Capitolo 16
NIALL
"Che... Cos'è successo?" biascicai aprendo a stento gli occhi.
Deathy era in piedi davanti a me e mi persi un momento a riemergere dai suoi occhi scuri.
"È andata Niall. Hai quasi cinque minuti, anche se ormai ti ho dato una dose da cavallo." rispose nervosa.
Mi alzai di scatto e presi lo specchio dal comodino, cercando qualcosa nel riflesso.
E così vidi i miei occhi, argentati, con una sottile sfumatura rosata quasi impercettibile. Sospirai di sollievo e chiusi le palpebre finalmente sereno.
"Okay, dov'è Rachel?" chiesi.
"Sono dentro al castello, si nascondono bene, ma ci sono." fece Deathy rapida.
"Sono? Doveva superare la barriera temporale solo lei, gli altri dovevano rimanere bloccati nel medaglione, al sicuro!" esclamai alzandomi e prendendo il medaglione dal comodino.
"Ecco... Il ragazzo verde è riuscito a seguirla, gli dei solo sanno come. A causa dell'ossidiana con cui hai fatto rivestire la parte esterna del palazzo non riesco a localizzarli... Ma sento la loro puzza fin da qui." disse estorcendo appena il naso.
"Non tutti hanno il tuo olfatto e il tuo profumo sofisticato." la presi in giro.
Le sbuffò e si finse offesa.
"Avete trovato Soraya?" chiesi di nuovo, ricordandomi del poco tempo che mi rimaneva.
Anche Deathy sembrò ricordarsi del guaio nel quale era l'universo e si affrettò a risponde.
"È a Tamaran, l'aliena ha parlato. Dobbiamo sbrigarci, solo lei può sbarazzarsi veramente del parassita! Anche se non avremmo dovuto preoccuparcene se tu non fossi andato a ficcanasare sulla terra in quell'Hogwarts."
Colsi la frecciatina al volo e le indirizzai un'occhiataccia.
"Cosa ne sapevo che un mago oscuro per non morire si sarebbe appiccicato a me? Quando Harry Potter l'ha ucciso, Lord Voldemort si è impossessato di me... e poi con le imposizioni di Trigon di quel periodo non ho potuto farci niente!" replicai.
"Sì, sì, la conosco la storia." fece sbrigativa. "Quando Trigon ti ha ordinato di uccidere la tua famiglia Voldemort ha colto l'occasione per trasformarti in un feroce assassino. Ma non sei riuscito ad uccidere tua sorella e così le hai detto di fuggire e di stare lontano da te... Blablabla... Fatto sta che adesso abbiamo bisogno di Soraya. E ti rimangono due minuti."
Mi presi la testa tra le mani e feci mente locale. Rachel era al palazzo. Ma c'era il suo fidanzatino a impedire che il piano funzionasse.
Avevo bisogno che la sposassi, avevo bisogno di tutto il potere possibile... O per l'universo sarebbe stata la fine.
Senza contare che quel dannato parassita nella mia testa voleva far risorgere Trigon, finora rimasto sigillato nel vulcano dormiente al centro del pianeta.
"Devi fare in modo che l'aliena vada nel medaglione, ho la sensazione che la farò uccidere prima o poi. Ma di' in giro che la faro uccidere domani a mezzogiorno nella torre nord. E concedi a Bruce una pausa, può dire tutto ai ragazzi che sono con lui." ordinai.
Deathy annuì, obbediente.
"Certo, lo farò appena sarò uscita da qui." disse.
"Devi anche riferire a tuo padre che va tutto bene. Slade è stato fondamentale con il suo videogame che abbiamo usato per iniettare il siero nei Titans." continuai.
Lei fece per ribattere, ma non disse nulla, chinando il capo e annuendo.
Sorrisi appena, pensando a quello che stava facendo. Per quanto mi riguardava era la persona più coraggiosa che conoscevo. Si era alleata con suo padre, con il quale aveva troncato i rapporti da anni, aveva subito umiliazioni e punizioni dolorose e degradanti, aveva preso sulle spalle la responsabilità di tutto il piano... per quello che posso dire, non troverete molte persone così in tutto l'universo.
"Oggi è il compleanno di Rachel, vero? Abbiamo poco tempo, devi accelerare l'anello temporale." feci.
"Vado. Il tempo è quasi scaduto." obbedì dirigendosi alla porta.
Non so cosa mi prese, ma mi fece tanta tenerezza. Prima che uscisse dalla porta e che si rimettesse a fare la donna forte la fermai.
"Un'ultima cosa." dissi.
"Cosa?" domandò lei.
"Sta... Sta attenta okay?"
