Capitolo 29

SECONDA PARTE

L'insicurezza nella sua voce spezzò il mio cuore. Speravo che avesse capito che non esisteva nessun altro per me. Non c'era mai stato. Non potevo negare di esserne insicura, ma ci avevo davvero provato a non mettere i miei problemi di fiducia in mezzo alle belle cose che avevamo passato. Forse non ci avevo provato così duramente. Camila aveva fatto un tale sforzo per rendermi felice e dimostrarmi quanto ci tenesse. Se avesse avuto bisogno di rassicurazione, sarei stata più che disposta a farle capire che avevo apprezzato tutto quello che aveva fatto ultimamente.

"Come potrei avere di meglio?", dissi, ma lei scosse leggermente la testa.

"Sono seria, Camila. Non c'è nessuno migliore per me, non l'hai capito fino ad ora?", aggiunsi gentilmente. "So che sono stata più cauta ultimamente, ma non è perché ti amo di meno. L'unica cosa di cui dovresti essere spaventata ora è quanto effettivamente io ti ami. Ho visto tutti gli sforzi che hai fatto e non sono passati inosservati, credimi. Ma non dovresti sentirti come se dovessi metterci più impegno perché dubiti del mio amore per te. Non ha mai vacillato. Non importa quanto fossi arrabbiata, distrutta o persino risentita, ti ho sempre amata. E sempre ti amerò."

Era stato un momento difficile, avevo detto cose che per la gente prevedevano un obiettivo. Ma non potevo farci nulla quando si trattava della donna accanto a me, più che fornirle il mio cuore su un piatto d'argento. Una parte di me era quasi sollevata nel sentirla essere un po' insicura a volte. Non ero solo io. Ma era parte di noi e della nostra relazione. Ogni volta che ci fossimo passate attraverso, sarebbero diminuite la volta dopo. Non mi ero mai aspettata che la nostra relazione fosse stata impeccabile, ma che relazione era? Eravamo entrambe incredibilmente sensibili e vulnerabili, il che la rendeva così speciale. Non c'era posto in cui il nostro amore non sarebbe potuto andare. Mi aveva portato ad alcuni dei momenti più bassi, ma anche ai più alti punti nella mia vita.

"Anch'io ti amerò per sempre", la più giovane distrusse i miei pensieri, ma mi fece sorridere istantaneamente. "Scusami se sono fastidiosa o bisognosa. Non è che dubiti dei tuoi sentimenti, ma dubito di più sul fatto che io sia abbastanza."

"Lo sei", le rassicurai e rinforzai le mie parole con un tenero bacio sulle sue labbra perfette. Poggiai la mia fronte contro la sua, sembrò sollevata. "Sei la mia persona, ricordi?"

La sua faccia si illuminò e il mio cuore fluttuò quando vidi la sua reazione gioiosa alle mie parole.

"Sei la mia persona anche tu", reciprocò e mi avvicinò per un altro bacio.

I suoi spiriti erano decisamente sollevati dopo quella conversazione ed io ero sollevata che non avessimo lasciato le cose irrisolte. Il resto della notte fu privo di eventi, ma comunque perfetto. Di nuovo, provai la sensazione di come sarebbe stata la mia vita con lei se ci fossimo potute comportare come ogni altra coppia. Ci coccolammo sul divano, guardando dei programmi schifosi in TV e facendo ridere l'altra alle cose più stupide. Era una sensazione agrodolce perché sapevo che sarei partita l'indomani. Ma ero determinata a non pensarci e godermi solamente il tempo che avevamo pero. E lo facemmo.

