Capitolooooooos 18
STELLA
Riconobbi subito la reggia di Tamaran, con un misto di sollievo e timore.
Ero pronta veramente a lasciar andare Soraya in contro a colui dalla quale l'avevo sempre protetta? Avevano detto che sarebbe successo solo nel caso che Raven non ce l'avesse fatta... Ma era solo una ragazzina. Come potevano pretendere di far rischiare la pelle ad una ragazzina di 14 anni? Non dopo che mi ero impegnata tanto a proteggerla.
Mi voltai vedendo Robin, che mi era mancato così tanto per il periodo che avevo trascorso senza i miei amici, rimanere in piedi con Deathy aggrappata e priva di sensi.
Mi tenni a distanza, non so bene il perché.
"Dov'è Bruce?" domandò Iella.
"È rimasto indietro." rispose mestamente tenendo lo sguardo rivolto a terra.
Io e gli altri ci guardammo negli occhi, senza sapere bene cosa pensare. Cyborg e BB portavano Iella, anche quella svenuta, ma poi il piccoletto verde corse ad aiutare Robin, che sembrava riuscire a malapena a sostenere sé stesso.
"Andiamo dentro, farò preparare delle camere e potrete rinfrescarvi. Stasera ci sarà un delizioso banchetto di specialità tamariane!" esclamai, cercando di mostrarmi spensierata.
Dalle loro smorfie disgustate capii che pensare al cibo adesso non era l'ideale, anche contando che probabilmente avevano ancora lo stomaco scombussolato dal viaggio interdimensionale. Ero certa che però l'idea di un po' di relax e di buon cibo li avrebbe rasserenati.
Mi tenni a distanza da Robin e proseguii in testa al gruppo per raggiungere il castello. Raven mi si piazzò di fianco e dopo un po' mi guardò perplessa.
"Perché lo eviti?" mi chiese.
"Non lo so, amica Raven. Però ho paura a stargli vicino." risposi restando sul vago.
Vidi che provava a chiedermi qualcos'altro ma si trattenne, riconoscendo evidentemente che non era il momento adatto.
Una volta in città feci volare lo sguardo tra un'abitazione e l'altra e riempiendomi i polmoni della inebriante aria di Tamaran mi sentii finalmente al sicuro, nonostante probabilmente non lo fossi ancora.
Feci fermare una guardia di pattuglia lì vicino e chiesi gentilmente in tamariano un passaggio per il castello.
"...principessa? Siete voi? Per mille trabur, che vi é capitato?" mi domandò, riconoscendomi nonostante fossi malconcia e stremata.
"Non c'è tempo per le spiegazioni, per favore portaci a palazzo! Ho bisogno di conferire con mia sorella." replicai, leggermente spazientita.
Lui obbedì all'istante e con la sua navicella ci condusse in pochi minuti finalmente a casa.
RAVEN
Beh, ammetto che ancora a distanza di anni il palazzo di Stella mi fa un certo effetto.
Non appena attraversammo il pesante portone dell'entrata Stelle ordinò (o meglio, chiese gentiente con sguardo da cerbiatto) che Deathy e Iella fossero portate nelle stanze degli ospiti e ritemprate a dovere.
Noi cinque ci dirigemmo verso la sala del trono, scortati da guardie che cercavano di mantenere un'aria professionale non squadrandoci con curiosità.
Una volta davanti alla porta che vi conduceva dentro, Stella si aprì la strada, con sicurezza.
Amalia era seduta sul trono che discuteva con Terra e un tipo in uniforme, un Generale, come scoprimmo più tardi.
Alla vista di qualcuno che interrompeva la sua riunione senza annunciarsi sul volto le comparve un'espressione seccata, che scomparve appena realizzò che si trattava della sorella in pessime condizioni.
"Stella! Che diamine è successo?" le chiese precipitandosi verso di lei.
La sorella la strinse e sembrò cedere un momento al desiderio di lasciarsi tutto alle spalle e rimanere lì, a casa sua, tra la sua gente.
Mi incupii, ricordando che non avrei mai saputo cosa si prova ad essere una principessa amata di un popolo e una terra che ama.
"Sorella, ti spiegherò tutto il prima possibile, ma ora io e i miei amici dobbiamo assolutamente darci una ripulita. Tra mezz'ora fai riunire tutti e sette i generali... E Soraya." impartì pronunciando l'ultimo nome con una nota di sofferenza.
