Capitolo 4

CYBORG

"Sei sicuro di volerlo fare?" mi chiese Raven.

Alzai gli occhi al cielo come faceva sempre lei e sbuffai.

"Sorellina, ormai l'ho detto, devo portarla per forza." risposi.

Mi passò il cacciavite e con un incantesimo tenne la macchina un tantino sollevata.

"Dico solo che sappiamo quanto Robin adori segretamente gli H.I.V.E., ma sappiamo anche di quanto lui ci tenga alle regole." continuò allungandomi il saldatore.

"Sì, beh, Iella è un tantino più importante delle sue regole. Potresti essere felice per me?" sbottai

"Sono felice per te Cyborg, davvero." replicò.

La guardai per un attimo e sospirai.

"Scusa se ti ho aggredito Raven." mi scusai.

"No, sono io che ti faccio venire le paranoie. So quanto sia stato difficile nascondere la vostra storia... e per questo voglio che possiate preservarla per molto tempo ancora." disse sedendosi accanto a me e mettendomi una mano sulla spalla.

"Grazie Raven." la ringraziai sorridendo.

"Prego, ma ti consiglio di parlarne in privato con Beastboy, dopotutto essendo il tuo migliore amico dovrebbe essere informato prima degli altri." mi consigliò.

Io annuii e la fissai negli occhi. Quando lei distolse lo sguardo capii che anche lei nascondeva qualcosa.

"Sorellina, che cos'è che ti stressa?" le chiesi.

"Nulla di importante Cy." rispose tirandosi su il cappuccio.

"Non è vero! C'è qualcosa che ti fa stare male e lo voglio sapere. Puoi sempre dirmelo in codice come quella cosa di 'Rory'." insistetti.

Lei mi guardò torva e rimase in silenzio per un po'.

"C'è... Tartufo. Tartufo... Ah, ma cosa sto facendo! Mio padre sta per tornare e con lui si porterà dietro Niall, un tizio bugiardo e assetato di sangue." esplose.

Per un attimo rimasi paralizzato.
L'Oscuro Signore? Trigon il divoratore di anime? Qui? ANCORA?
Cercai lo sguardo di Raven e vidi che era altrettanto spaventata.

"Da... da quanto lo sai? E come lo hai saputo?" domandai balbettando.

"Me l'ha detto Slade. Lui ci ha praticamente cacciati per lasciarci in preda a mio padre." rispose.

"Ma perché è tornato? Cioè, ormai non può più sfruttare la tua gemma, no?" chiesi saltando in piedi.

"No, non può più farlo, ma non è per questo che sta tornando. Vedi, alla mia nascita fui promessa in sposa a Niall Blaken, che all'epoca era solo un bimbo di quattro anni. Siamo cresciuti insieme ed ero consapevole che la nostra amicizia da bambinetti sarebbe diventata qualcosa di completamente diverso. Quando lui compì quattordici anni mio padre gli disse che se mi avesse sposato i suoi poteri avrebbero raggiunto valori inimmaginabili e lui cambiò improvvisamente. Divenne avido, spregevole ed egoista fino a quando mio padre non gli ordinò di sterminare la sua famiglia per poter avere il trono assicurato. E lui... lui..." si bloccò con voce strozzata.

"Lui...?"

"Lui... li uccise tutti. Suo padre, sua madre, sua sorella... fece una strage ed all'età di quindici anni era già il più temuto tiranno di tutta la galassia. I suoi occhi... ricordo che erano del colore dell'argento liquido. Invece diventarono color rosso sangue come il suo insano desiderio. Quando anni dopo sono scappata e venuta qui sulla Terra non avevo pensato che avrebbe potuto rivendicarmi. Ma adesso che ho poteri sufficientemente forti, se mi unissi a lui potrebbe aiutare mio padre a risorgere completamente." spiegò cominciando a tremare.

La abbracciai, cercando una cosa divertente da dire, ma la verità era che eravamo tutti nei guai fino al collo.

???

"Non... N-non ce la faccio..." singhiozzò provando ad alzarsi da terra.