Più tardi quella notte, ero già nel letto e indossavo un paio di pantaloncini rossi e la mia maglietta preferita dei Rolling-Stones. Girando la pagina del mio libro, vidi Camila uscire dal bagno e deglutii. Indossava quella fottuta vestaglia che avevo precedentemente visto a casa di Ally. Non lasciava nulla all'immaginazione e i miei occhi verdi assimilarono la vista. Le sue gambe lunghe e abbronzate erano perfettamente accentuate nel pezzo corto di tessuto e sapevo quanto liscia fosse la sua pelle, facendomi soffrire per la splendida donna che si stava lentamente avvicinando al letto. Misi giù il mio libro quasi immediatamente e la sentii strisciare sotto le coperte, accanto a me.

Aprendo le mie braccia, si accoccolò a me e io presi un respiro profondo, inalando il suo odore una volta in più. Volevo memorizzare ogni piccolo dettaglio fosse possibile ricordare, così sarei stata in grado di richiamarlo durante la nostra separazione.

"Lauren?", Camila chiese lentamente.

"Sì?"

"Davvero non hai mai pensato di stabilirti?"

Il mio cuore iniziò a battere fortissimo in meno di un secondo. Mi ricordai la conversazione avuta precedentemente lo stesso giorno con Sofi e non ero sicura del perché la sorella maggiore me lo stesse chiedendo. Era strano che non avessi dato molto peso a quel pensiero?

"Immagino di no, no", risposi sinceramente, ma spostandomi più giù in modo da poterci guardare negli occhi, stese dal nostro lato. "Non che io sia contraria o cose così. Non c'era motivo di pensarci prima. E...non lo so, non mi sono mai vista come quel tipo di persona che finisce con la famiglia perfetta e con una casa dalla facciata bianca."

"Non deve essere per forza così noioso", disse e sorrisi gentilmente.

"Hai pensato a quella roba?", chiesi con un sopracciglio alzato.

"Non lo fanno tutti? Non ci credo che non ci hai mai pensato", insisté e allargò il suo sorriso. "Vedo il modo con cui sei con i bambini, per cui non puoi dirmi che non ci hai mai pensato."

"Bambini? Wow, stiamo correndo un po'", la presi in giro, ma apprezzai lo scambio giocoso. "Di quanti bambini stiamo parlando? Due, tre o anche di più?"

"Beh, dovremmo sposarci prima", Camila sbottò. Ma il modo in cui lo disse fece connettere i nostri occhi immediatamente. Non sembrava stesse più giocando. La serietà in quelle parole mi fece fluttuare il cuore. Divenne chiaro per me, che lei ci avesse già pensato. La conversazione stava prendendo un piega che non mi sarei mai aspettata, e non ero sicura di esserne pronta o meno. Apparentemente, era scioccata da ciò che aveva detto perché i suoi occhi erano spalancati più del solito e la sua gola conteneva un grosso groppo. Le sue guance si arrossarono e lei era così adorabile quando era agitata. Le mie labbra formarono automaticamente un sorriso caloroso.

Mi spostai lentamente più vicino, chiudendo sempre più lo spazio tra di noi pressando le mie labbra teneramente sulle sue. Baciare le sue labbra meravigliose in quel momento era pura beatitudine. Sembrava sorpresa dal mio affetto, ma misi la mia mano sulla sua guancia, per accarezzarla lentamente con il mio pollice. Quando mi spostai, mise la sua mano sulle mie dita, facendole restare sempre sulla sua pelle calda. I suoi occhi mostravano un misto tra tenerezza, sorpresa e una specie di realizzazione. Non ero sicura di cosa stesse succedendo dietro quegli occhi caldi e marroni, ma la loro espressione mi rese nervosa ed estasiata nello stesso momento.

"Non sono così tradizionalista di solito, ma farò un'eccezione nel tuo caso", sorrisi, ma assicurandomi che ci fosse abbastanza sincerità nelle mie parole, in modo che non si sentisse imbarazzata. La mia mente stava ancora correndo e l'immagine di Camila in un vestito da sposa mi stava facendo palpitare il cuore. Ora ero io quella che stava arrossendo. Dove diamine saremmo finite parlando di questo?

