Capitolo 11: Cambiare (parte 3 di 3)
(Per favore leggere prima le due parti precedenti)
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(Mood Musicale: La Veillée - Yann Tiersen)
Sabine chiuse la porta dietro di sé e Ladybug lasciò andare un lungo, pietoso guaito, nascondendo la sua faccia dietro le mani, sperando in qualche modo di trovarci dentro un portale per un'altra dimensione.
Chat le mise un braccio intorno le spalle e osservò con una risatina: "Non essere così nervosa, Bugaboo! Inizi a sembrare un sacco alla mia amica, Marinette."
La testa di Ladybug si alzò di scatto come una molla e le uscì una risatina tremante, un sorriso un po' troppo largo plastificato in faccia. "HAH! Questo è divertente! HAHAAA! La figlia dei Dupain!! Carina, non è vero?"
DIO, PERCHE' HO DETTO QUESTO?! CHE COSA DIAMINE C'E' DI SBAGLIATO CON ME?!!
Chat rise divertito. "Sì, certo che lo è. Lei è un tesoro, ma può essere un po' emotiva."
Ladybug grugnì dentro di sé, sentendo di avere un spasmo a un occhio. L'eufemismo del secolo.
Si schiarì la gola in uno sforzo di tirarsi fuori dal suo balbuziente stupore e tenere il martellare nel suo petto sotto controllo, prima che facesse qualcosa di stupido.
Non fidandosi della sua bocca traditrice che la imbarazzasse più a lungo, prese semplicemente la mano di Chat e si diresse fuori dalla camera da letto verso il dolce abbraccio della bontà cioccolatosa, zuccherosa, friabile. L'unica cosa che rimaneva sempre la stessa nella sua vita, non importa quanto confuso diventava tutto il resto.
"Mi chiedo dove sia, in ogni caso" rifletté Chat ad alta voce. "Mi piacerebbe che la conoscessi. Penso che voi due andreste molto d'accordo!"
Ladybug quasi inciampò nell'aria, ma riuscì a continuare la sua marcia spedita verso la cucina mentre urlava nella sua testa.
Dal salotto, Tom aveva sentito cosa Chat aveva detto e replicò: "Oh, questa è un'idea fantastica! Vado a prenderla così può dire ciao! Magari possiamo anche fare una foto con voi due!"
Ladybug represse uno strillo e lasciò cadere il braccio di Chat come un sacco di patate e si voltò indietro per rispondere. "OHHHH, sapete cosa?? Ho appena realizzato che sono in ritardo per un, uh...appuntamento dal dentista!! Meglio che vada! Mi dispiace di non incontrare vostra figlia! La prossima volta, decisamente!"
Si precipitò a stringere veloce le mani a Tom e Sabine, ringraziandoli ancora una volta, quindi corse indietro dove Chat era rimasto, perplesso.
"Sentiti libero di chiamarmi o scrivermi in qualunque momento" gli disse. "Il mio kwami mi farà sapere se cercherai di entrare in contatto con me."
Lui ricambiò con un immenso ghigno e replicò con un strizzatina d'occhi: "Posso farlo. Arrivederci per adesso, My Lady." Le prese la mano e, con un leggero inchino, le diede un bacio delicato. La guardò con lo stesso sguardo di prima, nella sala da letto. Uno sguardo pieno di affetto. Rispetto. E...qualcos'altro; quell'altra emozione che non sapeva definire. Poteva essere...?
No...Non era possibile. Si stava solo auto lusingando sfiorando anche solo il pensiero. Chat era solo...un amico molto affezionato. Qualcuno che non riceveva molta vicinanza fisica nella sua vita quotidiana. Non dovrebbe essere una sorpresa che lui fosse così sdolcinato con lei. Doveva esserci un'attrazione reciproca, di certo (qualcosa che lei doveva ancora chiarire riguardo i suoi sentimenti). Ma immaginare qualcosa di più sarebbe stato deludente.
