Capitolo 3

RAVEN

BB mi aveva giocato proprio un brutto tiro. Sulle tv di tutta la città? Non ha fatto altro che ripetere quanto fosse felice e quanto stessimo bene insieme.
Arrivati alla torre io mi allontanai a grandi passi da lui.

"Eddai, non fare così! Era una cosa divertente!" esclamò andandomi dietro.

"Forse per te." replicai.

Ripresi la calma e inspirai profondamente girandomi verso di lui.

"Scusa, mi dispiace di aver reagito in maniera esagerata. È solo che non voglio certo dare spettacolo davanti a tutta la città..." mi scusai stringendogli la mano che avevo afferrato.

"So che non sei abituata a questo genere di cose, avrei dovuto pensare prima di agire. Sapevo che avrei potuto metterti a disagio." si affrettò ad aggiungere.

'A disagio' era nulla in confronto a quello che avevo provato mentre sapevo che almeno un centinaio di persone mi fissava ridacchiando dietro ad uno schermo, ma accettai le sue scuse e lo abbracciai.

"Beh, qui non c'è tutta la città..." disse fissandomi in modo strano.

Prima che potessi fare qualsiasi cosa mi baciò con slancio buttandomi nella neve fresca.
Ricambiai, seppur un po' stordita, quella cosa strana che ormai però ero abituata a fare.
Dopo qualche minuto però sentii una strana sensazione, come se fossi sopraffatta, e mi accorsi di aver fatto esplodere il lampione che avevamo messo davanti all'entrata.

"Rae, che succede?" domandò Beastboy staccandosi stupito.

"Nulla." risposi.

Lui mi squadrò con rimprovero e sbuffai alzandomi in piedi.

"Credevo sapessi gestire la cosa." mi disse mentre mi dirigevo verso la porta.

"Infatti è tutto sotto controllo." replicai come se fosse un dubbio irragionevole.

"Non è tutto a posto! Rae, sono preoccupato per te. Sappiamo che non bisogna giocare con le tue emozioni." mi fermò prendendomi per il polso.

Lo guardai dritto negli occhi e non accennai a voler abbassare lo sguardo. Quando lui abbassò gli occhi mi feci fredda.

"Hai paura Beastboy?" chiesi gelida.

"Sì, ho paura per te. Ho paura che potresti farti del male." rispose tornando a fissarmi.

Questa volta fui io ad abbassare lo sguardo.

"So che credi che dovrei solo rilassarmi, ma è difficile." mormorai.

"Andiamo, non devi essere stressata a causa di noi due. Va tutto bene! E sono sicuro che se ti lasciassi andare le tue emozioni si abituerebbero a tutta questa libertà." mi disse sorridendo.

Stavo per replicare, ma mi bloccai e mi limitai ad annuire.
Mentre salivamo con l'ascensore abbracciati l'una all'altro io riflettevo. Non capiva che era a causa del fatto che avevo concesso troppa libertà alle mie emozioni che avevo perso il controllo? Non capiva che non era solo a causa sua se ero stressata?
<<Non può capirlo, non hai detto a nessuno di Niall, né tantomeno di tuo padre.>> mi risposi.
Arrivati nella living room mi staccai da lui e gli feci un sorriso, dicendo che andavo in camera a leggere.
Mi chiusi la porta alle spalle e mi cambiai in fretta, indossando il mio fidato mantello viola.
Presi il libro in mano e mi sedetti sul letto.
Ero arrivata quasi alla fine e non erano più ricomparsi quegli occhi. Sarà stato solo uno scherzo dell'immaginazione, un avviso che avrei dovuto parlarne agli altri.
Dopotutto, erano passati due mesi da quando avevo scoperto che Trigon stava per tornare ed ancora non ne avevo fatto cenno agli altri.
Sbagliavo?
<<Sì.>> mi dissi.
Ne avrei parlato con loro più tardi.
Presi il libro e continuai da dove mi ero interrotta. Alla fine, non era poi così male.

ROBIN

Era fin troppo facile provocarmi in quel periodo. Diventavo sempre un po' nervoso dopo aver parlato con Batman, ma di solito non era un problema.

