Capitolo 33: Sentimenti contrastanti
Il mio petto ardeva come se un drago ci sputasse fuoco direttamente sopra. Ora invece è tutto l'opposto. La lampadina inizia a sfarfallare producendo allo stesso tempo più luce di prima. In effetti, la fonte da cui prende l'energia necessaria ad accendersi è il mio umore ed ora che mi sto risollevando, la luce aumenta di intensità. Grazie a questa tazza sto iniziando a ricordare chi sono realmente e quale posto ho nel mondo. Forse non sarà quello che mi piacerebbe avere e forse non mi piace proprio questo mondo, ma una cosa è certa: voglio molto bene alla mia migliore amica, Fluttershy. È diventata parte della mia vita e rimuoverla sarebbe come rimuovere una parte di me. Certo avrei preferito scegliere Toriel al posto suo, ma ciò non avrebbe fruttato a nulla se non alla mia completa sparizione. Di conseguenza avrei provocato solo dolore e sofferenza per entrambi le parti. Tutto questo sarebbe stato fatto solo per colmare il mio ego smisurato. Ora sono un Discord più consapevole. Non ripeterò l'errore che ho commesso molto tempo fa con Tirek. La lezione l'ho imparata. Sarà stato un duro colpo, ma mi è servito per capire. Ora però, il colpo sembra essere più duro del previsto. Ogni attimo del mio respiro vorrei donarlo alla persona che amo, ma purtroppo non posso. La scelta più giusta sarebbe quella di inseguire l'amore della propria vita, invece adesso la via più giusta da intraprendere è quella di allontanarsi da suddetto amore. Sono ad un punto morto. Ora non posso più tornare indietro nel tempo. Mi sta salendo la cherofobia. Ogni ricordo felice mi fa sentire male. Mi sono ridotto molto male, in poco tempo. Scuoto la faccia per riprendermi. Poso la tazza e la teiera lì dove le ho trovate e mi siedo nuovamente sul divano. Pian piano, tra un pensiero e l'altro, mi stendo. Appoggio la testa e guardo il soffitto. Noto ogni suo minimo particolare, come se fosse la prima volta che lo vedo: è fatto di assi di legno e ognuna di quelle assi ha un particolare che le distingue. Una più imbarcata, una ha più venature delle altre, un'altra ha un buchetto nel mezzo e così via. Tutte però, sembrano sorreggere un enorme peso. Quel peso però, è lo stesso che le fa restare unite per formare un gruppo. Affinché una sola di loro non si prendesse tutto il carico, le altre la aiutano, prendendo ogniuna una porzione di quello stesso carico. Se una sola di loro avesse sopra di se un peso così grande, finirebbe per rompersi. Sembra strano, ma in questo momento il mio cervello sta pensando fisso non più a Toriel, ma a Fluttershy. Mi sento che devo condividere con lei quello che provo. Mi alzo di colpo, come se fossi uno di quei giochini caricati a molla. Vado verso la porta e rimuovo la sedia che avevo messo per impedire l'entrata dall'esterno. Infine spalanco la porta quasi con violenza, ed esco. Nel giardino non trovo nessuno. Forse speravo di vedere lei, ma non è così. Impulsivamente inizio a camminare a destra e a sinistra per il vialetto, poi una cosa attira la mia attenzione. La cassetta delle lettere è piena! Vado a controllare cosa contiene. Apro e noto con piacere che sono lettere di Fluttershy. Ne sono un'infinità, forse anche troppe. Ne scarto subito una per leggerla:
"Ciao discord, sei invitato al the pomeridiano oggi pomeriggio. Fammi sapere se ci sarai. Con affetto Fluttershy".
Poi un'altra:
"Ciao discord, ieri non hai risposto alla mia lettera e non sei venuto per il the pomeridiano. Va tutto bene? Fammi sapere, ok? Con grande affetto Fluttershy".
Poi ancora un'altra:
"Ciao discord, non so se è uno dei tuoi soliti scherzi, ma mi sto seriamente spaventando! Non mi scrivi più da tre giorni ormai e sono molto in ansia di sapere se stai bene, quindi fatti sentire, perfavore! Con grande affetto Fluttershy".
Tutte le altre sono uguali a queste tre con piccoli accorgimenti, ma contenenti lo stesso messaggio. Mi inizio a preoccupare. Forse ho sbagliato a fare un viaggio così lungo senza neanche avvisarla. Suppongo di doverle molte spiegazioni. Anche se alla fin dei conti, non averla avvisata mi ha salvato la pelle. Se non avessi intrapreso questa strada senza scriverle che partivo per un viaggio, forse lei non si sarebbe preoccupata e non mi avrebbe cercato.
...continua...
Spazio autore: ragazzi, questo capitolo mi è piaciuto particolarmente scriverlo, quindi suppongo che un po' di voglia di scrivere mi sia tornata. Non voglio promettere nulla perché non ne sono sicuro, però cercherò di pubblicare più assiduamente del solito. Ciao e al prossimo capitolo ;-)
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