Black Mesa Disaster: G e Gaster
Poteva essere una giornata normale, come le altre. Una giornata di routine a Black Mesa. Ma non fu una giornata normale. Per tutti, la situazione cambiò radicalmente. In quanto tempo ?
In 1 minuto.
Il giorno dell'esperimento per Freeman era arrivato. Il grande giorno, quello che Tutti aspettavano con ansia. Tutti gli scienziati potevano assistere a distanza cosa stava succedendo nell'enorme stanza dello spettrometro anti-massa. Un enorme macchinario dotato di un laser ultra-fine per tagliare qualsiasi superficie. Freeman doveva utilizzarlo per aprire a metà un meteorite alieno caduto quà nelle vicinanze, a 5 chilometri dall'impianto.
G stava aspettando che Freeman entrasse nella stanza, con quella sua tuta ultra-tecnologica, la tuta Lambda. Anche lei l'aveva indossata, ma non si era mai trovata comoda. Però faceva figo.
Era sempre stata amica di Gordon, era uno scienziato modello. Il capolavoro del Mit. Idolatrato da Black Mesa. Lei era MOOOLTO invidiosa ovviamente. Gordon però non si era mai vantato della fama e della sua bravura. Era molto umile. Non si dava mai arie. O non faceva lo sbruffone. Era simaptico anche per quello.
Comunque, era il SUO grande giorno, e lei si stava godendo la spettacolo seduta sulla sua poltrona. Era un momento enorme per la scienza!
L'imponente macchina stava roteando su sè stessa, e il raggio stava pian piano scalfendo il meteorite.
Il collega di G, il dottor Gaster, entrò nella stanza, di due minuti di ritardo.
"Buongiorno G ! Mi sono perso qualcosa ? Maledetto treno !"
"Esattamente no, ma l'esperimento di Freeman è iniziato da poco!"
"Ah, giusto."
Incuriosito dall'entusiasmo della ragazza, il dottore domandò alla sua amica:
"Ehi G, ma, per caso, che rapporti hai con il dottor Freeman?"
"Bè, sono una sua amica da anni. Quando sono entrata a far parte di Black Mesa, è stato lui a istruirmi su come andavano le cose nella base. Mi ha aiutato in molti momenti critici, si è sempre dimostrato umile . Anche in occasioni del genere."
"Ok. Maaaa, giusto per curiosità, hai una qualche infatuazione amorosa con lui?"
La ragazza guarda il suo collega con aria stupita, accorgendosi solo in quel momento il perché tutte quelle domande su Gordon. Cercando di non far vedere il colorito rosso-imbarazzato, disse:
"Io ? Con Gordon Freeman ? Pffft. HAI una minima idea di quanto sia famoso qua ? Lui lo sa benissimo di essere un Sex Simbol per le ragazze qua. Solo che non è interessato all'amore per ora. È io non sono interessata a lui!"
Gaster tirò un sospiro di sollievo, a bassa voce.
G aveva capito che Gaster si era incottato di lei. Ecco perchè tutte quelle domande.
"Che settore è quello di Freeman ?"
"Materiali anomali"
"Se studia quelle cose, senza essere spaventato a morte, anche la sua paga è anomala!"
I due scoppiano a ridere.
"Aaahhh questa Gaster era cari-
Non fece a tempo a finire la frase che nel video stava cambiando tutto. Dal meteorite sparavano scintille e strani luci a intermittenza. Si sentì anche un esplosione, che si sentì in tutta la struttura e anche oltre. Gordon fù colpito contro il muro per l'onda d'urto.
G e Gaster assistivano sbalorditi all'orribile spettacolo. Dal meteorite uscivano orribile creature che uscirono dalla porta in titanio che si assicurava che non ci fossero fughe di radiazioni. Erano alieni. Mai visti prima. Sembravano cattivi , violenti e sanguinari.
I due si guardarono negli occhi per poi uscire di corsa dalla stanza dei loro esperimenti. Scienziati che scappavano, guardie armate di Black Mesa si dirigevano verso la zona di Freeman. Era una situazione critica.
"È meglio darsela a gambe !"
"Dove ? Non possiamo raggiungere la superficie !"
"Perché?"
"Se tutti vengono a sapere di quello che è successo qua, succede un casino !"
"Allora cosa si fa ?"
I due rimasero a pensare.
"Dobbiamo raggiungere lo stesso la superficie. Possiamo cercare di scappare attraverso il deserto !" Annunciò G.
"Ottima idea !"
