Capitolo 20
Le vacanze di Natale sono passate in un soffio e già mi doleva il cuore dover lasciare nuovamente casa mia. Non ho dormito bene l'ultima notte nella mia amata Londra e, facendo così, ho tolto il sonno anche al povero Logan. Il Capodanno si festeggerà ad Oxford, dato che l'annuale festa per celebrare il Nuovo Anno è una specie di "tradizione che non si può e non si deve perdere per nulla al mondo", come direbbe Melanie.
Ho salutato mio zio e mia madre nuovamente con le lacrime agli occhi ma mi ero rimproverata perché quel gesto avrei dovuto farlo molto più spesso e che quella fosse solo la prima volta.
Sembra incedibile ma, per la prima volta da quando abbiamo litigato, io e Tom abbiamo condiviso lo stesso taxi. Notavo però una leggera nota di fastidio mentre, durante il viaggio, mi tenevo stretta la mano di Logan e gli sorridevo quando mi solleticava la guancia con le labbra.
Mi sono scusata e abbiamo smesso di fare gli stupidi.
Siamo arrivati verso le sette di sera ad Oxford. Ovviamente Logan aveva insistito che mi aiutasse con le valigie ma io sono stata più convincente e mi ha lasciato andare con un bacio sulle labbra.
Io e Tom ci siamo salutati con la mano prima che potessi dirigermi verso il dormitorio delle ragazze. Mi sono fermata solo un secondo quando ho sentito il mio ragazzo chiedere "Che hai da guardare?" per poi rendermi conto che non stesse parlando con me. Per nulla.
Il rientro nel dormitorio è stato un totale casino: Deanna mi ha accolta abbracciandomi forte il collo mentre Cheope si è limitata a trascinare entrambe nella nostra stanza per poi chiudere la porta in maniera frenetica.
-Anche per me è bello rivedervi. Come sono state le vostre vacanze? Ah volete che cominci io? Oh bene: Logan e io siamo stati insieme, mi sono divertita e io e Tom abbiamo stabilito una tregua!-
-Devo dir...aspetta! Avete fatto la pace? Siete tornati amici come prima?!?- mi ha chiesto euforica Cheo dimenticandosi quasi del tutto quello che doveva dirci.
-Non ho detto questo! Ho parlato di "tregua" non di "pace". Per tornare davvero "amici" ci servirà più tempo...ci sono cose che non mi tornano e devo scoprirle.- mi sono voltata verso Deanna e l'ho abbracciata ancora. -Come ti senti tu?-
-Bene, davvero. Ora vorrei concentrarmi sulla ricerca di mio fratello...qualcosa mi dice che sia molto più vicino di quanto creda.-
-Spero che tu riesca a trovarlo.- ha detto Cheo prima di riprendere il suo discorso. -Stavo dicendo che...ho una cosa dirvi.-
Io e Deanna l'abbiamo guardata per quelli che sembravano cinque minuti pieni finché Dea non è esplosa e ha chiesto cosa stesse succedendo.
-Io...non vi ho detto che il giorno dopo Natale sono andata da Julian, sapete ha una casa in affitto vicino al quartiere dove sto io e spesso andavo a trovarlo...- ha detto torturandosi le mani e facendo avanti e indietro per tutta la stanza. -Una sera eravamo un po' brilli, non ci siamo ricordati di usare il...io non ho preso nulla il giorno dopo, stavo troppo male anche solo per ricordare solo il mio nome...-
-Dio Cheo arriva al punto!- ho sbottato io.
Deanna mi ha guardata e mi ha chiesto:-Davvero non hai capito quello che vuole dirci?-
Ho scosso la testa ma poi, improvvisamente, tutto mi è stato più chiaro.
-No...- ho mormorato tornando a guardare la mia compagna di stanza.
Questa ha posato le mani incrociate sull'addome piatto e, con voce incrinata, ci ha detto:-E invece sì, l'ho scoperto ieri...ragazze sono incinta.-
[Tom]
Troppo presto per parlare di "amicizia ristabilita". Diciamo che è...solo un momento di riconciliazione che, magari, potrà aggiustarsi e tornare quello che era prima.
