Capitolo 8 - Il salto nel vuoto
It is Love - Ryan.
Final
Più mi avvicino alla sede del club, più divento ansiosa.
È una bella sfida. E non sono sicura di poterlo fare. Ho paura che qualcosa possa andare storto.
A giudicare dal numero impressionante di paracadute che costellano il cielo questo sport dev'essere entusiasmante.
Ryan, dal canto suo, sembra trovarsi nel suo elemento. Saluta il pilota di un piccolo aereo, stringe mani, incanta i suoi interlocutori con un sorriso. Le prime gocce di adrenalina cominciano a scorrere nelle mie vene.
"Vieni con me. Un team di esperti ti preparerà." Seguo le sue istruzioni senza aprire bocca, incapace di pensare alle possibili conseguenze. Un nodo allo stomaco inizia a darmi la nausea. Alla reception, Ryan si ferma al bancone e mi mostra una pila di documenti da firmare.
"I principianti devono firmare una liberatoria. Ho già letto le clausole, puoi firmare ad occhi chiusi."
"Cosa sono questi documenti?"
"Il paracadutismo è uno sport estremo. I documenti stabiliscono che né tu, io o alcun membro delle nostre famiglie, potrà rivalersi contro il club, se qualcosa andasse storto."
E con ciò, la morte della mia famiglia torna a colpirmi in pieno volto.
Che sto facendo qui? Ciò che prima era liberatorio sembra adesso incosciente. Quel ricordo mi torna in mente con prepotenza. Sono combattuta tra paura, apprensione e i momenti in loro compagnia.
Non dimenticare perché lo stai facendo Nico. Devi essere coraggiosa e non farti prendere dal panico. Ora non si può più tornare indietro.
Ryan mi stringe delicatamente tra le sue braccia, come fossi in stato di shock. La sua voce è più dolce e mi rilassa.
"Per il primo salto, non sarai da sola. Salterai in tandem con un professionista, che ti supervisionerà."
Spero sia gentile. Essere bloccati per aria con un idiota non dev'essere divertente, ma preferisco non rivelargli nulla di tutto ciò.
Mi limito a seguire il presidente del club, che sembra conoscere bene il mio ragazzo, in una piccola stanza.
Indosso una fastidiosa tuta che mi fascia tutto il corpo. Non si può certo dire che mi stia bene... sembro imbalsamata. Cerco di rimanere concentrata sui consigli che mi sta dando, in modo da non finire spiaccicata come un pancake una volta saltata dall'aereo.
Dopotutto sono qui per superare i miei limiti, non per rendermi ridicola.
Il presidente del club mi chiede di assistere alla proiezione di un video.
Questa tuta mi si appicica addosso come colla. Mi manca l'aria e devo avere le guance rosse, per non parlare degli occhiali protettivi, che mi scavano la testa e appiattiscono i capelli.
Un disastro!
Il video mostra il presidente del club e una principiante. Cerco di ricordare tutte le informazioni: metti gambe e braccia in croce, stringi gli addominali, ascolta l'istruttore e sopratutto... chiudi la bocca. L'ultima immagine del video mi fa' uno strano effetto: salterò da un aereo a più di tremila metri di quota. Una caduta libera di tre chilometri fra le nuvole.
Non sono poi così goffa, posso farcela. Conosco la chiave del mio successo: Ryan dev'essere al mio fianco e darmi il suo supporto.
Quando lo raggiungo con quello scafarno addosso un piccolo sorriso divertito appare sulle sue labbra. Devo essere spaventosa, tra la tuta spaziale, i guanti enormi e gli occhiali protettivi, non vorrà più sfiorarmi neanche fra cent'anni.
"Dai, ti aiuto a mettere l'imbracatura", si sposta alle mie spalle e mi lascio vestire perché mi tremano le gambe. Il telefono vibra nella tasca, distraendomi un istante.
Matt
Allora principessa,
spero stia approfittando del tuo weekend per riposare.
Devi essere in forma, lunedì!
Queste parole mi fanno sorridere. La gentilezza di Matt e il modo con cui si occupa di me sin dal primo giorno ha sempre la meglio sul mio nervosismo.
