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"Siamo usciti di testa" disse Jack misurando a gran passi per la stanza. Leo invece masticava un filo d'erba, molto tranquillo. "stai calmo Jack" lo tranquillizzò il suo compagno. "Ti rendi conto di quello che abbiamo fatto?" chiese isterico Jack. Leo annuì con la solita tranquillità. "Direi di sì, io ti ho dato una lettera e ho un ucciso una dozzina di oligarchi capitalisti corrotti, o meglio li ho resi delle belve, poi ho lasciato che nostro padre li uccida, siamo stati diventati "gli eroi di Dio" secondo l'alto sacerdote, e abbiamo il controllo del governo grazie a un pupazzo" spiegò giocherellando con un cristalli. "Reyes" corresse Jack. "Fa lo stesso" sentenziò Leo. Erano ritornati nel loro castello, e Jack stava ancora metabolizzando quella situazione. "Ora nostro padre che farà? Ci ucciderà?" chiese Jack. Leo scosse la testa. "Te no, me probabilmente, sempre se non fosse tenuto d'occhio dall'esercito, non ha legami, ho detto a Elyse di cambiare sempre le guardie che sorvegliano l'isola, così non può corromperle" spiegò. Jack annuì. "E ora? Che facciamo?" chiese. Leo sorrise e si avvicinò mettendogli una mano sulla spalla. "La stessa cosa che facevamo prima...si ritorna alla conquista". Jack sorrise con uno sbuffo. Prese i suoi guanti e ci posizionò sopra alle nocche delle gemme gialle, rilasciando scariche elettriche. Leo prese le sue balestre e li mise su una fondina, poi prese la sua katana e se la legò dietro la schiena. "faresti meglio a farti una spada" consigliò Leo. "perchè? Vado bene con questi" rispose Jack mettendosi l'armatura. "lo so, ma non hai una gran gittata, e poi mica devi usare la mia, puoi fartene forgiare una, ora che abbiamo dei grandi forgiatori al nostro servizio". Jack ci pensò e non rispose. "in che isola dobbiamo andare?" chiese. "Non lo so, quegli idioti hanno buttato, le nuove mappe, abbiamo solo quelle vecchie, dobbiamo aggiornarle". Jack imprecò, odiava la mappo grafia. "dai andiamo all'avventura, proprio quando stettero per uscire videro una persona. O meglio un essere non ben specificato. Ma molto particolare. Jack caricò i suoi pugni di un fuoco azzurro, Leo tirò fuori le balestre pronte a fare fuoco. L'essere si limitò a rimanere con le mani dietro la schiena totalmente disarmato. "chi sei?" disse Jack. L'essere si avvicinò, indossava dei congegni metallici e elettrici addosso, Leo subito capì che apparteneva a una razza tecnologicamente molto avanzata. "Ohh io non sono nessuno, mi chiamo Orelies e sono il lord di Heavenrock, un castello distante cinque isole dal punto in cui vi siete fermati". Aveva una voce secca e...robotica? "Ho visto cosa avete fatto in questi mesi o meglio in questo anno, i guerrieri del portale, ma vi devo dire una cosa" Si avvicinò fino a essere poco meno di due passi. Mise una mano sulla spalla di Leo. "Se proseguite ancora, vi stermineremo immediatamente, piccole escrescenze, ancora prima di quanto abbiamo in programma,". Jack d'impulso con la transizione diede un pugno nel petto dell'uomo. L'uomo fece un volo di dieci metri, ma prima di toccare terra atterrò con le mani e ritornò in piedi senza cadere. Leo prima che potesse fare altro gli lanciò una palla di fuoco nera, che gli fece un'enorme esplosione in faccia. Ci fù una nuvola di fumo, da essa uscirono fuori due catene dirette verso di loro. Leo schivò, Jack invece si fece avvolgere il braccio con una. La catena cominciò a tirare, attirandolo leggermente perchè aveva i piedi che tiravano. Jack attivò il guanto e creò un'enorme scarica elettrica che si manifestò su tutta la catena colpendo Orelies. Le  catene si ritirarono e si librarono in cielo, e come per tirare fece cadere due enormi esseri fatti di metallo

La nuvola di fumo si diramò, c'era Orelies, ferito. Aveva un occhio mancante da cui gli grondava sangue nero e scintille, e aveva il braccio aperto da cui uscivano fili. Ma era protetto da quei esseri metallici alti almeno 6 metri. Rilasciavano grugniti metallici e movimenti di ingranaggi. "Ma che cazzo sono?" disse Leo vedendoli. Orelies rise, era una risata sprezzante e distorta. "La vostra fine...se riuscite a raggiungermi vi accoglierò a braccia aperte, se non riuscirete a sopravvivere a loro...beh buona fortuna" detto questo diede un colpo al suolo scomparendo e lasciando i due golem a loro. I due golem si avvicinarono, i loro passi screpolavano il pavimento. I due lanciarono una palla di fuoco contro uno, Jack di fuoco verde Leo di fuoco nero. Il golem con una manata parò il colpo con il braccio, il braccio nonostante l'esplosione non si era danneggiata a parte colorarsi di rosso, ma era solamente per qualche minuto. "Uno per ciascuno?" chiese Jack mentre i golem si avvicinavano. "Si, se sono lenti".

