6.BAGNI INGANNATORI

Non è molto carino intitolare un capitolo così,
ma suvvia, c'è di peggio...forse.

Che problema ho con i bagni?
Beh.
Sono stata spesso loro prigioniera.
I bagni, per me, sono un po' come l'armadio che conduce a Narnia.
Ci entro e forse, forse esco.
Premetto che non è colpa mia, sono loro ad essere malefici (sì, avete capito bene, parlo sempre dei bagni).

Perché?

Semplice! Quasi ogni volta che entro in un bagno che non sia quello di casa mia, resto chiusa lì.
La serratura inizia a funzionare male, la maniglia fa difetto, la chiave non si gira e dovresti essere Ercole per farla muovere, almeno di un millimetro.
Oppure c'è la variante al buio.
Tipo "Escape Room".
In cui la luce a tempo si spegne e non trovo il tasto , oppure la luce che si accende con un battito di mani...diventa sorda e tu resti nel buio cosmico della toilette.

Comunque, resto chiusa lì.

Non potresti non chiudere la porta o farla controllare da qualcuno fuori?
Ora faccio così.
Ma prima di capirlo sono restata chiusa svariate volte, in molteplici posti.
Esattamente: nel bagno di un oleificio, da White Bakery, in due o tre ristoranti, e a scuola.

A scuola successe anche altro:
rimasi chiusa, e fino a lì ero abituata.
Ma nel momento in cui chiesi aiuto, urlando: "Sono nel bagno! La porta non si apre!"

Una signora, forse un'insegnante, che non so per quale motivo vagasse nel bagno per gli studenti, mi rispose: "Cara tranquilla! Vado a chiamare la bidella, tu non muoverti da lì eh!"

Risposi : "Certo! Grazie.", ma avrei voluto urlarle:
"Dove diavolo potrei andare? Sono rimasta chiusaaa!"

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