Legend of the Tsunami Warriors - Petris
Fandom: Divergent
Pairing: Petris
Generi: Slice of life, Romantico
Note: Normallife!AU
Aggiunte: Comparsa di Eric
Penso che non riuscirò mai ad abituarmi totalmente alla frenesia di Londra, nonostante sia la città in cui sono nato e cresciuto. Eric, dal canto suo, sembra non farci più: riuscirebbe a superare la calca che si ammassa davanti alla metropolitana ogni giorno ad occhi chiusi. È per questo che mi affido a lui quando devo girare per le strade. Probabilmente, dato il mio quasi inesistente senso dell'orientamento, mi perderei dopo aver coperto una distanza di circa cento metri da casa mia.
Finalmente io ed il mio migliore amico riuscismo ad entrare in uno dei treni ed ad accomodarci. La gente ci fissa incuriosita, e credo di sapere il perché: le magliette che indossiamo sono molto più che vistose.
Siamo appena tornati da un convegno per appassionati di fumetti e film fantascientifici, e portiamo addosso delle particolari t-shirt tutte colorate con su scritto "Legend of the Tsunami Warriors", una pellicola di cui siamo praticamente fanatici. È grazie ad essa, infatti, se ci siamo conosciuti.
Ad ogni modo, Eric attirerebbe comunque l'attenzione su di sé anche se non la indossasse, in special modo quella delle giovani donne. È un bell'uomo di ventott'anni, con occhi grigio-azzurri, un corpo tonico e muscoloso ed un paio di piercing sopra il sopracciglio destro che gli danno tanto quell'aria da cattivo ragazzo che le femmine amano.
Neanch'io posso lamentarmi. Non sono niente male, stando a quel che si dice in giro. Ho i capelli neri e lucidi, gli occhi verdi ed addominali visibili anche attraverso le magliette che porto.
Ai tempi in cui frequentavamo la scuola, io ed Eric facevamo stragi di cuori, nonostante non riuscissimo a vederci molto spesso, visto che lui era delue classi avanti rispetto a me.
Da un po' di tempo, però, non presto più alcun tipo di attenzione alle donne che mi circondano. Più precisamente, da quando mi sono innamorato della mia attuale fidanzata, Tris Prior, una coetanea vemtiseienne che ho conosciuto al liceo suppergiù dieci anni fa e che amo alla follia con tutto me stesso. Eric viene spesso a pranzo o a cena da noi, ed è quasi uno di famiglia, oramai. Inizialmente, quando gli avevo confessato di essere pazzo di quella ragazza e di voler mettere finalmente la testa a posto con lei, non mi ha creduto ed anzi è scoppiato a ridermi in faccia. Quando, però, ha avuto modo di constatare che le mie intenzioni nei confronti di Tris erano sincere e mi venivano praticamente spontanee dal profondo del cuore, ha accettato di buon grado la notizia ed ha stretto una forte amicizia con lei, raccomandandole più volte di tenermi d'occhio e di avvisarlo se le facevo versare solamente una lacrima.
Tutti questi pensieri mi strappano inevitabilmente un sorriso.
La metro si ferma pochi istanti dopo, ed io ed il mio migliore amico scendiamo di corsa, dirigendoci in fretta e furia nella casa che condividiamo io e la mia Tris da oramai otto anni.
- Seriamente, non capisco perché non vi siate ancora sposati - ha sentenziato una volta Eric, scuotendo la testa confuso. In effetti, è una domanda che ci siamo posti spesso, ma la conclusione è sempre stata quella: non è ancora arrivato il momento adatto. Tris insiste nel dire che bisogna sposarsi soo dopo che una coppia ha deciso se vuole avere dei figli o meno, ed io l'appoggio incondizionatamente. Per adesso, non c'è nulla di certo nel nostro futuro. L'unica cosa di cui siamo sicuri è il nostro amore.
