STELLA

Chiamammo subito tutti gli altri, certi che fosse ora di decidere cosa fare.
I soldati erano stati accompagnati nel Salone degli Specchi dove si erano sistemati per la notte, mentre noi eravamo chiusi nella stanza di Soraya, che era rimasta lì con Deathy.

"Dobbiamo andarcene. Se quel malato mentale ha mandato qui il gruppo peggiore dei suoi soldati é solo un segnale di avvertimento." esclamò Deathy, esasperata.

"Abbiamo già aggirato le vostre guardie una volta. Non mi é sembrata una grande impresa." replicò Raven sollevando un sopracciglio.

La ragazza puntò i suoi occhi scuri su di lei.

"Se avessi messo le mie guardie migliori a pattugliare le entrate non sareste riusciti nemmeno a scorgere in lontananza l'interno del palazzo. Dovevo lasciarvi una via d'accesso se vi volevo dentro." ringhiò.

Beastboy fece una faccia delusa.

"Aspetta un momento sorella, vorresti dire che avrei potuto evitare di infilarmi nelle loro armature sudaticce?" domandò.

"Non li vogliamo i dettagli, grazie." fece Iella con una smorfia.

"Amici, non possiamo scappare!" esclamai. "Se noi ce ne andiamo Niall potrebbe far attaccare Tamaran come rappresaglia!"

"Quello non é Niall." mi corressero Raven e Deathy all'unisono.

Robin si appoggiò con una mano alla scrivania e con l'altra si massaggiò l'attaccatura delle sopracciglia.
Soraya mi colse in fragrante mentre lo osservavo e mi sorrise radiosa. Le lanciai un'occhiataccia mentre sentivo le guance prendere fuoco e lei mi fece l'occhiolino.
<<Cosa faremo con lei? Per Zullath, ha solo quattordici anni. É una ragazzina.>> pensai preoccupata.

"Ragazzi, Stella ha ragione. Se ce ne andiamo, quel parassita farà assediare Tamaran. Ma prima di ogni cosa, dobbiamo aspettare Amalia e sentire che cosa le ha comunicato." disse, risoluto.

Ad un suo sguardo mi frugai nelle tasche e tirai fuori il biglietto che avevamo trovato.

"Sono sicura che questo sia il vero Niall che cerca di darci un consiglio, ma che diavolo vuol dire?" chiesi mostrando il foglietto di carta anche agli altri.

Terra corrugò la fronte e lo studiò perplessa.

"Deve essere un messaggio in codice che possiamo capire solo noi." disse.

Raven le scoccò un'occhiata insofferente.

"Oppure il messaggio é chiaro e dobbiamo solo interpretarlo." ribattè.

La bionda si portò le mani sui fianchi e la squadrò con fastidio.

"E chi te lo dice? Per caso la tua intelligenza superiore ha già parafrasato la frase?" domandò con aria di sfida.

Misi una mano sulla spalla di Raven per tentare di fermarla, dato che sembrava stesse per strangolare la ragazza davanti a lei.
D'un tratto però, a sorpresa, il suo sguardo s'illuminò e si prese la testa tra le mani.

"Che stupida, era ovvio!" esclamò.

"E scommetto che a noi comuni mortali non vuoi comunicare cosa ti é preso." fece Terra.

Raven le rivolse un'occhiata di ghiaccio ed un sorriso di plastica.

"Mi dispiace sia difficile da comprendere per te dato che evidentemente qualcosa lì dentro è rimasto pietrificato." la fulminò mentre quella montava di collera e Cyborg le teneva le braccia per evitare che le saltasse addosso. "Come si può lottare con tutto sé stesso se si è solo la metà di sé? Chi qui ha perso una parte di sé stesso?"

Tentai di non ridere mentre gli altri la fissavano confusi e con lo sguardo perso. Sorridevo perché ero riuscita a capire a cosa alludesse e sentire di riuscire a comprendere Raven mi faceva sentire sempre meglio. In fondo, non era una cosa da tutti.