Ma anche Ryan ha notato il mio sorriso, di questo ne sono consapevole.
"Chi ti fa sorridere così? Un ammiratore segreto?"
"Perché segreto? È Matt, il mio collaboratore. Ha visto che ero stanca, venerdì. Vuole sapere come sto."
"Beh, sembra non possa stare senza di te il tuo collaboratore." dichiara stringendo l'imbracatura con uno scatto. I suoi occhi sono intensi, magnetici. Mi stringe più forte contro di lui, come se volesse dimostrare a tutti che gli appartengo.
Che sia un po' geloso? Ammetto di trovarlo carino.
"Matt è semplicemente il mio collega."
"Siete parecchio uniti, per essere semplici colleghi."
Non posso crederci. Ryan è geloso di un semplice messaggio? E io cosa dovrei dire dell'assunzione di Miss Universo come assistente? Ora siamo pari, entrambi abbiamo qualcuno per cui essere gelosi.
"Stai scherzando? Matt è come un fratello e inoltre è il fidanzato della mia migliore amica."
Anche se pensandoci, qualche mese prima, era stato sul punto di confessarmi i suoi sentimenti.
Per fortuna che qualcuno ci aveva interrotti prima che la bomba scoppiasse altrimenti non so se avrei sopportato anche quel peso.
Ryan mi stringe più forte e mi guarda negli occhi. Ho la sensazione che mi stia leggendo dentro.
Cosa sta immaginando? Cosa sta pensando?
"Sei mia, Nico."
"Non credo tu abbia capito l'antifona caro Ryan Carter... Sei tu a essere mio e non permetterò a nessuna di separarci. Ho già sperimentato questa situazione con tua sorella, e non voglio che si ripeta."
Effettivamente sono molto agguerrita trattandosi di lui. Nessuna potrà sognarsi di portarmelo via dopo l'esperienza di Persephone. E so già quale trattamento riservare a chi oserà mettere gli occhi su di lui...
Lo bacio appassionatamente fregandomene del pubblico alle nostre spalle. Le sue labbra sono come una carezza sul mio cuore.
"Andiamo, l'aereo è pronto a decollare."
"O la va' o la spacca." rispondo mentre faccio ammenda di tutte le cose che devo ancora realizzare in questa vita.
Le gambe mi reggono a malapena. Voglio trascinarmi lontano da qui, e in fretta sopratutto. Mi dirigo verso il minuscolo aereo che mi porterà sulla piattaforma di lancio più alta del mondo. Ryan mi tende una mano per aiutarmi a salire su quest'uccello d'accaio, e la mia pressione è salita alle stelle.
Tremila metri di altezza!
Non ci posso ancora credere. Ho paura, vorrei scappare il più lontano possibile, eppure non vedo l'ora di vedere gli Hamptons da lassù. Sembra una contraddizione.
Improvvisamente, vengo presa dal panico quando mi ritrovo sola con il pilota.
"Ryan, dov'è l'istruttore che salterà con me?!" urlo.
Lo vedo arrivare nella fusoliera dell'aereo sorridente.
La sua ragazza rischia la vita, e lui sorride come un ebete.
"Non c'è l'istruttore."
"Che cosa!?" tuono mandando totalmente all'aria il mio buonsenso. "Mai nella vita salterò da sola! Ho già dimenticato tutte le raccomandazioni del presidente!"
Ryan si siede accanto a me e mi prende la mano tra le sue. Il mio cuore batte troppo in fretta da non poterlo controllare. Ed è proprio in questo momento che il piccolo aereo decide di decollare.
Mi viene letteralmente da vomitare. No, piangere. O entrambe. Non lo so, ho le idee confuse. Inizio a tremare come una foglia, mentre l'aereo ci porta fra le nuvole.
"Voglio esorcizzare le mie paure, come mi hai detto, ma questo è troppo. Non posso saltare da sola! E non lo farò. Fa' atterrare quest'aereo il prima possibile!" imploro, rivolgendomi anche all'autista. "Pilota! Si fermi! Non vado da nessuna parte."
"Non ti accadrà nulla. Perché salterai con me!"
Cosa? Salterò con lui? Perché... è anche paracadutista professionista?
