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Jack pov
Il legno cozzò, il sudore rigava la fronte di Jack,mentre impugnava una spada di legno,con la lama lunga novantacinque cm. Però quell'arma non veniva utilizza per menare fendenti all'aria,infatti con essa stava combattendo ma non con un'orco o un cavaliere fantasma ma contro un'amico o meglio un fratello. Jack mulinellò la spada contro di lui che perse la spada e cadde a terra, "arrenditi" disse Jack con un soffio, "non mi arrendo ma sto quà sdraiato ,va bene lo stesso?" disse pigramente leonardo, era sdraiato, era sudato come un maiale e gli occhi chiusi e non sembrava volersi alzare come se fosse morto.Jack lo prese per le braccia e lo costrinse ad alzarsi,lui sbuffò e si alzò "dobbiamo raccogliere altra legna " avevano raccolto solo qualche ramo e ceppo.entrambi avevano 17 anni Jack era un ragazzo robusto alto 1.m 76 , coi capelli castano chiaro e gli occhi dello stesso colore,il suo pregio più grande era la bontà d'animo che lo accomunava e dimostrava. Leonardo era il suo opposto, leonardo era un ragazzo non gracile ma di sicuro non robusto quanto a Jack, era alto 1.m 89,coi capelli castani e gli occhi verde foresta,era più sveglio di Jack ma non era freddo ma manifestava il suo amore nei confronti degli altri in maniera silenziosa.
Dopo che i due ragazzi presero legna sufficiente,jack la portò sul capanno, ma leonardo era fermo immobile aveva uno sguardo torvo e guardava l'orizzonte che delineava la terra sospesa in aria della loro isola, "....voglio andarmene" disse leonardo, Jack non capì "come scusa?", Leonardo si irrigidì continuando a fissare l'orizzonte "Hai capito bene.....voglio andarmene" Jack lo fiancheggiò spaventato "è per qualcosa che ho fatto?" , leonardo squotò la testa e si sedette sulla terra fissando l'orizzonte "non sò come tu ci riesca ma io.......io non posso più vivere qui" "Perchè che è successo?" sul viso di Leonardo nacque un sorriso triste "Noi siamo sempre vissuti qui, tuo padre non ci ha mai fatto mancare nulla, ma...." leonardo si fermò come se avesse paura della sua risposta "ma?" chiese impaziente Jack "hai presente le storie che ci racconta sempre il tuo vecchio?" chiese ,Jack non capì la domanda ne dove velesse arrivare "si" leonardo si alzò in piedi con gli occhio puntati verso le isole volanti a miglia e miglia di distanza "orchi, draghi, cavalieri fantasma, tesori avventura, questo è quello che voglio, in questo momento siamo potenziale sprecato, ormai il parlamento non è più interessato a conquistare le altre isole, noi non siamo nati durante La grande eclissi, la nostra guerra è quella del cambiamento" "ormai Asteris è morta o meglio sta per muorire.....perchè ormai nessuno è più interessato a riunirla " Jack stava ascoltando quasi ipnotizzato da quello che stava dicendo "tu mi prendi in giro perchè leggo i tomi antichi che tuo padre porta , beh ora vedrai con quelle pergamene ora sono in grado di creare una porta per raggiungere la città ......io non posso più aspettare domani andrò alla capitale e partirò per le montagne polverose" Jack si aspettava più o meno quella risposta "vuoi colonizzare da solo quella terra?" chiese dubbioso "...si" rispose sicuro di se, frugando nella sua tasca. Tirò fuori una pietra che teneva con la sua mano destra, era blu mare e più che una pietra sembrava un cristallo ma più puro senza incrostature o punti neri completamente puro e pulito, ma purtroppo non aveva nessuna qualità utile"si chiama Hycthum" disse con fierezza "bravo conosci l'imperium e allora?" Rispose sarcasticamente, Leonardo gli getto un'occhiata gelida poi si concentrò sulla pietra. Alzò la mano sinistra e la puntò contro la pietra "sipal ed etnem ni etutriv ied eraticxe" dopo quella frase la pietra si illuminò,con grande stupore di Jack "questa pietra e la stessa con cui si attivano i portali"spiegò leonardo , prendendone un'altra "unendole si può creare una porta che conduce in luoghi dispersi nello spazio, non appena troverò il portale lo aprirò" disse mentre un sorriso nacque nel viso "lo apriremo" lo corresse Jack "verrò anche io" leonardo lo guardò ridacchiando "no assolutamente no" questa volta era Jack a ridere "padre ha visto gli orchi,grossi resistenti e muscolosi e tu sei magro e non sai usare la spada come pensi di uccidere quei mostri lanciandogli i sassi? perderesti con me anche in quello" avvolte Jack era veramente presuntuoso nei confronti di leonardo per la sua muscolatura, perchè se leonardo era più sveglio e furbo, Jack era molto più forte fisicamente, con la mazza,con la spada e non faceva a meno di fargli notare questo dettaglio. Leonardo a quella frase mormorò qualcosa e prese dal suo zaino una freccia lunga dall'asta lunga 50 cm della punta lunga 5 e un piccolo impennaggio, insieme prese un'arco di legno di quercia fatto a mano con i bordi frastagliati e una corda sottile per scoccare, molto brutto come arco. Leonardo prese una mela nella bisaccia di Jack e col dito puntò il manichino vicino alla casa " guarda" lanciò la mela lontano, lui con uno scatto fulmineo si inginocchio e scoccò la freccia, prese la mela in pieno e si conficcò sulla testa del manichino. Jack era senza parole "un'orco normale è anche riconosciuto per la sua intelligenza, e ci mettono dieci secondi per capire cosa succede, se hanno un'intelligenza pari alla tua,beh per ucciderli per me sono cinque secondi di troppo" rimise l'arco nello zaino con Jack che fece una smorfia "se si avvicineranno troppo che farai?" chiese Jack con un tono lievemente disperato "non riusciranno ad avvicinarsi abbastanza" disse con tranquillità "ma se ci riuscissero?" richiese, a quella domanda questa volta, Leonardo prese un'altra freccia e la punto sul collo di Jack con tono di sfida "scoprirò se combattono senza aria", Jack ormai non sapeva più che fare "eddai lasciami venire ti servirà una guardia del corpo" jack roteo gli occhi e respirare pesantemente scocciato, poi lo guardo "ho delle condizioni" Jack sospiro quando senti la fatidica parola "condizioni". "primo noi siamo colleghi e quindi se troviamo qualcosa che ci interessa si divide" questa condizione a Jack piaceva, così non c'era il rischio che qualcuno si lamentasse " seconda condizione,quello che prende le decisioni siamo entrambi ma se c'è un conflitto elenchiamo i pro e i contro" "pienamnte d'accordo" in quel momento andava tutto bene "ultima condizione,il secchio da viaggio te ne occupi tu di svuotare pulire" Jack strinse gli occhi e fece una smorfia come se dovesse vomitare "eh no dai, devo sul serio pulire io la nostra merda?" leo aveva un'espressione vagamente divertita "prendere o lasciare bello" disse mostrandogli la mano, Jack titubò un pò ma poi gliela porse "quando partiremo?" chiese cercando di portar lontano dalla sua mente il caso del "vaso di notte" "domani mattina ma c'è un problema .....a meno che tu non voglia prendere a bastonate o lobotomizzare i nostri nemici ti servirà una spada letale" disse puntando la spada di legno conficcata sul terreno,"ferro potrebbe andare bene, purchè quella spada sia abbastanza affilata per trafiggere" continuò leonardo,mentre Jack guardava a malincuore la sua spada "forse ti daranno una spada quando andremo li" jack lo guardò "tu credi ?". Le spade di rame costavano 200 monete di bronzo o 10 monete d'oro, onestamente era un po titubante del fatto che le armi le dessero gratuitamente "non fanno un cazzo da almeno 10 dopo la frattura, nella capitale ci sono fabbri,artigiani,allevatori e politici avranno qualche spada o ascia che non usano più" disse mettendosi sulle spalle lo zaino.
Jack era sdraiato sul letto che guardata il tetto di paglia della sua stanza e quella di leonardo,la discussione con suo padre era andata stranamente bene, all'inizio era arrabbiato pensando che leonardo andasse da solo ma poco dopo avergli detto che Jack sarebbe andato con lui si rassenerò come se andasse tutto bene "io vi chiedo solamente di rimanere uniti, gli dei mi concessero 5 compagni con cui condivisi metà della mia vita, il primo quando ero bambino, il secondo nel pieno della mia virilità, la terza durante la grande guerra,la quarta durante la frattura, e la quinta a causa della mia incapacità, e fra tutte queste perdite, un dettaglio le accomuna, quello che giocò la vita a tutti, .....non gli sono stato accanto"
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