"Il nome Sunny non vi dice niente?" suggerii io mentre Raven alzava gli occhi al cielo.

Lo sguardo di tutti si illuminò. O quasi.
Soraya e Terra ci guardarono tutti confuse.

"Prego?" dissero all'unisono.

"Sunny, sono le emozioni di Raven evase dallo specchio che hanno assunto una forma corporea a causa..." cominciò Deathy interrompendosi quando la studiammo con curiosità.

"Sei leggermente una stalker. Ma solo leggermente." commentò Cyborg.

Beastboy però la fissava incredulo.

"Aspetta un momento, stavi dicendo qualcos'altro. Sai perché le emozioni di Raven hanno fatto... Cioè, così?" domandò.

Deathy si limitò ad un'alzata di spalle.

"Anche tu lo sai perché. Avresti potuto dirlo anche a loro." replicò.

Sentii Raven irrigidirsi di fianco a me e la vidi lanciare un'occhiata di fuoco a BB.

"Beastboy, mi sembrava che avessimo deciso di non tenere più nulla segreto al resto del gruppo. Non vedi cos'è successo? Siamo sempre un passo indietro a quel parassita, quando se fossimo a conoscenza di tutto quello che succede nella nostra squadra potremmo precederlo ed essere pronti prima di lui!" esclamò Robin, adirato.

Deathy gli lanciò uno sguardo indecifrabile che lui interpretò calmandosi.
Sentii una fitta di fastidio, ma mi imposi di ignorarla.
BB nel frattempo aveva abbassato la testa, mortificato.

"Hai ragione." si scusò riprendendo a guardarci tutti in faccia. "Sunny mi aveva detto... Che era a causa mia se le emozioni di Raven si erano mischiate ed avevano preso sempre più potere su loro stesse. Diceva che era perché era innamorata di me che aveva perso il controllo."

Raven strinse un lembo del suo mantello come per evitare a se stessa di stritolare Beastboy.

"Tu... Perché diavolo te lo sei tenuto per te? Perché non me l'hai detto?" chiese calma, ma con un fremito, per contenere la rabbia.

Lui la guardò con rimprovero.

"Lo sai come sarebbe andata a finire, no? Tu ti saresti allontanata per 'proteggermi' e per 'proteggere' anche gli altri." sbuffò. "Avresti avuto paura e saresti scappata, come hai sempre fatto per quanto riguarda le tue emozioni."

Raven si alzò di scatto quasi scaraventandomi a terra.

"Io sarei scappata, Beastboy? Io avrei avuto paura? A quanto mi risulta, pur di continuare ad essere la coppietta felice che volevi che fossimo, tu hai deciso di nascondere questo minuscolo dettaglio a tutti noi. Avrei saputo proteggervi veramente!" esclamò furiosa.

RAVEN

Amalia irruppe nella stanza bloccandosi non appena vide la scena.
Terra, Soraya e Cyborg cercavano di impedire a  Beastboy trasformato in belva di attaccarmi, mentre Robin, Stella, Iella e Deathy cercavano di evitare che lo schiacciassi con la mano nera gigante che avevo evocato.

"Ragazzi, fermi!" ordinò.

Tutti si voltarono ed anche io e BB interrompemmo il litigio per ascoltarla.

"Niall ed io abbiamo... Come si dice da voi? Fatto una... Videochiamata? Argh, il punto é che attraverso lo specchio di Zothrop abbiamo parlato e lui ha dato il permesso alle sue truppe di tornare indietro. Poi mi ha detto che se gli avessi consegnato Raven, Deathy e Soraya avrebbe risparmiato Tamaran." ci spiegò.

Dimenticai quello per cui stavamo litigando e mi ritrovai a fare un pensiero ingrato.
<<E se lei ci consegnasse? Sarà a anche cambiata, ma sappiamo bene di cosa é capace...>> dissi tra me e me.

"E allora noi le consegneremo." disse Robin.

Lo guardarono tutti come se fosse pazzo e Cyborg per poco non cadde a terra inciampando nel tappeto.