"Buono a sapersi", sussurrò quasi con aria di sufficienza e io le sorrisi in risposta. Questa volta, era lei quella che si era appoggiata e aveva intrappolato il mio labbro inferiore nelle sue. Si mossero in perfetta unione e io sospirai con piacere quando le sue labbra applicarono la giusta pressione e aspirazione. C'era una sottile linea tra essere sciatto ed essere sensuale, ma Camila era magistralmente abile quando si trattava di baciare. Pensare di averle insegnato una volta come farlo era quasi ironico. Ora ero io che probabilmente potevo imparare una o due cose da lei. Le mie braccia si aggrapparono al suo corpo snello e la tirarono più vicina. Accarezzando gentilmente il suo labbro inferiore con la mia lingua, lei capì e aprì le sue labbra, permettendomi di rendere il bacio più profondo. La sua mano si incastrò nei miei capelli, quando lasciai la mia lingua sfiorare la punta della sua nel calore della sua bocca. Le nostre labbra si chiusero simultaneamente, rendendo il bacio ancora più perfetto e sensuale.

La mia mano si posizionò sul retro del suo collo e lasciai le mie dita disegnare qualcosa sulla pelle sensibile. La pelle d'oca fu subito evidente. Il suo respiro divenne più irregolare per il nostro lungo bacio, che mi fece genuinamente meravigliare, se una di noi fosse svenuta per mancanza d'ossigeno, non lo avrebbe permesso all'altra. Ma c'era un altro elemento coinvolto proprio ora. Era un elemento di tenerezza che stava rendendo il tutto diverso dalle altre volte. I miei pensieri furono quasi confermati da come la donna più giovane respirava, dopo che le nostre labbra si erano disconnesse per prendere un respiro.

"Fai l'amore con me, Lauren", sussurrò in una voce che non le avevo mai sentito prima.

Mi fece venire i brividi, era assolutamente il contrario di quello che Camila aveva fatto stamattina. Onestamente non sapevo decidere quale lato di lei amasi di più. Quello di ora sembrava così vulnerabile ma genuino e mi sentii come se mi stessi innamorando di lei ancora una volta. Aprii i miei occhi per un secondo e guardai il suo bellissimo viso prima di sentire il travolgente bisogno di baciarla. Gentilmente posai le mie labbra sulla sua fronte, scesi più in basso e baciai la punta del suo naso. Lei arricciò il suo naso e io sorrisi, sentendolo sotto le mie labbra. I suoi occhi rimasero chiusi per tutto il tempo e io proseguii carezzando la sua guancia incredibilmente piano. Posando alcuni baci su entrambe le parti, baciai una pista che portava alle sue labbra.

Respirò profondamente dal suo naso e strinse la sua presa nei miei capelli. Iniziai a tirar giù gli strappi della sua vestaglia molto lentamente, mentre gentilmente succhiavo il suo labbro inferiore. L'altra sua mano scivolò sotto la mia maglia e accarezzò la pelle chiara. Il mio stesso respiro stava diventando più pesante e la feci sdraiare sulla schiena, posizionandomi tra le sue lunghe gambe. Sentii il suo piede accarezzare il mio polpaccio e continuai a baciarle il collo. Succhiando leggermente la pelle riscaldata tra le mie labbra già gonfie, Camila gemette in silenzio. Le mie mani ripresero da dove avevano lasciato e tirai giù gli strappi completamente, rivelando la parte superiore del suo corpo nudo. Non esitai e gentilmente presi uno dei suoi seni nella mia mano, accarezzando e massaggiando la pelle liscia. Lei gemette in modo più gutturale e io sentii un'altra scarica di brividi invadere il mio corpo quando sentii quel suono.

