Capitolo 12

RAVEN

Stavo per chiamare gli altri per avvisarli che avevamo finito, quando Beastboy prese la mia mano e mi guardò intensamente per qualche secondo.

"Prima di andare... devo darti una cosa." disse facendomi alzare.

Mi trascinò per i corridoi fino alla camera da letto sua e di Cyborg.
Mi spinse dentro e chiuse la porta alle mie spalle. Si mise a frugare tra la sua roba e dalla valigia tirò fuori un pacchetto.
Si voltò verso di me e me lo porse.

"Avrei voluto dartelo la vigilia di Natale, ma credo che abbia fatto meglio ad aspettare." disse sorridendo.

Ricambiai quel sorriso adorabile e presi il pacchetto, slacciando il fiocco argento e aprendo la borsina con le renne.
Tirai fuori una piccola scatola nera dalla confezione e l'aprii curiosa.
Spalancai gli occhi nel vedere il medaglione con lo zaffiro blu splendere tra le mie mani. Lo rigirai eccitata notando un simbolo dietro la pietra, inciso con l'argento.
Mi allacciai la collana dietro il collo e dopo averla ammirata ancora un po' gettai le braccia al collo a BB.

"Grazie. Non la toglierò mai." gli sussurrai all'orecchio.

"Lo spero bene. Mi è costata un occhio della testa!" esclamò.

Gli tirai uno scappellotto infastidita. Il suo talento nel rovinare i bei momenti era immenso.

"Vai a chiamare gli altri, io devo fare un'ultima cosa al portale. Venite il prima possibile!" esclamai.

"Agli ordini capo!" replicò dandomi un fugace bacio sulla guancia e scappando via.

Rimasi intontita un momento e poi mi lasciai scappare un sorriso.
Mi riscossi e camminai a grandi passi fuori dalla camera, dirigendomi verso il portale.
Entrata nella stanza mi chiusi la porta alle spalle e mi misi davanti alla rosa di sangue, ormai secca.
La osservai un attimo e dopo una breve esitazione vi misi le mani sopra.

"Azarth, metrion, zinthos!" dissi.

Chiusi gli occhi e mi preparai. Un dolore lancinante al polso sinistro mi fece gemere e una sensazione orribile si impossessò di me.
D'un tratto mi sentivo impotente, davanti ad un passato dal quale avevo provato a scappare, davanti ad un destino dal quale avevo provato a sottrarmi.
Sentivo come se un pugnale mi tagliasse a poco a poco la carne e mi imprimesse un dolore permanente. Un dolore freddo.
Sentivo il mio sangue che colava lungo l'avambraccio e cadeva a terra. Potevo quasi percepire il rumore di ogni singola gocciolina che toccava il pavimento.
Ad un tratto il dolore si fece insopportabile, accecante, come se mi avessero tagliato il braccio, così forte da costringermi a soffocare un urlo.
Poi il male cessò.
Respirai lentamente per recuperare la calma e poi sospirai di sollievo aprendo gli occhi.
Il sangue era sparito sia da terra che dal mio braccio, sul quale era comparsa una rosa rossa.
Sollevai la testa appena per vedere che anche il disegno sul muro era scomparso, lasciando posto ad una scritta che andava sbiadendosi rapidamente.
Torre n°4 sud-est.

"Grazie a Dio." sussurrai ansimante appoggiando la testa sul dorso della mano.

ROBIN

"Cyborg e Iella stanno arrivando, erano in centro città." ci avvisò BB.

Annuii distrattamente e mi concentrai su Bruce che sistemava le armi nella cintura.

"Non è la tua battaglia, non sei obbligato a venire." gli dissi.

"Non puoi farcela da solo, ti serve una mano. Io vengo." replicò caricando un teiser da venticinquemila volt.

"Scusa Batty, ma lui non è solo. Siamo una squadra." intervenne Beastboy sfidandolo con lo sguardo.

Bruce si voltò e lo incenerì con un'occhiataccia, dimenticandolo e rivolgendosi a me.

"Ci serve un piano. Dobbiamo sapere dove agire e in che momento..." continuò.

"Emh, Batty? Nel caso tu non te ne fossi accorto Robin è un leader. Sa cosa fare, gli serve solo che Raven gli descriva i dettagli e lui preparerà un assalto con i fiocchi." disse fiero BB, guadagnandosi un'altra occhiataccia da Batman, ma costringendolo al silenzio.

Dal canto mio, ero un po' occupato a far sbollire la rabbia. Perché mi trattava come un poppante? Avevo una squadra. Avevo una missione. Sapevo come guidarli. Perché non capiva che non ero più il suo assistente?
<<Glielo dimostrerò, gli farò vedere di cosa sono capace!>> pensai.
Nel frattempo avevo ringraziato BB con lo sguardo. Almeno lui mi sosteneva.
Tornai mio malgrado a pensare a Stella. Un dolore quasi fisico si fece strada nel mio petto, mentre il desiderio di averla accanto era palpabile.

NIALL

"L'ha messo..." realizzai.

Un senso di sollievo mi fece quasi sollevare da terra.
Con un gesto inquadrai Raven nella sfera ed osservai con gioia il medaglione che indossava.
Infilai nervosamente una mano nella camicia bianca e tirai fuori la collana.
Guardai con un senso di liberazione il zaffiro blu e sfiorandolo sussurrai:

"Azarath, metrion, zinthos!"

La pietra brillò un attimo e poi un peso si sollevò dal mio petto, lasciandomi sospirare per la prima volta da quasi un anno.

"Roth, vediamo se eri pronta per qualche imprevisto." commentai rivolto alla sua immagine dolorante nella sfera.








Hakuna matata.
Sorry per l'attesa e per il capitolo corto, ma tra scuola, sport e tutto il resto stavo per impazzire.
E poi non posso nemmeno dilungarmi, quindi pace e amore, love love love.

Ciao

Elly

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