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Tutti quei pensieri gli fecero venire il mal di testa, ci avrebbe riflettuto dopo, magari davanti un bella tazza di tè con dei biscotti, o forse non ci avrebbe pensato proprio, tanto che gliene fregava a lui se quegli ammassi di muscoli oltre a una ruota con un criceto che ci gira dentro in testa non hanno niente? Nonostante questo, però non si fidava ancora della sconosciuta, non perché fosse direttamente lei a dargli una brutta impressione, ma per favore, siamo seri, incontri una donna in un parcheggio deserto e abbandonato a quelle che saranno state...le tre, ormai persona aveva la cognizione del tempo, ma concentriamoci, voi vi fidate?                                                                           Beh, vi basti sapere che lui, no, non si fidava affatto, così pur di non prendere la mano  della bionda, decise di provare ad alzarsi con le proprie forze, che a quel punto, dopo tutto quello che era successo poco tempo prima erano praticamente allo zero, se non anche al di sotto. Nonostante il suo comportamento, che non si poteva definire esattamente garbato, la donna continuava a sorridergli amorevolmente, come una madre.Quella situazione era abbastanza imbarazzante, dato che lei non sembrava intenzionata a volersi scollare da davanti al ragazzo, decise lui di fare la prima mossa, così fece un passo incerto di lato, per poi andare dritto per dritto ignorando bellamente l'altra, che invece era invece rimasta lì, immobile come se lui non se ne fosse mai andato. Il parcheggio dove lo avevano pestato era quello della scuola, per cui non era difficile orientarsi, ma conciato in quel modo, col sangue che continuava a colare imperterrito oltre a fargli male la testa iniziava anche a girargli e così dopo pochi metri dovette appoggiarsi a un palo, preso dalle improvvisate vertigini, chiuse gli occhi e fece un bel respiro profondo, poi li riaprì e... chi altro si sarebbe potuto ritrovare di fronte, o per meglio dire praticamente incollata a lui?                 
"Ehi, ragazzino, sicuro di stare bene?"
"Ah!? Tu cosa ci fai qui!?"
"Beh, te ne sei andato senza dire niente..."
"Così mi hai seguito."
"Si"
"Hai seguito un ragazzo trovato in un parcheggio, dietro a una scuola, sanguinante, con i vestiti strappati, steso per terra e hai deciso di seguirlo."
"Non darmi del tu, potrei essere una tua insegnante!"
Lui alzò gli occhi al cielo, con fare esasperato, quella donna doveva essere proprio pazza, in più era ovvio che non poteva essere una sua professoressa, dato che tutti gli insegnanti appena finito l'orario scolastico se ne andavano esasperati dagli studenti e desiderosi di arrivare a casa e buttarsi sul divano, pur sapendo di avere decine e decine di verifiche da correggere.
"Io me ne torno a casa, non seguirmi, oppure chiamo la polizia."
"E io farò finta di crederci."
"Dico sul serio!"
"Se, se..."
Lui si alzò di nuovo, sempre con programmata lentezza, sapeva che se lo avesse fatto di scatto sarebbe caduto malamente a terra e (almeno per quel giorno) ne aveva fin sopra i coglioni di fare figure di merda.
Camminò sul marciapiede, con lo sguardo basso, tutti lo guardavano e lo ignoravano, altri, invece provavano ad avvicinarsi per chiedergli cosa fosse successo, ma lui gli diceva con tranquillità di essere solo caduto dalle scale era molto semplice ingannare le persone, soprattutto se erano sconosciuti.
Arrivato davanti a casa si accinse a prendere le chiavi dalla tasca, ma proprio per migliorare ulteriormente la sua già merdosa giornata, gli caddero e dovette abbassarsi per raccoglierle, quando stava per aprire la porta, però intravide qualcosa  o per meglio dire qualcuno che gli sorrideva.
"Ora basta!"
"Cosa?"
"Basta seguirmi, mi sto stancando di questo 'giochetto' "
E in effetti era vero, ma non perché avesse altro da fare, ma stava diventando inquietante e non solo per il fatto che lo avesse seguito ( già di base strano) ma quando camminava anche con la coda dell'occhio, oppure nei riflessi di qualche vetrina non vedeva nessuna donna con i capelli biondi, quindi l'unica risposta era che lei lo avesse seguito, ma nascondendosi di proposito per non farsi vedere.
Sbirciò un po' dentro la casa, suo fratello non era ancora tornato, ovvio cosa poteva aspettarsi!
Anche a lui non importava un fico secco di lui e d'altronde non poteva dargliene la colpa.

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