"Stupida, se vuoi ottenere qualcosa dovresti impegnarti di più. Il tempo è scaduto, torna domani." la sgridai.

Lei annuì asciugandosi frettolosamente le lacrime e si alzò in piedi cercando di contenere il tremore.
Mentre passava a testa alta davanti a me le diedi una frustata sulla schiena che sopportò senza lasciarsi sfuggire un gemito. Quando si chiuse la porta alle spalle tornai a sedermi sul trono giocherellando con il medaglione.

"Maestà, i preparativi sono quasi terminati." mi avvisò Hugo entrando dalla porta.

"Eccellente Hugo. Va ad avvertire gli altri di tenersi pronti." ordinai.

Lui si inchinò e scomparve fuori dalla porta.
Continuai a giocherellare con il medaglione alzandomi e dirigendomi davanti alla sfera bianca che fluttuava in mezzo al salone.

"Dai piccola, vediamo quanto sei forte." sussurrati soffiando leggermente sulla sfera.

RAVEN

Forse sarebbe stato meglio parlarne prima con Robin, ma dovevo ammettere che mi ero tolta un peso avvisando Cyborg.
Entrai nella mia stanza e cominciai a fare la valigia. O meglio, cominciai a scegliere quanti mantelli portarmi dietro.
Presi a tirarne fuori alcuni e a metterli dentro la valigia con un incantesimo quando sentii una presenza nella stanza.

"Chi c'è?" chiesi voltandomi.

"Eccomi principessa, felice di vedermi?" rispose con un ghigno un'ombra contro il muro.

"Niall, cosa ci fai qui?!" sussurrai.

"Principessa, non dirmi che ti aspettavi di liberarti di me. Vedo che hai impiegato molto ad avvertire quel barattolo ambulante, ma quando avviserai tutti di essere solo un cumulo di maledizioni e sciagure?" mi schernì avanzando verso di me.

La luce fioca della mia stanza metteva in risalto i suoi capelli, così neri da sembrare blu.
E i suoi occhi erano a dir poco inquietanti.

"Non sono più una bambina Niall, posso ucciderti anche adesso!" esclamai.

"Davvero? Tu puoi uccidermi?" mi chiese.

Era sempre più vicino ed io misi una mano davanti a me, pronta a lanciare un incantesimo.

"Mettimi alla prova." dissi scrutandolo fredda.

Lui si avvicinò ancora e la mia mano fu contro il suo petto.
Sentivo il suo respiro regolare e il battito sicuro e lento sotto il palmo della mia mano.

"Lo sto facendo. Uccidimi Rachel, elimina ogni possibile problema." mormorò fissandomi dritta negli occhi.

Per un istante pensai di farlo, di ucciderlo lì, in quel momento, così da non dover più preoccuparmi né di lui, né di mio padre.
Ma come se agisse da sola la mia mano si rese morbida e rimasi lì davanti a lui per un secondo interminabile.

"Vedi Roth? Sei troppo vigliacca per riuscire a battermi. Lascia che ti faccia vedere qualcosa io." sogghignò aprendo il palmo della mano e colpendomi con un lampo di magia nera.

Mi schiantai contro l'armadio, ma prima che potesse colpirmi ancora io gli lanciai un getto di fuoco addosso.
Si rialzò da terra e mi guardò con occhi spiritati.

"Ora ci divertiamo Roth."




Caspiterina! Non è così che si risolvono le questioni irrisolte, serve parlare, chiarirsi e... PER L'AMOR DEL CIELO RAVEN, CRUCIALO E TIRAGLI UN CALCIO IN MEZZO AI DENTI!

Lettore: Elena ha un momento di rabbia lasciamola sfogare. Nel frattempo farò le sue veci.
Allora, come abbiamo visto Niall è proprio e l'unico a saperlo è Cyborg. Tra l'altro, abbiamo anche stavolta un '???', perché la Elly ci vuole molto male.

*intanto la Elena sta picchiando furiosamente una panchina*

Lettore: Raven contrasterà Niall? Oppure i Titans dovranno dire addio alla vacanza in casa Wayne?
Scopritelo nel prossimo capitolo!

Ciaoo

Lettore

Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top