Punto di partenza.

ELISON'S POV.

Non posso ancora credere di trovarmi in questo posto. Non posso ancora credere che sto cercando di divertirmi e non pensare a nulla. Non so se ci sto riuscendo ma è un passo avanti già provarci. Brian mi ha portata qui,ed io non ho obbiettato,consapevole della presenza di alcuni suoi amici. E parlandoci non posso nemmeno lamentarmi,sono tutti simpatici e socievoli e devo dire che mi coinvolgono in tutti i discorsi.

Il locale non è male,anche se non può essere definito esattamente una vera e propria discoteca. Ci sono pochi tavoli, e l'atmosfera è piuttosto intima fatta di luci soffuse e colori caldi,ma ciò che può far sembrare questo posto una disco è la musica house che rimbomba. Non posso non ammettere che odio questo tipo di musica, perché per me resta sempre solo un fastidioso rumore,ma non mi posso lamentare.

L'unica cosa negativa è che guardare le persone ballare o per meglio dire 'ondeggiare' , la mente si disperde nel ricordo dell'unica sera dove sono stata veramente felice: l'uscita con Alex. Ma fortunatamente qualcuno sembra svegliarmi dallo stato completamente assente.

-"Mi fai compagnia?"-mi sussurra Cyndi. Si,mi pare si chiami così. E' una delle amiche simpatiche di Brian,e devo dire che è molto amichevole oltre ad essere una bella ragazza. E' alta ,ha capelli mori con pochi riflessi,ed ha un fisico da invidiare fasciato perfettamente da un tubino rosso e bianco .

-"Allora?"-ridomanda.

-"Oh...scusa...certo ti accompagno."-finalmente rispondo.

Mi alzo cercando di non cadere a causa dei trampolini ai piedi, avverto Brian e l'accompagno. Sapevo che non dovevo indossare questi maledetti tacchi,barcollo come una vecchietta. Ma come potevo non accontentare Denise?

Lei mi ha aiutata nel decidere cosa indossare,anche se io non volevo prepararmi tanto,e dopo che abbiamo svuotato l'intero armadio,abbiamo finalmente deciso di farmi indossare una minigonna nera più o meno ad alta vita,obbiettata inizialmente da me, e poi un top corto bianco. E nell'outfit della mia stilista personale non potevano mancare gli accessori ed una buona acconciatura. E devo dire che sono rimasta soddisfatta. Non sembro io.

Seguendo Cyndi,mi rendo conto del posto che sta per raggiungere. E proprio mentre ci penso,le mie aspettative vengono confermate quando quest'ultima si siede di fronte al bancone ordinando due drink dal nome piuttosto strano. Fortunatamente in quest'angolo bar la musica è poco percepibile,non è assillante e si può perfettamente conversare,differente dalla sala principale dove si trova attualmente Brian. Il livello dei decibel lì, ha del tutto insonorizzato il posto.

-"Dobbiamo divertirci! E come possiamo farlo senza un'abbondante dose di alcool?"- dice sghignazzando.

-"Io non bevo."-le rispondo subito,guadagnandomi occhiate sia da lei che dal barista.

-"Ma dai...smollati un po. Sembri un ghiacciolo."-afferma ironicamente.

Un ghiacciolo? Forse perché nessuno ha mai provato a sciogliermi,penso.

-"E solo che non l'ho mai fatto,proprio perchè odio farlo."- rivelo.

-"Elison,Brian mi ha parlato molto dettagliatamente di te...e in qualche modo posso dirti di conoscerti molto bene"-ride-"Prima di portarti qui,me l'ha detto. So che non sei una tipa da discoteca,per questo ti ho chiesto di accompagnarmi. Ho il presentimento che molto ci accomuna.Per questo dobbiamo divertirci e soprattutto...dimenticare!"-esclama facendomi l'occhiolino.

Spalanco gli occhi,come se fossi stata scoperta.

No,non può essere. Non può sapere che devo dimenticare qualcosa,e non può sapere che è davvero ciò che voglio fare. Brian non può assolutamente averle detto di questo mio stato, soprattutto perchè lui non è al corrente di ciò che riguarda la mia situazione con Alex.

Se si può sempre chiamare così...

-"Cos'è che ci accomuna?"- domando accigliata.

-" Dai,è evidente che vuoi dimenticare qualcosa o per meglio dire qualcuno. Ti ho vista prima, sembravi persa in chissà quale pensiero."- rivela mordendosi il labbro.

E' così evidente?

-"..Ed anche io...ho quel qualcuno,qualcosa da dimenticare."- ammette sospirando.