La donna più giovane tirò l'orlo della mia maglia e segnalò cosa volesse. Ritirai le mie labbra e le mie mani abbastanza a lungo, così che lei potesse togliermi il tessuto, esponendomi nella stessa maniera in cui avevo fatto con lei. I miei capelli coprivano la mia faccia quando lei tolse la mia maglia, ma subito sentii le sue mani riportarli indietro. Sorrise calorosamente quando la mia faccia riapparve e iniziai a strattonare la sua vestaglia. I suoi fianchi si sollevarono dal materasso e fui in grado di toglierla insieme alla sua biancheria intima. Tolsi il resto dei miei vestiti allo stesso modo perché volevo sentire quella sensazione gloriosa dei nostri corpi nudi pressati l'uno contro l'altro senza nessun tessuto in mezzo. E lo feci pochi secondi dopo, appoggiandola indietro e stabilendoci nella stessa posizione di prima.

Feci scorrere le mie mani tra i suoi capelli setosi e gemetti finalmente al contatto tra i nostri corpi. Sentendo ogni centimetro della sua pelle vellutata, la sua pelle abbronzata a contatto con la mia era la cosa più vicina al paradiso. Le nostre labbra si stavano baciando ancora, non avendone mai abbastanza della bocca desiderosa dell'altra. Non c'era battaglia per chi avesse dovuto dominare, solo l'equilibrio tra l'intreccio delle nostre labbra gonfie per mantenere la vicinanza in quel momento. Presi una delle sue mani ed intrecciai le nostre dita, pressandole gentilmente sul materasso. Lei era a malapena in grado di catturare un respiro, per cui disconnessi le nostre labbra per farci respirare entrambe.

I miei fianchi iniziarono a muoversi istintivamente, spingendo contro il suo centro attentamente. Camila portò la sua testa indietro sul cuscino e strinse le nostre mani intrecciate. Le sue gambe si aprirono di più e io mi posizionai meglio, allineando i nostri centri e spingendo nuovamente in avanti.

"Oh Dio...", la donna dagli occhi marroni sussurrò, sembrando che stesse per soffocare e io non avevo idea se avesse voluto che io prendessi il controllo così tanto, dopo l'esperienza di quella mattina. Era comunque estremamente diverso; più gentile e tenero perché avevo trovato un ritmo adatto per entrambe, spingendo i miei fianchi avanti e indietro. Dovevo ammettere che m lo stessi godendo a pieno. La sua mano si stava aggrappando disperatamente ai miei capelli e io rilasciai l'altra dalla nostra presa. Le nostre labbra si trovarono ancora e ancora una volta e mi sentivo girare la testa. Le sue dita sottili stavano accarezzando su e giù il mio intero corpo e il suo ansimare era ciò che mi stava davvero prendendo. Suonava così incontrollabile e dannatamente sexy. Stavo passando un momento difficile per controllare la mia lussuria quando sentii la più giovane sollevarsi. Seppellendo la mia faccia nell'incavo del suo collo, graffiò la mia schiena prima di spingere i suoi fianchi contro i miei. Gemetti contro la sua pelle liscia e dolce quando la sentii farlo.

Nessuna di noi poteva comprendere l'estremo piacere che ci stavamo dando l'un l'altra. Il mio corpo stava tremando in anticipo e sentii la donna snella contorcersi. Inarcò la sua schiena e gemette con gusto quando velocizzai i movimenti del mio bacino e lo spinsi nel suo centro bisognoso. Le sue dita si aggrapparono alla mia schiena e sapevo che fosse molto vicina. Mi ero appoggiata su un gomito, mentre l'altra mano teneva la sua coscia per avere un po' più di supporto. Sentendo i muscoli delle sue gambe contrarsi sotto le mie dita, raggiunse il suo apice e io potetti sentire ogni singolo tremolio del suo corpo perché eravamo così vicine. Questo mi mandò fuori controllo proprio con lei, facendomi gemere nell'incavo del suo collo e facendomi perdere il controllo di tutte le mie reazioni.