"Non avrai mica creduto che avrei permesso a qualcun altro di tenerti tra le sue braccia?"
Quindi, in pratica, sto con James Bond, l'uomo pronto ad ogni situazione anche quella più pericolosa.
"Pronta?"
"Sono pronta a tutto, finché sei con me."
Ryan è l'unico che riesce a farmi provare paura e piacere in una volta... Me ne pentirò, alla fine?
Sono seduta sul bordo, accanto alla porta dell'aereo. Ryan è alle mie spalle, e siamo legati l'un l'altra da una solida imbracatura di sicurezza.
Accende le cuffie con cui dovremmo comunicare. Non controllo nessuna delle mie emozioni, specie se con lui. Provo un leggero mix di adrenalina, piacere assoluto, ma anche stress, ansia e pressione per ciò che stiamo per fare. Probabilmente sarà il volo più breve della storia, tra qualche minuto ci saremmo già schiantati contro una parete rocciosa.
"Andrà tutto bene, te lo prometto." sentire la sua voce direttamente nell'orecchio mi tranquillizza e cerco di monitorare il respiro.
"Conterò fino a tre e poi ci lanceremo. Ti va bene?"
Il grande salto è quello di averti baciato in quest'ascensore la prima volta, Ryan. Ringrazio la mia sbadataggine per aver dimenticato la borsa nell'open space ed essere tornata indietro per recuperarla. È stato quel momento a cambiare e stravolgere la mia vita.
"Uno..."
Comincia il coutdown.
Sono qui, le gambe penzoloni su tre chilometri di vuoto, e mi sento bene grazie a te, al tuo petto contro la mia schiena, al tuo respiro sul mio collo.
"Due..."
Neanche un salto con il paracadute può causarmi tante vertigini ed emozioni quanto te.
"Tre."
Ho appena il tempo di sentire l'ultima sillaba che stiamo già cadendo nel vuoto. I miei polmoni vengono compressi in un secondo. Non riesco a riempirli d'aria. Vorrei urlare, ma non posso. Chiudo gli occhi, i capelli mi frustano le guance. Impiego alcuni secondi per stabilizzarmi del tutto. Le parole di Ryan mi fanno sentire a mio agio e mi permettono di acquisire fiducia. Questa sensazione di libertà assoluta, di caduta, di vertigini ed estasi mi fa' un certo effetto.
I nostri corpi vengono premuti l'uno contro l'altro a 200km/h. Mi sembra di essere un tutt'uno, come nei nostri abbracci più appassionati.
Ma quando Ryan apre il paracadute, ho la sgradevole sensazione che lo stomaco stia per uscirmi dalla gola.
"Apri gli occhi! Non aver paura!" esclama nel tentativo di farmi guardare ciò che c'è sotto.
La vista è mozzafiato. Non ho mai osservato nulla di così sublime.
Questi colori che si uniscono ad altri, questo triangolo di terra che avanza nel mare... È meraviglioso, non riesco a credere ai miei occhi.
Sorvoliamo gli Hamptons al ritmo del movimento delicato del paracadute.
È semplicemente sensazionale!
Volare è indescrivibile e la sensazione di libertà che provo è intensa. In cielo, Ryan al mio fianco è l'estasi.
La scarica di adrenalina e l'immensa gioia che mi travolge mi fanno venire voglia di urlare al mondo intero che la vita è bella e vale la pena di essere vissuta. Di gridare a tutti gli abitanti di questo pianeta, e di altri, che amo follemente Ryan Carter. Che la felicità esiste! È a portata di mano.
In balia dei capricci del vento, appesi al nostro paracadute, siamo piccolissimi e, al tempo stesso, così grandi.
Mi sento stranamente appagata. Le mie paure e i ricordi dolorosi sembrano essere rimasti lassù, da qualche parte nel cielo.
"Allora, cosa ne pensi?"
"È fantastico!"
"Ti avevo detto di fidarti di me."
Sento il respiro caldo di Ryan tra i capelli. È una sensazione unica, volare accanto all'uomo che amo. Inoltre, tutto in questo volo mi fa pensare a noi.