La capisco, e posso anche dire che il suo rammarico è evidente,quindi sicuramente anche la mia involontaria sofferenza lo è.

-"Forse hai ragione!"- esclamo sorprendendola nel prendere il bicchiere che il barman, nel frattempo, mi ha servito.

Bere non può farmi dimenticare,non è la risposta, ma anche per un'istante io voglio annebbiare i pensieri.

-"Ottimo!"- esclama sorridendo . Entrambe insieme portiamo il drink azzurro alla bocca , e lo ingeriamo in un sorso veloce,stranamente.

Ha uno strano sapore...acido per la mia gola,non da considerarlo un acido cloridrico, ma lo stesso mi brucia. In qualche modo è come se bruciasse il nodo allo stomaco che si è formato da quando lui ha mollato tutto. E devo dire che alla fine,il retrogusto di menta può essere molto piacevole.

Scoppio a ridere,contagiando la mia compagna,dopo aver espresso il desiderio di volerne un altro.

Inaspettatamente il barista,prima di ricevere la nostra ulteriore ordinazione,ci pone altri due drink indicando la persona che li ha offerti. Appena mi volto, per osservare l'ipotetico ragazzo gentile,sobbalzo spalancando gli occhi-"Oh mio dio."- esclamo voltandomi in fretta.

-"Cosa c'è? E' carino...non è poi così..."-si blocca fissandomi-"Oddio,non dirmi che è quel ragazzo. Non dirmi che è il ragazzo che vuoi dimenticare."-

Sbianco.

Al solo pensiero...mi tremano le gambe.

Se solo fosse stato Alex,io sarei svenuta all'istante e in questo momento non mi troverei qui,ma all'ospedale.

Ma in un certo senso la situazione è un po più imbarazzante,perchè questo ragazzo non mi ha fatto soffrire,non mi ha illusa,anzi al contrario sono stata io crudele e insensibile.

-"Ma no! E' totalmente diverso Alex. Lui è...lui si chiama Michel ed è un bravo ragazzo...e io..beh.."-mi frena-"Ok,ho capito tutto. Ti va dietro e non ti piace."-dice gustandosi il drink offerto.

Sto per risponderla,ma una voce non me lo permette.

-" Non credevo di trovarti qui,in questo posto."- esclama Michel sedendosi accanto a me.

Sono completamente imbarazzata.

-"Hey come va?"- domando sorridendo forzatamente.

-"Va bene...tu come stai?"-

Rieccoci...

-"Bene"- mento come mio solito fare.

-"Mi fa piacere "-sorride. Sembra sincero. Ma come fa a non odiarmi?

Qualcuno tossisce,mi giro e ricordo di non aver presentato Cyndi-"Michel lei è Cyndi.."- dico spostandomi per mostrarla.

-"Piacere"- rispondono insieme.

-" E' da tempo che non ti vedo."- ammette Michel guardandomi.

Da quando Alex mi è entrato dentro per davvero,penso.

-"Si,beh...scusa se non ti ho risposto quando..."-mi frena-"No,no non dirlo. Non preoccuparti,avevo capito tutto."- sorride,probabilmente forzatamente.

Sorrido anch'io senza risponderlo.

-"Balliamo!?"- domanda Cyndi salvandomi dalla situazione. Annuisco ringraziandola con lo sguardo,mi alzo salutando Michel di fretta e la seguo mentre si dirige verso la sala principale. Arrivate ci immergiamo nella folla scoppiando a ridere.-"Grazie!"- le sussurro. Risponde sorridendo prendendo le mie mani e alzandole-"Smuoviti Elison!"- urla.

Il problema è che io non sono esperta, e tutto questo mi riporta crudelmente alla serata passata con Alex. Maledico la mia mente per questo.

In un attimo mi ritrovo Cyndi strusciandomisi addosso-"Ondeggia amica!"- urla nell'orecchio. E per non sembrare un completo ghiacciolo,comincio a muovermi. Non so se sto sbagliando, o mi muovo correttamente, ma in questo momento non voglio minimamente pensarci.

-"Adesso,dimmi com'è fatto il tuo ragazzo!"- mi dice quasi urlando.

-"Cosa?! Io non ho un ragazzo!"-

-"Elison, il ragazzo da dimenticare..."- esclama scuotendo la testa,continuando a muoversi.

Perchè vuole saperlo? Ma infondo,credo che non ci sia niente di male...d'altronde è bello risentire l'emozione forte dentro al mio cuore,quando penso al suo aspetto,anche se è ciò che più mi tormenta.

-"Com'è fatto?"-domando a me stessa-"...E' alto, capelli lunghi scuri, ed ha un fisico da far sognare..."- ammetto amaramente,immaginandolo.

