Anniversario-Sofia
Con tutta la buona volontà, rendere sollievo ad un soggetto come Law non era certo un'impresa semplice e intanto lui continuava a non dormire la notte.
"Trafalgar...non ti dispiace se esco un attimo?" gli avevo domandato dopo averlo trovato disteso sul divano in salotto.
Lui con fare pacato mi aveva risposto che non era un problema.
"Se sei interessato potremmo prendere dei vestiti diversi se questi non ti piacciono"
"Non importa Sofia-ya" aveva risposto senza voltarsi.
Era buttato sul divano con addosso una tuta grigia, il capello e lo sguardo perso accompagnato dalle occhiaie, che erano più visibili.
"Va bene, allora vado" ed avevo aperto la porta per poi uscire.
Lui non si era mosso, preso com'era dai suoi pensieri.
Una volta fuori casa ero andata a comprare un libro sull'anatomia umana ed uno su quella dei principali animali marini per aiutarlo almeno a riposare la notte e successivamente ero andata a fare la spesa in un centro commerciale facendo attenzione a non prendere del pane o qualunque tipo di pasta.
Per la serata avevo intenzione di far appello alle mie doti culinarie almeno per poterlo ringraziare delle sue cure, quindi avevo acquistato del pesce e qualcosa per il contorno e, dopo all'incirca due ore, ero tornata a casa.
Aperta la porta mi ero accorta che Law era nella stessa posizione e con la stessa espressione di quand'ero uscita e non si era neanche girato quando ero entrata.
Così per non disturbarlo ero andata in cucina a lasciare il cibo, poi ero entrata nella sua stanza ed avevo messo sul letto i libri con un biglietto dove avevo scritto che erano un regalo per le sue cure e,visto l'orario e il piatto da preparare, ero corsa in cucina a pulire il pesce.
Non era il massimo in freschezza, ma perlomeno si vedeva ad occhio che aveva mantenuto i colori, aveva una certa consistenza e non era maleodorante.
All'inizio avevo preparato due cartocci con il branzino, pomodorini, prezzemolo ed altro e lo avevo messo a cuocere, successivamente avevo pulito l'insalata, per poi aggiungere altro pesce che avevo preparato e limone e, passate quasi due ore,avevo concluso.
Dopodiché avevo preparato la tavola mettendo da bere qualcosa di alcolico per fargli piacere ed ero andata a vedere cosa stesse facendo Il Chirurgo Della Morte.
Almeno si era alzato per fortuna.
"Trafalgar?La cena è sulla tavola" avevo esclamato cercando di attirare l'attenzione.
Poco dopo era arrivato e senza dire una parola si era seduto.
"Spero ti piaccia" avevo affermato sedendomi ed iniziando a mangiare il branzino.
Il Silenzio era regnante.
Finita la cena ero andata a lavare tutti i piatti e a sistemare la tavola,tuttavia la bottiglia era ancora chiusa e non sapevo se rimetterla in frigo.
"Devo toglierla?" oggi era peggio del solito.
"No,lasciala pure Sofia-ya, se non ti dispiace ritrovarla vuota"
Aveva trovato una maniera per dormire questa notte.
Chissà se magari quel vino non fosse in grado di sciogliergli un poco la lingua.
"Vado nella camera che mi hai assegnato.
La cena era gradevole, ti ringrazio" e si era alzato portandosi dietro la bottiglia.
Nel manga appariva meno desolato, tuttavia non c'era da stupirsi visto ciò che il Governo Mondiale e Doflamingo avevano compiuto.
Dopo che se n'era andato ero ritornata a pulire le stoviglie sporche per non disturbarlo e una volta finito ero andata a farmi una doccia.
Successivamente avevo pensato di andare a letto, eppure desideravo controllare come stesse, così mi ero diretta verso la sua camera.
La porta era aperta e viste le lattine di birra vuote Law non aveva consumato solamente la bottiglia che aveva preso finita la cena.
"Trafalgar, posso entrare?"
Lui era voltato, seduto sul letto con una lattina in mano.
"Entra pure Sofia-ya" e, una volta dentro, mi ero seduta su una sedia difronte al letto.
"Se non ti dispiace potrei sapere cosa è successo oggi?
Sei strano da questa mattina"
Law,dopo una lunga sorsata, aveva compresso la lattina e abbassato lo sguardo, sorridendo malinconico.
"Oggi è la prima volta che passo questo giorno con la consapevolezza di averlo vendicato e cosa è cambiato? Proprio niente!" aveva esclamato perdendo la calma.
Forse non era giusto parlargli mentre era ubriaco...
"Rosinante" avevo sospirato a bassa voce.
Trafalgar aveva posato lo sguardo su di me sentendomi.
"Quante cose sai sul mio conto ancora?"
Poi aveva gettato via l'alluminio.
"Comunque sì! Capello di Paglia-ya lo ha vendicato al mio posto, ma non è cambiato nulla, Doflamingo lo ha ucciso ed io non ero in grado di fare niente!" aveva esclamato a gran voce.
Non sapevo cosa dire.
" Questo è lo stesso giorno in cui tredici anni fa morì e tra poco ci sarà anche lo stesso giorno in cui sedici anni fa sterminarono tutta Flavence" aveva continuato prendendo un'altra lattina piena.
"Un'altra occasione in cui non ero in grado di agire!" aveva concluso.
"Ma eri un bambino"
"E questo farebbe la differenza? Lamy è morta nelle fiamme, così come la suora, i miei genitori e i nostri amici ed io non ero nemmeno con loro!"
Poi si era rannicchiato sul letto incrociando le gambe e mettendo la testa fra le mani.
Non c'era modo per alleviare questo.
Rimorso.
"Potrei fare qualcosa?" ero davvero preoccupata che potesse combinare qualche cosa da un momento all'altro.
"Nessuno può risolvere questo!" aveva affermato alzando la testa per guardarmi negli occhi.
Sostenere il suo sguardo era arduo, eppure mi sentivo in dovere di farlo.
"Forse puoi fare in modo che ne sia valsa la pena"
Gli occhi erano pura tristezza, due pozzi scuri pieni di rimpianto, dispiacere e tormento che ti fissavano come per chiedere un qualcosa che forse non riconoscevano da tanto tempo e che non speravano nemmeno di rivedere.
Pace.
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