A prescindere, la sua sfacciataggine riusciva sempre a mozzarle il fiato, e non poteva fare a meno di farla restare senza parole.
Tutto d'un colpo, comunque, Ladybug poté avvertire gli sguardi dei suoi genitori sulla nuca, cosa che Chat quasi sicuramente non aveva notato (o se l'avesse fatto, non sembrava interessargli).
Abbastanza certo che il suo corpo fosse bruciato brutalmente nelle fiamme, Ladybug si allontanò con un imbarazzato risolino e un piccolo segno di saluto. "Ci vediamo sabato! Ci divertiremo e limoneremo...voglio dire USCIREMO!! SCUSATE, STOGIUSTOANDANDOADESSO, CIAO!!" strillò, praticamente sbattendo contro la porta nella foga.
"Aspetta! E i tuoi biscotti?" la richiamò Sabine.
Ladybug slittò in una frenata, agitando le mani in aria. "G-giusto!!! Perché amo i biscotti!" Scattò indietro verso il bancone per prendere una piccola manciata, quindi schizzò di nuovo verso la porta. Starnazzando un ultimo incomprensibile arrivederci, sbattendo la porta, sebbene senza successo, quest'ultima rimbalzò sullo stipite dall'eccessiva forza. I restanti tre ascoltarlo Ladybug arrampicarsi giù per le scale e uscire dall'edificio in un lasso di tempo che normalmente non sarebbe considerato possibile.
Circa sessanta secondi dopo, una Marinette in pigiama scese le scale della sua camera con un sonoro e teatrale sbadiglio, stirando le braccia sopra la testa. Chiamò: "Buongiorno a tutti!"
Tom rispose: "Ehi bell'addormentata! Non crederai chi è appena passato!"
Mantenendo la farsa, lei replicò innocentemente: "Mhh? Era Alya? Sembra troppo presto per lei."
Sabine intervenne: "Oh tesoro, questa era decisamente la mattina peggiore per rimanere addormentata! Ladybug era qui! A casa nostra! Se n'è andata un minuto fa; vi siete perse per poco!"
Marinette fece un drammatico sussulto, portandosi la mano alla bocca, accompagnato da un sonoro gemito: "Oh nooooo! Mi sono persa Ladybug?? Dannata la mia fortuna! Oh beh, la prossima volta!"
Cambiò prontamente il discorso, prendendo un biscotto dal vassoio sul bancone della cucina. "Oh, gnu! Avete fatto i biscotti!"
Tom aggrottò le sopracciglia. "Uh...Marinette, abbiamo sempre i biscotti."
Lei ridacchiò nervosamente. "O-oh sì! Decisamente uno dei migliori vantaggi di vivere in una panetteria, questo è certo!" Si ficcò la maggior parte dei biscotti in bocca, così da prevenire il farsi sfuggire altre assurdità. Se qualcuno avesse notato quanto le sue dita tremassero mentre sgranocchiava il pasticcino, nessuno lo commentò.
Rimasero seduti intorno al tavolo, scambiandosi convenevoli e godendosi una colazione come si deva accompagnata da un vasto assortimento di tè. Dopo, giunse il momento per Sabine e Tom di salutarli e aprire ufficialmente la panetteria per la giornata. Chat mantenne la promessa fatta a Ladybug e pulì il tavolo finito il pasto, riordinando la cucina e lavando i piatti, con Marinette che si offrì di dargli una mano per tenergli compagnia.
Una volta finito, Marinette si spostò sul divano e fece cenno a Chat di seguirla. Lui sorrise ampiamente e con entusiasmo. La coppia si sistemò comodamente e ripresero la loro amichevole conversazione.
"Quindi, Ladybug è passata a trovarti, eh?" chiese Marinette, notando immediatamente il modo in cui le guance di Chat si colorirono alla menzione del suo alter ego. "Cosa ha detto? A parte chiedere ai miei genitori di farti rimanere qui per un po'."