Suono il campanello visto che mi sono scordato le chiavi, ed una giovane donna bionda, con occhi azzurri ed un sorriso splendido stampato sul volto.
- Finalmente! Avevo iniziato a pensare che non arrivaste più! Stavo iniziando a preoccuparmi! - ci dice Tris, facendosi da parte per farci entrare.
- Stai scherzando, dolcezza? Potremmo mai perderci una delle tue favolose cenette? Le domanda Eric, schioccandole un sonoro bacio sulla guancia e facendola scoppiare a ridere.
Io mi avvicino e catturo le sue labbra con le mie, mormorandole in seguito all'orecchio: - Mi sei mancata. - Lei mi osserva con i suoi begli occhi ridenti. - Anche tu. - Il nostro migliore amico, capita l'antifona, alza gli occhi al cielo e, faticando a trattenere un sorriso intenerito, dice: - Vado in cucina e vi aspetto lì -, lasciandoci finalmente soli.
- Che hai in mente di fare stasera, una volta che Eric se ne sarà andato? - mi chiede Tris, cingendomi il collo con le braccia.
L'attiro ancora di più a me. - Prova ad indovinare? - sussurro malizioso, mentre un lampo di lussuria le fa brillare gli occhi.
Si morde il labbro. - In tal caso, penso chs ci converrà sbrigarci a mangiare tutto quello che ho preparato. - Faccio un cenno d'assenso. - Credo proprio che tu abbia ragione... come sempre, ovviamente - le bisbiglio a pochi centimetri di distanza dalle labbra.
Le nostre bocche si incontrano di nuovo, stavolta per un bacio molto più pasionale, che tradisce il desiderio che proviamo l'uno per l'altra.
- Sarà meglio andare, o Eric si insospettirà - ribatte Tris, staccandosi da me a malincuore.
- Mmmh - migugno io in risposta, passandole un braccio attorno alle spalle e conducendola in cucina insieme a me.
- Ce l'avete fatta! - replica Eric, allargando le braccia. - Pensavo foste scappati da qualche altra parte! - aggiunge poi, socchiudendo gli occhi e fissandoci con un sorriso ed uno sguardo sornione.
- Tranquillo, dopo avremo tutto il tempo del mondo per fare quello che tu hai creduto che stessimo facendo - gli dico, facendoli scoppiare a ridere entrambi.
- D'accordo, Mister Perversione e Signor Scioglilingua, che ne dite di mangiare invece di comtinuare la conversazione? - propone la mia donna, sedendosi a capotavola. Noi non ce lo facciamo ripetere due volte ed obbediamo immediatamente, spazzolando il delizioso cibo che lei ha impiegato ore a preparare in pochi minuti.
- Be', qualcosa mi dice che si è fatto tardi. - Eric si alza da tavola. - Grazie mille, piccola. Era tutto delizioso come tuo dolito. - Le dà un altro bacio sulla guancia. - Divertitevi! - conclude, prima di uscire, lasciandoci finalmente soli.
Tris si alza per sparecchiare e, subito dopo, venire a sedersi sulle mie ginocchia. - Andiamo in camera? - domanda. Io do un'occhiata alla cucina e dico: - Sai che il tavolo non è niente male? - Le risate di lei vengono soffocate dalle mie labbra premute sulle sue mentre la appoggio delicatamente sul ripiano legnoso su cui abbiamo appena cenato, pregustando una nottata parecchio interessante.
A/N: Ed ecco la Petris che mi ha chiesto KatnissChaseGranger! Sono il mio OTP per eccellenza di Divergent, quindi è stato meraviglioso scrivere su di loro.
OH MAMMA MIA, OGGI FANNO UN FILM CON KATIE MCGRATH! *prende un bel respiro* FINALMENTE RIVEDRÒ MORGANA! *continua ad immettere più ossigeno che può nei polmoni* NON VEDO L'ORAAAAAAAA! *muore* Anyway, avete altre richieste? A presto! Baci! *-* :* <3
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