I misteri si infittiscono

Il ventitré settembre erano tutti sui banchi di scuola intenti nelle loro lezioni curriculari, in particolare i nostri amici stavano seguendo l'ora di scienze con la professoressa Demetra, passarono il resto della giornata sommersi da libri e quaderni di ogni genere finché arrivata l'ora della cena il preside disse
-Ragazzi siamo arrivati alla fine di questa settimana, e visto che siamo quasi alla fine del primo mese di scuola ho deciso che le attività sportive del weekend sono cancellate, perciò potrete fare quello che volete, e finalmente riprendere i vostri vestiti normali- non appena finì di parlare nella sala si levarono una moltitudine di applausi, tranne dal tavolo di Ares, visto che i ragazzi aspettavano le aspettavano da tutta la settimana.
La mattina seguente la classe prima beta aveva deciso di tornare nella foresta per cercare nuovi indizi nella stanzetta riguardo hai bracciali e al salto temporale; non appena giunsero all'albero che avevano segnato con un nastro rosso, per non sbagliarsi, si tuffarono tutti senza paura nel buco e raggiunsero la camera; quelli che non c'erano mai stati erano totalmente affascinati da tutto quello che gli circondava,  le figlie di Atena si misero a tradurre tutti i manoscritti presenti, e dopo una mezz'oretta riuscirono a decifrare ogni cosa, così Ando disse
-Finito, allora nella parte che ho guardato io c'è scritto "Diciotto ragazzi che i bracciali riconosceranno solo se le loro anime si uniranno potranno trionfare"- poi Leah continuò -"Se i poteri degli undici dei maggiori dovranno attivare"-
-"E solo quando tutti ci saranno il tempo potranno sconfiggere"- concluse Emily, erano tutti sempre più confusi con mille domande per la testa, come avrebbero fatto ad attivare i poteri? Che cosa voleva dire con sconfiggere il tempo? Ma soprattutto chi era la diciottesima persona che stavano aspettando? Alla fine decisero che ognuno avrebbe indagato a modo proprio, Celestial e Bomi nella foresta cercando qualche altro albero "incantato", Emily, Leah e Ando in biblioteca, e così via.
Le figlie di Artemide che si aggiravano furtive per la boscaglia, cercando di non farsi vedere da nessuno perché ricordiamo è la parte proibita dell'isola, chiacchieravano tra loro per passare il tempo durante le inutili ricerche
-Stavo pensando, ma i viaggi temporali non sono un tuo potere?- chiese la bruna
-Si, però posso fare solo salti brevi come di qualche ora o la massimo di alcuni giorni, non di più-
-Capisco-
-E tu invece, sento che non ci hai raccontato tutti i tuoi poteri?-
-Ma cosa dici, mi pare ovvio che l'ho fatto-
-Si, certo ed io sono figlia di Ade-
-Ok, il fatto è che non mi piace che la gente sappia troppe cose su di me, preferisco stare sola-
-Non è vero-
-Come scusa?-
-La tua è solo una maschera, un'armatura pensi che tenendo le persone lontane da te non soffrirai mai e non farai soffrire loro, invece ho visto la vera te, lo sguardo che hai fatto quando Lilith è caduta, eri molto preoccupata e senza riflettere ti sei buttata in suo soccorso- l'altra si era come ammutolita non sapeva cosa rispondere, ma una volta trovate le parole ...
-Beh ecc .... guarda lì c'è qualcosa di strano- le due corsero nei pressi di un acero americano dalle foglie rosse,(l'albero della foto sopra) la corteccia formava un volto, dai lineamenti delicati si poteva riconoscere che fosse molto molto giovane,
-Sembra che sia intrappolato qui dentro, ma com'è possibile?- disse la rosa
-Bella domanda- dopo un po' di silenzio Celestial continuò -chiamiamo Zazilie lei non ha poteri sulle piante?-
-Buona idea- passato un quarto d'ora arrivò la figlia di Demetra
-Allora è questo l'albero?- chiese
-Esatto- rispose Bomi, dopo di che Zazilie pose le mani davanti all'albero e disse
-C'è qualcuno qui dentro- poi intorno alle sue comparve un'aura verde, successivamente si illuminò anche l'albero e quando la luce scomparve vicino al tronco dell'albero era seduto un ragazzo dai capelli biondi svenuto
-Portiamolo subito in infermeria- rispose la bruna; stettero lì per due ore, finché pochi minuti prima dell'inizio delle lezioni si svegliò di soprassalto e disse
-Dove sono? E voi chi siete?-
-Tranquillo, io mi chiamo Celestial Ayp e sono figlia della dea Artemide, loro invece sono Bomi Park, mia sorella, e Zazilie Flashman, figlia di Demetra, e tu? Inoltre ci troviamo alla Domigode School-
-Io sono ....- sembrò un po' titubante -Mike Fire e anch'io sono figlio di Artemide-
-Quanti anni hai?-
-Ho diciotto anni-
-Io sedici invece, posso farti una domanda ma cosa ci facevi imprigionato in quell'albero?-
-Mi ha intrappolato nostra madre quando sono nato ed ha scoperto che sono un maschio, lei voleva solo figlie femmine così dopo la mia nascita mi ha intrappolato lì, invece la tua nascita, dico tua perché mi sembri più grande di Bomi, è stata la sua prima figlia quindi è stata molto felice-
-Ho capito, mi dispiace molto-
-Non ti preoccupare, mi è passata, ma c'è solo un problema ora non so cosa fare sono da solo-
-Parliamo con il preside e chiediamogli di ammetterli al terzo anno- dopo di che le ragazze si avviarono verso la presidenza, percorsero un lungo corridoio affrescato che ritraevano antiche cerimonie o banchetti, alla sua fine si trovava una scalinata protetta da un incanto, solo i capogruppo avrebbero potuto percorrerla,

