"Ciao"
Il sorriso di Ash ci accoglie appena mettiamo piede in casa sua.
"Ehy" dico cercando di non incrociare il suo sguardo.
Kelly inizia a farci fare il giro delle stanze e devo ammettere che sono davvero arredate benissimo.
Passiamo almeno un'ora e mezza chiacchierando davanti a una torta al cioccolato.
"Scusate devo correre al lavoro, hanno bisogno di me" dice Kelly, tutto a un tratto, alzandosi velocemente dal tavolo
"Ti accompagno io in macchina" dice mio papà.
Fantastico! Ora io e lui da soli...
Kelly e mio padre escono e mio papà chiede ad Ash di riportarmi a casa.
"Fai come se fossi a casa tua" mi dice Ash andando a sedersi sul divano.
Lo seguo. Lui accende la televisione. Ogni tanto vedo con la coda dell'occhio che mi guarda. Ci scambiamo degli sguardi, finché non mi decido a parlare:"Senti com'è possibile che non ti ricordi di me?"
Lui mi guarda e fa un sorrisetto.
"Non ti sei ancora arresa vero?" mi domanda
"No e non lo farò fino a quando non riceverò una riposta"
Lui spegne la televisione e mi osserva.
"Vuoi la verità? Bene. Sappi solo che se dovesse finire male, non voglio più rivederti"
Lo guardo confusa e aspetto che inizi a parlare.
"Mi sei sempre piaciuta"
Il mio cuore perde un battito e lo guardo incredula.
"Si, è così. Dal primo giorno in cui ci siamo visti e i nostri sguardi si sono incrociati"
"Perché non me l'hai mai detto?"
"Non ci parlavamo praticamente mai, facevamo solo la strada insieme e poi tu eri così...timida"
"Sono cambiata" dico sottovoce
"Non riuscivo più a guardarti senza poterti avere. Ci sono stato così male, che alla fine ho deciso di voltare pagina e sono andato a Londra. Quando ti ho rivista pensavo di svenire. Mi sento così stupido"
Si passa una mano nel ciuffo.
"Non devi sentirti così" dico abbassando lo sguardo
"Bene, ora puoi anche andartene" mi dice
"Io da qui non me ne vado finché non ho parlato"
"Prego allora" mi risponde guardandomi negli occhi
"Non sai quanto tempo ho passato a piangere dopo la tua partenza. Non pensavo di avere una possibilità con te, eppure ci speravo. Quando sei partito, una parte di me si è spenta. Poi ha iniziato ad andare tutto male, compreso il divorzio tra i miei genitori. Due giorni fa, nel momento in cui ti ho visto, la parte di me che era svanita, si è riaccesa"
"Quindi..." dice lui interrompendomi
"Oddio io non ci credo" dico cercando di guardare altrove.
Lui mi mette una mano sotto il mento e mi fa voltare verso di lui.
"Non sai da quanto tempo ho aspettato questo momento" mi dice avvicinando il mio viso al suo
"A chi lo dici..." rispondo
Poi è successo.
Si, le nostre labbra si sono unite in un bacio. Un bacio dolce e passionale. Le nostre dita si sono intrecciate.
"Io..." dico appena ci allontaniamo l'uno dall'altra
"Shh non parlare" mi dice lui appoggiando l'indice sulle mie labbra.
In riposta poso la mia testa sulla sua spalla.