don't think twice
Un rombo. Urla dei suoi amici catturati e sconfitti. Non avrebbe mai pensato che, in vita sua, potesse vedere cosi tante persone a cui teneva morire sotto i suoi occhi. E ora, mentre Xemnas lo intrappolava nella stessa gabbia di laser, stava li, in ginocchio, ad autocommiserarsi e a pensare a quanto fosse stato inutile.
Paperino? In pericolo di vita. Aveva usato tutta la sua magia per proteggerlo da quell'attacco, insieme ai suoi amici. Se pensava che tempo fa loro due non andavano d'accordo, gli veniva da ridere, ma era una risata isterica.
Pippo? Catturato insieme a molti altri. Lo scudiero del Re Topolino aveva sempre cercato di difenderlo. E molte volte aveva rischiato la sua vita per gli altri. Come quella volta che si prese un macigno in testa al posto del Re.
Lea, o forse sarebbe corretto per lui chiamarlo axel, era morto. Non era riuscito a salvare Isa, e non potrà mai più farlo, come non potrà mai più incontrare Roxas, insieme a quell'altra persona di cui lui non si ricordava, ma di cui sapeva avere una sottospecie di legame. Lo aveva saputo da Kairi, la quale, mentre stavano mangiando un gelato al sale marino, lo aveva visto mettersi a piangere senza motivo, mentre ripeteva in loop una sola parola: Xion.
Non sapeva il perché, ma anche quel nome a Sora gli sembrava molto familiare.
Infine, Riku. Lui lo aveva sempre protetto e aiutato. Quando divenne un heartless riuscì a far guadagnare secondi preziosi a Kairi e agli altri. Mentre era in coma, aveva cercato in ogni modo di risvegliarlo. Durante la battaglia contro Xemnas, il nessuno di Xehanort, lo aveva più e più colte salvato. Per l'esame di maestria, mentre lui era intrappolato e stava per diventare un recipiente di Xehanort, lui lo ha salvato. E ora, durante questa battaglia finale, ha sacrificato tutto quello che aveva per proteggerlo.
"Sora, tu sai che non sarai mai veramente solo. Lo so che lo sai"
Quelle parole, in quella oscurità perfetta, illuminata solamente da dei laser rossi, pronti a colpirlo, si ripetevano nella sua mente. Sapeva ovviamente che non era solo, ma sapeva anche un altra cosa. Lui, da solo, era inutile.
Per sconfiggere i recipienti di Xehanort in passato, o era stato aiutato da Riku, o era stato aiutato da Pippo e Paperino. Le uniche volte in cui era riuscito a sconfiggerlo era perché essi non volevano combatterlo, oppure non ci era riuscito.
I laser, da fermi, iniziarono a muoversi verso di lui. Sapeva che era fine, sapeva che non voleva morire, ma cosa poteva fare lui, ora che anche il Keyblade non poteva evocare? Cosa poteva fare lui, un ragazzino di diciassette anni, contro tredici contenitori?
Chiuse gli occhi, e aspetto la fine, la sua fine.
Un rumore metallico risuonò in quello spazio vuoto, mentre i laser, a uno ad uno venivano deviati. Quando Sora riaprì gli occhi, non poté credere ai suoi occhi.
Una figura nera, incappucciata, era di fronte a lui. Per un attimo aveva pensato fosse Riku, ma poi inizio a guardare l'arma che impugnava, anzi, le armi che impugnava. Quelle armi famigliari e particolari potevano appartenere solo ad una persona.
"CHI SEI TU" urlò xehanort, mentre xemnas si preparava ad un altro attacco. Iniziò a caricare con le sue spade laser, ma la figura incappucciata difese se stessa e Sora con reflexa, mentre i due keyblade iniziarono a roteare e a volare per colpirlo, seguendo le istruzioni.
E mentre Xemnas veniva sbattuto su un muro della vecchia Auroropoli, che la figura iniziò a togliersi il cappuccio.
Se prima Sora avesse dei dubbi, ora ne era certo che quella persona poteva essere solo lui. Quel taglio di capelli particolare, quei due keyblade e il colore dei capelli, castano come il tramonto, appartenevano solo ad una persona.
"R... Roxas"
La figura si girò, mostrandogli i suoi occhi celesti.
"Sora, non dirmi che hai perso la speranza" disse lui, ma mentre stava per aggiungere altro, arrivò un abbraccio da parte del suo Qualcuno
"Sei... sei davvero tu". Urlò lui, mentre gli occhi iniziarono a piangere per la seconda volta. Di tutte le sorprese, questa era stata la più positiva
"E dove pensavi che fossi? Ricordati, anche se non sono presente, io sarò sempre li, con te" gli rispose Roxas, indicandogli il cuore. "Tu non sarai mai solo"
Quelle parole, le stesse parole che Riku gli aveva detto prima di morire, adesso assumevano un altro significato.
Lui aveva ancora paura di perdere, ma aveva ancora più paura che per la sua codardia gli altri potessero pagarne la pelle.
Si asciugò le lacrime, e, mentre stava evocando la Catena regale, guardò di nuovo Roxas, ora di nuovo affianco a lui.
"Sei pronto, Sora?" Chiese lui, sapendo già la risposta
"Lo sono, Roxas" Rispose lui. Adesso, più che mai, sapeva cosa doveva fare. Prese un respiro profondo, e insieme al suo Nessuno avanzò contro Xehanort, pronto a sconfiggerlo una volta per tutte
Allora. Diciamo che, dopo il trailer, Avevo voglia di scrivere sta oneshot.
Chiedo scusa per i vari errori/orrori, e ringrazio tutti voi per la lettura
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