Capitolo 1: Sonata (parte 1)
(nel caso non aveste letto il frontespizio: questa è una nemici AU fan fiction dove Chat Noir ha sempre lavorato con Papillon fin dall'inizio)
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***NOTE***
QUESTA STORIA è DESTINATA A LETTORI DAI 13 ANNI IN SU.
POTREBBE ESSERCI DELLO HUMOR O SITUAZIONI CHE POTREBBERO ESSERE CONSIDERATE INAPPROPRIATE PER GIOVANI LETTORI.
LEGGETE A VOSTRA PROPRIA DISCREZIONE.
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(Mood music: Trçdowata Waltz - by Wojciech Kilar)
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Perché ora, perché doveva essere proprio ora?! Si lamentò dentro di sé Marinette mentre scattava in mezzo a una folla in fuga di parigini spaventati. Era così vicina a chiedere finalmente ad Adrien Agreste di uscire insieme, dopo diversi anni di allenamento nel raccogliere il coraggio per farlo. Il momento era stato pianificato con l'aiuto di Alya e Nino. Sarebbe stato al calar del sole. Dopo un' uscita di gruppo per un gelato, Nino avrebbe proposto ad Alya di accompagnarla a casa, lasciando Adrien e Marinette da soli. Perfetta luce, perfetta location, perfetta occasione. Poteva essere solo la sua fortuna che un akuma potesse apparire a rovinare tutto. Brontolò mentre velocemente si nascondeva in un vicolo e si trasformava in Ladybug.
Come se le cose non fossero andate già abbastanza storte, notò Chat Noir correre attraverso il centro della confusione, giusto qualche isolato più in basso.
Fantastico. Invece di passare dei momenti romantici con il ragazzo dei suoi sogni, avrebbe dovuto combattere contro di lui e chiunque Papillon avesse corrotto. Che incubo.
Raggiunse il limitare dello spazioso locale all'aperto, dove l'akuma stava dando un lussuoso ballo formale. All'interno scoprì una moltitudine di coppie danzanti, vestite degli abiti più eleganti e pregiati che lei avesse mai visto, accompagnate da un'autentica orchestra sinfonica, tra l'altro. Le facce dei danzatori sembravano confuse più di ogni altra cosa, eppure continuavano a scivolare e volteggiare sulla pista da ballo. Ladybug realizzò che le loro menti non erano ipnotizzate, ma che i loro corpi si muovevano di propria spontanea volontà, come se...beh...veramente, proprio a causa della magia. In circostanze normali sarebbe rimasta sbalordita da tanta stravaganza nei vestiti e nell'ambiente circostante; era il sogno di un'aspirante stilista.
Ladybug mise da parte quei pensieri e tornò al lavoro. I suoi occhi vagavano avanti e indietro cercando l'akuma. Stava valutando di rimanere nascosta dietro alcuni divisori per un'altra manciata minuti e cercare di ottenere maggiori informazioni sul luogo, la natura dei poteri dell'akuma e capire dove fosse l'oggetto akumatizzato. Tuttavia, i suoi piani vennero interrotti; restò senza fiato quando venne improvvisamente atterrata al suolo e l'aggressore chinò il suo corpo sopra il suo.
"Piacere di incontrarti qui, Bugaboo" mormorò una voce familiare al suo orecchio.
Sbuffò mentre si spostò scomodamente sul suo stomaco "Non sono proprio dell'umore, Micetto".
Lui arricciò il suo naso in disapprovazione. "Ugh, non chiamarmi 'Micetto'. Non è esattamente intimidatorio."
Lei borbottò e cercava di spingerlo via, mentre lui le torceva saldamente il braccio dietro la schiena. "Smetterò di chiamarti 'Micetto', se tu smetterai di chiamarmi 'Bugaboo'."
"Sembra che nessuno dei due riesca ad ottenere quello che vuole. Potresti rimediare facendomi avere il tuo miraculous."
Ladybug sghignazzò. Inspirò profondamente e sollevò i fianchi dal pavimento, quindi li torse, lasciando che la torsione facesse passare il suo corpo sotto quello di Chat e ribaltare le posizioni. La mossa funzionò più efficacemente di quanto si fosse aspettata. Sembrava che far parte della squadra di wrestling della scuola iniziasse a dare i suoi frutti; il suo istinto aveva iniziato ad affidarsi alla memoria muscolare.