I due iniziarono a correre, a scappare il più lontano possibile, da alieni malvagi, scienziati e guardie. Erano tutti dalla loro parte si, ma era meglio se si isolavano. Il deserto era l'unica via per la salvezza sensata. Da la, potevano raggiungere il centro abitato più vicino.
La prima parte del viaggio iniziò bene. Ma le cose DOVEVANO complicarsi.
Durante il tragitto, iniziarono a spuntare i primi nemici. Proprio mentre arrivavano ad una stazione medica, dove c'era ancora qualcuno che era sopravvissuto.
I due stavano proseguendo, dopo aver fatto una piccola tappa nella stazione medica per fare scorta di medicazioni, in caso succedesse qualcosa.
All'improvviso una di queste creature cadde dal tetto. Ha delle zampe molto forti, e riesce a sopravvivere a grandi cadute.
I due non avevano armi per difendersi, e l'alieno continuava a saltare ed a emettere strani suoni per impaurirli.
"Come lo uccidiamo ? Prima che lui uccida noi !"
"Cavolo, io non ho armi ! Maledi-"
Lo sguardo di Gaster puntò una pistola Glock 17 , con 3 caricatori da 15 Colpi ciascuno.
Prese l'arma e sparò 5 Colpi alla creatura, e quella muore schizzando sangue verde da tutte le parti.
"Da quando in qua sai sparare ?"
"Quando entra un nuovo scienziato a Black Mesa, gli fanno fare un percorso con la tuta e al poligono di tiro, non ti ricordi ?"
"Ah, giusto."
La strada proseguì così per molto tempo, i due guadagnarono munizioni e armi da essere in grado di difendersi , erano inarrestabili.
O, almeno, così pensavano.
Arrivarono a un hangar con un hammer militare parcheggiato. Uno scienziato sconosciuto si avvicinò alla macchina, urlando di gioia nel vedere che c'era qualcuno in macchina. Ne uscirono due soldati armati, che lo freddarono.
G e Gaster capiscono che è una zona pericolosa. Adesso anche l'esercito degli Stati Uniti D'America era contro di loro. Erano Navy Seals in un'operazione segreta. Avevano sentito una conversazione radio con quello che sembrava un generale alto in grado e colui che rispondeva alla radio. La missione ? Eliminare o catturare tutti gli scienziati di Black Mesa, per poi sgomberare la zona è passare il comando a qualcun'altro, che avrebbe bombardato la base per distruggere le prove dell'invasione aliena, e forse fermarla.
(A bassa voce)
"Quindi, cosa facciamo ? Adesso abbiamo anche i militari In mezzo alle scatole !" chiede Gaster.
"Siamo armati, si, ma loro sono in maggioranza numerica. Meglio evitare gli scontri a fuoco se non necessari. Saranno occupati con gli alieni".
"Durante il tragitto", informa Gaster "ho preso una mappa di Black Mesa. "C'è un cosiddetto settore G, dove c'è un sistema Hydro-elettrico che porta energia a quella zona della base".
"Se riusciamo a raggiungere la strada"continua una diga ci segnerà dove inizia il deserto. Alle basi della diga, ci sono dei condotti che ci porteranno nel deserto !"
"Evvai ! Sei grande a ideare questi piani Gaster !"
"Sinceramente !"
I due cercarono di non farsi sentire, quando successe un casino. Erano arrivati in una grande area in superficie. C'erano delle torri di controllo, ma ipoteticamente nessun Navy Seal. Proprio mentre arrivarono ad una porta a botola che dovevano utilizzare, arrivò un elicottero che fece calare dei soldati.
"Dannazione ! G! Blocca l'ascensore con cui siamo arrivati ! Meglio evitare che arrivino altri soldati da basso !"
G corre a bloccare l'ascensore, sparando al bottone per azionarlo. Inoltre, si arrampica sopra l'elevatore e piazza una bomba a tempo far saltare le corde.
BOOOM ! L'ascensore è rotto, e quelli sotto non raggiungeranno molto facilmente la superficie.
Intanto Gaster ha già iniziato a sparare. 3 eliminati.
"Corri dentro alla porta G ! Io ti raggiungo!"
Mentre la ragazza si metteva al riparo, Lui continuava a sparare, finché non avrebbe eliminato la possibile minaccia.
Fu colpito a una spalla da un colpo di Mitragliatrice MP5. Era un dolore lancinante, ma lui continuava a colpire .
G era innamorata follemente di quell'uomo. Combatteva per lei senza pensare di fermarsi ! Quello si che era un cavaliere. Ma, doveva aiutarlo.
Apre la porta, lancia una granata il più lontano possibile. Questa colpisce il motore dell'aereo ed esplode, eliminando così tutti i Navy Seals.