Camila accarezzò amorevolmente i miei capelli mentre entrambe cercavamo di calmarci molto lentamente, i nostri corpi erano ancora inondati da scosse di piacere. Le mie labbra baciarono a malapena la sua clavicola, ma lasciai la mia testa poggiarsi sulla sua guancia. Quella mattina aveva appagato tutto il livello fisico, ma quella sera aveva appagato un livello piuttosto emotivo. Essere in grado di condividere ogni lato di me stessa con lei ed avere un partner alla pari in ogni senso era davvero pazzesco da farmi girare la testa. Ogni pensiero nella mia testa stava fuggendo e semplicemente salvai questi ultimi momenti il meglio possibile. Le sue dita che si muovevano nei miei capelli spessi, il suo profumo semplicemente meraviglioso, la sua guancia che si muoveva gradualmente tornando più stabile a seconda del suo respiro. Senza davvero volerlo, mi addormentai nelle sue braccia e non riuscii a richiamare ogni sentimento che amavo.

Per alcune ragioni, mi svegliai prima che il mio cellulare avesse la possibilità di farlo. Aprendo i miei occhi, provai a concentrarmi e realizzai dove fossi. A volte il mio cervello aveva avuto bisogno di qualche secondo per capire dove fossi in quel momento. Il profumo familiare dello shampoo di Camila si fece immediaatamente spazio nella mia memoria. Spostandomi attentamente, mi alzai dal corpo snello e mi assicurai di non svegliarla. Appariva così pacifica e rilassata. Lasciai i miei occhi scorrere su di lei per un momento, prima di spostarli via. Essendo molto cauta, riuscii ad andare in bagno e mettermi alcuni vestiti cmodi per viaggiare che avevo preparato ieri. La mia valigia era pronta e diedi un'ultima occhiata alla donna addormentata, prima di indirizzarsi verso la porta d'ingresso.

"Lauren!", sentii una bassa voce chiamarmi quando avevo quasi chiuso la porta dietro di me. Sentendo Camila, aprii di nuovo e la vidi corrermi incontro velocemente. Stava indossando giusto i suoi pantaloni del pigiama e la mia maglietta dei Rolling-Stones che avevo lasciato su.

"Non ci pensare", disse agitata e io mi accigliai. "Non ci pensare ad andartene senza salutarmi...mai più."

Si gettò nelle mie braccia ed io presi un respiro profondo, stringendola in un piccolo abbraccio.

"Scusami", mi scusai e la sentii spingermi indietro verso di lei immediatamente. Le sue labbra trovarono le mie in un bacio sorprendentemente passionale e pressai il suo corpo ancora più vicino al mio, facendola lentamente scivolare per terra. Dio, ora non volevo più andare via!

"Quattro settimane, vero?", sospirò contro le mie labbra e poggiò la sua fronte contro la mia.

"Quattro settimane", rassicurai e poggiai un altro bacio leggero sulle sue labbra e successivamente sulla sua guancia, prima di lasciarla. Se avessimo continuato, non sarei mai stata in grado di lasciarla e il mio cuore stava già soffrendo. Raccolsi la mia valigia di nuovo e sentii Camila parlare nuovamente.

"Ti amo", sussurrò con un piccolo singhiozzo.

"Ti amo anch'io", le risposi e la sentii prendermi il viso ancora una volta per un bacio. Entrambe sospirammo e provai a darle un sorriso genuino, ma il suo appariva così triste, ero sicura che il mio apparisse alla stessa maniera. Attraversare lo spazio che mi divideva dalla porta d'ingresso fu più duro di quanto avessi immaginato. Una parte di me voleva correre indietro e non partire per il tour. Ma avevo dei doveri e continuai a ricordare a me stessa che l'avrei rivista per il mio compleanno, e appena il tour fosse definitivamente finito, saremmo finalmente andate in Italia.