"Io...lei, uh...lei voleva solo salutare e vedere come stessi, e, ehm..."balbettò il ragazzo. "Come hai detto, ha chiesto ai tuoi genitori se andasse bene per loro che mi nascondessi qui per qualche tempo. Poi ha fatto cenno a un appuntamento ed è dovuta andare via."
"E...è tutto?" chiese lei.
Chat divenne di un rosso vivo, gli occhi grandi e le mani si strinsero forte alle ginocchia. "P-più o meno."
Marinette faticò a reprimere un sorriso ironico, ma decise di toglierlo dai guai e smettere di farlo contorcersi dal nervoso con la sua segreta presa in giro. "Sono contenta che vi siate visti. E sono sollevata che tu abbia deciso di restare."
Lui sorrise timidamente. "Sono un po' sconvolto da quanto tutti voi siate generosi, ad essere sincero. N-non che mi sorprenda che voi siate così gentili, ovviamente; quello lo sapevo già" specifico. "Ma è solo che...è un enorme favore da chiedere a qualcuno. Specialmente se non ottieni nulla in cambio. Vorrei lo stesso ripagarvi in qualche modo, ma non sono del tutto sicuro di come farlo."
Marinette si sporse verso di lui e gli strinse una spalla, con fare rassicurante. "é tutto ok, Chat! Non devi fare nulla. Davvero! é come un pigiama party. Gli amici fanno pigiama party di continuo."
Chat si rigirò le dita nervosamente. "Io, uh...non ho mai dormito a casa di qualcun altro prima d'ora. Nemmeno Chlo...uh, nemmeno dai miei amici più stretti."
Marinette fece un piccolo cenno pensieroso."Beh, ringraziando abbiamo tutto il giorno per prepararti per il più grande, meraviglioso pigiama party che potresti mai immaginare! Iniziando con me che ti prendo a calci a 'Ultimate Mecha Strike 3!"
Il volto di Chat si illuminò con un luccichio negli occhi e un sorriso malizioso che lei non poté fare a meno di trovare assolutamente adorabile. "Oh, questo lo vedremo!"
Risero liberamente e iniziarono a sistemare il gioco alla TV.
Mentre Marinette tirava fuori i controller, Chat chiese timidamente: "Ehm, prima che iniziamo...per caso ti capita di avere del Camembert? Per qualche ragione ne ho una voglia pazza."
Marinette alzò un sopracciglio. Camembert? Quella era...una specifica richiesta molto strana. Perché il Camembert tra tutte le cose?
Solo allora, un pensiero le venne in mente. Dato che era piuttosto sicura che non si trattasse di una voglia da gravidanza, realizzò che doveva essere il cibo preferito del suo kwami. Con il fatto che Chat non poteva detrasformarsi per nutrirlo, il bisogno di energia extra si manifestava tramite queste voglie.
Povero piccolino, sta lavorando così duramente...dev'essere esausto.
Facendosi un appunto mentale di far scorta di tutti i tipi di formaggio, sorrise a Chat ammiccando sfacciatamente.
"Un banchetto di formaggio in arrivo!"
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Buon salve a tutti voi magici stregatti del mio cuore!
Mi dispiace della mia lunga assenza, ma purtroppo ho dovuto anteporre la mia salute a un sacco di cose (inclusa una sciocchezzuola chiamata laurea, per non parlare di impegni e progetti vari). Vi chiedo sinceramente scusa e spero di ritrovarvi tutti appassionati a questa traduzione e ai miei racconti che riprenderò con più fervore di prima!
Mi auguro che siate pronti a godervi l'estate e che abbiate letto molto nel frattempo. ^^
Se vi va ditemi nei commenti come state e lasciate qualche stellina; vi leggo sempre volentieri!✨
Vi abbraccio forte con immenso affetto 🐻
Vostr* Blackrose🌹🖤
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