"Oww! Ehi, come hai fatto?!" esclamò Chat.
"Ah-ah-ah! Una signora non rivelare mai i suoi segreti!"scherzò lei mentre aggiustava la sua posizione sopra di lui.
"Ah, ti sei allenata!" ridacchiò lui accondiscendente."Ben fatto, Milady!"
Marinette sentì le guance scaldarsi con quello che non era assolutamente rossore, e rispose "Perché non vai a casa e ne stai fuori? In questo modo potremmo avere entrambi un fantastico, tranquillo venerdì sera invece di patire da qualche ora grazie a questo gioco tra gatto e topo."
Chat sospirò sotto di lei. "Vorrei davvero poterlo fare. Ma prima riesco a prendere quei tuoi graziosi orecchini, prima andrò a casa a giocare a Ultimate Mecha Strike 3."
"Tu giochi a Ultimate Mecha Strike 3? Qual è il tuo punteggio? A-aspetta" scosse la testa "non importa. Non è questo il momento."
Ladybug afferrò la coda-cintura di Chat, gli legò mani e piedi insieme dietro alla schiena e iniziò ad allontanarsi.
"E-ehi! Non puoi lasciarmi semplicemente qui!"protestò Chat incredulo.
Ladybug si voltò indietro e gli fece l'occhiolino. "Guardami"rispose.
Sfrecciò attraverso la pista da ballo, e mentre correva poteva sentire Chat piagnucolare drammaticamente "Ladybuh-huh-huh-buuuuug..." Ladybug sorrise suo malgrado e represse una risatina.
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Ladybug tornò in fretta verso la folla e si nascose dietro a un tavolo con una bellissima, lunga tovaglia fatta di un tessuto morbido e lucente, il quale si dispiacque non poter fermarsi ad analizzare più da vicino. Perché devo essere torturata in questo modo?! si lamentò. Notò l'akuma scortare un altro piccolo gruppo di vittime indietro nella grande sala da ballo. Nessun dubbio a riguardo: l'akuma andava in giro per la città a reclutare sempre più gente a partecipare al suo ballo.
Ladybug scansionò la sala da ballo e notò i suoi compagni, Ivan e Mylène, vestiti di tutto punto, ballare il valzer (anche se era abbastanza strano, sembravano divertirsi...) e si diresse verso di loro per chiedergli cosa sapevano dell'akuma.
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Da qualche altra parte, Plagg ridacchiò mentre mangiava il suo ultimo pezzo di camembert. "Quell'insetto! Ti ha conciato per le feste, ancora non ci posso credere!"
Adrien lo fulminò."Taci Plagg! E-ero...distratto!"
"Sì, il suo didietro è abbastanza una distrazione!"lo prese in giro Plagg.
"Dannazione Plagg! Non di nuovo!"
"Ehi, lo chiamo semplicemente come lo vedo, amigo. Le ladybug e i loro gatti si sono sempre attirati a vicenda. Sono una coppia fissa."
"Beh, non questa volta."rispose lui stizzito. "Andiamo Plagg, hai finito il tuo formaggio. Muoviamoci."
Un lampo di luce verde lo avvolse dalla testa ai piedi e divenne di nuovo Chat Noir. Stiracchiò le sue membra irrigidite, quindi si voltò indietro verso la pista da ballo. Notò la donna akumatizzata da una parte, guidare un altro gruppo di danzatori a raggiungere gli altri.
"Ehi, Miss, em...Clavicembalo, giusto?" domandò. "La tua festa non è già grande abbastanza? Noi dovremmo puntare al miraculous di Ladybug."
"Mpf! é Tersicore, felino impaziente. Papillon mi ha dato dei poteri affinché completassi la mia missione, e questo è ciò che ho intenzione di fare. Gli orecchini possono aspettare. Perché non ci pensi tu, se sei così interessato?"
Chat borbottò qualcosa e lascio l'akuma ai suoi doveri. Non aveva senso discutere con loro quando non erano nel possesso delle loro facoltà mentali.
Potè vedere Ladybug parlare con alcuni dei danzatori e correre via, sicuramente alla ricerca dell'akuma. Lui scattò sulle quattro zampe dietro di lei.
Finalmente la raggiunse e chiamò "Dove stai andando, Bugaboo?"
Ladybug si voltò e gemette sonoramente mentre roteava gli occhi. Si mise in posizione difensiva con il suo yo-yo. "Ancora tu?! Come sei scappato?"