Deathy sorrise divertita ed uscì dalla stanza.
Non avevo detto davvero l'ultima cosa.
Volevo solo dirle che stava bene vestita di rosso.
RAVEN
Sentii il numero diciotto scoccare nella mia testa, veramente. Eravamo rimasti appostati per tutta la notte nel corridoio a fissare la porta che ci separava dalle segrete, il luogo in cui si trovava Stella.
Il pensiero che la mia migliore amica si trovasse in quel luogo, che fosse stata probabilmente torturata a causa di quella Soraya di cui parlava Deathy, la ragazza di quel pomeriggio... stavo malissimo.
Attendevamo pazientemente, io parzialmente invisibile grazie ad un incantesimo e BB sottoforma di lucertola appiccicato al muro, ma il tempo sembrava scorrere lentamente apposta. Quando l'orologio fece dodici rintocchi segnando la mezzanotte i due energumeni di guardia alla porta si guardarono un momento e poi se ne andarono, avendo terminato il loro turno.
Secondo i miei calcoli, o meglio, secondo i calcoli del medaglione avevamo dieci secondi prima che sbucassero nel corridoio le due guardie sostitutive.
Ci precipitammo davanti alla porta e con uno schioccare delle dita feci scattare la serratura, entrando.
BB si chiuse lentamente la porta alle spalle trattenendo il fiato e richiusi la porta a chiave con la magia.
"Siamo dentro, cavoli, ci siamo! Possiamo salvare Stella!" esclamò Beastboy.
"Sssst! Non fare così tanto casino!" lo rammonii.
Lui si zittì e prese a saltellare euforicamente da un piede all'altro.
Anch'io ero nervosa.
La potevo salvare.
L'avremmo salvata.
Scivolammo tra le celle vuote buttandovi dentro l'occhio per controllare se dentro non vi fosse la nostra amica.
Mentre camminavamo BB mi prese per mano e infantilmente mi irrigidii.
Lui mi fermò e mi guardò qualche secondo negli occhi assorbendo la mia preoccupazione.
"Ce la faremo Rae, rilassati. Riusciremo a salvarli tutti." mi disse.
Io annuii e appoggiai la testa sulla sua spalla, inspirando il profumo che emanavano i suoi vestiti.
Ridacchiai riconoscendo la colonia che gli avevo regalato per il suo compleanno.
E pensando a questo mi venne in mente che era anche il mio compleanno.
Fu in quel momento che sentii scoccare il diciotto, con la consapevolezza che eravamo sempre meno al sicuro.
Mi riscossi sentendo le labbra di Beastboy sulla nuca e rabbrividendo piacevolmente mi staccai, tenendo sempre la sua mano stretta nella mia.
Arrivammo finalmente all'ultima cella e mi accorsi della sagoma rannicchiata nell'angolo della stanza.
"Stella!" esclamai.
Le figura alzò la testa ed intravidi gli occhi brillanti della mia amica.
"Amica Raven! Sei qui!" esultò lei avvicinandosi alle sbarre.
"Ti tireremo fuori Stella!" fece BB mettendo una mano sulla maniglia della porta.
Una scossa lo fulminò e lui si accasciò per terra.
Preoccupata e confusa mi misi accanto a lui per accertarmi che stesse bene.
Non appena sentii il suo respiro affannoso mi calmai un attimo, provando a rimanere lucida.
"Ti farò uscire." dissi rivolta a Stella.
"Pensa, io credo proprio di no." rispose.
Mi voltai stranita ma vidi che non era stata lei a parlare.
Seguii il suo sguardo e vidi che in mezzo al corridoio c'era Deathy.
"Non riuscirai a fermarmi, qualsiasi sia il tuo intento." replicai alzandomi.
Lei fece un sorriso strano e i suoi occhi scuri divennero gialli.
Le sue unghie divennero artigli ricurvi e si preparò in posizione di combattimento.
"Scommettiamo?"
Don't kill me, please.
Zorry people, non volevo tirarvi il pacco ma il mio wattpad continua a darmi problemi.
Blblbl. In ogni caso.
Lettore: Soraya è la sorella di Niall! E Slade è il padre di Deathy! OMG!1!1!1!1!
Io: E il parassita è lord Voldemort! Sappiamo anche che se Robin, Cyborg e Iella sono rimasti indietro è stato tutto a causa del piano di Niall.
Lettore: Sì, ma che cos'è Deathy? Un lupo mannaro?
Io: Che perspicacia mio brillante lettore!
Lettore: Grazie, lo so, sono meraviglioso😏😉
Io: Che pallone gonfiato😒
Lettore: Come scusa?!😤
Io: 😅😂
Ciaoooo
Elly
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top