Non l'ho mai dimenticata, questo è vero, ma non ho mai dimenticato il dolore che mi aveva procurato anche se sembrava una cazzata. E' vero che forse c'è qualcos'altro che mi blocca, che mi dice di starle lontano perché altrimenti potrei soffrire ancora di più.
Poi c'è anche Ester: quella ragazza mi cambierà la vita e se suo padre accetterà il mio romanzo tutti i miei sogni, finalmente, si avvereranno.
Hai mandato solo la trama e qualche capitolo, non ti montare la testa adesso! Resta a terra perché può anche essere che gli farà cagare!
Con questo pensiero sbuffo e infilo la chiave nella serratura della mia stanza. Devo ammettere che mi è mancata e mi accorgo che mi è mancato molto di più il mio migliore amico mentre questo mi abbraccia con una tale forza da alzarmi i piedi da terra.
-Hai fatto palestra durante queste vacanze?- chiedo quasi senza respiro.
-Puoi scommetterci!- esulta sciogliendo l'abbraccio e riposandomi a terra. -E tu? Hai allenato di più il cervello, non è così?-
-Bingo!-
Poso il borsone sul mio letto, apro la valigia e comincio a svuotarla.
-Ma che stai facendo?-
Gli mostro la mia maglietta preferita e rispondo con tono ovvio:-Mi sto preparando per una caccia ai fantasmi. Sai, ho saputo che qui aleggia lo spirito di John Locke e vorrei catturarlo per la mia collezione di "filosofi e altri intellettuali". Oh e non ti preoccupare: c'è posto anche per te se vuoi.-
-Che simpatico che sei, amico inglese! Te l'ho chiesto perché stasera ci sarà una festa.-
-Per cosa?-
-Per il rientro. Me l'ha detto Cheo.-
-A proposito, come va' tra voi? Non te l'ho chiesto prima che potessimo partire.-
-Molto bene, è venuta da me dopo Natale. E tu con la spagnola?-
-Ci siamo sentiti con messaggi e videochiamate.-
Sorrido ripensando a quella che abbiamo fatto il giorno della vigilia.
-Forza preparati! La festa comincerà tra un'ora.- dice Julian distogliendomi dai miei pensieri e togliendosi la maglietta.
-Dove si terrà?-
-Nel cortile grande.-
-Perché mi sa di qualcosa di proibito?-
-Forse perché hai ragione? Muoviti! Non vorrai far aspettare la tua chica.-
-E smettila! Devo fare una doccia prima.-
-Vai, ma sbrigati!- mi ordina spingendomi verso il piccolo bagno.
-Va bene ora mi sbrigo!- rispondo alzando le mani in segno di resa. -Non so che mettermi però.-
-Ti presto io qualcosa in caso ma tu devi...-
-Ma se sei il doppio di me in altezza!-
Mi chiude dentro il bagno e io impreco. Sbatto i pugni contro la porta di legno e urlo:-Ehi! Ho lasciato i boxer in valigia!-
[Cheope]
-Ma perché fanno tutte queste feste? Sembra che qui non studiamo mai!- commenta infastidita Selene quando raggiungiamo il prato che si trova alle spalle dell'immensa struttura. -E poi pensavo fossero solo americanate...-
Ci guardiamo intorno e, per essere una "festa proibita", mi sembra un'esagerazione quello che vediamo: ci sono vari tavoli sparsi nei lati opposti del grande quadrato che è questo campo d'erba, racchiuso da archi e colonne di stile dorico, e questi sono pieni di cibo e bevande; molti ragazzi si salutano abbracciandosi, bevendo, baciandosi, ma mi sembra tutto molto triste perché manca la musica.
Do un'occhiata a noi tre, come per assicurarmi di non avere nulla fuori posto. Deanna indossa un vestito a maniche lunghe a fiori che arriva fino alle ginocchia, un paio di stivali altissimi in pelle e i capelli marroni-dorati, tagliati corti durante le vacanze, sono morbidi e mossi sopra le sue spalle strette.
Selene indossa un vestito blu con righe bianche altrettanto corto, con le maniche che arrivano ai gomiti, e un paio di stivaletti marroni; i suoi lunghi capelli marroni, legati in una mezza coda, sono colpiti dal vento invernale.
