L'armatura di Jack era scintillante, senza neanche una macchia,con del quoio porchiato sulle spalle, l'elmo gli dava un'aspetto quasi mostruoso,teneva l'ascia sulla spalla destra affilata e splendente. Leonardo aveva una una giacca nera con un cappuccino di tale colore, le balestre erano sulle fondine sui fianchi. Leo aprì il portale, aveva uno sguardo severo con delle goccioline che sgorgavano nella tempia, era teso ma riusciva a mantenere i nervi saldi tutto il contrario di Jack che era euforico di poter combattere. Saltarono, entrarono dentro al portale e quello che videro superarono ogni loro aspettativa, era la bellissima città di Lorian la città più bella del mondo, nonostante si vedesse la grande mancanza di cure, molti rovi attanagliavano le case ,il muschio copriva il vetro delle finestre insomma era una città dimenticata soprattutto perché vedevamo degli orchi aggirarsi prendendo il posto degli ex abitanti di cui l'ultimo ricordo arriva dal casco della matassa di quei demoni, avevano ucciso gli abitanti mangiati e poi ci avevano fatto ornamenti e cibo "disgustoso"sibilò Leonardo imbracciando le balestre e muovendo gli occhi velocemente contando il numero degli orchi , subito dopo scattò e si posizionò dietro la torre dell'orologio "ok vediamo di uccidere sti figli di puttana"quasi sbraitò  Leo, Jack in risposta a quelle parole si legò l'ascia dietro la schiena e scese dalle scale di qu quell'edificio, erano piane di liane e la vegetazione si era impossessata ma era risistemabile. Jack cominciò a camminare lentamente usando i massi, continuò così finche non incappò a tre orchi proprio dietro il masso "attarne tre in una sola volta è pazzia, se ne uccido uno tutti gli altri si allarmano, se chiedo a leo di ucciderne due comunque non siamo certi che muoiano sul colpo, dobbiamo ragionarci be-" i pensieri di Jack furono interrotti da un fischio o meglio tanti fischi che in un millesimo di secondo sorvolavano la sua testa, frecce decine centinaia di frecce sorvolavano la sua testa e stavano colpendo gli orchi che non ebbero tempo di respirare di parlare di fare nulla perchè nel giro di cinque secondi si ritrovarono per terra grondanti di sangue nero con almeno un centinaio venti frecce per ciascuno, Jack  prima guardò gli orchi poi guardò Leo che gli fece il pollice in su. Jack comiciò a idintrarsi sempre di più sempre con lo sguardo vigile del suo compare finche non incappò in una cattedrale con un'orco all'entrata.. quello non sarebbe stato un problema, il problema era che sopra la chiesa c'era una pattuglia lo avrebbe visto se avesse ucciso il suo amico. Un secondo dopo la figura dell'orco improvvisamento scomparve colpito da un' assalto dell'arcere, L'orco principale sentendo il rumore alzò lo sguardo e Jack ne approfittò, Uscì dal suo nascondiglio e conficcò l'ascia sulla pancia squarciandola, lui si inginocchiò grugnendo dal dolore, levò l'ascia facendogli cadere le budella e litri e litri di sangue nero, a quel punto con un colpo circolare mirando alla testa, la testa rotolò per terra rendendo l'orco impossibilitato dal fare qualsiasi cosa, a quel punto, sempre tenendo l'ascia in mano aprì leggermente la porta della cattedrale e vide qualcosa di tremendo vide almeno trenta orchi tutti impegnati a riti lussuriosi e orgiastici un vero spettacolo dell'orrore con sangue nero d'appertutto e cadaveri dei loro simili usati come abiti, sedie e teste di umani attaccati alle pareti, gli orchi erano in trenta e se fosse entrato sarebbe morto, richiuse la porta  subito dopo ...la paura un suono di un corno, Jack cercò con lo sguardo chi ha suonato il corno ma non lo vide, tutttavia tutti gli orchi si allarmarono e videro Jack con lo sguardo ignettato di sangue, a quel punto Jack gli venne da vomitare e gli parve in quel momento che l'armatura lo facesse sudare in maniera esagerata, ci fu un'attimo di silenzio quell'attimo per il cavaliere gli parve eterno, gli orchi urlarono ...era un'urlo primordiale e cominciarono a correre contro lo sfortunato ragazzo, Jack preso dalla paura ignorò la pesantezza dell'armatura e comiciò a correre