7. Dottore, mi fa male il cuore!

Dottore!
Ho mal di cuore!

Ed eccoci arrivati alla questione cotte.
Anche se nel mio caso, dovrei dire scottature o ustioni di non so che grado!

Allora, come tutti, già alle elementari iniziai ad avere le prime cotte.

Mi destreggiavo con bigliettini d'amore, (in cui chiedevo al malcapitato se mi amasse o se volesse stare con me), lettere ben più strutturate (una volta ne scrissi una chilometrica, la consegnai, e grazie al Cielo non ottenni una risposta!), e altre tecniche da piccola "Latin lover"... più o meno...

Alle medie, il disastro:
presi una cotta per un ragazzo più grande di me di tre anni, che non mi avrebbe calcolata né ora né mai.
Era davvero carino ai miei occhi, e passava il tempo a darmi fastidio (ad esempio chiamandomi con nomi ridicoli o scarabocchiando i miei quaderni), ma anche se non se ne accorgeva, non mi dava affatto fastidio, tutt'altro.

Ed ero cotta totalmente , direi quasi appena uscita dal forno, dorata e croccante.

Esatto, come una patatina.

Lui non mi considerò mai, ma io, mentre cantavo Adele sotto la doccia, scrivevo il suo nome ovunque e forzavo la sua lettera su ogni lattina che mi ritrovassi in mano...
lo pensai per parecchio tempo.

Incontrai persino un suo sosia, mentre ero in gita circa un anno dopo.
Dicono che al mondo abbiamo sette sosia...ma non ci credevo.
E no, io non avrei mai pensato di incontrarne proprio uno dei suoi sei.

Anche con questo, comunque, non ebbi fortuna.

Insomma da lì in poi, mi "innamorai" solo di persone che mi avrebbero ricambiata...
Insomma, manca solo un "avrei dovuto innamorarmi " nella frase e poi è tutto vero!

ps: la lettera che scrissi a quel bambino,
alle elementari, e che portai fino alla sua cassetta delle lettere con la complicità di una mia amica,
non ricordo neanche cosa potesse contenere.
Non ricordo davvero cosa scrissi,
ma doveva essere qualcosa di grosso tipo: "Un giorno ci sposeremo! Ricordati che ti amo e ti amerò sempre!"

(Il tutto ovviamente accompagnato dal disegno di un cuore gigante con brillantini e delle nostre iniziali unite dal simbolo matematico " +")

Doveva essere qualcosa di simile,
perché il bambino in questione
non mi parlo più,
anzi,
sembrava quasi terrorizzato da me...

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