Il Riflesso dei miei Occhi
Ecco l'ultimo disegno per il concorso di ElisaCaffari e Biancaneve-1
È stato bellissimo partecipare e riuscire ad arrivare fino alla fine, grazie di tutto !
Qui di seguito c'è il racconto, scusate se ci ho messo così tanto :
La notte è buia, le coperte troppo strette, le voci nella mia mente così forti da non farmi dormire, mille storie, intrecci, impegni si affollano in una litania chiassosa.
Apro le palpebre e mi giro, la testa pesante ed il sonno ormai lontano, scosto la coperta ed appoggio i piedi nudi sul freddo pavimento fuggendo dalla pace, rifiutandola ancora una volta, come ormai troppo spesso mi capita di fare.
Non penso a nulla, apro l'ultima porta a sinistra del corridoio, la luce dei neon mi acceca e mi porto al lavandino assopita.
Scorro sui miei occhi socchiusi, stanchi, le mie mani che sfilano sulla fredda ceramica del mobilio, su quel bordo dove un tempo non arrivavo nemmeno con il busto. Mi viene da sorridere nel ripensarci, nel ricordare il tempo trascorso, e mi accorgo che non c'è più gioia in esso, che la mia memoria mi avvolge e mi riporta solo ai miei errori, agli sbagli ed ai rimpianti.
Penso a quella bambina, nella media, così insignificante, per cui tutto appariva meraviglioso con l'immaginazione, che solo nel suo mondo trovava la vera ragione di vivere mentre gli altri non la capivano. Mi sembra di scorgere nelle miei iridi le sue, gli occhi più luminosi ed ingenui mentre le guance mi si bagnano fra i singhiozzi, nelle lacrime indomabili leggo il mio grido, un desiderio profondo che cattura la mia immagine ormai cresciuta. Se potessi vorrei tornare indietro per poter parlare a quella bimba, dirle ogni segreto, ogni bivio sbagliato che intraprenderà, poi prenderla sulle ginocchia e insegnarle la lezione che, purtroppo, io sono ormai troppo vecchia per imparare.
" Smettila
Perché essere diversa ?
Sii normale
come le altre,
Non fare l'introversa !
Sanno farti male
Loro sono scaltre !
Non fare questo errore
finirai sola,
senza più nessuno,
Senza più amore "
Resto inascoltata, soprattutto da me stessa, a compatire la mia realtà senza possibilità di scampo, ripensando solamente a tutto il male che gli altri mi hanno fatto, a quanto sarei stata meglio se avessi scelto diversamente senza incrociare il mio destino con quello dei miei carnefici.
Sento la rabbia che sale, il mio odio contrarmi il viso, nel riflesso divento una persona diversa, le mie dita si stringono contro il supporto del mobile il cui gelo mi mantiene semi lucida. Il pensiero di quelle bestie, di quanto le persone siano in grado di ferire, mi fa stridere i denti quasi potessi stringere i corpi dei colpevoli in essi facendo loro subire tutto ciò che ho provato io.
" La paura
Quella mai cessa,
accompagna
Nel buio
la lacrima è concessa
Fuori
solo la pioggia bagna
Un demone
Un mostro ora
Il terrore del mio prossimo
Con esso
In ogni passo affiora "
Quando mi arrabbio perdo il controllo, ma nel vedermi farlo per il passato, è in quei momenti che soffro di più perché so che è il bruciore delle cicatrici che mi hanno lasciato, non se ne andranno mai, mi faranno soffrire per sempre. Mi pento, mi pento costantemente, vedo i miei errori in ogni gesto e ripenso a tutte quelle volte in cui avrei potuto cambiare il mio destino in un attimo. Ricordo quegli sbagli meglio del giorno appena passato, anche nel bel mezzo della notte, mi ricordano quanto sono piccola, quanto tutta la mia vita sia un periodo di tempo limitato e quante gioie io mi perda. Lavoro, studio, scrivo, disegno, leggo, ma le altre milioni di cose che vorrei fare, quando avranno la loro occasione di brillare ? È davvero necessario avere la laurea, guadagnare dei soldi o prendere la patente se il giorno dopo non ci alziamo più ? Penso a tutto il tempo passato, vent'anni ed ancora non so come essere felice né so se lo merito davvero.
" Buttarmi giù
Rinunciare a tutto
Perire in un angolo
Non rialzarmi più
Il frutto
Del mio impegno
È marcio,
Ha un significato indegno
Laggiù
Sta la mia forza
Becco aguzzo
Anima distorta "
Mi tocco il viso, il riflesso fa l'opposto, passo sulle guance, sulla fronte e mi guardo attentamente, mi mordo l'angolo destro del labbro, mi prude, come sempre, mi ritornano in mente le mie storie, il mio impegno più importante. Il mio sogno è forse un po' misero, ma sono sempre vissuta così, tanti piccoli grandi desideri ed un unico obiettivo per volta, ma con tanta incertezza dentro da concentrare i miei impulsi, nascondendoli a tutti, tranne che a me stessa. Sono una ragazza timida, sempre in felpa, niente trucco, ma se dicessi di non aver mai sentito l'impulso di accettare uno sgarro da chi me lo offriva, mentirei. Io non bevo, mi fa schifo l'alcol come sapore, non fumo e quando provo a cambiare la gente è pronta a giudicarmi, sempre, in modo negativo.
" Un giorno sarò
Un giorno farò
Troppi futuri
Non arrivano mai
Più Aperta
Trasgressiva
Vivrò davvero il sogno
Ma se solo tento
Volo
Poi affondo "
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