Amalia annuì, sinceramente preoccupata, e latrò alcuni ordini rivolta a due guardie accanto alla porta.
"Terra, li accompagneresti nelle loro stanze? Poi fai chiamare la protetta." chiese, rivolta alla ragazza.
Nel vedere Terra che annuiva e veniva verso di noi mi sentii estremamente a disagio. Ammetto che speravo di non vederla più, dato che non eravamo esattamente... Amiche. Qualche mese prima eravamo riuscite a convivere senza ucciderci a vicenda, ma temevo che una volta passato un po' di tempo insieme sarebbe tornata l'ostilità.
Senza nemmeno accorgermene afferrai e strinsi la mano di Beastboy. Lui mi guardò stupito e poi ricambiò la stretta, mentre Terra sembrava notarlo con un'espressione confusa.
Anche Stella fece per arretrare verso Robin, ma quello che l'aveva frenata dal stargli accanto appena arrivati a Tamaran la bloccò di nuovo. Già, a causa di quella ragazza avevamo sofferto abbastanza.
"Ragazzi, mi siete mancati!" esclamò abbracciando con slancio una stupefatta Stella.
L'aliena perse tutta l'autorità di cui si era investita per gestire la situazione ed abbracciò la ragazza, raggiante.
"Amica Terra! Anche noi abbiamo sentito la tua assenza!" fece Stella.
La bionda si precipitò ad abbracciare Cyborg che si dovette inchinare per consentirle di buttargli le braccia al collo.
Strinse anche me in un forte abbraccio che mi ritrovai a ricambiare, stranamente a mio agio.
Abbracciò BB con entusiasmo (mentre io ringraziavo di non dovermi più preoccupare di perdere il controllo) ed esitò davanti a Robin, il quale era apatico e incurante della sua presenza.
Lei lo abbracciò comunque, frettolosamente, dato che aveva capito che non avrebbe fatto differenza.
"Amy, io allora li porto nelle loro stanze... ma con Soraya ho bisogno di Reg." disse Terra rivolgendosi ad Amalia.
La ragazza allora fece un cenno al soldato e quello venne verso di noi, mettendosi di fianco a Terra.
La ragazza si mise in testa al gruppo e fummo guidati per il gigantesco castello, ancora più grande di come lo ricordavo.
Mi accorsi di stringere ancora la mano di BB e così la lasciai, arrossendo stupidamente.
Ero anche seccata dal fatto che ora lui fosse la mia roccia, dato che prima facevo sempre tutto da sola.
Proteggere gli altri dai miei segreti, dalle mie emozioni... Era ciò che mi rendeva libera.
Ma ora erano loro che dovevano proteggermi da quello che avevo nascosto e non c'erano più emozioni corporee a farmi perdere il controllo.
Guardai BB e sospirai, pensando che ormai non avrei più saputo fare a meno di lui.
"Ragazzi, sceglietevi una camera e datevi una ripulita. Ci vediamo stasera a cena." ci disse Terra, voltandosi subito ed andando via, seguita da quel tipo di nome Reg.
Quando si fu allontanata cercai lo sguardo degli altri Titans e seppur spossati li vidi ancora pronti a combattere.
Mi venne quasi da sorridere.
"Titans, ci serve un piano d'azione..." provò a dire Robin.
Lui era forse il più spossato di tutti, probabilmente per la faccenda di Bruce.
Cyborg gli si mise accanto e lo sostenne, dandogli anche una pacca sulla schiena.
"Forza sommo leader, vatti a fare un bagno per levare questa puzza di fogna." sorrise.
"Ah, io puzzo? Ma ti senti?" ribattè lui abbozzando un sorrisino.
Scegliemmo tutti una porta di quell'immenso corridoio ed entrammo nella nostra stanza.
La mia era decisamente... Pulita?
Il letto a baldacchino era ricoperto da sottili lenzuola bianche con rifiniture argentate, il pavimento di marmo rossastro era lucido tanto da specchiarvisi, una grossa vasca vuota era come incastonata in esso ed un profumo di vaniglia e cannella invadeva la stanza.
Notai anche che la parete esterna aveva grandi finestre prive di vetri, coperte da finissime tende di seta bianca che scostai per guardare fuori.
