Capitolo 15
BEASTBOY
Non so nemmeno come abbiamo fatto ad entrare in quel castello, dalle mura di marmo spesse e lucide e dai finestroni enormi un po' troppo vecchio stile per i miei gusti.
Cominciai a focalizzare l'obbiettivo, per concentrarmi e fare una cosa giusta, di tanto in tanto.
Raven era silenziosa ed invisibile, io la seguivo sottoforma di libellula e faticavo a starle dietro. Camminava velocemente, sembrava che ogni centimetro di quel posto fosse impresso nella sua memoria.
"Sai dove dobbiamo andare?" le chiesi svolazzandole di fianco.
Lei annuì schiaccaindosi contro una parete ed infilandosi dietro una tenda. Esattamente un paio di secondi dopo un paio di guardie comparvero da un corridoio e ci passarono davanti, lasciandomi con il fiato sospeso.
"Come sapevi che sarebbero passati?" domandai, perplesso.
"Non lo sapevo. Era una sensazione." sussurrò.
Sgusciò fuori dalla tenda e si rimise a camminare velocemente, mentre io sbattevo furiosamente le mie povere alucce. Mentre la guardavo mi sentii inquieto.
La sua espressione si faceva più euforica man mano che camminava, quasi come se fosse felice di essere lì. Dal canto mio, gli arazzi appesi alle pareti di marmo erano a dir poco inquietanti e mi mettevano i brividi.
"Fermo!" ordinò a mezza voce.
Mi appoggiai sulla sua spalla e lei si sedette sotto un tavolo di legno scuro, appoggiato in un angolo.
"Ora stai buono, okay?" mi intimò.
Rimasi in silenzio mentre cominciavo ad udire un rumore di passi affrettati.
"Deathy, Deathy! Tornate indietro!" implorava una voce.
Comparvero una ragazza ed una domestica, la prima con uno sguardo di ardente ribellione sul viso e la seconda con una disperata preoccupazione incisa nell'espressione.
La ragazza, che rispondeva al nome di Deathy, si fermò sempre dando le spalle alla donna.
"Non ho intenzione di obbedirgli. Non la ucciderò, adesso che sa dov'è Soraya! Avevo già espresso la mia opinione a riguardo, se non vuole ascoltarmi peggio per lui." disse, testarda.
"Ma signorina, vi punirà! Potrebbe..." cominciò la donna.
"E chi se ne importa! Mi ha già punito in passato, posso sopportare un altro paio di frustate." replicò voltandosi verso la domestica e rivolgendole uno sguardo di fuoco. "Forse voi avete paura di lui. Io no. La gemma è qui e può aiutarlo, perciò vediamo di svolgere la missione che ci ha affidato il vero Niall e non quella sottospecie di parassita che si è impossessato di lui."
La ragazza si girò e puntò i suoi occhi scuri davanti a lei.
La donna sembrò arrendersi e chinando il capo mormorò:
"Torre n°4, sud-est."
Deathy sembrò rilassarsi ed entrambe procedettero a passo spedito lontano da noi.
Mi voltai a guardare Raven, che si era tolta svelta il medaglione e lo aveva messo a terra, squadrandolo spaventata.
Ripresi le mie sembianze e mi rannicchiai accanto a lei.
"Rae? Che succede? Hai sentito?" chiesi.
"Ho sentito... Sanno che siamo qui! Vogliono uccidere Stella! E quella ragazza... È l'incaricata a farlo." disse freneticamente."Il medaglione. È sempre stato quello. Grazie a quello so entro quanto ci sarà un pericolo, quale direzione prendere... e come se non bastasse sento una voce nella testa che dice... Dice che devo salvarlo. Devo salvarlo adesso perché non c'è più tempo."
I miei neuroni avevano colto anche un'altra parte del discorso: quella in cui Deathy parlava di Niall e di un parassita che si era impossessato di lui.
"Di chi è la voce?" chiesi.
"Di Niall." rispose lei guardandomi negli occhi preoccupata.
Io istintivamente la baciai, cercando di portarle via alcune delle sue preoccupazioni, che erano troppe anche per lei.
La sentii accasciarsi contro di me, priva di forze.
Le accarezzai i capelli, mentre lei metteva la fronte nell'incavatura del mio collo.
Un rumore di passi mi mise sull'attenti e feci segno a Raven di nascondersi bene contro la parete.