Io invece indosso una lunga gonna a quadri rossi e marroni, un elegante maglione rosso e anche io indosso un paio di stivali alti; la parte davanti dei miei capelli neri è legata in una treccia come per formare un cerchietto sulla mia testa.
Mi mordo le labbra mentre mi guardo intorno, in cerca di Julian, e sorrido leggermente quando lo intercetto mentre sta parlando con Tom a pochi metri da noi.
Le mie migliori amiche mi stringono le mani sudate e mi infondono coraggio.
-Devi dirglielo adesso.- mi dice Selene.
-Più aspetti più sarà peggio...te lo dice una che ha scoperto di essere stata adottata dopo vent'anni e non è una bella sensazione sentirsi ingannati, credimi.-
Annuisco e cerco di rilassarmi buttando fuori un lungo respiro.
-Posso farcela.-
-Certo che puoi, ora va'!-
Sobbalzo quando sento le mani di Selene dietro la mia schiena e quasi sto per cadere di faccia quando mi spinge.
Mi accarezzo la gonna, come se fosse sporca, e mi volto a guardare male la mia compagna di stanza.
-Corri!- mi intima stavolta Deanna.
-Va bene ora vado.-
Mi incammino torturandomi le mani verso il mio ragazzo e, quando quest'ultimo si accorge di me, mi dedica uno di quei sorrisi mozzafiato che sono solo per me.
Allarga le braccia e io sorrido mentre affretto il passo e mi getto contro il suo petto. Mi avvolge e mi sento finalmente al sicuro anche se non mi sentivo per niente in pericolo.
-Sei bellissima.- mi sussurra baciandomi la testa.
Alzo lo sguardo per incontrare i suoi occhi chiari e mi metto in punta di piedi per lasciargli un bacio sull'angolo della bocca.
Ci siamo completamente dimenticati della presenza di Tom accanto a noi il quale, a disagio, ci saluta con un "Ci vediamo" per poi allontanarsi con la sua bottiglia di birra stretta in mano.
-Che hai, piccola mia?- mi chiede scrutandomi bene in viso.
Mi conosce così bene
-Devo parlarti di una cosa.-
Il suo viso si contrae in una strana smorfia.
-Non mi piace questa frase...riguarda noi due?-
-No! Cioè sì...riguarda noi sì ma...- tiro un sospiro. -Possiamo parlarne in un posto più tranquillo?-
Julian, ancora spaventato, annuisce e mi prende per mano. Ci allontaniamo dal fracasso e ci incamminiamo verso le colonne ad arco più lontane; appoggio la schiena al muro freddo e mi guardo intorno prima di guardare Julian negli occhi.
Nonostante la penombra riesco ancora a identificare il suo viso: Dio non l'ho mai visto così teso.
-Tesoro mio che succede?- mi chiede accarezzandomi la gota arrossata con due dita.
Non piangere, sii forte
Non piangere
-Julian...promettimi di non arrabbiarti o di non dare di matto. Promettimi che starai al mio fianco qualsiasi cosa accada.-
-Certo che te lo prometto, lo sai che puoi fidarti di me.- risponde rilassando finalmente le sopracciglia bionde.
Abbasso lo sguardo e gli occhi non possono fare a meno di inumidirsi.
Non sono così forte
-Ehi, che succede?- mi chiede alzandomi il mento con le dita.
Vedo il dolore nei suoi occhi mentre mi guarda in questo stato.
Non sono così forte
-Mi dispiace.- mormoro con la voce spezzata e scuotendo la testa. -Mi dispiace così tanto.-
-Cheo mi stai facendo seriamente preoccupare, cos...-
-Sono incinta, Julian!-
Ecco, l'ho detto e ora? Mi odierà? Mi lascerà? Effettivamente cosa dovrebbe farci ora con me? Sono inutile, sono troppo giovane e...
-Cheo...-
-Lo so, è sconvolgente e ti capisco se non vorrai più avere a che fare con me quindi dimmelo adesso oppure potrei farla finita e liberarmene. Posso...-
-Cheope guardami.-
Nonostante gli obbedisca lui mi prende il viso con le mani e si china per baciarmi delicatamente la fronte.
-Che bel modo di dirsi addio.- commento facendo un sorriso triste.