Avere dubbi, essere emozionati, saltare, lasciarsi travolgere dalle emozioni... Sembra la nostra storia. Correre rischi, attaccati l'uno all'altra, fluttuare sulla vita. Siamo anche questo.
Ryan dietro di me, pronto a sostenermi, guidarmi, prendersi cura di me.
Sempre noi.
Se dovessi raccontare la mia storia con Ryan, probabilmente userei la metaforea del lancio del paracadute.
"Vedi la città laggiù? È Southampton."
È grandioso e divertente da vedere. Da qui, la più grande città della penisola non è più grande di una moneta.
"Sembra tutto minuscolo da quassù!"
Questo lancio col paracadute cancella magistralmente i miei dubbi. Per aria, le gambe a penzoloni, imbrigliati l'un l'altro, nulla può accaderci. Nessuno può raggiungerci, neanche la sua segretaria.
Sono ben consapevole che questa sensazione svanirà sicuramente non appena rimetteremo i piedi per terra, ma Dio, è bellissimo.
Giro la testa per osservarlo. Lui è sorridente e concentrato. È sublime, circondato dal cielo azzurro. Visto così, sembra un angelo.
"Grazie, Ryan. È straordinario."
"Sapevo che ti sarebbe piaciuto. Ormai conosco i tuoi gusti."
Quel sorriso... finirò per svenire fra le nuvole.
"Ti amo e non sono mai stata tanto felice come lo sono adesso. Mi fai vivere in un sogno e spero che non finisca mai di sorprendermi."
"Infatti le sorprese non sono finite. Chiudi gli occhi."
Gli lancio un bacio nella sua direzione e riprendo la mia posizione iniziale. Quando chiudo gli occhi, Ryan si diverte con la vela, facendoci volteggiare a destra e a sinistra, a volte delicatamente, altre bruscamente. Mentre oscillo per aria con lui, mi sembra di stare tra le sue braccia.
Fa di me ciò che vuole. Sa perfettamente come far vibrare il mio corpo. Le nostre pelli non si sfiorano, eppure provo un piacere particolare.
Potrei restare qui per tutta la vita, è una sensazione unica. Lascio che il mio corpo oscilli secondo le virate.
I suoi movimenti sono così ben programmati che ho la sensazione mi legga nella mente. A destra, bruscamente. A sinistra, lentamente... E poi, una pausa. Ho appena il tempo di riprendere fiato che ricomincia: una brusca spinta a sinistra, una curva dolce a destra. Non pensavo che il paracadutismo potesse essere tanto sensuale. Chiudo gli occhi e immagino di essere nuda contro di lui.
Questa oscillazione in volo mi fa lo stesso effetto dei nostri amplessi a terra. Ora capisco ciò che intendeva.
"Mi farai impazzire, Ryan Carter..."
"Pazienta, sono solo preliminari."
Questo fluttuare in paracadute è un sogno da cui non voglio svegliarmi.
I
'm back!
Finalmente sono tornata con il nuovo aggiornamento di "Dipendo da te" e mi scuso - non so quanti messaggi mi sono arrivati in questi giorni e a cui non ho potuto rispondere sul perché non stessi più aggiornando.
Dopo mille dubbi, perplessità, pippe mentali sul contenuto del capitolo... Perché seguire il francese non è affatto semplice e tradurlo ancora meno in italiano, finalmente ecco vedere la luce e parlare esclusivamente di Ryancole.
Ryan sta aiutando Nico a superare le proprie paure. Devo dire che nella seconda stagione del freddo e rigido amministratore delegato non ve n'è proprio traccia.
A dispetto del primo, quali sono le vostre impressioni sull'atteggiamento di Ryan? Pensate che con la segretaria ci sarà qualcosa di più di un semplice rapporto lavorativo? E scopriremo mai dov'è finito il nostro caro Jake?
Naturalmente tutte le risposte le riceverete a partire dai prossimi capitoli. Vi ricordo di lasciare una stellina e un commentino.
Inoltre vi comunico che da poco ho cominciato un piccolo progetto sul fandom "Anne with an E" e lo trovate sul mio profilo, se volete leggere e lasciare qualche commento è sempre ben accetto.
Un bacio,
Love
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