-"Ok,adesso per ciò che ti dirò...devi promettermi che non impazzisci e mantieni la calma,anche perchè non ne sono sicura."-mi sussurra.

-"Cosa?!"-Forse non ho sentito bene. Cosa mi vuole dire...qual'è in senso?

-"Credo che il ragazzo che ha appena salutato Brian,e si guarda in giro, è proprio quello da dimenticare."-

Sbianco per davvero. Sto per svenire me lo sento.

Non voglio voltarmi,non posso farlo. Ma la forza di scoprire se ciò che ho appena sentito è vero,non mi frena l'agire. L'istinto non risponde ai miei comandi,mi volto di scatto. E nel momento in cui intravedo la sua sagoma,il suo profilo,l'equilibrio stabilito dalle mie gambe mi abbandona. I muri che negli ultimi giorni mi hanno frenato lo scoppiare a piangere,si frantumano. Il mondo mi crolla addosso,e il bisogno di aggrapparmi a qualcosa,o meglio qualcuno,si fa spazio dentro me. Ma sono consapevole del fatto che la persona che può risollevarmi è proprio quella che sto osservando,quella che mi sta facendo crollare.

Anche una semplice shirt bianca e dei pantaloni neri stracciati,lo rendono perfetto. Mi incanto nel guardarlo. È di una bellezza da cui è impossibile distogliere lo sguardo,nonostante tutto . È di una bellezza da far male,da far paura,da far venire i brividi . Sembra perso nel cercare qualcuno,ma quando i suoi occhi magnetici incrociano la mia persona,si illuminano.

Qualcuno mi scuote. Mi guardo intorno quasi intontita,si perchè Alex mi fa quest'effetto. Osservo le labbra di Cyndi muoversi , probabilmente cercano di dirmi qualcosa, ma non sto letteralmente capendo nulla.

In un attimo mi ritrovo a barcollare all'indietro , mi volto ed inizio a correre senza freno, nella speranza di trovare un'uscita.

Non posso più restare qui.

Ma appena urto qualcuno, la mia apnea momentanea viene interrotta-"Cazzo!"-qualcuno urla. Una voce piuttosto adirata,affanosa,da far suscitare paura, quella di un uomo. Mi fermo,mi volto e guardo da chi proviene la voce,ritrovando un ragazzo abbastanza robusto, pauroso come la sua voce. Lo osservo senza pronunciare una singola parola. Lo guardo mentre cerca di pulirsi la parte della camicia dove probabilmente é caduta un po di bevanda che portava alle mani. -"Scusami,perdonami."- provo a dire, guadagnandomi un suo sguardo arrabbiato.

-"Col cavolo che ti scuso! Imbranata!"- grida ancora.

Sconvolta indietreggio in maniera istintiva. -" Adesso ti faccio vedere io come devi farti perdonare!"- biascica l'uomo avvicinandosi.

Mentre prova ad avvicinarsi,le mie narici si dilatano per la tremenda puzza di alcool che emana il suo corpo.

La mia testa,non riesce a connettersi con la realtà.

-" Non toccarla. Non provare ad avvicinarti!"- urla qualcuno alle mie spalle.

Appena focalizzo bene,mi rendo conto di conoscere già quella voce. E nel preciso istante in cui la mia pelle viene invasa da miliardi di brividi,non so decifrare chi mi fa più paura: l'essere davanti, o l'individuo alle mie spalle.

Vorrei poter dire che non mi fa più nessun effetto, vorrei convincermi. Ma l'unica cosa di cui ho bisogno adesso è proprio la voce di chi non dovevo sentire,la voce di chi dovevo dimenticare,la voce di chi non dovevo aspettare.

-"Allontanati da lei"-ripete.

Non voglio girarmi, sono consapevole di chi potrei trovarmi...e so l'eventuale reazione che potrei avere,cosi continuo ad osservare il ragazzo che voleva 'darmi una lezione'.

-"Amico,tieni a bada la tua ragazza. Non sa nemmeno camminare decentemente."- dice il ragazzo indietreggiando.

'La sua ragazza"...a sentire queste parole,la tempesta di dolore si fa spazio nel mio maledetto stupido cuore.

-"Giuro che se non chiudi da solo quella cazzo di bocca, te la chiudo io all'istante !!"- urla Alex.

Il ragazzo spalanca gli occhi ed alza le mani-"calma, calma...ho capito,scusa amico..."-

Appena sento la sua presenza a pochi centimetri,alle mie spalle,il cuore mi batte talmente forte che ho paura possa esplodere. E mentre cerco di fuggire,la sua mano prende il mio braccio-"Elison non dovevi essere qui."-

Sono costretta a girarmi,appena lo faccio,ulteriori lampi nel mio animo mi ammutoliscono.