Chat la guardò con indignazione e sbuffò "Ho usato il cataclisma! SULLA MIA STESSA CODA!!"
"Tu cosa?! Non esiste." suo malgrado, lei scoppiò in risolini trattenuti a stento.
"Non sto scherzando!" protestò lui mettendo una mano sul fianco e inarcando un sopracciglio, per niente divertito, ma lei potè individuare il rossore sul suo viso. Questo glielo confermò; stava dicendo la verità.
"Per davvero?! Oh. Mio: DIO!" Non potè trattenersi oltre ed esplose in un attacco di risa acute che lui non potè fare a meno di trovare adorabile.
Chat sorrise di rimando, trovando segretamente che ne valesse la pena di quella leggera umiliazione, fin tanto che poteva sentirla ridere in quel modo...Ehhhh, cosa sto pensando?! si ammonì da solo.
Continuò più gioviale, "In ogni caso, dove hai imparato a fare nodi in quel modo? Cosa sei, una Girl Scout?"
Ladybug si ricompose e le sue labbra si stirarono in un sorrisetto compiaciuto. "Temo di nodo! E anche se lo fossi non te lo direi", lo prese in giro lei.
Lui espirò con un leggero brontolio. "Mpf. Non importa. Vediamo di finirla." Le venne vicino e le fece segno. "Andiamo Ladybug, balliamo."
"Pensavo che i gatti avessero due piedi sinistri" lo schernì lei.
"Io ho sempre saputo di essere un favoloso ballerino, o almeno cosi mi è stato detto."
"Non penso di volerlo scoprire."
"Peccato." Balzò su di lei, facendo scorrere i suoi artigli e fingendo di andare da un lato, per farla scappare dall'altro. Cogliendo l'opportunità, l'afferrò stretta così da essere petto contro petto e le braccia di lei incastrate sotto le sue; quindi la spinse contro un muro vicino. Lei grugnì per l'impatto e lottò per liberarsi.
Lui era più alto quasi di una testa, snello ma ancora muscoloso e di conseguenza più forte, così decise invece di usare l'ingegno. Ladybug osservò che questo 'muro' era in realtà un grande specchio largo diversi metri, di quelli che si possono trovare in una sala di una scuola di danza. Dalla sua posizione il riflesso sarebbe dovuto essere leggermente distraente. Fece scivolare una gamba tra quelle del ragazzo e la mise dietro il suo polpaccio, dunque improvvisamente la tirò indietro da causargli la perdita di equilibrio. Sfruttò il momento per farli girare entrambi, così che Chat fosse quello intrappolato contro il muro.
Lei gli mozzò il respiro quando lo sbatté violentemente contro lo specchio. Lui iniziò a divincolarsi per uscirne quando vide qualcosa oltre la sua spalla che lo fece fermare bruscamente. Guardò nuovamente verso di lei e affermò: "Mi chiedo se il tuo vestito abbia pallini da polka."
Ladybug gli lanciò uno sguardo confuso, quando colse con la coda dell'occhio un movimento allo specchio; era l'akuma, che stava preparando a sparare il suo raggio contro di lei. Velocemente afferrò Chat per la vita, quindi fece ruotare di nuovo entrambi, così da usarlo come scudo umano.
Chat urlò di sorpresa e venne immediatamente lasciato andare, e iniziò a ballare con un partner immaginario. Ora stava indossando uno smoking nero a coda di rondine con degli accenni verdi, invece del suo solito vestito di pelle; così a erano più ornate anche le orecchie e la maschera.
Le lanciò uno sguardo accusatorio ed esclamò: "Ehi, questo è barare!"
Lei riportò l'attenzione sull'akuma e rispose di rimando:" In amore e in guerra tutto è lecito, Micetto!"
"Che cosa ne sai tu di cosa è lecito?" l'akuma, Tersicore, sputò loro addosso. "Voi due avete poteri dativi in dono per fare nulla. Io ho dovuto fare un patto con una farfalla criminale per avere i miei, ma perlomeno ora posso dare una ballo formale al quale tutti sono invitati e nessuno è lasciato fuori! Non devono più patire l'ingiustizia e l'umiliazione che ho sofferto io!"