verso il portale ovvero il punto in cui si nascondeva Leo, ogni tanto si guardava dietro e notava che ogni tanto gli orchi cadevano facendo inciampare gli altri, leonardo lo stava coprendo il più possibile, Jack raggiunse le scale scalandole il più velocemente possibile, Leo era all'apice delle scale e stava tenendo gli indici stretti stretti sui grilletti delle balestre scagliando centinaia di dardi, Jack arrivò al suo fianco aveva ancora l'ascia in mano ma in quel momento era inutile, l'orda stava avanzando pericolosamente, Jack e leo indietreggiarono vedendo che le frecce non facevano diminuire l'avanzata, indietreggiarono così tanto fino ad arrivare nelle barricate dell'orologio. A quel punto Jack prese il coraggio a due mani, prese per il braccio leonardo se lo caricò sulla spalla, "MA CHE CAZZO FAI?!" sbraitò leonardo, Jack scavalcò la barricata e fece un volo di 10 metri dalla piattaforma, Jack perse l'equilibrio cadendo di fianco, lui e il suo compagno che mugulò per il dolore. Sentendo gli orchi Jack si rialzò di scatto brandendo l'ascia, saranno stati cinquanta  quindi significava che leonardo con le sue frecce aveva ucciso buona parte, a quel punto Jack strinse l'ascia con una mano  "FUREM!!" gridò Jack, invocando il potere della formula magica, sentìì la sua armatura leggermente più stretta ma si sentì invincibile ma poco lucido. Si scagliò sugli orchi, i loro movimenti grazie alla magia erano molto più lenti per lui era come combattere delle tartarughe , menò fendenti velocemente ma non era intenti nell'uccidere era intenzionato come Leo a ferirli così tanto da renderli incapaci di fare qualsiasi cosa a causa della loro resistenza, nel mentre ne ha messi K.O dieci.

Leo pov

"Jack li sta massacrando" pensò Leo a terra mentre cercava di recuperare il fiato, aveva perso le balestre o meglio una si era rotta a causa dell'impatto l'altra era lontano da lui, prima che potesse muoversi, degli orchi lo circondarono puntandogli addosso le lame, Leo spaventato alzò le mani in segno di resa "Pezzo di Shrak, hai ucciso molti dei nostri.....Ma sta tranquillo Ubtargat sa cosa fare con gli stregoni come te" disse con voce roca l'orco facendo ridere i suoi colleghi "sarai una bel accendi camino" disse ridendo. Leo aveva delle domande su quell'individuo ma aveva capito che non erano tipi di domande "ora alzati" ,leonardo si calmò "non faccio nulla" tutti si misero a ridere "credi che mi sconvolga uccidere un bambino? tornare a casa con questo peso?" sbeffeggiò l'orco, leonardo fece un sorriso sadico "tranquillo....tu non tornerai a casa" sibilò leonardo,prese un coltello attivò la transizione e sventrò il suo collo di lato,l'orco si inginocchiò tendendosi la ferita , Leo si accostato sul muro "Hey testa di cazzo" urlò agli altri orchi che gli si caricarono tutti, fece un'altra transizione e taglio la gola ad altri due, questa volta quando era tornato tangibile un'orco gli diede una mazzata in testa facendolo sanguinare, Leo gemette dal dolore e si mise a correre cercando di prendere in mano la balestra, era a un millimetro ma venne preso dalla gamba da uno, subito dopo non capendo come lui si era ritrovato sotto 7 orchi che lo stavano calciando, faceva male e sentiva le ossa gridare sotto quei colpi, a un certo punto urlò rilasciando delle sfere di fuoco colpendo gli aggressori che caddero a terra urlanti con la faccia che bruciava, Leo cominciò a strisciare verso la balestra , era ridotto male aveva una ferita alla testa e aveva lividi e una frattura al braccio sinistro. Raggiunse la balestra e guardò Jack, aveva terminato l'energia e veniva pestato da due orchi in un'angolo, Leo prese la balestra puntò verso quello che lo stava colpendo, mirò e sparò 5 frecce colpendolo sul collo e sulla schiena facendolo cadere a terra,l'altro orco guardò leonardo spaventato, sparò altri tre colpi perendolo alle gambe, a quel punto Jack con le ultime forze rimaste prese l'ascia e gli sfondò il cranio facendo crollare entrambi a terra con l'unica differenza che lui si sarebbe rialzato ma l'orco no. "E' stato facile "disse Jack in un soffio a faccia in giù