-"Cosa ti è saltato in mente? Perchè stavi scappando?"- dice, e nonostante la musica a palla,riesco perfettamente a capire le sue parole.

-"Lasciami stare."- riesco soltanto a dire.

Senza farmi capire niente,riesce a strattonare il mio corpo fuori dal locale, uscendo dall'uscita secondaria.

-" Non dovevi essere in questo posto. Perchè Brian ti ha portata qui?! Non è il tuo posto. Non è il luogo adatto a te."- sbraita,lasciando il mio braccio, finalmente, e strofinandosi la testa con le mani. Sembra preoccupato,ma perchè dovrebbe esserlo? Infondo non deve prendersi cura di me.

Ma poi perchè? Ma come si permette?! Dopo ciò che mi ha fatto,crede di avere il diritto di scegliere il luogo che fa per me?

-" Cosa cavolo ne sai tu?! Non sei nessuno per dirmi simili cose. Io faccio quello che voglio...e poi,se ricordo bene...proprio tu mi dicesti che dovevo divertirmi...e beh,l"ho fatto!"- esclamo senza alcun timore.

-" Per te essere quasi violentata vuol dire divertirsi?!"- domanda arrabbiato.

-"Non mi stava affatto violentando. E comunque tutto questo non dovrebbe interessarti."-

-" Dio...Elison, sei cosi ingenua che non ti rendi nemmeno conto del male che poteva farti quel ragazzo."-dice camminando avanti e indietro.

-" Mai quanto tu ne hai fatto a me."- rinfaccio amaramente.

Sento le lacrime pizzicarmi gli occhi. Forse dovevo evitare di dirlo...ma l'istinto ha deciso cos'era giusto da fare. Una giusta saggia rinfacciare il male che si prova.

Si blocca, come se fosse stato colpito dalle mie parole. Ma a chi voglio illudere?

-" Non puoi nemmeno immaginare quanto io sono stata male. E sai cos'ho capito? Ho capito che di me non ti è mai importato niente!"- aggiungo versando una lacrima.

-" Credi davvero questo?"- domanda voltandosi incrociando il mio sguardo.

-" Io non lo credo. Io ne sono sicura."-

Sbuffa deridendo cio che ho detto-"Non hai capito nulla di me,Elison."-

-" Al contrario,Alex. Io di te ho capito tutto. Come ho capito tutto di me. E sai qual'è la conclusione? È che io non riuscirò ad odiarti mai. Neanche adesso,neanche tra un anno,neanche fra trent'anni."-

Sorpreso dalle mie parole,si avvicina-" E di me cos'hai capito?"-

Lo guardo dritto negli occhi,cercando di non annegarci all"interno-" Ce n'è voluto di tempo...ma alla fine ho capito che sono stata soltanto un flash per te. Ho capito che quando dicevi che ero 'troppo' per te...non lo dicevi perché davvero ero ciò che non meritavi....tu lo dicevi soltanto perchè io ero e sono qualcosa di troppo diverso per il tuo stile di vita. Ed è lì che sono stata una grande ingenua,non adesso. Sono stata così cretina da non capire che tu non provavi niente per me. Sono stata stupida..."-rido amaramente-"...io davvero ho creduto di essere importante...io mi sono illusa di piacerti. Ma sai quest'immensa riflessione cosa mi ha fatto capire soprattutto? Mi ha fatto capire che con questo,è stato meglio averti perso."-esclamò strizzando gli occhi.

Concluso quest'immenso e faticoso discorso,non posso evitare di scoppiare a piangere.

-"Perchè non riesco a smettere di piangere?! Perché?!"- dico fra me e me ad alta voce, accasciandomi.

-"Cosa sta succedendo qui fuori?! Elison? Cosa ti è successo??"- domanda qualcuno pronto a soccorrermi.

Mi sento terribilmente fragile. Credevo che una volta sputato,buttato fuori quelle maledette parole...riuscivo almeno a non pensarci più. Ma tutto ciò non è avvenuto. E adesso mi ritrovo a terra fra le braccia del ragazzo che ho rifiutato,dal ragazzo che veramente ci teneva a me.

-"Cosa cazzo le hai fatto Alex?!"- urla Michel.

Nessuno risponde. Ed io per le innumerevoli lacrime che riempiono i miei occhi,non riesco a guardare nulla. Anche perché ho vergogna di alzare la testa. Ho vergogna di mostrarmi così debole.