Tamaran era così diversa da Azarath o dalla terra. Ma riuscivo a capire come Stella fosse quella che era essendo cresciuta in un posto come quello.
Mi diressi verso la vasca ed aprii il rubinetto, cominciando a riempirla.
Tra la marea di oli profumati e saponi scelsi quelli alla fragranza di limone e rose.
Mentre l'acqua aumentava e si creava una bella schiuma in superficie mi spogliai, avvertendo un brivido sulla schiena quando un soffio di vento entrò dalla finestra.
Mi immersi chiudendo il rubinetto e scivolai con la testa sott'acqua, rilassandomi.
"Rachel, devi andare via, okay? Prometti che fuggirai lontano?" mi chiese Niall, gli occhi argentati velati di preoccupazione.
"Perché solo io e la mamma? Perché dobbiamo andare via?" domandai.
"Perché potrei fare delle cose molto brutte, Rachel. Potrei farti del male per sbaglio." rispose lui.
"Ma io mi posso proteggere! Ho già dieci anni e tu mi hai insegnato bene!" replicai.
Lui emise un sospiro disperato.
Poi però mi sorrise e mi accarezzò dolcemente.
"Tu sei forte, sì. Ma se mi vuoi bene allora dovrai scappare via e non tornare mai più qui. Non potrò più farti le mie lezioni e tua madre ti terrà al sicuro ad Azarath." mi disse.
"Io ti voglio bene, ma..."
"Rachel, ascoltami." continuò facendosi serio e guardandomi dritta negli occhi. "Un giorno, quando sarai più grande, riuscirai ad aiutarmi. Allenati a gestire i tuoi poteri e potrai sconfiggere... Tutti i nemici."
"Va bene." accettai, abbassando il capo.
Quando mi rialzò il mento con tenerezza lo fece con estremo sollievo.
"Sarai una grande guerriera. Però devo cancellarti alcuni ricordi. Posso farlo?"
"Perché?" domandai stupita.
"Solo così diventerai forte." mi rispose. "Verranno a galla un po' alla volta, quando ce ne sarà bisogno."
Acconsentii con una scrollata di spalle.
Lui mi strinse forte tra le braccia e lo sentii tremare.
"Grazie. Sei la mia unica speranza." sussurrò.
Riemersi dall'acqua senza fiato, annaspando in cerca di aria.
Non riuscii a pensare a niente se non agli occhi sofferenti di Niall ed alla sua disperata richiesta di aiuto.
Mi sentivo così in colpa, così impotente...
"Raven!" esclamò Robin entrando come una furia dalla porta, seguito da BB e Cyborg.
Emisi un gridolino soffocato e mi accucciai nella vasca, arrossendo.
"Ma che cosa vi é saltato in mente?!" esclamai.
"Hai gridato..." disse Robin, diventando rosso pure lui.
BB, dal canto suo era scioccato, come se avesse visto un fantasma. Ma era bordeaux anche lui.
"Io non ho gridato." replicai.
"Sì invece. Hai urlato: 'É colpa mia!'. Ci siamo preoccupati." disse Cy, l'unico che sembrava sentirsi perfettamente a suo agio in quella situazione.
"Beh, io sto benissimo. E se voleste uscire ne sarei felice dato che sono leggermente nuda." mi affrettai a dire.
Loro uscirono scusandosi ed io avrei voluto sprofondare nella vasca e non riemergere mai più.
BEASTBOY
Non datemi del pervertito, okay? Però quando ho visto Raven arrossire in quel modo sapendo che era... Insomma, svestita... l'ho desiderata in un modo totalmente diverso da prima.
Probabilmente durante l'ultimo anno i miei impulsi ormonali da ragazzo adolescente erano spenti, impegnato io com'ero a vivere un periodo complicato e strano.
Però non riuscivo a smettere di pensare a Raven in quello stato... E sì, mi sono sentito un maniaco.
Mi lanciai sul morbido letto e non potei fare a meno di immaginare cosa sarebbe successo tra due ragazzi normali.
Oddei, BB pervy😲😂.
Zorry pandacorni se non ho aggiornato martedì, ma non me ne ero accorta.
Oggi ho pensato: Finisco il capitolo nuovo così domani ce l'ho già pronto. Ma poi mi accorgo che questo non l'avevo nemmeno pubblicato.
Lettore: Ma tu sei svalvolata.
Io: I know 😅
Elly
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