Jack Pov

Jack corse dalla direzione verso il lago, facendosi inseguire dal golem. "non può essere un golem, è troppo meccanico e alto" pensò. Cominciò a lanciargli palle di fuoco una dopo l'altra che purtroppo non sortirono grande effetto. Il golem gli diede un pugno, a causa della velocità Jack fu costretto a pararsi ma questo lo scaraventò lontano facendogli fare un lungo tuffo in acqua come quando si lancia un sasso. Senti un osso scricchiolare, "Cazzo" borbottò sott'acqua. Il golem si buttò in acqua intento a seguirlo, e non sembrava essere rallentato. Riemerse e si posizionò nella pezzo di terra in mezzo al lago, elettrificando l'acqua. L'elettricità raggiunge il golem ma non gli fece nessun effetto, il golem gli diede un altro pugno, più veloce e questa volta fù preso in pieno. Fece un altro ruzzolone nell'acqua, grondando di sangue dalla faccia. "Fanculoooo" Urlò salendo a riva. "Si scasserò alla vecchia maniera, Furem, maxima". Urlò l'incantesimo e sentì i muscoli gonfiarsi e il dolore andarsene. Il golem gli diede un pugno ma questa lo schivò saltando sul braccio e dandogli un pugno in faccia con la transizione. Il colpo lo sentì, infatti sputò sangue nero, o meglio riasciò sangue nero. Cominciò a scazzottarlo con i pugni e questa sembrava subirli, ma non voleva cedere. A quel punto a Jack vedendo la torre del castello più vicina, gli venne un idea. Prese dalla sua borsa uno spago e lo legò al collo della creatura, questo provò a dargli un pugno ma colpì il muro della torre. A Quel punto Jack usò una palla di fuoco, colpendo la torre e facendogliela cadere in testa, tendendo stretto il filo metallico. Sentendo il fatto che non tirava più, significava che l'aveva ucciso.

Leo pov

Il golem dalle spalle lanciò una serie di enormi frecce che lasciavano fuoco alle spalle e che esplodevano al contatto (missili). Leo con la transizione e con la velocità riusciva a schivare, tuttavia stava sprecando le energie. Aveva già provato ogni sorta di incantesimo offensivo ma niente, quell'essere era invulnerabile a tutto. C'era un incantesimo, non offensivo che si poteva usare, ma se avesse sbagliato sarebbe morto. Da un angolo cieco, il golem con una lama fece un tagliò il faccia all'arciere. Leo indietreggiò e chiudendo un occhio per il sangue. "Proviamoci" disse. Respiro e ispirò, per l'incantesimo serviva calma e tranquillità. Il golem gli diede un altro fendendo, Leo schivò ma venne ferito alla spalla. Respiro e ispirò, cercando di ignorare il dolore. "Maglia specchio" urlò. Si sentiva strano, non sentiva più il dolore, ma non poteva muoversi come voleva, stava imitando i movimenti del golem. Il golem lanciò una grande quantità di frecce esplosive, e Leo non poté muoversi. Gli esplosero in faccia ma lui non si fece nulla, allora significava che l'incantesimo era andato bene. Il Golem gli diede un pugno e Leo rispose con il pugno, ma non sentì la differenza di forza, non sentì dolore, erano perfettamente alla pari con l'eccezione che lui era un pò più forte. Si diedero almeno un centinaio di pugni e alla fine, il golem a causa di quei colpi, il braccio destro si spezzò. "maglia specchio levati" bloccò l'incantesimo sentendo l'energia sfiancarlo. Beve una pozione di mana, per avere quel sufficiente per fare quello che serviva. Uso i fili metallici che aveva fatto scorrere mentre combattevano e che fatto entrare nel suo corpo, per rompere il pettorale che gli copriva il cuore. Si allontanò con la transizione e poi si concentrò. Concentrò una grande quantità di gas e fuoco in una sfera, rossa, la tenne con cura altrimenti gli sarebbe esplosa in faccia uccidendolo. "Kinetic meteor" urlò per poi lanciargli la sfera che esplose contro il golem e distruggendolo in tanti pezzi. Leo cadde a terra sfiancato e con le mani che li bruciavano, aveva bruciato e danneggiato anche il castello a causa dell'esplosione.

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