"Amico, che diamine stai dicendo? Non puoi..." cominciò riacquistando l'equilibrio.

"Ragazzi, intendo per finta. Andiamo, ma cosa pensavate?" sbuffò. "Stella andrà a portarle di persona, ma solo Raven e Deathy. Dichiarerà che Soraya verrà lasciata a lui solo dopo il matrimonio. Noi invece ci infiltreremo nel palazzo e tenteremo di ritrovare Bruce."

"É il peggior piano di sempre, ma va bene. Io e Terra dunque prepareremo una formazione di soldati pronti per ogni evenienza a proteggere Tamaran. Soraya deve essere tenuta più al sicuro di così, però." disse Amalia spostando lo sguardo sulla ragazza dai capelli blu notte.

Robin annuì.

"Hai ragione, ti serve qualcuno che la sorvegli. Da domani, quando partiremo per raggiungere il palazzo di Niall, sarà BB ad occuparsi di lei." rispose.

Mi voltai verso di lui e lo squadrai colpita.

"Cosa? E io quindi dovrei rimanere qui?" chiese rabbioso il ragazzo verde.

La sua rabbia era talmente palpabile che sembrava avesse colorato l'aria della stanza con sfumature di rosso.

"Sì Beastboy. Questa volta non fai parte della missione." fece Robin.

Spider-Man: Elly? Elly dove ti sei cacciata?

*cerca per tutta la casa fino a trovarsi davanti ad una porta chiusa*

*la apre*

Spider-Man: Elly...?

*Elena ha legato Beastboy su di una sedia e si gira verso Spider-Man*

*ha un trapano in mano*

Io: Che c'è?

Spider-Man: *si precipita da Elena per strapparle di mano il trapano* No, bimba cattiva, non si torturano i personaggi preferiti dei lettori!

Io: Questo essere! Tu non capisci cosa ha fatto!

*Elena schiocca le dita e BB scompare*

*si fa seria*

Io: Spidey, c'è un problema. Un enorme problema.

*Spider-Man si siede su una poltrona ed invita Elena a fare lo stesso su quella davanti a lui*

*c'è una pausa dove Elena cerca di riordinare i pensieri*

Io: Sto perdendo il controllo della storia.

*Spidey la fissa*

*scoppia a ridere*

Spider-Man: Sì, bella questa! Come le storie dovessero essere controllate... Ahahaha.

Io: *gli tira un cuscino* Non sto scherzando, arrampicamuri. Da quando, nella prima storia, i personaggi hanno cominciato a cambiare, sono accadute cose fuori dal mio potere! Raven è diventata più aperta ed è successo il fatto di Sunny. Sunny é la conseguenza della BBRae. BB ha taciuto riguardo a quello, NONOSTANTE io avessi in mente di farglielo confessare subito! Queste piccole cose mi ero convinta di averle scritte io, ma col senno di poi... Non so come ci siano finite qui. E Deathy... Beh, non doveva essere così legata a Niall. I personaggi stanno cominciando ad agire DA SOLI!

*fa uno sguardo folle*

*Spider-Man trattiene una smorfia*

Spider-Man: Certo, ed io sono l'agente Colson, inviato segreto dello S.H.I.E.L.D. Elena, rilassati un momento...

Io: Non mi credi? Perché pensi che abbia mandato Lettore a cercare Sunny? Se avessi il controllo su questa dannatissima storia credi che non avrei semplicemente potuto scrivere :"E Sunny diede un super abbraccio a Raven dicendo che l'avrebbe aiutata."?!

*Spider-Man impallidisce*

Spider-Man: Allora non scherzi.

Io: Ma va'?

*Spider-Man si fa ansioso*

Spider-Man: Okay, dobbiamo trovare una soluzione... Ma scusa, il fatto che tu abbia portato BB nel mondo reale... Non influenzerà con la storia?

Io: Nah, l'ho già fatto, sarà come se non riuscisse a ricordare un sogno.

Spider-Man: Okay, ho molto da imparare.