Black eyes
- Alice, è il tuo primo giorno di scuola, e ti vesti così? - mormora Sam, la mia migliore amica, non appena iniziamo a camminare verso la nostra tortura più grande.
Che c'è di male se invece di vestitini stretti e corti, ho indosso dei jeans stracciati ed un top?
Sbuffo di tutta risposta, continuando a camminare annoiata. Lei continua a parlare del ragazzo con cui stava uscendo, mi pare si chiami Matteo, e di quanto fosse grandioso.
Tornare a scuola dopo tre mesi di vacanza è sempre strano. Perché non si possono avere nove mesi di vacanza e tre di studio? Cazzo.
Nonostante avessi 7 in tutte le materie, grazie ai miei genitori, la scuola è sempre stata un incubo per me.
Poi ricordo che è il quarto anno e che manca poco alla fine.
"Liceo Martucci" leggo da lontano.
-E dimmi, Andrea è già qui? -
Andrea è il mio ragazzo da due mesi. Ci siamo conosciuti in campeggio quest'estate e tra noi è scattata la scintilla. Non che io ne avessi mai provate altre.
È un bel ragazzo e mi ci trovo bene, nient'altro. Sentire mia madre tutti i giorni venerare ogni suo pregio perché è di buona famiglia è stressante.
-Comunque, mi piacciono le sfumature rosa che hai fatto nei capelli -
- Grazie Sam -
I miei capelli sono stati sempre biondi, sin da piccola. Ma ogni tanto bisogna cambiare.
Quanto entriamo nel grande cortile vedo vecchie facce e nuove. Le ragazze sono tutte magre, truccate come delle prostitute di alto bordo, e con vestiti che sembra fermi la loro circolazione sanguigna.
Mi sent0 leggermente a disagio, visto che sono l'unica vestita diversamente, anche Sam è come loro. I suoi capelli neri sono così lisci che neanche il vento li faceva spettinare.
- Andrea sta venendo qui, io vado a salutare Rosy - afferma la mia amica prima di sparire.
-Piccola -
Il suo tono di voce, gentile come al solito, mi fa sorridere. I suoi occhi azzurri, e i capelli biondi gli danno l'aria da bravo ragazzo.
Mi stringe tra le sue braccia e mi lascia un tenero bacio sulle labbra come se non mi vedesse da una vita, quando l'ultima volta è solo ieri.
- Ti spiace se vado a salutare i ragazzi della squadra? -
Io forzo un sorriso e scuoto il capo, rimanendo da sola.
A volte tende a mettermi in secondo piano, forse è solo una mia impressione. Non dovrei lamentarmi con uno come lui, ma mi sento trascurata.
Da lontano noto la figura di Sam parlare con Rosy e altre due ragazze. La voglia di andare lì e subire le loro domande da impiccione sulla mia estate era pari a 0, così, sgaiattolo via.
Mancano circa dieci minuti all'inizio delle lezioni e ho tutto il tempo di una sigaretta. Sul tetto.
L'anno scorso, grazie ad una mia compagna, riuscii a scoprire come salirci senza essere beccata.
Cammino verso l'altro lato della scuola, e apro con facilità il portone nero non appena lo vedo. Sta sempre aperto, forse i bidelli sono così sbadati da dimenticarsene.
Salgo le scale che sembrano infinite per una ragazza pigra come me, ma divento felice non appena l'aria fresca mi invade.
Adoro stare qui e starmene tra me e i miei pensieri. O magari con un libro.
Dalla borsa prendo il mio pacchetto di Malboro e senza esitare accendo una sigaretta. Mi guardo prima intorno per assicurarmi che non ci sia nessuno o sarei stata sospesa neanche il mio primo giorno.
God bless me.
- Quindi qualcun'altro ha scoperto come salire qui -
Una voce roca, da brividi, inizia a parlare alle mie spalle. Mi girai di scatto, facendo uscire il fumo dalle mie labbra, e un paio di occhi neri non smisero di scrutarmi.
Ho la pelle d'oca. Chi è? Perché non l'ho mai visto?
Indossa una semplice maglietta dei Nirvana e dei jeans, simili ai miei. Così tanto che quasi mi viene da ridere.
I suoi capelli, scuri quanto i suoi occhi, sono buttati all'indietro dal gel.
Deglutisco prima di rispondere, fissando il ghigno che si è formato sul suo viso.
- Chi sei? -
- Mi chiamo Marco -
- Alice -
- Stavi per caso seguendo il coniglio e ti sei ritrovata qui? - mi prende in giro.
Esco dal mio stato di trance ma ci rientro non appena noto il suo piercing al labbro.
- Ti hanno mangiato la lingua? -
- No, ehm- - Ci vengo spesso qui -
- Mi piacciono i tuoi capelli -
Il suo corpo cammina verso il mio e istintivamente indietreggio.
Il suono della campanella ci distrae.
Lui senza parlare, sparisce. Lasciandomi con una curiosità infinita.
Non l'ho mai visto da queste parti, e ho intenzione di sapere qualcosa su di lui.
Marco.
Devo togliermi dalla testa i suoi occhi neri.
HELLOOOOOO 💚💚
Immaginate lei come Ashley Benson, e lui come Dylan O'Brien :)
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