Da sotto il tavolo vidi solo le gambe di alcune guardie che passavano e fino a quando non se ne furono andate rimasi con il fiato sospeso.
Una volta ricalato il silenzio raccolsi il medaglione da terra e lo rimisi al collo di Raven con un sorriso.
"Facciamo che per adesso lo tieni, eh?" dissi, baciandole la fronte. "Così, se possiamo, oltre a salvare Stella e gli altri salviamo anche Niall dal maniaco parassita."
CYBORG
"Robin, Robin smettila!" esclamai.
Robin abbassò il braccio che stava per colpire la faccia di Bruce. Era ormai cinque minuti che faceva domande e quando il nostro interlocutore si era rifiutato di rispondere per l'ennesima volta allora Robin gli aveva mollato cinque cazzotti dritti sul mento.
"Cosa possiamo fare? Solo lui potrebbe sapere come uscire di qui!" replicò.
Iella fissava con odio intenso Bruce, mentre un fuoco rosa ardente si formava nei suoi occhi. Le vedevo serrare la presa sempre di più nel braccio di Batman, il quale non faceva una piega.
"Ottima osservazione Robin. Avete bisogno di me." disse con un sorriso appena accennato.
Bloccai Robin per un polso, mentre con l'altra mano tenevo ancora Bruce.
Il nostro leader stava perdendo le staffe, ormai era chiaro.
"Cosa vuoi Bruce?" chiesi.
L'uomo si voltò verso di me e mi squadrò attentamente.
"Voglio che capiate. Se avessi fatto come chiedeva Niall, sarebbe andato tutto per il verso giusto." rispose.
"Per il verso giusto, eh? Per chi, esattamente?" lo interruppe Robin.
Bruce lo congelò con lo sguardo.
"Per te, se proprio vuoi saperlo. Se lo avessi aiutato... Avrebbe risparmiato me e tutti voi. Perché Niall non è il mostro che conoscete." continuò. "Quello che sapete essere artefice di opere orribili è, diciamo, un virus. Non ho il tempo di spiegarvi ciò che so io, che probabilmente non è tutto, dovete solo fare quello che vi dico e ci salveremo tutti."
Io e Iella ci scambiammo uno sguardo. Capii all'istante che lei sarebbe morta combattendo piuttosto che aiutare quel maniaco e sopravvivere.
Fui della medesima opinione e mi voltai verso Robin, in attesa di una sua risposta.
"Che cosa dovremmo fare?" domandò.
"Consegnare Raven a Niall, dargli la forza necessaria per liberarsi dal parassita. Se il piano della parte ancora sana della sua mente non dovesse funzionare, almeno saremo al sicuro! Riesci a capire che ti sto offrendo la possibilità di sopravvivere?"
Mi aspettai che Robin lo colpisse o che gli sputasse contro.
Invece si limitò a serrare gli occhi e a fissarlo da dietro la maschera.
"Io non voglio sopravvivere alle spese di qualcun altro. Se c'è davvero qualcosa da salvare in Niall allora ci proveremo. Ma se dovesse rivoltarsi contro di noi... sappi che combatterò fino alla fine." replicò serio.
Rimpiango On top of the world (my favoirite song, se vogliamo dirla tutta).
È tutto il giorno che sento alla radio il nuovo obbrobrio di Rovazzi (che si dice su da solo, un ammiratore di zio Rick).
Mlmlml.
Comunque.
Lettore: Uccidere Stella? No, non TOCCATE LA MIA KAPRETTAH TAMARIANA!
Io: Deathy non la ucciderà, riuscirà a tenerla in vita fino a quando Raven e BB non riusciranno a salvarla.
Lettore: Deathy, Deathy... il mondo vuole sapere: ma chi caspio è 'sta qui? È buona o cattiva? COSA ASPETTA A FARE QUALCOSA?
Io: Ma lo sta facendo, calmati! Non hai visto che cerca anche di aiutare Niall?
Lettore: A proposito, cos'è 'sta storia? Niall ha un parassita? C'è ancora una parte non disumana in lui?
Io: Raven può salvarlo. Il medaglione cercava di dirglielo... Come cercava di indicare la strada per trovare Stella.
Lettore: Mi spiace che non sia Rob a trovare Stella... Che poi forse finalmente riuscirà a portare lui, Iella, Cyborg e sacco di cacca di pipistrello fuori dalla trappola!
Io: Già, forse nel prossimo capitolo!
Ellllllly
Bạn đang đọc truyện trên: AzTruyen.Top