c'era solo un piccolissimo problema la capogruppo della casa di Demetra era Kite, una ragazza dai capelli scuri e gli occhi verde prato, mentre per quanto riguradava la casa delle altre due, sarebbe potuta benissimo essere sia l'una che l'altra, visto che nessuno gli aveva mai detto chi era la prescelta, a quel punto decisero di fare un tentativo, una di loro due si sarebbe sacrificata, si avete capito bene ho detto sacrificata perché se provavi a passare ed eri un semplice membro ricevevi una scossa paragonata a un leggero fulmine, allora Zazilie disse
-Chi va di voi due?- si guardarono con lo sguardo titubante, ma poi Celestial rispose
-Vado io sono la maggiore no?- si capiva che stava facendo una domanda retorica, così si avviò verso la scala e ...
riuscì a passare senza nessun problema, era lei la capocasa, infatti proprio in quell'istante le comparve il simbolo di sua madre su braccio, segno di riconoscimento proprio di quei ragazzi; dopo di che si avviò dentro un immersa sala sempre decorata da mille affreschi, con mobili antichi, e altri oggetti simili, esattamente al centro della sala si trovava uno squarcio dov'era possibile vedere il cielo, che stranamente si trovava sul pavimento, infine infondo alla sala si trovava una grande scrivania in marmo bianco, accompagnata da un grande trono molto simile a quello che si trovava nella sala della cena, anche se si vedeva che era quello l'originale,

subito venne travolta dalla voce del preside che tuonò
-Come posso esservi utile giovane capogruppo?-
-Sono venuta per chiedervi di ammettere un ragazzo, figlio di Artemide, al terzo anno, è arrivato solo oggi ..... beh è una storia lunga-
-Vi prego racconte ho l'eternità per sentire il vostro racconto- detto questo cominciò parlargli di Mirko e di tutto quello che era accaduto, cercando di non citare mai la parte proibita ed i salti temporali
-Ho capito, bene da oggi sarà ammesso nella nostra scuola, a cena darò l'annuncio-
-La ringrazio- detto questo se ne andò.
Prima dell'inizio della cena Zeus si alzò in piedi e disse
-Studenti ho un nuvo annuncio, come avrete notato al tavolo di Artemide è seduto un nuovo ragazzo, beh vi dico che da oggi farà parte di questa scuola e sarà inserito nel terzo anno, ed ora diamo inizio alla cena- nonostante tutta l'euforia del momento nei nostri eroi permaneva una domanda in mente chi era il diciottesimo ragazzo che stavano aspettando?

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