La bisnonna analfabeta
La bisnonna Ada entrò nella biblioteca del fidanzato seguita da due fratelli che le facevano da chaperon, lei spalancò gli occhi, gli altri sghignazzarono.
Era assai bella, la bisnonna, ne ho una fotografia malconcia che mostra i lineamenti normanni, uguali a quelli di due fratelli e antitetici a quelli degli altri due di indubbia origine grecanica.
Sicilia e Calabria meridionale, dai tempi dei Normanni, sono abitate da due etnie fenotipicamente opposte che si trovano reciprocamente desiderabili per via dell'innato amore dell'uomo per l'ossimoro.
I trisavoli, a quanto si dice, erano lui moro con occhi di brace e lei così diafana da scottarsi coi raggi di luna.
Se vi ricordate la storia dei piselli di Mendel, potete immaginare quali meraviglie di figli abbiano messo al mondo e, su cinque, una sola nacque femmina e bellissima quanto la madre.
Il trisavolo, memore della fatica fatta a conquistare la dama lunare che riceveva più letterine di San Nicola a dicembre, decise che la figlia non avrebbe mai condiviso lo stesso destino... Non la murò viva, sia chiaro, ma le impedì di imparare a leggere e scrivere per non ricevere né inviare missive d'amore.
⏳Osserviamo assieme un minuto di silenzio ⌛️ per il trisavolo malanima (sicuramente ospite della Caina) perché, in una famiglia di notai che aveva sfornato le menti più colte della Reggio Calabria del XIX° secolo, lasciò la bellissima Ada nell'ignoranza completa, sbeffeggiata per questo anche dai fratelli.
L'accesso alla biblioteca di famiglia, di cui si conservavano persino opere miniate, le era proibito, così come le era interdetto cercare qualcuno che le insegnasse a decifrare i simboli legati ai suoni delle parole.
Non era nemmeno capace di tenere la penna in mano per firmare con la croce!
Sapeva ricamare, cucire, cucinare, tenere in ordine la dispensa, contare a mente e aveva una memoria prodigiosa perché, non annotando nulla, poteva solo fare affidamento ai circuiti cerebrali ben annoiati da quella mancanza di stimoli.
Abbiamo lasciato Ada nella biblioteca del fidanzato coi due misogini attenti a che non mostri le caviglie.
Giovanni, il promesso sposo, si era fatto avanti dopo averla vista in chiesa e il trisavolo si era affrettato a dare il consenso perché bramoso di imparentarsi col figlio cadetto di una famiglia nobile.
Detta così pare una storia densa di cliché di romance, ma, per fugare il dubbio, spoilero subito che la suddetta famiglia era tanto nobile da contrarre debiti in ogni angolo del mondo e che Giovanni era rimasto, sì, incantato dai lineamenti normanni, ma ancor più dalla cospicua dote.
Nella fotografia del loro matrimonio, Giovanni appare fiero di poter impalmare una delle donne più belle della città, ma sembra intimorito da lei... e a ragione!
A quanto narra la storia famigliare, lui le domandò cosa volesse ricevere come dono di nozze (che avrebbe potuto comprare solo dopo il matrimonio... ma non guardiamo i dettagli) e lei lo stupì chiedendo di poter seguire le lezioni con un insegnante privato e di poter accedere alla biblioteca senza limitazione alcuna.
Si fece, inoltre, mettere nero su bianco (facendo controllare lo scritto da un avvocato non invischiato con la famiglia) che i suoi figli, di qualunque sesso fossero stati, avrebbero potuto studiare.
L'uomo, compiaciuto che la futura moglie non volesse impoverirlo con frivole richieste di tulle e macramè, acconsentì subito.
In fondo ci guadagnò anche lui: sembra che se ne innamorò quando rimase meravigliato dalla sua prodigiosa capacità di apprendere e infine divenne egli stesso alunno della moglie (che faceva beneficenza insegnando alle donne a leggere e scrivere).
Ada non prese mai la laurea, ma lesse così tanti libri che la sua cultura divenne leggenda... per lo meno nella mia famiglia.
📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚📚
Questa storia è pubblicata anche su "Storie... d'Amore" di WattpadStoriedamoreIT
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top