Pov. Narratrice

Erano passati giorni dalla scomparsa di Ladybug in città. E ora voi direte: "E Marinette?" Ryan, alla fin fine un minimo di umanità ce l'aveva, e aveva detto ai genitori della ragazza che erano partiti per un viaggio. Non è vero, quel ragazzo non ha un minimo di umanità, ma considerando che la sua missione non era quella di svelare la vera identità di Ladybug, ha deciso di inventare una scusa banale, alla quale i genitori e amici di lei hanno creduto. (Sempre che si possano considerare amici, dopo quello che gli ha detto) Comunque, non cambiamo discorso.
Ryan fingeva di non sapere dove si trovasse la supereroina, facendo insospettare l'intera parigi: la gente cominciava a pensare che, vista la scomparsa dei due eroi principali e il calo degli attacchi di Papillon, forse il supercattivo era finalmente riuscito a prendere i Miraculous senza lasciare alcun segno. Le persone cominciarono a preoccuparsi, credevano nella vittoria finale del cattivo. La gente era disperata, aveva perso speranza. Ognuno viveva con il terrore di venire attaccati da un momento all'altro.
Marinette, o Ladybug, come preferite, era costantemente in ansia. Era in una stanza, da qualche parte a Parigi, e sarebbe restata lì fino a quando Ryan non avesse ricevuto la sua ricompensa.

Pov. Marinette
Non ce la faccio più... Aiutatemi... Vi prego... I Miraculous... Papillon... V-Vi prego...

La porta si apre, mostrando Ryan.

<Ecco qua, ti ho portato il pranzo!>
Posa un piatto di pasta sul pavimento.

<Ti stai ancora deprimendo? Certo che sei noiosa! Non mangi da giorni, piangi in continuazione; in più chiedi in continuazione di essere salvata. Ma da chi devi essere salvata? Non verrà mai nessuno a salvarti, fidati: esperienza personale. In più, dopo tutto questo ti verranno cancellati i ricordi inerenti a me e a questo fatto. Quindi, per questo breve periodo puoi anche goderti cibo gratis, un letto accogliente e... beh, la mia vista.>

Esce dalla stanza, dopo avermi salutato. Guardo il cibo con disgusto, allungo il braccio per prenderlo, ma ci ripenso e lo ritiro.
Ripenso ai Miraculous e le lacrime cominciano a scorrere...

Pov. Alya
<Non ti sembra un po' strano?>

<Che cosa?>

<Che Marinette e Ryan siano in vacanza da 5 giorni ormai! È un po' strano...>

<Non ci trovo nulla di strano.> Nino addenta il suo panino.

<Insomma... Hai capito!>

<No, in realtà no.>

<È sospetto...>

<Alya, secondo me ti preoccupi troppo>
Resto in silenzio, pensando alle varie cose che potrebbero essere successe.

<Hey>
Mi mette una mano sulla guancia, gesto che attira la mia attenzione.

<Calmati. Sicuramente stanno bene. Si staranno divertendo, mangiando un gelato o della cioccolata calda. Non preoccuparti, ok? Probabilemente torneranno sorridenti, e Marinette capirà di aver sbagliato nel comportarsi così nei tuoi confronti.>

<Si... forse.> Addenta nuovamente il suo panino, completamente tranquillo. Forse ha ragione. Mi sto preoccupando troppo.

Pov. Nino
Alya beve un sorso di coca. Sembra ttanquillizzata. Fingo di essere tranquillo, quando in realtà sono molto preoccupato. Chissà cosa è successo a quei due...

Angolo Autrice
Howdy e HOi a pazzi e non! Come va la vita? Lo so, ho aggiornato tardi, ma lo avevo detto, fino a prova contraria. In più questo capitolo mi è venuto male, cosa che mi rattrista. E ora basta con la tristezza! Facciamo il riepilogo del capitolo:
-Marinette sta perdendo la sua sanità mentale;
-Ryan, oltre che ad essere insensibile, ha avuto un passato difficile (il che potrebbe giustificare un paio di cose);
-Il cliente ci mette tanto tempo a riscattare la sua merce (sinceramente, non ho la minima idea di come si dica);
-Alya sospetta ma non troppo;
-Nino dice di non sospettare ma non è così;
-Adrien è morto;
-Chat Noir pure;

Flowey: Ma non è ve-

Marcy: -Papillon cattura le farfalle;
-Nathalie le cattura con lui;
-Non so più cosa scrivere;
-FINE.

Flowey: ...

Flowey: Io a volte non ti capisco.

Marcy: Si, lo so, faccio questo effetto sulla gente.

Flowey: ... Wut?

Marcy: Ciao e al prossimo capitolo! Saluta Flowey!

Flowey: *sospiro* Howdy.