-"Calmati,Elison. È tutto apposto. Adesso va tutto bene. Ci sono io...dai,ti porto a casa..."- sussurra Michel fra i miei capelli.

-"Portamici subito...ti prego"- riesco a dire singhiozzando.

Nemmeno una singola frase ha espresso. Nemmeno un "si, hai ragione,scusa...ti ho soltanto illusa". E non so nemmeno il perché io in questo momento, invece di pensare al ragazzo che mi sta aiutando,penso all'essere che mi ha distrutta,completamente.

Ma desso dico basta. Devo accettarlo,e questo non vuol dire che mi sto rassegnando. Vuol dire semplicemente che non voglio più perdere energie dietro a situazioni che non posso cambiare.

Forse un giorno passerà...
Forse un giorno passeranno i suoi occhi,la sua bocca,le sue mani. Passerà quell'istante di gioia nel vederlo arrivare. Passeranno le promesse,le urla,i baci,gli attimi trascorsi insieme. Passerà tutto,passerà lui,passerò io,passerà il nostro futuro e diventerà davvero passato,senza un noi. Passerà anche il tempo perduto su ricordi diventati sfocati. Passerà si,ma allo stesso tempo non passerà mai. Ed io lo so,ne sono colpevolmente consapevole. Ma per adesso,voglio soltanto chiudere gli occhi ed immaginare che tutto questo non sia mai successo.

ALEX'S POV.

Come cazzo ho potuto?!
Come cazzo ho potuto permettere a quel fottuto Michel di portarla via da me?

Sono un fottuto,maledetto coglione.

Quelle parole...Dio quelle parole. Mi hanno colpito,affondato, sotterrato. E se ripenso al suo sguardo,mi risale l'istinto di fucilarmi. Le ho fatto male,l'ho fatta soffrire...ma non può assolutamente pensare che non è niente per me.

-"Alex,dov'è Elison?!"- urla appena mi vede Brian-"Dov'è cazzo è? Che cosa le hai fatto?!"-aggiunge avvicinandosi con furia verso il mio corpo appoggiato al muro.

Cosa le ho fatto? Forse cosa ci ho fatto! Ho distrutto completamente tutto quello che poteva farmi stare bene. E adesso,non posso più tornare indietro,non ho il diritto nemmeno di farlo.

Ho sbagliato tutto. Tutto quanto, come sempre. Non ho avuto il coraggio di fare nulla e adesso vorrei urlare,vorrei urlarglielo. Ma non ce la faccio,non ce la farò mai.

-"Rispondimi!"- sbraita spingendomi.

-"Se n'è andata!"- gli urlo in faccia.

Giuro che vorrei scoppiare a piangere come un bambino.

-"Dove cazzo è andata? Alex...è da sola?! "-

-"No. Michel l'ha riaccompagnata a casa."-

Sembra calmarsi-"Cazzo ! Dio...voglio ucciderti! Cos'è successo adesso?!"-

-"È successo che non so amare,e non merito di essere amato.È successo che vivo male,e non merito di vivere bene. È successo che mi aggrappo a cose impossibili perdendo le cose,le persone più importanti."-sbraito tirando un pugno dritto nel muro. Ma in questo momento,il dolore esteriore è minore di quello interiore.

-"Ti uccidi così Alex!"- Urla Brian tirandomi all'indietro.-"La smetti di fare il coglione? E siamo sempre ad un punto di partenza? Sempre le solite puttanate? Che cazzo hai fatto adesso?! Giuro che adesso non mi trattengo nell'ucciderti."- esclama spalancando gli occhi.

-"Io non ho fatto niente,questo è il punto. Non riesco a rendere felice nè me...nè chi vuole esserlo.Non ho niente di speciale..io non sono niente,non valgo niente,non credo più in niente e non merito niente."-

-"Adesso la smetti di dire queste stronzate assurde,altrimenti..."-lo interrompono subito,urlando-"Altrimenti cosa Brian?! Vuoi picchiarmi,vuoi farmi male? Prego,fai pure...tanto non sento niente."-

-"Non fare la vittima!! Risolvi i problemi!!"- mi urla in faccia.

-"Brian...non puoi capire..."-

-"Dio,fammi capire!"-

Alzo la testa,lo guardo dritto negli occhi. Dovrei forse raccontargli tutto? Forse potrà aiutarmi...

-"È una lunga storia..."-

-"Che sia lunga o meno,la voglio sapere,voglio sapere tutto adesso. E giuro che se riprovi a dire tutte queste stronzate,ti strozzo. Parla adesso."-esclama scuotendo le mani.

È arrivato il momento. Adesso devo sfogarmi,gli dirò tutto,tutta la mia disastrosa vita.





Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top