Ma prima, dovevo iniziare i concerti del tour e finire tutti gli show negli States. Essere in tour per i concerti fu completamente diverso dal precedente tour promozionale. Odiavo la parte vendita nel business, ma dopotutto i concerti ne valevano definitivamente la pena. Le sedi erano aumentate ancora di più e avevo suonato nelle più grandi arene fino ad allora. Sentire migliaia di persone urlare e cantare insieme era incredibile e spesso avevo preso il mio lavoro pper scontato. Dopo tutta la crescita e la maturazione che avevo avuto, avevo iniziato ad apprezzare molte più opportunità che mi venivano date ed ero in grado di godermele; nonostante fossi distante da Camila.

Lei era davvero molto occupata per i nuovi pazienti all'ospedale, il che rese le cose più facili per me. Non dovevo sentirmi così colpevole. Riuscivamo a scriverci molto, ma erano rari i momenti per le chiamate le videochiamate.

Ogni volta che lei finiva a lavoro, io mi stavo preparando per gli spettacoli. Certamente mi mancava, ma non era così male come avevo inizialmente pensato. Ero sicura che si sentisse alla stessa maniera perché avevamo pianificato di vederci al mio compleanno.

Il mio compleanno arrivò più velocemente di quanto immaginassi e camminai verso l'appartamento della giovane donna con più bagagli dell'ultima volta. Avrei preso un volo per Londra domani per iniziare il mio tour oltreoceano e avevo bisogno di molte più valigie di quanto volessi ammettere. Camila era in ospedale, ma mi aveva detto di fare come se fossi a casa mia. La chiave si trovava sotto lo zerbino come mi aveva spiegato ed entrai nel sempre familiare appartamento. Misi tutta la mia roba nlla camera da letto ed ero molto più entusiasta di vedere la proprietaria dell'appartamento di quanto lo fossi per il mio compleanno. Avremmo passato una serata tranquilla insieme e sperando di rafforzare il nostro rapporto ancora una volta prima che io partissi per un periodo incredibilmente lungo. Non avevamo un piano ben preciso per i prossimi quattro mesi e per quando ci saremmo riviste di nuovo, ma speravo che ne avremmo parlato quella stessa sera.

Il volo era stato davvero scomodo e avevo entito un po' di dolore. Ricordavo che Camila tenesse una pomata lenitiva nel cassetto del suo comodino. Quando aprii il cassetto di legno, vidi immediatamente la scatolina nera che sembrava essere una scatolina per anelli. I miei occhi si dilatarono e il mio cuore iniziò a battere incontrollabilmente entro un secondo. Ero troppo spaventata per toccare o pensare al contenuto della scatolina luccicante. Forse stavo esagerando...forse era solo un paio di orecchini? Cosa mi stava succedendo ultimamente che stavo facendo tutte queste scoperte per caso? Prima la sua prescrizione e ora...questo.

Non mi ero mossa per un po' e avevo solo fissato la scatolina, ma avevo preso un respiro profondo. Questo non era quello che pensavo fosse, dissi a me stessa. Dovevo, in modo da aumentare il coraggio per spingermi a prendere la scatolina nera nelle mie mani. Le mie dita stavano tremando mentre la aprivo. Quello che vidi fece saltare un battito al mio cuore: l'anello di fidanzamento in oro rosa e diamanti in platino, abbellito con una pietra brillante centrale rotonda, caratterizzato da tre file di diamanti e, di certo, non era quello per cui mi ero preparata. Il bellissimo pezzo di gioielleria mi fece girare la testa.

Questo era per la conversazione che avevamo avuto sullo stabilirsi? L'avevo portata a pensarci su, per cui aveva creduto che volessi che facesse questo? L'avevo mai voluto? O, ero pronta per questo? Stava per propormelo stasera?!

"Oh Dio...", borbottai, ma non riuscii a togliere gli occhi dal brillante ovviamente molto costoso.

Stavo quasi per far cadere la scatolina quando sentii qualcuno entrare dalla porta d'ingresso...

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