-Ma che diavolo stai dicendo?- mi chiede raddrizzando la schiena ma senza lasciarmi il viso.
-Che vuoi dire?-
-Ti ho appena promesso che non ti lascerò mai, neanche nei momenti peggiori e tu pensi che voglia rompere con te per una cosa così bella?-
Lo guardo confusa.
-"Bella"?-
-Prendimi per pazzo o romantico ma...non posso fare a meno di sorridere.-
-Effettivamente sembri uno psicopatico.- commento con una risata.
-Perché sono felice. So che è presto, che abbiamo solo vent'anni ma sento che tu sei la ragazza perfetta per me, non ti nascondo che ho anche immaginato una vita con te e...-
-Ma stiamo insieme solo da due mesi.-
-E questo non lo vedi come un segno?- mi chiede posando una mano sul mio ventre.
-Ma che stai dicendo?-
-Sto dicendo che non sono mai stato più felice...io ti aiuterò, ti tratterò come una regina, ti amerò in ogni istante e, se lo vorrai, ti sposerò senza "se" e senza "ma".-
Sono sconvolta: non credevo che Julian, un ragazzo così atletico e interessato allo sport, potesse usare parole così dolci e sincere. Perché è sincero, io lo vedo, però...
-Julian?- lo chiamai però abbassando nuovamente lo sguardo.
-Che c'è?-
-Io non... non sono sicura di volerlo.-
-Che intendi?-
-Sì voglio tutto quello che mi hai detto: l'amore, il rispetto reciproco, magari una vita insieme ma...non così, non voglio che succeda tutto così in fretta.-
-Mi stai dicendo che...non vuoi il bambino?-
Mi mordo le labbra e scuoto la testa.
-Ho vent'anni, Julian. Ancora non so che cosa voglio davvero, siamo in un'età piena di dubbi ed incertezze come puoi pensare che sia pronta per diventare madre? Io voglio studiare, viaggiare, divertirmi e fare quello che le ragazze della mia età fanno. Non lo vorresti anche tu?-
-Ti capisco e lo so che sei spaventata ma possiamo fare tutto questo comunque.-
-E chi lo terrà? Eh? Chi si occuperà di lui mentre sua madre e le sue amiche partono per l'Italia per un mese e suo padre farà un concorso in America per poter diventare un calciatore? I miei genitori? Mi taglieranno i viveri se solo lo sapessero...sono stata cresciuta per essere la figlia perfetta, la studentessa brillante e io li deludo così?-
-Non possono essere così severi, Cheo.-
-Tu non sai niente.-
-Perché tu non mi hai mai voluto dire niente, Cheope!-
So che quando mi chiama con il mio nome intero c'è aria di litigio ma mi sento troppo stanca per ribattere.
-Voglio andare in camera mia.-
-Ti accompagno.-
-No, non ti voglio vedere per il momento.-
-Che cos...-
-Lasciami in pace!- sibilo prima di allontanarmi a passo svelto.
Sono talmente furiosa che quasi non mi accorgo di andare a sbattere contro Tom, il quale, sembrava nervoso quanto me mentre parlava a Selene.
-Perdonami.- dico senza smettere di camminare.
-Cheo che è successo?- mi chiede Selene urlando.
Decido di non risponderle e continuo per la mia strada.
Sono sicura che vorrà seguirmi e apprezzo la sua amicizia ma in questo momento voglio stare sola.
Perdonate il ritardo ragazzi, so che lo aspettavate da molto! Sono cominciate le lezioni all'università, sto studiando per l'appello di maggio e sto avendo poco tempo da dedicare alle mie storie. Spero di riuscire a recuperare anche quella della Marvel. Volevo ringraziarvi per i voti e per i bei commenti su questa storia: vedo che vi piace e che la sostenete e questo mi rende troppo felice. Dedico questo capitolo alla mia Cheope anima gemella che ho già taggato su questa storia perché so che lei non aspettava altro che questo momento. Grazie ancora a tutti e alla prossima che spero arrivi presto! ;)
Ps. ditemi le vostre opinioni su questo capitolo e su cosa potrà succedere nel prossimo, sapete che sono curiosa di sapere le vostre idee :)
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