"OMMIODDIO Gaster ! Sei ferito gravemente ? Hai bisogno di cure mediche ora !"
Fortunatamente G era anche brava a curare la gente, e riuscì a medicare il buco che si era formato con il proiettile.
Aveva una voglia assurda di baciarlo. Ardentemente.
Finita la sessione di cura, i due si ri-misero in viaggio.
"Ehi G, grazie mille per avermi curato."
"Di nulla ! Anzi, dovrei essere io a congratularmi con te per avermi coperto e aver fatto fuori quei soldati ! Tu si che sei un gentiluomo !"
"Eh già! Un gentiluomo con la mitragliatrice ! Hahaha!"
Segni di delirio o semplice umorismo ? G non sapeva.
Mentre proseguivano, G si sentiva osservata. C'era qualcuno che li stava seguendo ? Si domandò lei.
Pensò che si trattasse di paranoia, quindi lasciò perdere.
Anche Gaster sentì quei passi. Erano in un lungo corridoio, e quei passi venivano da un'altro corridoio situato alla destra della fine del loro corridoio.
"G ? Hai sentito anche tu quel rumore ? Tipo, dei passi ?"
"Li hai sentiti anche tu ? Pensavo di essere paranoica !"
"Preparati, potrebbe essere chiunque."
Arrivarono alla fine, si nascosero dietro ad un tavolo caduto e aspettarono.
I passi si facevano più fitti. Più forti e più vicini .
Quando erano davanti al tavolo , G e Gaster saltarono in piedi, puntando l'arma e urlando Chi sei ! Mani in Alto !
La sventurata guardia si prese un colpo. Puntò anche lei la sua pistola urlando "E VOI chi CAZZO siete ! CHI ve le ha date quelle ?!"
La guardia era una ragazza sui 19, abbastanza alta, con gli occhi castani-rossi, e i capelli rossi altrettanto. Era in armatura e elemetto e sembrava non aver subito un graffio da nessun combattimento.
Solo qualche secondo dopo, G si accorse di chi era.
"starember36 ? OMMIODDIO sei viva !"
"_Gaster_Follower_ ! E Gaster ! Che piacere vedervi ! Come siete sopravvissuti ?
"Ci siamo fatti strada tra alieni e Navg Seals. Sparando".
Star annuisce.
"Ah, a proposito, vi presento un mio amico, Barney Calhoun, Barney, loro sono G e Gaster."
"Piacere di conoscervi".
Il ragazzo sembrava sui 23, molto intelligente e letale. Sembrava un esperto nel suo lavoro. Si capiva che era una guardia dalla targhetta appesa alla sua armatura. Era uno di qui ci si poteva fidare.
Star lo guardava con rispetto. Forse, anche un po' di imbarazzo. Arrossiva.
Comunque, l'allerta compagnia di sopravvissuti decisero che strada prendere e proseguirono in gruppo. Uniti, compatti. Un team d'assalto composto da due guardie armate e due scienziati.
Fortunatamente, per molto tempo non si prospettavano minaccie. Gaster ne approfittò per parlare con G e la stessa cosa Star con Barney.
"Ehi G, senti, non so come ringraziarti per tutto quello che hai fatto. Grazie, grazie davvero."
Lui la abbracciò. Una gratitudine estrema.
"Awww che dolce che sei !"
Mentre i due si scambiavano effusioni gentili e neanche se ne accorgevano, Star e Barney iniziavano a spettegolare.
Lui attacca con un:
"Ehi, ma, secondo te, sono innamorati ?"
"Lei mi parla sempre di come fosse cotta persa per Gaster. E fidati, è una che fa sul serio."
"E lui ?"
"Anche lui è incottato. Solo che non ha il coraggio di dirglielo."
"Ahhhh. Sarà difficile dichiararsi, no ?"
"Penso proprio di sì!"
Intanto, i due scienziati parlavano della stessa cosa, ma i due soggetti erano Star e Barney.
"Secondo te ?"
"Lei mi parla sempre di come lo veda una sorta di guida. È l'unico che si è dimostrato pronto ad attaccar bottone quasi subito."
"Non è male dai, di aspetto fisico di sta."
"Su questo non ci piove. Il fatto sta che lei è timida e non riuscirà a dirgli facilmente i suoi sentimenti."
Gaster punta sull'umorismo dicendo
"Come trasformare una Apocalisse aliena in una telenovela spagnola !"
Risate fragorose.
Arrivati ad un enorme porta che Barney riesce ad aprire, la squadra dovrà affrontare un pericolo enorme...
FINE PARTE 1
BLACK MESA DISASTER
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