"Robin, so quanto sia stato difficile affrontare le decisioni e le responsabilità che comportava la sfida di Slade, come so quanto sia stato stressante dover scegliere se fidarti o meno della sua parola." mi aveva detto Bruce una settimana prima.

"...?" lo spronai.

"Beh, ho solo riconosciuto che non vi siete comunque fermati un attimo da allora e che forse avreste bisogno di una vacanza. Che ne dici di portare la tua squadra a Londra per le vacanze di Natale?" mi aveva chiesto.

"E chi dovrebbe pattugliare la città mentre non ci siamo?" avevo ribattuto.

"Ci penseranno i Titans East. Dopotutto, quando loro volevano prendersi una pausa avete coperto anche la loro zona, no?" aveva risposto.

"...lo chiederò ai ragazzi. Grazie per l'offerta." avevo detto soltanto.

Mi alzai dal letto e indossai la divisa.
Perché non l'avevo ancora detto ai Titans? Dopotutto, l'idea qualche giorno nella villa di Wayne a Londra li avrebbe fatti impazzire.
<<Forse sono io a dover ancora accettare il fatto che mi stia cercando di dare una mano.>> ammisi mentre infilavo la maschera.
Per un attimo mi venne uno strano desiderio. Mi misi davanti allo specchio e levai lentamente la maschera.
Alla vista dei miei occhi, degli occhi di mia madre, mi misi a piangere silenziosamente. Rimisi la maschera e tirai su con il naso.
Era grazie a Bruce se ero sopravvissuto alla morte dei miei genitori e gliene ero sempre stato grato. Ma ora non volevo essere più in debito con lui, volevo dimostrargli che non avevo bisogno del suo aiuto. Tuttavia...
<<Sarei un idiota se non accettassi.>> mi dissi.
Uscii dalla stanza e chiamai a gran voce gli altri in sala, dove li aspettai seduto sul divano.

"Al rapporto signore!" esclamò BB entrando.

"Ragazzi, vi comunico che per le vacanze natalizie saremo ospiti di Batman, che ci raggiungerà un giorno dopo a Londra." annunciai.

Com'era prevedibile Stella si mise a svolazzare entusiasta, Cyborg e BB ballarono sul divano e Raven fece un sorriso sincero.

"Quando partiamo Robin?" mi chiese Cyborg.

"Beh, anche domani... ma c'è un'altra cosa. Vedete, c'è una camera libera e quindi potremmo portare su con noi un altro ospite. Avete qualcuno da proporre?" domandai.

Tutti sembrarono sovrappensiero mentre Cyborg cominciò a sudare come quando doveva dire una cosa imbarazzante.
<<Oddio...>> pensai.

"Veramente... io vorrei portare una persona." disse, un po' rosso in volto con uno strano sorriso.

"Beh, non vedo cosa ci sia di male. Chi?" chiesi.

"Emh... La mia ragazza, vorrei presentarvela." rispose sorridendo un po' imbarazzato.

"Woah, Cyborg! Non mi avevi detto che avevi fatto conquiste!" ridacchiò BB strizzandogli un occhio.

"Oh, amico Cyborg! Voglio assolutamente conoscere la tua amichetta speciale!" esclamò Stella abbracciandolo.

Stavo per dire qualcosa anch'io quando vidi l'espressione di Raven. Era di stupore, certo, ma anche di preoccupazione. Insomma, lo fissava come se fosse impazzito.
Lasciai perdere e tornai a festeggiare per l'amore misterioso di Cyborg.








Wow! Che... roba strana.

Lettore: Raven! Ti ordino di sbaciucchiarlo subito ed andare in giro a dire che state insieme!

Io: Andiamo, sarebbe davvero troppo se lei si lasciasse andare, alla fine è sempre Raven. Che adoriamo, ma è sempre lei.

Lettore: Hai ragione... è solo che... Insomma, adesso ha conquistato Beastboy e non ne approfitta!

Io: Ti ho abituato troppo male con il primo libro, vero?

Lettore: era più facile capirla...

Io: Oltre alla BBRae c'è dell'altro però.

Lettore: Ah, ! Robin li porta tutti a Londra! E adesso Cy dovrà dirgli chi è la sua ragazza...😏

Io: Giusto, quindi se aspetti un po' la Cynx ti stupirà. E anche la Robstar.

Ciaoo

Elly

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