Tersicore continuò a spararle e Ladybug balzava e faceva capriole per evitare i raggi. Mentre li schivava, teneva un occhio aperto per ogni cosa che avrebbe potuto distrarre l'akuma, o che poteva individuare l'oggetto incantato stesso. Cercando di fare due cose allo stesso tempo, la sua concentrazione era divisa e venne colpita alle spalle. Non era la prima volta che desiderava che Chat Noir fosse suo partner, come Tikki aveva promesso, invece che suo nemico. Ladybug guardò indietro, confusa. Lo specchio! L'akuma l'aveva usato per riflettere il colpo e colpirla da un angolo.
Ladybug fece uscire un lamento frustrato mentre il suo corpo si alzava da solo. Guardò in basso e vide che ora era vestita con un abito da sera rosso e nero, decisamente più squisito e ornato di qualsiasi cosa avrebbe potuto creare lei stessa.
Una parte di lei desiderava che Alya fosse in giro a registrare tutto quanto sul suo telefono, così avrebbe potuto guardare il video post-battaglia e cercare di ricreare il vestito in futuro...
Concentrati Marinette!! Poteva sentire Tikki rimproverarla da dentro. Sospirò con aria abbattuta. L'akuma spinse Ladybug verso Chat, e la sua magia li forzò a diventare partner di ballo. "Oh, voi due siete semplicemente perfetti insieme!"disse con trasporto. "Divertitetivi, questo è un ballo dopotutto!" Poi se ne andò, molto compiaciuta di sé stessa.
Ladybug brontolò sonoramente, "Fantastico, semplicemente fantastico! Per quanto tempo dovremmo rimanere bloccati così?!"
Chat aggrottò la fronte. "Ehi, nemmeno io sono esattamente contento di tutto questo! Lei dovrebbe stare dalla mia parte! Ed è così brutto rimanere bloccati a ballare come mia compagna di ballo?"
Lei balbettò, "Io...Non è quello! Devo andare a fermare quell'akuma prima che trasformi Parigi in una sala da ballo! Inoltre, come facciamo se volessi cercare di prendere il mio miraculous mentre balliamo?"
"Ho già provato, e non posso fare nulla tranne ballare."
La mandibola le cadde e i suoi occhi si spalancarono. "Che cosa intendi, ho già provato?!"
"Ehi, è quello che dovrei fare, giusto?! O te lo sei dimenticato? é quello che cerco di fare dal primo giorno che ci siamo visti!" scattò lui sulla difensiva.
"Ma PERCHè?! Perché dovreste anche solo volere il mio miraculous in ogni caso?" sibilò lei.
"Io...io non voglio dirtelo." fece il broncio lui guardando scontrosamente altrove come un bambino testardo.
Risultava così musone e petulante, che non potè fare a meno di scoppiare nuovamente a ridacchiare.
Chat si voltò di nuovo verso di lei, assolutamente confuso. "Io...non è divertente!"
Lei cercò di mantenere la sua risata sotto controllo: "Scusami, è solo che...sei, come dire, adorabile quando sei imbronciato, Micetto. Non penso di avertelo mai detto prima."
Lui stirò un piccolo sorriso e la ragazza pensò di aver visto un leggero rossore sulle sue guance.
In quel momento gli occhi di entrambi i ballerini si spalancarono di sorpresa, quando i loro corpi si spostarono di propria spontanea volontà e fecero una giravolta all'infuori. Chat li guidò nel primo passo e si mossero insieme come una trottola, con Ladybug all'esterno del loro giro. Quando il giro finì e loro continuarono il valzer normalmente, si guardarono di nuovo e ridacchiarono imbarazzati.
Ladybug si schiarì la voce e riprese la loro conversazione. "Comunque, è solo che...non posso darvi il mio miraculous, è troppo pericoloso. Non so se lo sai già, ma usarli insieme per esprimere un desiderio..." sospirò, non sapendo da dove iniziare. "L'equilibrio dev'essere mantenuto per controbilanciare l'effetto. Può causare avvenimenti enormi, a volte devastanti."
"...ne siamo consapevoli. E siamo entrambi disposti a pagarne il prezzo."
Lei restò a bocca aperta. "Cosa potrebbe essere così importante da voler farti rischiare questo?"
"Non 'cosa', ma...ma 'chi'."
Gli occhi di lei si spalancarono comprensivi. "Ma se questa persona è...è andata, allora il prezzo potrebbe essere la vita di qualcun altro."
"Sì, sappiamo anche questo. Ed entrambi siamo d'accordo che uno di noi riceva...lo- lo 'scambio'."
