Un paio di braccia avvolgono il mio corpo da dietro, e non ho neanche il tempo di replicare.
Riconosco le sue mani fredde non appena ne afferro una. So le sue dita lunghe e l'anello di metallo che porta sull'indice.
E il messaggio. "Tieni la finestra aperta oggi"
- Ti ho presa, bionda -
La sua voce roca. Merda, non ho neanche il coraggio di girarmi, sono completamente in imbarazzo.
Ed Sheeran - Perfect 💙
Porta il viso nell'incavo del mio collo, ed io senza pensarci lo inclino per facilitarlo. Riesco a sentire la punta del suo naso toccare la mia pelle calda, e ho immediatamente i brividi. Sto tremando e mi vergogno.
Le sue labbra lasciano in modo delicato, come se fossi una bambola di porcellana, dei baci su un punto ben preciso del mio collo. Ed è qui che il mio corpo scatta e mi volto.
Lo trovo con i suoi soliti capelli spettinati, la giacca di pelle fissa ed i jeans scuri. Perché è così.. così lui?
- Cosa fai.. qui? Ti avevo detto chiaramente di non volerti vedere - parlo io.
La mia voce è un po' tremolante e sono sicura che l'ha notato. Mi imbarazzano i suoi occhi che scrutano le mie cosce nude e le sue gambe che si muovono verso di me fino a raggiungere una vicinanza mortale.
Non riesco a respirare avendolo ad un centimetro da me.
- Ed io ti ho detto che sarei venuto -
Lo invidio. Invidio il fatto che sembri sempre così sicuro di se', non lascia mai trasparire le sue emozioni ed è per questo che forse non riesco a capire i suoi pensieri.
Deglutisco. Ho le labbra secche.
- Vattene -
- No, volevo vederti -
- Beh, io no!!!! - mento.
- Sei ancora gelosa di Rebecca? Cristo Alice, non fare la marmocchia - mi deride.
Come osa insinuare una cosa del genere? Non sono gelosa di lui, e neanche di quella stronza della sua ragazza. Non so come fargli capire che di lui non mi interessa un cazzo.
- Tu non mi piaci, mettitelo in testa. Scordati quella proposta che avevi fatto -
- La accetterai, è inutile ribattere -
Non rispondo perché mi sembra inutile o potrei dargli un ceffone, quindi evito.
Incontro i suoi occhi ancora una volta e mi sento in preda a sensazioni strane, come l'ansia, l'imbarazzo, come quando sei ubriaca e non riesci a capire.
- Marco è meglio tenere le distante per ora - cerco di sembrare sicura.
- Non lo vuoi seriamente -
Fa ancora passi verso di me e mi blocca spalle al muro. Sono imprigionata e non ho il coraggio di muovermi visto che ho il suo corpo a pochi centimetri. È così imbarazzante che sono a corto di parole.
Lo ammetto, ho paura che possa baciarmi da un momento all'altro. E non troverò il coraggio di staccarmi.
- Alice senti ma hai preso tu il jeans??? - la voce fastidiosa di Gaia fa ritorno.
Voglio letteralmente sparire.
Ci guarda scioccata, forse il mio abbigliamento lascia intendere qualcosa di diverso, e credo si senta anche lei a disagio ora.
- Ehm.. -
- Non ho preso nulla Gaia. Marco è tornato per prendere dei libri.. - invento una cazzata enorme.
Non ha l'aspetto da secchione e se va da una ragazza non è di certo per i libri.
- Sei il fratello di Dan giusto? - chiede mia cugina.
Marco la squadra dalla testa ai piedi e credo che la trovi carina, visto che sfoggia uno dei sorrisi più calorosi di sempre.
So che non sopporta quando si menziona suo fratello.
- Sai, Alice non vuole venire a casa mia per.. studiare. Potresti convincerla? - parla lui con un ghigno malefico. - Puoi venire anche te se ti va, mio fratello ha bisogno di compagnia -
Gli occhi di Gaia si illuminano, e la vedo annuire. Non posso credere alla sua faccia tosta, la sua maschera da finta Santa sta cadendo velocemente.
Ed io dovrei sopportare tutti loro e lei che ocheggia con Dan?
- Non ci penso minimamente - sbotto.
- Alice eddai!!!! Mica vuoi che mamma venga a sapere che hai rotto con Andrea? -
Sporca puttana.
🤣🤣
Nel prossimo capitolo prevedo delle belle.. tante ma tante liti e gelosie!!!
Ci vediamo presto col FINALE di like a daddy ❤loveuguyssssss
Baci bacini, @payneismyangel
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