"Chat...mi-mi dispiace. Questa persona dev'essere stata davvero speciale."
"Sì...lei lo era" rispose con occhi sconfortati.
"Chat..." poteva vederlo cercare di sbattere le palpebre per nascondere gli occhi mesti. Si chiese chi poteva essere così importante da volerlo far rischiare la morte per loro.
La guardò con un'espressione determinata. "Io farei qualsiasi cosa. Andrò avanti con la mia f...con i piani di Papillon se possiamo riportarla indietro, ne varrà la pena."
"Beh, questo suona nobile da entrambi di voi in teoria, ma guardati intorno. é questo che la persona che ami vorrebbe accadesse?"
Gli occhi di Chat saettarono via di nuovo e non rispose.
Il passo successivo non li colse di sorpresa così come il precedente. Scivolarono diagonalmente attraverso la pista da ballo con una grazia che Ladybug sentì abbastanza inusuale per lei.
Dopo un po' li passo della promenade finì, lei potè riprendere. "Il fine giustifica i mezzi?"
Lui rispose con una frase esageratamente provata che suonò aspra sulla sua lingua. "Alla fine possiamo riparare ad ogni danno con il potere del miraculous della coccinella."
"Non funziona in questo modo. E se il prezzo non foste voi, ma qualcun altro? E se un'altra persona, qualcuno d'innocente, dovesse perdere una persona cara al suo posto? Qualcuno che non abbia a che fare con te o la tua parte? Anche questo andrebbe bene a Papillon?" la sua voce si abbassò "A te andrebbe bene tutto questo?"
"Io.."poteva sentire il dubbio incrinargli la voce. Chat non era una cattiva persona, questo lei lo sapeva già. E poteva vederlo chiaramente ora; dietro la presunzione e le battute stupide, era un ragazzo spaventato a cui mancava qualcuno di importante per lui.
"Perché dovrebbe prendere qualche d'un altro?" chiese debolmente.
"Come ho detto, è imprevedibile."
"Ma come fai a saperlo."
"Io..." all'improvviso smise di parlare e si guardò intorno, cercando l'akuma. Si chinò più vicino al suo viso, " Papillon può sentirci adesso?"
"N-no, solo quando l'akuma è a portata d'orecchio."
La ragazza sospirò. "Senti, so che non ci sono garanzie che tu non dica a Papillon quello che sto per dirti dato che...non stiamo dalla stessa parte, perciò non ti chiederò questo. Sono sicura che lui lo saprà già in ogni caso, quindi non è esattamente un segreto per lui. Ma non so se lui l'abbia detto a te. C'è un...guardiano. Lui è incaricato di proteggere i miraculous."
Gli occhi di Chat si spalancarono dalla sorpresa. "Tutti quanti?"
"Beh...tranne quelli mancanti. La farfalla, il gatto e... un altro."
"Oh...lui è qui? A Parigi?"
Lei scosse la testa. "Non posso rivelare la sua posizione. Tutto quello che devi sapere e che l'ho incontrato."
"é giusto" le concesse il ragazzo.
"Lui li usò una volta. I miraculous della coccinella e del gatto insieme. Voleva raggiungere qualcosa solamente di buone intenzioni." Fece una smorfia. "Non...è andata bene, per non dire altro. Lui non ne parla molto, ma centinaia di persone innocenti vennero uccise."
Chat corrugò le sopracciglia. "Oh, wow. Cavolo..."
"Non solo tengo il mio miraculous lontano da te e Papillon, o perché preferisco tenermi i miei superpoteri invece di aiutare voi. Io lo sto proteggendo. Usare i miraculous per un tornaconto personale finisce sempre in tragedia. Sempre. Lo so che non hai ragione per fidarti di me o credermi, ma che cosa guadagnerei a mentirti?"
Chat rimase in silenzio.
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Come promesso ecco il primo capitolo tradotto! Spero vi piaccia e che la traduzione sia di vostro gradimento! Lasciate una stellina se volete supportare questa artista meravigliosa!
Noi ci rivediamo sabato prossimo per vedere come Chat Noir reagirà alla dichiarazione di Ladybug. Sarà ancora suo nemico o si unirà a lei nel sconfiggere Papillon? Lo scoprirete solo leggendo! (Quanto sono malvagia🌚)
A presto
la vostra BlackRose311🌹🖤
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